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venerdì 26 giugno 2009

Mercato - Prime considerazioni

Le notizie sul mercato che, lo ricordo, in realtà inizierebbe ufficialmente il primo luglio, sono ormai serrate a ritmi inimmaginabili tre o quattro anni fa.

Ai tradizionali ritmi dettati dai mezzi di comunicazione quali giornali e TV generaliste, si sono sostituite le "dirette permanenti" che possiamo vivere grazie ai nuovi media quali Internet (ormai accessibile da mini computer, chiavette e cellulari), TV e radio specializzate (penso al lavoro di Sky o delle radio private, locali e nazionali).

Ecco perché sinceramente preferisco non trasformare questo blog, creato da me come luogo di riflessione sulle strategie del Napoli, in un "Tutto il mercato minuto per minuto".

Mi piace ascoltare, leggere, vedere con molta attenzione per cogliere poi quelle valutazioni e quei giudizi che possano avere una loro validità nel corso del tempo e che non siano "falsati" dalle emozioni o dalle prospettive del momento.

In quest'ottica, in questi giorni ho colto elementi certamente positivi e rassicuranti rispetto ai miei timori di qualche settimana fa, ma invito tutti a mantenere la calma.

Da questo blog si è ampiamente criticata la società per i suoi errori, ho sempre detto che criticare significa anche amare profondamente l'oggetto (o il soggetto) della mia critica e che mi sentirei meno tifoso se vedessi cose che non vanno e tacessi.

Ho scritto molte critiche a Marino ma non ho mai chiesto che lui andasse via, ma che lui e il Presidente capissero i loro errori e rimediassero per il bene e il futuro del Napoli e se c'è una cosa che questo mercato ha chiarito (e ne sono felice!) è che De Laurentis e Marino sono motivatissimi, come e più di prima, a costruire qualcosa di veramente importante!

Anche se mancano oltre due mesi alla fine del mercato, si può già dire che poche squadre in Europa investiranno le risorse che sta investendo il Napoli...e questo, considerata la crisi e la "collocazione tecnico-economica" della società, è un risultato al di là di qualunque immaginazione!

Lo stesso Marino, qualche giorno fa, ha candidamente ammesso, con grande sincerità, che lui per primo non si aspettava che De Laurentis si sarebbe esposto così tanto, personalmente e economicamente sul mercato...per cui se si sorprende Marino, vuol dire che siamo veramente di fronte ad una svolta epocale, nei rapporti di forza tra il Napoli e il resto del calcio italiano ed europeo.

Marino come al solito ha volato basso, dichiarando che lo scopo del prossimo quinquennio non sarà vincere a tutti i costi uno scudetto (cosa difficile con un "moloc" invincibile come l'Inter, e gli dò ragione!), quanto piuttosto provare ad essere il più presente possibile nella "fascia europea", magari cercando di ottenere quei risultati che in questi ultimi anni ha ottenuto la Fiorentina (quasi sempre in zona Champions).

Io credo però che Marino e De Laurentis abbiano intuito che i rapporti di forza, già dall'anno prossimo, potrebbero cambiare: l'Inter per la prima volta comincia a fare ragionamenti di equilibrio di bilancio, il Milan ha decisamente virato in quella direzione e sta "autofinanziando" il suo mercato con cessioni eccellenti, la Fiorentina ha dichiarato che il budget di quest'anno sarà pari a zero, avendo già speso lo scorso anno anche il budget di quest'anno, la Roma è nel caos più totale, la Lazio al momento è ancora ferma, il Genoa ha venduto i suoi pezzi migliori, pur facendo ottimi acquisti.... Però due mesi sono lunghi come secoli... C'è l'impressione che qualcosa di grosso potrà cambiare il prossimo anno, ma dobbiamo ancora vedere...

Cosa dire ora del mercato del Napoli e delle sue prospettive?
  1. Nulla da dire sulla qualità degli acquisti fatti finora: il mio timore era che rimanendo il telaio della squadra "perdente e perduta" del girone di ritorno, questa onda lunga di sconfitte e mentalità perdente potesse mantenersi anche nel prossimo torneo, memore di quello che accadde nella seconda metà del 96/97 che fu il preludio al campionato più vergognoso e umiliante della storia del calcio Napoli, quello della retrocessione del 97/98 con 14 punti. Marino ha fiutato questo pericolo, e devo lodarlo per questo, e ha capito di dover fare piazza pulita...e su questo sono molto più tranquillo;

  2. a suo tempo chiesi più risorse da investire sugli ingaggi e meno sui cartellini... diciamo che la società ha fatto ancora di più: più spese sia sui cartellini che sugli ingaggi...e questa è una graditissima sorpresa! E' chiaro che se squadra e società cresceranno come ci si aspetta, entro un paio d'anno, con l'aiuto di una qualificazione europea, magari in Champions, in Napoli potrà "aggredire" decisamente il mercato dei calciatori di prima fascia, puntando magari su quelli più giovani. Le risposte che sta dando il Napoli tramite questo mercato sono importantissime anche per questo;

  3. si prospetta una squadra fisicamente molto forte sulle fasce e in difesa, ma un po' leggerina a centrocampo e in attacco. Credo che anche Marino lo sappia e stia cercando di lavorare in tal senso. Credo non sia facile perché i migliori centrocampisti e attaccanti di peso sono in (o cercano) squadre che giocano in Champions. Certo se Marino riuscisse a colmare anche questa lacuna, le prospettive per il prossimo anno potrebbero essere straordinarie!

  4. Donandoni deve ora dimostrare cosa veramente sa fare: nonostante l'eccellente mercato avrà due (tre?) grossi problemi... L'amalgama, il modulo...(e Lavezzi)! L'amalgama, perché l'impianto della squadra sarà completamente diverso, il modulo perché saranno molte le possibili opzioni a disposizione del tecnico (dal 4-3-3 al 3-4-3 al 4-4-2 al 3-5-2) e Donadoni dovrà capire quale possa essere quello più adatto in base anche agli avversari di turno...e Lavezzi, sia per questioni caratteriali che, non dimentichiamolo, tattiche, vista la sua tendenziale anarchia tattica.

  5. Le cessioni: la rosa è ancora molto folta...il ritmo di sfoltimento non è male (sono già andati via Garics, Domizzi, Romito e Mannini e col Siena è stata rinnovata la comproprietà per Calaiò), ma tanto ancora bisogna fare su questo fronte, evitando il più possibile minusvalenze (cosa non facile in alcuni casi quali Navarro, Denis, Bucchi, De Zerbi e altri) che renderebbero meno "entusiasmante" il bilancio societario.

  6. Il mercato ha svelato che i dubbi sul rapporto tra De Laurentis e Marino erano (e sono felice) infondati: anzi sembra che lo stesso Marino sia felice di trovarsi a fianco così attivamente il suo presidente e stia operando con rinnovato entusiasmo e fiducia... certamente il presidente sa, e l'ha dichiarato pubblicamente, che la struttura societaria va enormemente potenziata...e sicuramente si sta muovendo anche su questo fronte (un sintomo è la "rimozione" del figlio dal ruolo di Team Manager che prelude ad una "rivoluzione" nei rapporti tra squadra e società)...questo sarà uno degli ambiti più importanti su cui, finito il mercato, la società si dovrà concentrare.

Dunque finalmente molte più luci e molte meno ombre...io continuerò ad essere comunque vigile e disincantato, ma anche il più possibile intellettualmente onesto, nel criticare e nell'elogiare...

...per fortuna non tutto è nero, ma, attenzione a illuminare con critica intelligente anche le zone d'ombra: credo che una grande società abbia bisogno di un ambiente che sappia essere intelligentemente critico, ricordando naturalmente , da parte di chi come me critica, che solo chi non opera non sbaglia!

Forza Aurelio, forza Pierpaolo, forza Napoli!

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