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domenica 31 luglio 2011

La sintesi e i gol di Napoli - Grosseto

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Da Tuttonapoli.tv

sabato 30 luglio 2011

Napoli - Grosseto 2-1 (25' e 57' Lucarelli; 78' Alfageme): pagelle e commento

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Fa molto caldo oggi pomeriggio e non è facile per il Napoli passare dalle rigide temperature di Dimaro al caldo quasi estivo di Rovereto.

Come ieri, nonostante ci sia la miglior formazione in partenza, gli azzurri ci mettono un po' a trovare i ritmi giusti, poi al 25' Lucarelli compie una prodezza su cross di Maggio e porta in vantaggio il Napoli.

Due pericoli per De Santis verso la fine del primo tempo (uno procurato da Cannavaro) e si va al riposo.

Nella ripresa calano i ritmi degli azzurri (Maggio in particolare) e inizia la girandola delle sostituzioni. Lucarelli fa in tempo a piazzare il 2 a 0 al 57' dopo averlo fallito qualche minuto prima di testa e poi di fatto il Napoli non produce più nulla, lasciando un po' di spazio al Grosseto che trova il gol del 2 a 1 con una bellissima discesa di Alfageme che appena entrato sottrae palla a Maggio a centrocampo e si invola verso la porta di Rosati guardato da una difesa che indietreggia fin troppo passiva.

Avversario tosto, caldo e preparazione che ancora si sente nelle gambe rendono la partita di oggi davvero poco significativa a parte l'iniezione di fiducia per un Lucarelli che sembra stia ritrovando lo smalto dei tempi migliori.

A fine partita, comunque, Mazzarri si è dichiarato molto soddisfatto della prestazione degli azzurri, quindi...ci fidiamo del mister!

Chiudiamo con un po' di appunti sulle prestazioni dei singoli.

***

De Santis: due interventi difficilissimi su Sforzini lanciato a rete (34' pt) e... Cannavaro! Nella ripresa prima di uscire parata su tiro di Mancino (dal 19' st Rosati: incolpevole sul gol subito. Per il resto ordinaria amministrazione)

Fernandez: sicuro come un veterano, testa alta, bei cambi di gioco, come al 17' pt per Lucarelli e un colpo di testa su cross di Maggio al 21' pt alto di poco (dal 29' st Grava: al posto di Fernandez sul centro destra, nulla da segnalare)

Cannavaro: pomeriggio tranquillo, tranne il clamoroso tentativo di autogol per anticipare di testa Caridi pronto a tirare verso la porta. Ad inizio ripresa splendida sventagliata lunghissima verso Dossena per un cross che Lucarelli mette di un soffio fuori (dal 19' st Aronica: gioca da centrale difensivo fino al 35' poi si sposta sulla fascia sinistra a centrocampo al posto di Dossena. Da centrale difensivo preso di sorpresa assieme a tutto il reparto difensivo sul gol del Grosseto)

Britos: come Fernandez (dal 6' st Ruiz: stavolta nessuna sbavatura difensiva: tranquilla sgambatura)

Maggio: meno straripante di ieri, ma sempre "a manetta" sulla fascia pronto a scaricare al centro decine di cross. Da uno di questi nasce il gol dell'1 a 0 di Lucarelli. Cala nella ripresa e da un contrasto perso a centrocampo con Alfageme, spiana la strada al neoentrato del Grosseto per il gol del 2 a 1 (dal 35' st Mannini: lotta e combatte sulla fascia destra ma senza troppo costrutto per la manovra azzurra, tenta anche una conclusione in porta in mischia senza fortuna)

Inler: appare in ritardo di condizione rispetto agli altri...buon segno! Intanto però nel primo tempo si esibisce in un'ottima copertura difensiva a difesa parzialmente scoperta che leva dall'imbarazzo i tre centrali. Lancia Mascara iniziando l'azione del 2 a 0 (dal 19' st: Donadel: stavolta sembra più a suo agio, sia tatticamente sia fisicamente)

Dzemaili: un Gargano molto più ordinato e con molta più qualità. E' già in buona condizione di forma, tampona e riparte con velocità e qualità. Tiene in equilibrio la squadra sia nella fase difensiva che nella fase di ripartenza dell'azione offensiva (dal 35' st Cigarini: sembra sempre pigro nell'assumere l'iniziativa: significativo un suo scambio a centrocampo con Donadel nel quale il compagno sembra quasi spronarlo a costruire qualcosa...a conferma di un disagio in termini di personalità che dice molto sulla poco fortunata esperienza napoletana dell'ex atalantino)

Dossena: all'inizio fa fatica a seguire i suggerimenti di Santana, che cerca di attivarlo costantemente. Poi trova le misure in campo e gestisce ottimamente le sue energie tra coperture difensive e alcuni buoni cross. Da uno di questi cross, raccolto da Maggio, nasce il gol del vantaggio azzurro di Lucarelli. Da un suo cross nasce anche un bellissimo colpo di testa di poco fuori di Lucarelli poco prima del 2 a 0 (dal 35' st Rinaudo: troppo poco tempo per valutare la sua prestazione)

Hamsik: molto attivo nel suo consueto lavoro di cucitura del gioco offensivo, con anche qualche bella apertura a tagliare il campo (dal 29' st Bogliacino: batte alcuni corner, nulla più)

Santana: parte sulla trequarti sinistra e inizialmente non si intende con Dossena, cercandolo sempre ma non trovandolo mai. Poi comincia a variare il suo gioco e si fa trovare in difesa come nel fulcro del gioco offensivo, scambiandosi anche di posizione con Hamsik. Calcia anche le punizioni (dal 10' st Mascara: imbecca Lucarelli in verticale per il gol del 2 a 0. Poco altro)

Lucarelli: dopo qualche goffo tentativo, si esibisce al 25' pt in un'autentico supergol: sforbiciata volante su tiro-cross potentissimo di Maggio...un colpo di grande bellezza e coordinazione, a conferma che la classe non muore mai! Nella ripresa sfiora il 2 a 0 con un colpo di testa di un soffio fuori su cross perfetto di Dossena e poi sfrutta l'errore in uscita del portiere avversario facendosi trovare pronto sulla verticalizzazione di Mascara (dal 29' st Dezi: stavolta non ha tempo per sfoggiare colpi di classe)

IL GOL DELL' 1-0


venerdì 29 luglio 2011

Napoli - Barletta 2-0 (54' Dezi, 85' Hamsik): pagelle e commento

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Niente voti per la prima vera uscita stagionale: ancora approssimativa la condizione atletica e del tutto sperimentale la formazione messa in campo da Mazzarri, specie nel primo tempo.

Però è utile riportare qualche annotazione su ciascuno dei protagonisti in campo oggi pomeriggio.

***

Rosati:  gioca il primo tempo e compie l'intervento più difficile sull'occasione più netta di tutta la partita: respinta in tuffo su colpo di testa ravvicinato di Anine con palla alzata sopra la traversa, davvero un gran colpo. Si destreggia con grande sicurezza in uscita aerea (dal 1' st. Colombo: solo una parata impegnativa a terra al 3' st, poi ordinaria amministrazione)

Grava: nulla di particolare da segnalare sulla prestazione di Gianluca (dal 31' st Fernandez: anche per l'argentino nessun grattacapo)

Rinaudo: inizia maluccio con una respinta difettosa che per poco non crea pericoli alla difesa azzurra, poi si riprende con cattiveria agonistica negli interventi difensivi e con un continuo sventagliare cambi di gioco a scavalcare il centrocampo fatti con discreta precisione. Nella ripresa altro imbarazzo, costretto a fermare l'attaccante avversario con una trattenuta di maglia che in una partita ufficiale avrebbe determinato una sicura ammonizione. Partecipa con Ruiz alla costruzione del gol del vantaggio di Dezi con un'ottima torre su calcio d'angolo (dal 31' st Cannavaro: splendida apertura lunga verso Maggio a eludere il fuorigioco del Barletta)

Ruiz: qualche imbarazzo nelle fasi più veloci della manovra avversaria, per il resto tenta di impostare il gioco quando gli spazi sono chiusi. Grossa ingenuità all'8' della ripresa quando si fa tagliare fuori, spinto da Schetter su una palla alta in piena area di rigore e l'attaccante barlettano per poco non beffa Colombo con un pallonetto di testa. Partecipa con Rinaudo alla costruzione del gol del vantaggio di Dezi con un'ottima torre su calcio d'angolo (al 31' st Britos:  nessun imbarazzo e anche qualche buon appoggio a far ripartire la manovra)

Mannini: spinge e difende con notevole continuità anche se fatica a causa della sua struttura fisica. Tenta più volte il cross per Mascara senza fortuna. Agisce da esterno destro di centrocampo nei primi 35 minuti per poi passare addirittura in posizione molto arretrata in una difesa a tratti a 4. Nella ripresa al 3' bel cross radente da destra non sfruttato da Dezi e Mascara (dal 22' st Maggio: straripante, incontenibile, un turbo, un razzo che sfreccia a velocità supersonica e raccoglie quattro stupendi cambi di gioco, tre di Santana e uno di Cannavaro, per poi mettere al centro palloni pericolosissimi: il migliore in campo in assoluto!)

Donadel: a differenza delle partitelle di questi giorni, appare spesso un pesce fuor d'acqua: fatica a trovare ritmo, posizione e misura dei passaggi. Rimarchevole una sua verticalizzazione non agganciata da Mascara solo davanti al portiere (dal 12' st Dzemaili: con lui cambia la musica, i ritmi crescono vertiginosamente: lo svizzero mostra tecnica, velocità e agonismo)

Cigarini: come Donadel. Compassato anche quando potrebbe essere più cattivo, come in un frangente nel quale indirizza un cross floscio al centro dell'area di rigore con la difesa del Barletta in difficoltà. Bella verticalizzazione al 19' st per Dossena a eludere il fuorigioco del Barletta e Dezi fallisce il gol di un soffio (dal 22' st Inler: appare ancora legnoso nei movimenti, ma già si fa sentire sia in fase di recupero palla, sia, a difesa avversaria schierata, con interessanti aperture di aggiramento)

Aronica: molto brillante come esterno sinistro di centrocampo. Recupera e riparte con molto mestiere. Manca solo qualche cross dal fondo (dal 12' st Dossena: con lui in campo i ritmi sul lato sinistro crescono vertiginosamente. Scavalla sulla fascia che è un piacere e fa ammattire la difesa barlettana con i suoi allunghi e i suoi cross)

Dezi: il giovanotto, che avevo già adocchiato nelle partitelle di allenamento, è molto acerbo, ma sembra anche dotato di un talento non comune. Agisce come trequartista sul lato destro, nella posizione di Hamsik, ed è sempre nel vivo del gioco. Al 15' un suo pezzo di bravura, stop e tiro di sinistro, meriterebbe il gol.Nella ripresa sfiora il gol in più occasioni, prima di sbloccare con un ben piazzato colpo di testa il risultato al 10' su azione di calcio d'angolo grazie alle torri di Ruiz e Rinaudo. Prospetto davvero interessantissimo (dal 22' st Lucarelli: si divora un paio di gol quasi fatti, ma è chiaro che la sua presenza apre varchi preziosi per i compagni. Condizione ancora approssimativa)

Bogliacino: Mariano lo conosciamo: quando è in forma ha una continuità straordinaria, ma quando non lo è, come oggi, non riesce a fare nemmeno le cose più elementari, anche se l'impegno è evidente (dal 22' st Hamsik: entra in sordina in partita, ma poi, come sempre in questi casi, mette il suo zampino per il gol del 2 a 0. Partecipa comunque alla manovra e rischia in un impatto con un avversario che mette i brividi a tutti i presenti: solo una contusione, per fortuna)

Mascara: perde palla al 10' al limite dell'area di rigore avversaria e scatena un pericoloso contropiede avversario; un minuto dopo spreca una grande occasione solo davanti al portiere sparando malamente alto. Al 20' non aggancia per un soffio una bella verticalizzazione di Donadel a eludere il fuorigioco avversario. Per il resto litiga col fuorigioco avversario cascando svariate volte oltre la linea dei difensori avversari. Al 3' della ripresa manca di un soffio l'impatto su cross radente di Mannini (dal 12' st Santana: nell'uno contro uno appare ancora appesantito, ma, amici miei, tre cambi di campo extra-lusso da un lato all'altro del campo a trovare sempre lo scatto di Maggio. Nell'ultimo di questi cambi di campo va pure a chiudere il triangolo con Maggio e mette di poco alto sulla traversa. Classe e tecnica cristallina)

***

Dunque il Napoli regola con un secco 2 a 0 un Barletta volitivo, ben messo in campo da Cari, che imbriglia benissimo il Napoli nel primo tempo con un pressing asfissiante e una sistematica applicazione della tattica del fuorigioco nel quale cascano svariate volte gli attaccanti azzurri, specie Mascara.

Nella ripresa cala in parte l'intensità agonistica dei pugliesi e nel contempo entrano titolari e titolarissimi azzurri per cui le differenze fisiche, tecniche e tattiche diventano evidenti in misura sempre maggiore. Grazie ai lanci di Cigarini, Cannavaro e soprattutto Santana agevolati dalle incursioni sulle fasce di Maggio e Dossena, la manovra azzurra trova finalmente sfogo, eludendo più volte il fuorigioco del Barletta e creando occasioni da gol in serie.

Di fatto però i due gol arrivano entrambi su calcio d'angolo, grazie all'abilità dei centrali difensivi azzurri (nel primo gol) e di Lucarelli (nel secondo) che dominano il gioco aereo e agevolano le due segnature di Dezi e Hamsik.

Interessante il dosaggio dei minuti: 
  • completamente a riposo De Santis, in porta si alternano, un tempo a testa, Rosati e Colombo
  • Ruiz, Rinaudo e Grava giocano 76 minuti
  • Mannini, Cigarini, Dezi e Bogliacino 67
  • Donadel, Aronica e Mascara 57
  • Dzemaili, Dossena e Santana 33
  • Maggio, Inler, Lucarelli e Hamsik 23
  • Britos, Cannavaro e Fernandez 14
E' prevedibile che nell'amichevole di domani pomeriggio col Grosseto i minutaggi verranno invertiti.

Amichevoli Napoli di luglio: Napoli Barletta e Napoli Grosseto su Sportitalia

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Mentre le amichevoli di agosto saranno contese (e a pagamento) tra Mediaset e Sky, le amichevoli di fine luglio e le ultime fasi del ritiro di Dimaro avranno ampio spazio su Sportitalia.

Vediamo il programma nel dettaglio:

  • venerdì 29 luglio 2011: amichevole col Barletta, in diretta e in chiaro a partire dalle 16.30 su Sportitalia 1, anzichè Sportitalia 2 (cambiamento dell'ultim'ora!)
  • venerdì 29 luglio 2011: serata di saluto da Dimaro in diretta e in chiaro a partire dalle 21.00 su Sportitalia 1
  • venerdì 29 luglio 2011:  De Laurentiis ospite in diretta della trasmissione "Speciale Calciomercato", condotta da Michele Criscitiello su Sportitalia 1
  • sabato 30 luglio 2011: amichevole col Grosseto, in diretta e in chiaro a partire dalle 16.30 su Sportitalia 1
Ricordo che Sportitalia 1 è visibile sul canale 225 di Sky (visibile in chiaro anche ai non abbonati ai pacchetti Sport e Calcio) e sul canale 60 del digitale terrestre

giovedì 28 luglio 2011

Un patrimonio di passione: lo show-room mobile SSC Napoli

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Ne avevo sentito parlare la scorsa settimana a Radio Marte, avevo letto la pagina dedicata all'iniziativa sul sito ufficiale del Napoli e la curiosità di vederlo da vivo era tanta, anche per l'originalità dell'iniziativa.

Come i più fedeli lettori del mio blog sanno, chi vi scrive lavora in una multinazionale delle telecomunicazioni e proprio quest'anno la nostra azienda ha deciso di adottare un'iniziativa simile con un simpatico furgoncino itinerante che dalle grandi città ai più sperduti paesi di provincia ha girato, e tutt'ora gira, per diffondere il nostro marchio, peraltro già più che conosciuto, e portare il nostro prodotto con passione sotto casa dei nostri clienti.

Quindi ho apprezzato tantissimo l'iniziativa del Napoli e, approfittando che oggi lo show room mobile si fermava dalle parti di casa mia, a Via Mascagni, al Vomero, volevo approfittarne per ammirare da vicino le nuove maglie del Napoli e quelle di tempi andati altrettanto belli.

Certo la giornata sembrava congiurare contro questo desiderio: la fortuna di essere in ferie e di avere molto più tempo libero del solito per tutto la giornata sembrava essere combattuta da un inconsueto capriccio del destino ...e del meteo, sotto forma di tuoni, fulmini e pioggia torrenziale.

Dalle 3 alle 6 del pomeriggio il Vomero è flagellato da un terribile maltempo e sembra che il mio desiderio di farmi una passeggiata dalle parti di Via Mascagni debba essere definitivamente messo da parte.

Fortunatamente intorno alle 18,30 spiove e dopo una giornata di totale relax mi fiondo fuori di casa per godermi il fresco del dopo temporale e in un baleno mi ritrovo all'incrocio tra Vico Acitillo e Via Mascagni dove appare il bus itinerante del Napoli in tutta la sua magnificenza.


Mi avvicino con un misto di ammirazione e della mia consueta timidezza: il temporale ha fatto effetto, visto che in una zona in genere densamente popolata, a parte il solito traffico di auto, sembra esserci il deserto più totale.

Vengo subito accolto con gentilezza dalla hostess della Publipeas e dagli altri responsabili dello show-room che mi invitano, con estremo garbo e professionalità, a salire sul bus con la sola, comprensibile raccomandazione di non toccare le maglie vecchie e nuove ivi esposte.

Riconosco le bellissime nuove maglie di quest'anno e, al loro fianco, con un autentico tuffo al cuore, ritrovo (mai vista cos' da vicino!) la mitica maglia numero 4 del grandissimo Salvatore Bagni...  la foto è d'obbligo!


Il fascino del "reperto d'epoca" è straordinario e noto subito la eccezionale diversità di tessuti, pur senza toccarle, tra la maglia del grande guerriero del primo scudetto e le maglie dei nostri eroi di oggi: sembra davvero uscita da un'altro secolo!

Man mano comincio a familiarizzare con uno dei responsabili dello show room, Salvatore Marsicano, diviso tra la serietà e l'estrema professionalità che lo porta a prestare sempre la massima attenzione a che i preziosi cimeli di ieri e di oggi siano ben protetti e la passione che lo porta a condividere con me (abbiamo più o meno la stessa età) i suoi ricordi di ragazzo che, tifoso della curva, dagli spalti del San Paolo incitava i beniamini della nostra fanciullezza, dai più famosi a quelli più umili.

Ripercorriamo i nostri ricordi e le nostre emozioni legate al Napoli, ieri da semplici tifosi, oggi in modi diversi dedicando parte delle nostre vite a seguire con intatta e se possibile ancora più forte passione il nostro Napoli, lui da responsabile del servizio d'ordine del San Paolo, io da appassionato blogger, sempre più visitato dai tifosi azzurri sparsi in Italia e nel mondo.

Salvatore è molto curioso di quello che faccio col mio blog e attendiamo volentieri una penna per annotare su un mio biglietto da visita (ovviamente azzurro!) il nome del mio blog in modo da dargli la possibilità di "ricambiare la mia visita".

Parliamo del Presidente, di Grava e di Cavani, di Lucarelli, di Bagni e della maglietta di Maradona che purtroppo non si è riusciti ad avere per questo show room (ma quella di Bagni mette comunque i brividi con quel numero 4 stampato sulla retro della maglia e nei nostro cuori), il tutto mentre lo show room si anima di nuovo di tanti, tantissimi visitatori che chiedono informazioni sul prezzi delle nuove maglie e su dove poterli acquistare.

E Salvatore, assieme agli altri compagni di ventura dello show room, risponde con grande garbo, pregando sempre di non toccare le maglie (lo so: la tentazione è irresistibile!)...e anch'io, ascoltando le loro risposte, imparo velocemente le informazioni fondamentali e le fornisco a qualcuno dei visitatori che mi scambia (ma pensa te!) per uno degli addetti.

Una mezz'ora che vola velocemente, come tutte le cose belle e semplici della vita, e che mi fa riflettere su quale sia il valore non solo commerciale di questa iniziativa: noto, come già sto notando da qualche settimana, attraverso il mio blog, che sta accumulando un numero di visitatori ogni giorno mai visto nei precedenti due anni, quanto sia straordinariamente cresciuto in questi ultimi anni, l'amore per la nostra maglia del cuore.

Ricordavo con Salvatore i tempi bui, tra la seconda metà degli anni '90 e fino al fallimento, in cui giravi per la città e vedevamo, noi che avevamo vissuto i tempi del Napoli campione in Italia ed in Europa, tanti bambini napoletani con le magliette di Juve, Inter e Milan e come invece oggi ti possa capitare, come è successo a me un paio di giorni fa, di passeggiare per via Chiaia e osservare con orgoglio un bellissimo bambino straniero, biondo e con gli occhi azzurri, indossare la splendida nuova maglia gialla del Napoli, appena acquistata proprio nello store Macron di via  Chiaia.

Ecco dunque il senso di una iniziativa come questo show room itinerante: uno scopo anche commerciale, senz'altro, per continuare a percorrere quella strada che, come ampiamente spiegato da De Laurentiis e da questo blog, è indispensabile per rendere il Napoli sempre più grande, attraverso l'aumento del fatturato della società, ma c'è anche un secondo, potentissimo scopo, morale, immateriale, che è quello di consolidare sempre più la passione straordinaria, unica di persone come me, come Salvatore e come tutti quelli che ogni giorno restano rapiti da un bus, da una grande vetrina e da cinque maglie, in un incrocio di emozioni tra ieri e oggi, che fanno battere così tanti cuori azzurri all'unisono.

Così saluto Salvatore e gli altri presenti, mi allontano, poi torno sui miei passi: la mia memoria per i  nomi è veramente disastrosa, ma ho voglia di scrivere questa mia esperienza di oggi, così torno indietro, senza imbarazzo, e chiedo di nuovo a Salvatore di darmi conferma del suo nome, perchè, penso tra me e me, non avrebbe avuto senso la bellezza dei racconto che ci siamo scambiati se mi fossi dimenticato il suo nome.

Grazie a tutti, grazie Salvatore...e sempre forza Napoli! 

PS: in questa pagina del sito ufficiale del Napoli, trovate il calendario delle prossime tappe dello show room mobile SSC Napoli!





Serie A 2011-12: regole generali su giorni e orari ufficiali delle gare di campionato

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LEGA SERIE A - COMUNICATO UFFICIALE N. 8 DEL 28 LUGLIO 2011

Gli orari di inizio delle gare del Campionato Serie A TIM sono i seguenti:


  • sabato ore 18.00 (1 anticipo)
  • sabato ore 20.45 (1 anticipo)
  • domenica ore 12.30 (1 anticipo)
  • domenica ore 15.00 (6 gare)
  • domenica ore 20.45 (1 posticipo)

I turni infrasettimanali in programma nella 4a giornata di andata (21 settembre 2011), nella 9a giornata di andata (26 ottobre 2011), nella 2a giornata di ritorno (1 febbraio 2012), nella 13a giornata di ritorno (11 aprile 2012) e nella 17a giornata di ritorno (2 maggio 2012) si disputano mercoledì con inizio alle ore 20.45 (8 o 9 gare), con un posticipo giovedì alle ore 20.45 e, ove consentito dal calendario, un anticipo martedì alle ore 20.45.

La 1a giornata di andata si disputa domenica 28 agosto 2011 con inizio alle ore 20.45 (7 gare), con due anticipi sabato alle ore 18.00 e alle ore 20.45, e un anticipo domenica alle ore 18.00.

La 17ª giornata di andata si disputa domenica 8 gennaio 2012 con inizio alle ore 15.00 (5 gare), con tre anticipi sabato alle ore 15.00, alle ore 18.00 e alle ore 20.45, un anticipo alla domenica alle ore 12.30 e un posticipo alle ore 20.45.

In occasione della 7ª giornata di ritorno, in programma domenica 4 marzo 2012, saranno anticipate al sabato solo le eventuali gare delle società impegnate nel successivo turno di UEFA Champions League (gare di ritorno degli ottavi di finale). Di conseguenza, in caso di mancata programmazione al sabato di uno o di entrambi gli anticipi, si disputeranno un posticipo la domenica con inizio alle ore 19.00 e/o un posticipo il lunedì alle ore 20.45.

La 12ª giornata di ritorno si disputa sabato 7 aprile 2012, con inizio alle ore 15.00 (8 gare), con due posticipi rispettivamente alle ore 19.00 e alle ore 21.00. Eventuali posticipi a domenica 8 aprile 2012 saranno fissati per le società impegnate il giovedì precedente nelle gare di ritorno dei quarti di finale di UEFA Europa League.

La 19ª giornata di ritorno si disputa domenica 13 maggio 2012, con inizio alle ore 20.45 (10 gare in contemporanea). Tuttavia, in conformità alle previsioni regolamentari interne, le 10 gare potranno essere disputate in più blocchi, fino ad un massimo di tre in due giorni, nel caso non si renda necessaria la contestualità di tutte le gare.

A partire dalla fase a gironi della UEFA Champions League e della UEFA Europa League, le società interessate potranno ottenere l’anticipo delle proprie gare di Campionato al sabato in caso di disputa degli incontri europei il martedì o il mercoledì successivo. E’ in ogni caso esclusa la possibilità di richiedere l’anticipo per le società le cui gare europee si disputano il giovedì.

A parziale deroga di quanto sopra, qualora ciò sia consentito dal calendario della settimana precedente, le società interessate potranno chiedere l’anticipo delle proprie gare di Campionato al venerdì in caso di disputa degli incontri di UEFA Champions League al martedì successivo.

Nel caso di disputa di più di due anticipi tra venerdì e sabato, la gara in anticipo di domenica alle ore 12.30 potrà non essere programmata.

In un numero limitato di casi, orientativamente non più di cinque nel corso dell’intera stagione, sarà possibile prevedere una gara in posticipo il lunedì con inizio alle ore 20.45, in sostituzione di quella in anticipo il sabato alle ore 18.00.

Le prosecuzioni o i recuperi di gare previsti in date infrasettimanali si disputano con inizio alle ore 20.45, salvo diverso accordo intercorso tra le due Società, fermo restando che, in caso di concomitanza con gare di competizioni UEFA per club, in ottemperanza alle previsioni della Circolare UEFA 48/2011 le gare non potranno avere inizio dopo le ore 18.30.

Il programma delle gare in anticipo e posticipo sarà oggetto di comunicazioni periodiche.

Napoli Genoa domenica 28 agosto alle ore 18

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La Lega Calcio ha comunicato gli anticipi e posticipi della prima giornata di campionato.

E' ufficiale che Napoli-Genoa si disputerà domenica 28 agosto alle ore 18.00.

Sabato 27 si disputeranno:

  • Siena-Fiorentina alle ore 18.00
  • Cagliari-Milan alle ore 20.45
Tutte le altre partite si disputeranno domenica 28 alle 20.45.

mercoledì 27 luglio 2011

Serie A 2011-12: il calendario del Napoli...e lo sfogo di De Laurentiis

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Alcuni dei criteri pubblicati sul sito della Lega Calcio per la compilazione del calendario:
  • le società che hanno giocato in trasferta l'ultima partita in trasferta (come il Napoli) giocheranno in casa l'ultima della prossima
  • nei turni infrasettimanali non sono possibili partite tra Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma e non ci può essere il derby romano
  • non sono previste teste di serie: il sorteggio sarà libero 
  • le squadre impegnate in Champions la settimana prima, non potranno affrontare quelle impegnate in Europa League il giovedì successivo
Ed ecco gli impegni del Napoli:
  1. NAPOLI-GENOA (domenica 28 agosto, ore 18.00)
  2. CESENA-NAPOLI (11 settembre)
  3. NAPOLI-MILAN (18 settembre, dopo il primo turno di Champions, previsto per il 13-14 settembre!)
  4. CHIEVO-NAPOLI (infrasettimanale, 21 settembre)
  5. NAPOLI-FIORENTINA (25 settembre)
  6. INTER-NAPOLI (2 ottobre, dopo il secondo turno di Champions, previsto per il 27-28 settembre!)
  7. NAPOLI-PARMA (16 ottobre)
  8. CAGLIARI-NAPOLI (23 ottobre, dopo il terzo turno di Champions, previsto per il 18-19 ottobre!)
  9. NAPOLI-UDINESE (infrasettimanale, 26 ottobre)
  10. CATANIA-NAPOLI (30 ottobre)
  11. NAPOLI-JUVENTUS (6 novembre, dopo il quarto turno di Champions, previsto per l'1-2 novembre!)
  12. NAPOLI-LAZIO (20 novembre)
  13. ATALANTA-NAPOLI (27 novembre, dopo il quinto turno di Champions, previsto per il 22-23 novembre!)
  14. NAPOLI-LECCE (4 dicembre)
  15. NOVARA-NAPOLI (11 dicembre, dopo il sesto turno di Champions, previsto per il 6-7 dicembre!)
  16. NAPOLI-ROMA
  17. PALERMO-NAPOLI
  18. NAPOLI-BOLOGNA
  19. SIENA-NAPOLI
Il Presidente De Laurentiis abbandona inferocito la sala del sorteggio, apostrofando i colleghi con un "Siete delle m****! "

Pare che il motivo dell'arrabbiatura del presidente sia dovuto alla vicinanza di alcuni big-match di campionato (in particolare contro Inter e Milan) a ridosso degli impegni di Champions.

Il Presidente, infatti, avrebbe voluto una tutela "speciale" per le squadre impegnate in Europa in modo da evitare impegni duri a ridosso dei turni di Champions e Europe League e rendere possibile alle squadre italiane una maggiore competitività sul piano internazionale.

A tal proposito La Gazzetta dello Sport ha raccolto queste dichiarazioni di De Laurentiis: "Ho chiesto ufficialmente di tutelare le squadre che devono giocare in Europa. Creare un calendario ad hoc per le squadre che sono impegnate nelle coppe europee."

Secondo Dario Sarnataro di Lunaset.it e Radio Marte le cose sono andate così, "...alla sesta Inter-Napoli a San Siro. E qui è successo l’imponderabile: De Laurentiis ha abbandonato la diretta Sky infuriato, esclamando «E’ una sciocchezza» perché il Napoli giocherà le prime due gare di Champions League prima delle due gare con Milan, alla terza, e con l’Inter, alla sesta. De Laurentiis avrebbe mandato a quel paese idealmente un po’ tutti i presenti, perché aveva chiesto e ottenuto da tutti i club di evitare proprio quello che è successo, ovvero big match in prossimità delle gare di Champions. Il patron aveva ricevuto assicurazioni da tutti i massimi dirigenti (secondo indiscrezioni prima della compilazione De Laurentiis aveva ricevuto il sì incondizionato da ciascuno dirigente e da Beretta) sulla razionalizzazione dei calendario ed è stato smentito dai fatti. Questo l'ha fatto mandare su tutte le furie e, secondo quanto riportato dai presenti, avrebbe fermato uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto senza casco. Inseguito poi da alcuni cronisti, ha detto: "Mi vergogno di essere italiano, voglio cambiare cittadinanza". Resta l'atto altamente sopra le righe e, del resto, anche Milan e Inter giocheranno con il Napoli dopo aver giocato partite internazionali, ma al patron azzurro non è andato giù e ha reagito in modo clamoroso e sorprendente, per tutti, pubblico a casa compreso. Pare che abbia anche detto: “Mi avete stufato tutti, torno a fare il cinema, basta calcio”."


Come accade troppo spesso negli ultimi giorni, il motivo dell'incazzatura presidenziale è sacrosanto e legittimo, ma i modi rischiano di vanificarne le più che evidenti ragioni. di sicuro la Lega accumula l'ennesima figuraccia nel non aver tenuto in debito conto i suggerimenti di De Laurentiis e nell'aver presentato le grafiche dei calendari con date totalmente sballate! 

La Lega Calcio mostra ancora una volta a quale infimo livello è ridotta da un punto di vista organizzativo. Speriamo però che De Laurentiis ritrovi quella calma e quella autorevolezza che gli hanno permesso di portare a casa risultati utilissimi per il Napoli e per tutto il movimento calcistico italiano.


Auguri Marek! Intervista ad Hamsik sul Corriere dello Sport

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Molto bella l'intervista ad Hamsik pubblicata sul Corriere dello Sport a cura di Rino Cesarano. Ve la propongo perche' contiene tanti spunti interessanti, anche sul piano umano...festeggiamo cosi' i 24 anni di Marek.

Auguri, Marekiaro!!!


Domani festeggerà il suo ventiquattresimo compleanno. «Ma il regalo da Martina l’ho già ricevuto ­confessa Marek Hamsik. Un lancio con il paracadute da tremila metri. L’ho fat to prima di presentarmi in ritiro. Nean che un po’ di paura, solo tanta emozio ne. Volare è bello». Già, volare. Volare nel cielo dipinto di blu. Perché la carrie ra del campione slovacco è nata e pro seguita all’insegna dell’azzurro: quello dello Slovan Brastislava, poi quello del Brescia, quindi quello del Napoli.«Con un’altra maglia non mi sarei rivisto que st’anno. Voglio disputare un grande campionato con il Napoli e fare bene in Champions. Poi, in futuro, chissà. Ma Napoli è la mia seconda casa». Hamsik si sente un ragazzo nato adul to. «Ho cominciato da piccolo ed ho vin to già tanti trofei. Sono diventato capita no della nazionale slovacca. Ho parte cipato ad un Mondiale. Ho ancora tan ta strada davanti a me». Domani si col legherà con Martina e Christian via Skype. Potrà ricevere così gli auguri ascoltando e vedendo i suoi due amori. Marek e Martina stravedono per Chri stian che è nato a Napoli,«e presto gli in­segnerò qualche parola in dialetto na poletano ». Così come stravedevano Ri chard e Renata quando a soli diciotto anni in casa Hamsik arrivo Marek, suc­cessivamenteMichaela.


LE PRIME SCARPETTE - Fu nonno Ivan a fargli trovare nella culla le prime scar pe da calcio.«Mio nonno andò a com prarle in Ungheria perché solo lì si po tevano trovare. Le conservo ancora». Predestinato, a dir poco. Il campione del Napoli dove seguire le orme del pa dre, fare il calciatore e possibilmente diventare più bravo del papà che pur avendo grandi qualità tecniche era arri vato fino alla serie B slovacca.«Mio pa dre è stato fondamentale per me- con fessa Marek -A quattro anni mi iscris se al settore giovanile dello Jupie Po dlavice. Qui ho fatto tutta la trafila. Edin una partita di Allievi segnai 16 gol. Avvenne contro la Dolna Strehova. Ri mane un record in Slovacchia». Ma pa pà Richard è stato più severo che dolce: «Mi allenava lui, mi sgridava, mi mar tellava, mi accompagnava a scuola. Ma io non volevo saperne di studiare. A scuola non ero tanto bravo». A 14 anni andò a fare un provino allo Sparta Pra ga. Lo presero ma avrebbe dovuto tra sferirsi anche il papà da Banskà Bistri ka ed il passaggio sfumò. L’anno suc­cessivo i genitori dovettero rimborsare di tasca propria lo Jupie Podlavice per portarlo allo Slovan Bratislava:«Ricor do che vendettero una Skoda pur di far mi approdare in un club dove avrei po tuto farmi notare e migliorare».


IN ITALIA - A scovarlo in Slovacchia fu Maurizio Micheli che all’epoca lavora va per il Brescia e che oggi Hamsik ha ritrovato nel Napoli come talent scout. Micheli lo segnalò a Corioni dopo aver assistito ad una qualificazione europea dell’Under 17 slovacca (nel 2003).«Ar rivare in Italia per me fu una fortuna. Mi ambientai subito. Ricordo di aver se­gnato il primo gol con la maglia del Brescia in una gara di Coppa Italia». Indovinate a chi? Al Milan.«Quanti an ni hai?», gli chiesero alla fine Braida e Ramaccioni.«Che valutazione ha quel ragazzo?», s’informarono con Corioni. Il patron del Brescia sparò alto:«Più gioca e più salirà di quotazione. Non posso cederlo per meno di cinque mi lioni di euro». Dietrofront immediato. Qualche anno dopo, invece, volle scom mettervi Pierpaolo Marino convincen do De Laurentiis a chiudere gli occhi e procedere.


IL PERSONAGGIO - Hamsik è un tipo tran quillo. Pochi vezzi: un paio di tatuaggi, tra cui il suo segno zodiacale, ed i capel li con la cresta:«Li ho sempre portati co sì, fin da bambino». Ascolta musica Hi Pop e Rnb. Ama fare palestra e giocare a tennis:«Quest’estate ho ingaggiato un istruttore per migliorare. E domenica sfiderò l’addetto stampa Baldari, devo dargli una lezione». E sorride. Non si professa cattolico praticante. Da quan do è arrivato Christian passa tutto il tempo a giocare con lui.

L’ESTATE DEI MISTERI - «Ero in vacanza e non sapevo che in Italia si fosse scate nato un putiferio intorno a me- rivela -Non mi è mai balenata l’idea di lascia re il Napoli. Ne parlavo con Martina al mare e ci chiedevamo: ma questi cosa dicono? Che vogliono da me? Mi sonotrovato coinvolto in una situazione di cui sapevo poco o nulla. Ho lasciato fa re. Probabilmente hanno anche forzato certe mie dichiarazioni. Ma il mio uni co pensiero era quello di ritrovare i miei compagni del Napoli ed il mister. Ora divido la camera con Gokhan(Inler, ndi), un altro compagno discreto e ri servato come me. Ma anche un compa gno motivato ed ambizioso come me». Sorride e con malizia conclude:«Anche il mister c’era cascato. Un giorno mi chiese che testa avevo... Che testa dove vo tenere? La solita, fare una grande stagione con il Napoli e stupire anche in Champions League, una competizione conquistata con i denti e che non vedo l’ora che cominci». E Marek è entrato nel cuore dei tifosi, più di ieri, meno di domani.

martedì 26 luglio 2011

Amichevoli Napoli di agosto: con Penarol, Siviglia e Barcellona a 10 euro

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Importanti aggiornamenti sulle tre amichevoli di prestigio che il Napoli disputera' ad agosto, rispettivamente il 4 al San Paolo contro il Penarol, il 7 sempre al San Paolo contro il Siviglia e il 22 al Nou Camp contro il Barcellona.

Tutte e tre le amichevoli saranno acquistabili in pay per view a 10 euro sia con Sky che con Mediaset.

Non e' ancora definito se ci saranno le telecronache tifoso, su Sky con Carlo Alvino e su Mediaset con Raffaele Auriemma...vi faremo sapere...

domenica 24 luglio 2011

Copa America 2011: Uruguay-Paraguay 3-0

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L'Uruguay annienta il Paraguay in una finale senza storia: due gol nel primo tempo con Suarez e Forlan che sfruttano due incertezze degli avversari sulla propria tre quarti e un altro gol di Forlan a un minuto dalla fine che mette il sigillo su una finale dominata in lungo e in largo dalla Celeste.

Gargano resta in panchina per tutto l'incontro, mentre Cavani entra nell'ultima mezz'ora, subisce un fallo da rigore non rilevato e partecipa all'azione in velocità del 3 a 0: tutto sommato una sgambatura di tutto riposo per il Matador.

Comunque nessuna contestazione: hanno vinto i migliori in assoluto, non solo di stasera, ma di tutto il torneo.

sabato 23 luglio 2011

Amichevoli estive 2011: Napoli Penarol e Napoli Siviglia su Mediaset

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Le amichevoli del 4 e del 7 agosto, rispettivamente contro gli uruguaiani del Penarol e gli spagnoli del Siviglia, entrambe al San Paolo, ore 20.45, saranno trasmesse dai canali Mediaset, anche se al momento le modalita' non sono state ancra completamente definite.

Nei prossimi giorni vi faremo sapere se saranno trasmesse in chiaro o criptate su Premium Calcio e, in quest'ultimo caso, vedremo se saranno vendute con la formula "Pay per View" oppure incluse nel pacchetto Calcio di Mediaset Premium.

E' inoltre da definire anche l'eventuale ingaggio del giornalista Raffaele Auriemma per la "telecronaca tifoso".

Tornate a trovarmi nei prossimi giorni!

Il Napoli e il caso Ventre-Il Mattino: che succede nell'area comunicazione?

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Il caso inizia, sembra, con questo articolo pubblicato da Il Mattino e siglato R.V. (Roberto Ventre) a pag. 29 dell'edizione di giovedì 21 luglio:

 Dimaro. Sono in tanti i tifosi dopo l'allenamento della mattinata ad attendere gli azzurri. Niente da fare. Il Napoli ha fissato solo pochi momenti prestabiliti: al di fuori nessun contatto, salvo la disponibilità personale di qualche calciatore che si avvicina sotto la tribuna (ieri lo ha fatto De Sanctis). Quindi, un’altra delusione: impossibile avvinarsi all'hotel Rosatti che ospita gli azzurri, lo sbarramento parte già dalla strada principale dove ieri qualche tifoso si è potuto avvicinare a Mazzarri. Al campo ci sono poi transenne che bloccano l'accesso e il pulmino che accompagna i calciatori fila via rapidamente: vetri scuri e finestrini abbassati. E così in tanti ieri hanno fatto sentire tutto il loro malcontento. Fabrizio Durante, napoletano residente a Torino, è in compagnia della moglie brasiliana e del figlioletto Christian: «Ci vorrebbe più rispetto per noi e una migliore organizzazione. Sto qui già da giorni, i calciatori dovevano fermarsi martedì pomeriggio, poi è venuto a piovere: noi ci siamo inzuppati e non si è fermato nessuno. E siamo ancora qui invano». Sisso Bertolino, tifoso storico, viene da Caserta: «Ho fatto 900 chilometri e non posso neanche avvicinarmi un attimo per una foto. I giocatori da vicino non possiamo mai vederli». Claudio Piatti, napoletano, è con il figlioletto di 4 anni, Fabrizio: «Siamo venuti qui in treno e la gioia di un bambino è poter vedere da vicino i calciatori, fare una foto. Se non fosse per la disponibilità di qualcuno come Grava, Lucarelli, De Sanctis, Cannavaro che a fine allenamento si avvicinano, non avremmo nessun contatto». Si lamenta anche un altro gruppo partito da Fuorigrotta: fanno da portavoce Pietro Santaniello e Luciano Filoia. «Seguiamo sempre il Napoli. L'anno scorso a Folgaria non era così, c'era una maggiore apertura e più disponibilità. Adesso è un bunker, abbiamo fatto tanti chilometri per un autografo e non raccogliamo nulla». Giampaolo Bertolino è del Club Napoli Livorno: «Sono da quattro giorni a Dimaro e non sono riuscito a prendere neanche un autografo». Salvatore Giordano da Venezia: «Sono qui per Inler: era nel pulmino non l'ho neanche visto bene. Capisco la delusione soprattutto per chi è venuto da Napoli e ha fatto tanti chilometri inutilmente». Da Reggio Emilia una coppia: Vincenzo Carbone e Carla Esposito con la figlioletta di appena sette mesi: «Non ci hanno fatto avvicinare neanche un attimo, per il nostro amore per il Napoli siamo saliti fin qui con la nostra piccolina». Tra i tanti scontenti almeno un fortunato della mattinata azzurra a Dimaro: il piccolo Niccolà che mostra una maglietta: «L'ho lanciata e me l'hanno firmata Lucarelli, Grava e Santana». Intanto altri tifosi esibiscono lo striscione «Sempre con te, gruppo azzurro»: si consolano con una foto assieme a un vigile urbano.


Il giorno dopo, venerdì 22 luglio, pag. 29:

Ordine dei giornalisti e Ussi «Una settimana fa il presidente del Napoli dichiarava di non aver mai leso il diritto di cronaca. Dopo appena sette giorni la sua società ha ritirato l'accredito all'inviato del Mattino nel ritiro trentino di Dimaro, Roberto Ventre, perché l'articolo dal titolo ”Tifosi tra sorrisi e rabbia: ma il Napoli è inavvicinabile” è risultato non gradito alla società. Dopo questo episodio di inaccettabile arroganza l'Ordine dei Giornalisti della Campania e l'Ussi - Gruppo «Felice Scandone» - denunciano la deriva in atto da parte della società di calcio napoletana nei confronti dell'informazione e della pubblica opinione e ricordano che la scorsa settimana nella sede del Calcio Napoli a Castelvolturno il presidente stesso aveva usato nei confronti di alcuni giornalisti frasi ed espressioni lesive della nostra professione». L'Ordine dei Giornalisti e l'Ussi ricordano a De Laurentiis che «questi comportamenti nei confronti della stampa ledono il diritto di cronaca e continuano ad alimentare un clima avvelenato attorno ai giornalisti esponendoli a rischi personali». Associazione della stampa «Il Calcio Napoli ritira l'accredito all'inviato de ”Il Mattino” Roberto Ventre? Come dire che il collega è stato punito per aver scritto cose sgradite alla società». Così, il presidente dell'Associazione campana della Stampa, Vincenzo Colimoro, commenta il ritiro dell'accredito da parte della società Calcio Napoli, al giornalista del quotidiano ”Il Mattino” Roberto Ventre. «Significa - ribadisce Colimoro - che la libertà di stampa va a farsi benedire. La strada intrapresa dal Calcio Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis ormai è inqualificabile. L'ultimo episodio - ha detto il presidente di Assostampa Campania Colimoro - è solo la punta di un'escalation che da parecchi giorni sta caratterizzando sempre più i rapporti tra i giornalisti napoletani e i vertici della società». Secondo Colimoro, «a questo punto vanno valutate bene le azioni da intraprendere, anche e soprattutto attraverso un'azione concreta e diretta dell'Ordine, soggetto per legge deputato, che adisca le vie legali eventualmente al fianco del collega Ventre e della testata ”Il Mattino”, ai quali va la piena solidarietà, per ribadire e ristabilire le regole». Aggiunge il presidente di Assostampa: «Revocare un accredito è solo un atto di arroganza che diventa intimidazione e tentativo di censura se segue un articolo non gradito. Ma nè Ventre, nè il Mattino, nè le istituzioni della professione si lasceranno intimidire. Il Napoli è forse la prima industria della città e il legame tra la squadra e la città è molto più forte che altrove. Ma ciò non giustifica e non può avallare decisioni di questo tipo che nulla hanno a che fare con un paese civile e democratico». L'Assostampa Campania, nell'ottica di difendere l'agibilità professionale e la corretta informazione, «sin da ora è a disposizione di tutte le parti, per un incontro definitivamente chiarificatore per ristabilire un corretto rapporto, ciascuno nei propri ruoli e ambiti, nei rapporti tra operatori dell'informazione e Calcio Napoli». Cdr del Mattino Di fronte al grave atto di intimidazione attuato dalla società Calcio Napoli nei confronti di Roberto Ventre, a cui è stato revocato l’accredito per seguire il ritiro estivo a Dimaro, il Comitato di redazione e tutti i giornalisti de ”Il Mattino”, nell’esprimere vicinanza al collega, condannano con forza ogni tentativo di colpire il diritto di cronaca e la libertà di critica, principi fondanti dell’informazione. Simili episodi preoccupano ancor di più in una città con forti tensioni come Napoli. Il Cdr del Mattino respinge con forza ogni intimidazione. I giornalisti del Mattino continueranno, come del resto hanno sempre fatto, a svolgere il loro lavoro in assoluta autonomia.


Che il Presidente proprio ieri abbia dichiarato pubblicamente che qualcosa non ha funzionato nell'area della comunicazione e si sia impegnato ad assicurare la presenza ogni pomeriggio, dopo le 19, di alcuni giocatori a rotazione a disposizione dei tifosi non attenua l'imbarazzo per una vicenda che sembra non corrispondere affatto al Napoli che vorrei, ma al Napoli chiuso e arretrato, da un punto di vista della comunicazione, che ho combattuto ferocemente ai tempi di Marino.

Il mio amore sconfinato per il Napoli e gli elogi meritatissimi che il presidente si è guadagnato per tutto quello che ha fatto e sta facendo non possono diventare fette di prosciutto davanti agli occhi o stucchevoli violini da suonare a comando.

Se il Napoli non era d'accordo o era, parliamoci chiaro, incazzato per l'articolo in questione, un comportamento educato e civile avrebbe dovuto portare ad un chiarimento pubblico e diretto tra le due parti e ad un comunicato ufficiale della società sulla vicenda: ma  nessuna delle due cose è accaduta, almeno finora.

Ecco: certamente questo è il Napoli che NON vorrei!

E allora mi chiedo, e chiedo a Monica Scozzafava e a Guido Baldari, oltre che al Presidente: ma che sta succedendo nell'area Comunicazione del Napoli? Scozzafava e Baldari sono artefici di quest operato o è tutta farina del sacco del Presidente e i due abbozzano?

Attendiamo risposte chiare e convincenti. Arriveranno?

venerdì 22 luglio 2011

L'estate da Oscar di De Laurentiis (...e rivediamo la presentazione del Napoli 2011-2012)

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E' ormai chiaro che il Presidente vuol far entrare letteralmente "a spallate" il Napoli nel club dei grandi anche utilizzando massicce, costanti e originali strategie di comunicazione, ponendosi al centro di ogni evento pubblico che riguarda il Napoli, dialogando, talvolta seriamente, talvolta scherzando, talvolta "a muso duro" con tutte le componenti che ruotano attorno al Napoli,procuratori, istituzioni del calcio e politiche, stampa e tifosi, creando continue occasioni di dibattito che magari dividono opinionisti e pubblico, ma che pongono sempre il Napoli nei "titoli di testa" delle trasmissioni sportive nazionali.

Un fiume in piena, fatto talora anche di autocritica, come questa mattina dove, a seguito di una polemica a distanza con un giornalista del Mattino, Roberto Ventre, finita (a mio avviso in modo totalmente fuori luogo) con l'esagerato e odioso provvedimento del ritiro dell'accredito, il Presidente ha ammesso le difficolta' organizzative che sul piano della comunicazione ancora presenta a volte la societa' (saranno contenti la Scozzafava e Baldari?), promettendo che a rotazione ogni sera, dopo le 19, alcuni giocatori resterano a disposizione dei tifosi per foto, dediche e autografi.

Come vedete manteniamo sempre la guardia alta, evidenziando in modo speriamo sempre intellettualmente onesto, le difficolta' e le cose da migliorare su cui il nostro Napoli deve lavorare, ma siamo, come avete letto abbondantemente in questi ultimi mesi, fermamente convinti che le idee, l'entusiasmo e le strategie del presidente siano un patrimonio di valore ogni giorno piu' inestimabile perche' fatto di parole e promesse a cui seguono, in una realta' pur difficile, sempre i fatti e un continuo sforzo di miglioramento, elementi che in un calcio davvero vecchio e stantio fanno davvero notizia, non solo a Napoli, ma in tutto l'ambiente del calcio.

E cosi' dopo la "soiree" teatrale con Mazzarri e i nuovi centrocampisti azzurri tenutasi ieri sera con intervento finale del presidente, questa mattina, prima della partenza dal ritiro, un fuori programma cercato e voluto con i tifosi, in modo anche stavolta originale, per un dialogo diretto e schietto con i tifosi azzurri che da ogni latitudine hanno sacrificato tempo, soldi, famiglia e talvolta anche lavoro per seguire anche a Dimaro i propri  beniamini.

Questa pare dunque davvero l'estate di De Laurentiis e uno spartiacque tra il Napoli "piccolo" e "regionale" e il Napoli "grande" e a vocazione internazionale: in un mondo cosi' focalizzato sulla comunicazione, la crescita dei fatturati e della possibilita' di acquistare in futuro tanti Messi, come ha detto stamattina il Presidente, passa anche per una strategia come quella che stiamo osservando con ammirazione e stupore in queste ultime settimane...

...e chi non avesse avuto modo di assistere alla Presentazione del Napoli di lunedi' scorso puo' rivederla qui!





mercoledì 20 luglio 2011

La maglia...prima di tutto!

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E' proprio vero che per i tifosi in generale, e per quelli del Napoli in particolare, la maglia vene prima di chiunque altro e di qualunque cosa.

Il mio blog sta registrando da una settimana a questa parte record di visite e di letture mai raggiunti prima e sto notando che, oltre ai post "sempreverdi" (o meglio "sempreazzurri") dedicati alla storia del Ciuccio e ai 50 anni del San Paolo, i post piu' letti riguardano la presentazione di Inler e le nuove maglie per la storica stagione della Champions.

A parte l'aspetto "sentimentale" della cosa, ci vedo anche il seme di quella eccezionale attenzione che il pubblico dei tifosi mostra,non da quest'anno, per il "marchio Napoli" e per tutto il merchandising organizzato con successo sempre crescente dalla societa'.

De Laurentiis ha spiegato molte volte come la crescita del Napoli per diventare una delle squadre piu' importanti a livello nazionale e internazionale passi necessariamente per un incremento sempre maggiore del fatturato, non solo attraverso i proventi delle televisioni e del botteghino,ma anche e soprattutto aumentando i ricavi dalla vendita dell'abbigliamento e di tutti gli altri prodotti che sempre piu' numerosi e in modo sempre piu' capillare vengono distribuiti in Italia e all'estero.

Non a caso il presidente, proprio durante la presentazione di Inler, ha pungolato i rappresentanti dello sponsor tecnico Macron a lanciarsi con sempre maggiore determinazione e visibilita' sul mercato internazionale, proprio per trovare nuovi sbocchi in termini di ricavi per la Macron e quindi anche per lo stesso Napoli.

Ai tifosi piu' romantici queste rflessioni potrebbero anche dare fastidio, ma e' certo che in un contesto economico mondiale come quello attuale, la strategia di crescita del presidente e' l'unica che puo' portare autentici e straordinari risultati per il futuro...e credo che anche ai tifosi piu' romantici il sogno di vedere il Napoli vincente e rispettato su tutti i campi del mondo sia il piu' desiderato in assoluto.

E allora tutti con la maglia del Napoli, per portare in altro questa nostra insana ma meravigliosa fede azzurra! Forza Napoli!

martedì 19 luglio 2011

Tracce di mercato 2011 - Atto quarto: siamo al completo?

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Otto acquisti, messi a disposizione del tecnico in tempo per l'inizio del ritiro di Dimaro: basterebbero già questi due elementi a far considerare straordinario l'operato della società azzurra.

Mentre i club, anche più ricchi e titolati, in Italia e in Europa, ancora devono in gran parte decidere in che direzione muoversi, il Napoli si è mosso esattamente (o quasi) nella direzione che si era prefisso e, cosa ancora più clamorosa, riuscendo a offrire al tecnico una rosa, sudamericani a parte, già abbastanza completa.

Facciamo un piccolo sforzo di memoria: quali erano le aree di miglioramento indicate unanimemente dalla critica rispetto alla struttura della rosa azzurra? Principalmente questi:

  1. un centrocampo con tanto agonismo, ma scarsa qualità nel costruire gioco
  2. una difesa bisognosa di qualche altro puntello, specie sul lato sinistro
  3. qualche alternativa in più di qualità per i tre tenori
  4. un minor distacco qualitativo tra titolari e riserve
  5. una rosa più abbondante anche da un punto di vista numerico
Punto 1: un centrocampo con tanto agonismo, ma scarsa qualità nel costruire gioco - In questo settore il rivolgimento è stato profondo: un mix di maggiore qualità e forza, con ben tre nuovi acquisti e un possibile ulteriore ingresso nel caso Gargano mostrasse l'intenzione di non accettare di essere in competizione con i nuovi arrivati. Sulla carta le caratteristiche dei nuovi dovrebbe assicurare una maggiore capacità di inventiva e verticalizzazione, specie nei frangenti tatticamente più difficili per le caratteristiche del Napoli, ossia il gioco palla a terra a difesa avversaria schierata.

Punto 2: una difesa bisognosa di qualche altro puntello, specie sul lato sinistro - Accanto ad Aronica (in partenza?) e a Ruiz (di cui si attende la valorizzazione), Britos, voluto fortemente da Mazzarri, dovrebbe assicurare quel salto di qualità auspicato lo scorso anno. Sul centro-destra il reparto sembra ben coperto con Grava, tatticamente duttilissimo a ricoprire qualsiasi ruolo difensivo e il giovane Fernandez di cui i primi giorni di ritiro sembrano rivelare una notevole duttilità tattica, come valida alternativa sul centro-destra (ecco quindi spiegata la partenza di Santacroce che altrimenti sarebbe rimasto totalmente chiuso e avrebbe quindi perso un valore nel quale il Napoli ancora crede).

Punto 3: qualche alternativa in più di qualità per i tre tenori - Passi avanti sono stati fatti anche qui, ricorrendo a Santana che il Napoli spera di recuperare ai livelli tecnico-atletici di Palermo e a un Lucarelli che si spera con la conferma saldi sul campo il debito che sente di avere nei confronti dei tifosi per la sfortunatissima stagione scorsa. Mascara è confermato, mentre Sosa dovrebbe allontanarsi in direzione Catania o Estudiantes (dove gli farebbero fare tutti i ruoli dal magazziniere al Presidente). Mazzarri ha detto chiaramente che così com'è il reparto offensivo va più che bene, mentre il Presidente da un lato ha aperto la porta a chi volesse andare via e dall'altro ha detto decisamente che non si lascerebbe trovare impreparato, anzi! Qualcuno ipotizza addirittura che negli ultimi giorni di mercato, complici i movimenti sempre più convulsi e sorprendenti che caratterizzano le ultime fasi del  mercato stesso, il Napoli potrebbe anche, pur ufficialmente al completo, lanciarsi i qualche operazione di livello clamoroso. Direi comunque che adesso tutto è prematuro sul fronte attaccanti.

Punto 4: un minor distacco qualitativo tra titolari e riserve - E' un dato oggettivo che la competizione sia aumentata fortemente sia in difesa che a centrocampo, dove credo sarà molto più difficile per Mazzarri, complici anche le difficoltà degli impegni che attendono gli azzurri, concentrarsi su un blocco di titolarissimi e uno di riserve. Le distanze sulla carta sono sottili, anche se non è da escludere che con l'andare avanti della stagione ci possano essere delle "preferenze".

Punto 5: una rosa più abbondante anche da un punto di vista numerico - Mazzarri ha sempre detto di non amare le rose abbondanti ed è chiaro che alcuni elementi attualmente in rosa (Sosa, Rinaudo, Mannini, Cigarini e Bogliacino su tutti) sono candidati ad una cessione quasi certa. Una volta ultimate queste cessioni, la rosa dovrebbe essere comunque tale da offrire più alternative valide rispetto allo scorso anno, dove, per lunghi tratti della stagione il Napoli giocò in 14-15. Resta da capire se, al termine del ritiro, completate le cessioni e avviati i primi test severi sul campo, nei primi 10 giorni di agosto, si riterrà opportuno tornare sul mercato per un altro paio di innesti.

E a tal proposito, a mio avviso, ad una prima sommaria analisi delle risorse a disposizione, ritengo che il Napoli, se farà ulteriori innesti entro il 31 agosto, si potrebbe orientare per un attaccante prolifico capace di ricoprire il ruolo sia di prima che di seconda punta e per una soluzione alternativa per il ruolo di Dossena, dato che al momento, con la cessione di Vitale al Bologna il solo Aronica (o il solito Zuniga "adattato") potrebbero dare il cambio ad Andrea in caso di necessità.

Ma su questi temi torneremo più approfonditamente quando vedremo finalmente il nuovo Napoli in campo: per ora, a parte le amichevoli di secondo piano durante il  ritiro di Dimaro, mi riferisco agli impegni del 4 e del 7 agosto al San Paolo contro Penarol e Siviglia e a quello storico del 22 al Nou Camp.

Nel frattempo, visto l'andamento della Copa America è presumibile che Lavezzi e Zuniga si riaggreghino al gruppo entro la fine della prima settimana di agosto e che invece gli uruguagi, destinati a rimanere comunque impegnati fino a fine manifestazione, una manciata di giorni prima dell'inizio del campionato, quindi in netto svantaggio di preparazione rispetto ai compagni...e di questo dovremo tenerne tutti conto, società e tifosi. 

Maglie del Napoli 2011-2012: presentata la divisa da trasferta

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Presentatata oggi la maglia ufficiale del Napoli da trasferta, la cosiddetta "seconda maglia", per la stagione 2011-2012.

Una tonalità di giallo che, a detta dello sponsor tecnico, si richiama alle tonalità della divisa indissata dagli azzurri durante la prima stagione italiana di Diego Armando Maradona, nel 1984-85.

Grazie alla presenza dei due nuovi portieri, sono state presentate anche le divise di gara dei portieri.

Per ulteriori dettagli, vi rimando alla pagina del sito ufficiale del Napoli dedicata all'evento. Il Napoli ha anche annunciato che nei prossimi giorni saranno presentate ufficialmente sia la terza maglia (che dovrebbe essere di color griglio-perla o grigio carbone), sia la divisa speciale azzurra dedicata specificatamente alla Champions League (che si presume sarà dunque leggermente diversa da quella presentata nei giorni scorsi).

In ogni caso la maglia è sempre la maglia: forza Napoli!!!

lunedì 18 luglio 2011

Stasera presentazione del Napoli

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Lunedi' 18 luglio, su Premium Calcio, digitale terrestre, canale 370, visibile a tutti (anche ai non abbonati Mediaset Premium), la presentazione del Napoli!

A partire dalle 21.30!

Il programma ufficiale delle amichevoli del Napoli di inizio agosto

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Confermate in via ufficiale anche le amichevoli internazionali di inizio agosto: il 4 alle 20.45 impegno contro gli uruguagi del Penarol di Montevideo, finalisti della Copa Libertadores disputatasi non piu' di un mese fa contro il Santos di Neymar, Ganso ed Elano.

Tre sere dopo, il 7, sempre alle 20.45, di nuovo al San Paolo contro gli spagnoli del Siviglia.

Vedremo nei prossimi giorni su quali canali e se in chiaro o a pagamento, saranno visibili le due amichevoli.

domenica 17 luglio 2011

Barca TV presenta il prossimo trofeo Gamper col Napoli

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Un risultato eccezionale già prima di scendere in campo...appuntamento al prossimo 22 agosto!

Confermato Lucarelli: bentornato Cristiano!

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Ci voleva! Era giusto così! Il Napoli aveva premiato Grava allo stesso modo, era giusto, doveroso farlo anche con Lucarelli.

In un mondo fatto di paradossi, dove si parla sempre di motivazioni e dove nello stesso tempo non si dà alcuno spazio ai sentimenti (che spesso se ben gestiti possono spingere le suddette motivazioni alle stelle, ma pochi lo capiscono), il Napoli ha deciso, ancora una volta (e meno male...) di andare controcorrente, di credere negli uomini prima ancora che nei calciatori.

Lucarelli lo scorso anno ha avuto una stagione agonisticamente terribile: arrivato qui per giocarsi l'occasione più prestigiosa della sua carriera, è stato crudelmente trattato dal destino che lo ha messo fuori gioco praticamente da subito, che lo ha costretto ad una estenuante rincorsa per tentare di tornare sul campo da gioco entro fine stagione per dimostrare almeno un minimo della sua classe.

E Cristiano ha lottato, con la ferocia e il coraggio di chi vuole stritolare il destino avverso e si è riproposto nelle ultimissime giornate di campionato mettendo la zampino nel gol decisivo contro la Lazio, procurandosi un rigore, purtroppo non sfruttato contro l'Udinese e giocando da protagonista assoluto l'ultima contro la Juve al termine della quale si è riofferto al Napoli dicendosi disposto anche a giocare con un contratto in bianco.

Un uomo e un atleta così straordinari meritavano una seconda chance, anche se è chiaro a tutti che lì davanti il Napoli avrebbe bisogno di un ultimo tassello che possa supportare eventuali defaillances di Cavani (che nessuno si augura ovviamente!) ma che potrebbero verificarsi nella stagione più impegnativa della storia del Napoli da oltre 20 anni a questa parte.

Intendiamoci: da un lato Lucarelli sarebbe perfetto in quel ruolo se non fosse così avanti negli anni e non fosse reduce da un tipo di infortunio che, a parte la conclamata guarigione clinica, lascia sempre strascichi sul piano atletico anche molto tempo dopo l'avvenuta guarigione.

Dall'altro però, ed è qui che voglio richiamare l'attenzione di tutti, se la sfortuna sarà andata a cercare "fortuna" altrove, lasciando in pace Cristiano, io sono convinto e sono disposto a scommettermi di tutto, che la ferocia con cui ha lottato per tornare in campo sarà quella spinta che, pur partendo "dall'ultima fila" della griglia di partenza potrebbe portarlo, visto che le occasioni sicuramente non mancheranno, a compiere prodezze oggi inimmaginabili...e così, dopo aver conosciuto e apprezzato l'uomo tanto da farlo innamorare della nostra terra, credo che il prossimo anno i tifosi azzurri scopriranno che grande campione, anche sul campo, è Cristiano Lucarelli.

Forza Cristiano, ti aspettiamo, col tuo 99, per andare oltre, come ci hai insegnato lo scorso anno, lottando contro tutto e contro tutti!

Coppa America 2011 - Tra Lavezzi e Cavani, spunta...Gargano

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Da mesi si pronosticava e si aspettava il confronto tra Argentina e Uruguay e quindi tra Lavezzi e Cavani, i gioielli del Napoli...

...ma la vita, e il calcio, sono beffardi e si prendono gioco dei nostri sogni: Lavezzi ha compiuto l'impresa di farsi ammonire in soli sei minuti di presenza in  campo e quindi ha saltato i quarti contro l'Uruguay per squalifica (non nuovo a queste "prodezze", il Pocho), mentre Cavani è stato prudenzialmente tenuto a riposo a seguito dell'infortunio al ginocchio.

E chi ti spunta a decidere la qualificazione dell'Uruguay al termine di una partita da tregenda? I gregari dell'Uruguay: Diego Perez nei regolamentari e Gargano che infila il quarto dei cinque rigori messi a segno dalla "celeste", rischiando tantissimo, ma portando un mattone decisivo al compimento dell'impresa.

E ora? L'Argentina, retrocesso il River Plate ed estromessa la nazionale dalla Coppa giocata (davvero male...) in casa, resta a guardare concludendo un anno veramente da dimenticare e quindi il Pocho si prepara alle vacanze e ad un rientro amaramente anticipato.

L'Uruguay e il Matador vanno avanti e a questo punto nessun traguardo è precluso alla "garra" della nazionale "celeste".

Beffardo insomma che i destini dei due "principi" del Napoli siano stati decisi dal "ranocchio" Gargano, nemmeno tanto velatamente messo sul mercato da De Laurentiis.

Ma la vita e il calcio sono così...altrimenti perchè saremmo qui a parlarne?

mercoledì 13 luglio 2011

2011-2012, si comincia...e ad agosto sarà già BARCA-NAPOLI!

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Domani mattina raduno a Castel Volturno, sabato partenza per Dimaro Val di Sole, con permanenza fino al 30 luglio, mentre si va delineando un calendario di amichevoli internazionali all'altezza delle promesse di De Laurentiis, con il "clou" della partecipazione al prestigioso trofeo Gamper che il prossimo 22 agosto vedrà il Napoli misurarsi al Nou Camp contro il Barca.

Il Presidente continua a porsi obiettivi sempre più ambiziosi e, soprattutto, a rispettarli: si era prefisso un intensissimo programma di amichevoli contro avversari di primissimo livello in vista della Champions e questo "calendario dei sogni" sta prendendo forma in maniera clamorosa.

Intanto sul mercato sono stati investiti circa 40 milioni di euro e sonno arrivati due portieri (Rosati, secondo, e Colombo, terzo), due difensori (Federico Fernandez e Britos), tre centrocampisti (Dzemaili, Dodadel e Inler) e un trequartista (Santana).

Facciamo un piccolo passo indietro, agli ultimi mesi della scorsa stagione: cosa si diceva dovesse migliorare il Napoli? In difesa, specie sul centro sinistra (ed è stato preso Britos), a centrocampo (e c'è stata un'autentica rivoluzione) e nelle alternative ai titolari, troppo poche e di qualità troppo lontana dall'undici titolare.

Ebbene, sembra che il Napoli si sia mosso esattamente, con chirurgica precisione, per cercare di colmare (vedremo se e come ci sarà riuscita) tutte queste lacune.

Bisogna però ritenere che il mercato non sia ancora completato: la cessione di Vitale al Bologna fa ritenere probabile e necessario un intervento per dare un'alternativa valida a Dossena (non è pensabile di gestire una stagione così pesante coi soli Maggio, Dossena e Zuniga, peraltro oggetto di una richiesta molto importante dalla Germania). Inoltre, nonostante la probabile (e a mio avviso azzeccatissima) conferma di Lucarelli (che sono sicuro farà una stagione eccezionale, vista la feroce motivazione con cui ha concluso la sfortunata stagione scorsa), appare necessario un ulteriore intervento per una punta che possa ricoprire con autorevolezza il ruolo di alternativa a Cavani.

E' ancora presto per "annusare" le prossime piste di mercato e credo che nei prossimi giorni ci sarà una relativa "calma", una "pausa di riflessione" per cominciare a far integrare vecchi e nuovi e focalizzare eventuali situazioni magari oggi ancora impraticabili o bloccate ma che potrebbero portare sviluppi ad oggi inimmaginabili.

E poi c'è il capitolo cessioni: dei tre tenori, appaiono solide e inattaccabili le posizioni di Hamsik e ovviamente Cavani. Meno scontato il discorso relativo al Poho, per il quale il Presidente ha lasciato, come anche per Gargano, più di una porta aperta. E se davvero maturassero, alle condizioni desiderate dal Presidente, queste due clamorose cessioni, si genererebbe addirittura un attivo di bilancio (nonostante i quasi 40 milioni già investiti) che potrebbero costituire la base per ulteriori e prestigiosi investimenti.

Dunque, se prima si predicava (giustamente) pazienza e fiducia, ancora di più oggi il Napoli sembra assoluto padrone del mercato: si compra chi davvero si ha voglia di comprare alle condizioni stabilite dal Napoli e altrettanto se si deve vendere. Non si venderà giusto per vendere ma solo se l'affare sarà più che soddisfacente per creare i presupposti di un Napoli ancora più forte.

Qualcuno pensa che non sia abbastanza critico? Forse, ma:

  1. per il Presidente parlano i risultati eccezionali di questi ultimi anni
  2. per le critiche, state tranquilli, parlano i due anni di questo blog dove la passione di chi vi scrive non offusca lo spirito di osservazione, nei limiti che mi sono possibili, per cercare di riflettere su come migliorare sempre questa meravigliosa squadra.
Ho già due elementi su cui soffermerò la mia "attenzione critica" non appena il Napoli avrà preso una forma giudicabile:
  1. come si integreranno i nuovi centrocampisti nel telaio azzurro, specie da un punto di vista dinamico
  2. migliorerà la capacità realizzativa sui calci piazzati? Avremo un vero specialista o rimarremo ancora con questa lacuna?
Intanto, forza Napoli!!!

martedì 12 luglio 2011

Record di visite per Il Napoli che vorrei!

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Grazie amici!
Ieri credo di aver fatto un record: quasi 150 visite in una sola giornata: numeri insignificanti per i grandi blog e i grandi siti internazionali, ma eccezionali per uno spazio come questo che vive di passione ma non certo per guadagnarci qualcosa.

Grazie davvero a tutti...e spero di potervi offrire spunti e idee sempre più originali e soprattutto intellettualmente oneste, pur nella insana passione che mi spinge a fare tutto questo.

Forza Napoli!!!

lunedì 11 luglio 2011

Le nuove maglie 2011-2012 del Napoli e la presentazione di Inler

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La giornata vissuta da Napoli e dal Napoli oggi rappresenta una pietra miliare importante sotto molti aspetti.

Ho potuto "misurare" il livello di attesa e di curiosità del tifo azzurro rimanendo sbalordito di fronte alle visite ricevute oggi sul mio blog: è vero che, grazie al vostro affetto sempre maggiore per questa piccola oasi di passione azzurra, questo mese "Il Napoli che Vorrei" è entrato tra i primi 100 blog calcistici del mondo, ma è anche vero che ricevere 111 visite in meno di una giornata, di cui oltre 50 dedicate alla lettura delle prime impressioni sulla presentazione di Inler e delle nuove maglie, costituisce per il mio blog un piccolo record che si affianca a quello delle grandi serate europee di Bucarest e di Liverpool.

Avete colto l'importanza della giornata di oggi? Dietro le facili ironie sulla finta rottura delle trattative con Inler e della "mascherata" fatta per presentare lo svizzero e le nuove maglie azzurre, si nasconde, a mio avviso, una vittoria memorabile del Presidente e una ulteriore dimostrazione della sua ferrea volontà da un lato di mantenere l'equilibrio nella crescita della forza economica del club, con investimenti forti ma molto razionali e mirati e dall'altro una sempre più evidente voglia di innovare lo stantio, conformista e triste mondo del calcio italiano con nuove idee geniali sia imprenditoriali (col doppio sponsor sulla maglia, primo club in assoluto in Italia a realizzarlo e a proporlo nell'armata Brancaleone che attualmente sembra la Lega Calcio) sia di comunicazione (perchè lo spettacolo di Inler mascherato da leone ha scioccato tutto il mondo del giornalismo sportivo, attraendo la massima attenzione sull'evento che era esattamente ciò che il Presidente voleva!).

Molti tifosi oggi sembrano aver capito la portata "politica" e l'impatto mediatico di un evento come quello di oggi e quanto può essere importante, quasi come i gol di Cavani o le serpentine del Pocho, poter contare su un Presidente così innovativo e ricco di idee.

Come stiamo dicendo fino alla noia, avendo compreso e condiviso appieno la filosofia imprendtoriale del Presidente per far grande il Napoli, la chiave di tutto non sta nello spendere più delle proprie possibilità, ma creare sempre nuove e maggiori opportunità di fatturato e l'idea, proposta in Lega e concretizzata dal Direttore Generale Fassone, di portare un secondo sponsor sulle maglie (per giunta importante come MSC Crociere che affianca il già importante e storico Lete) costituisce una svolta fondamentale di cui il Napoli è il primo club in Italia ad avvalersi.

Lo sponsor multiplo, nel settore dello sport, non è affatto nuovo (la Formula 1 ha indicato la strada, non ieri, ma decenni fa!). Nel calcio è molto diffuso in alcuni paesi, specie in Sudamerica dove anche le società più importanti devono fare i conti con...i conti che non tornano mai: per una società amministrata fino a oggi in modo così eccellente come il Napoli un secondo "main sponsor" rappresenta un altro "mattone" nella crescita del fatturato e quindi del peso ed economico del Napoli in Italia ed in Europa, pur non trattandosi ovviamente di cifre "spropositate".

E che dire dello "show" Inler? Una vittoria su tutta la linea, sul piano della comunicazione e della ulteriore diffusione del "marchio Napoli" in Italia e nel mondo: in un'epoca in cui la comunicazione è tutto, De Laurentiis ha capito che le potenzialità del marchio Napoli, proprio perchè Napoli ha una sola squadra e perchè porta nel suo nome il nome della città, possono portare frutti a livello di visibilità nel mondo e di fatturato comparabile davvero con quello dei club più blasonati.

Teniamo conto di quale rispetto abbia il Napoli non solo in Argentina ma in tutto il Sudamerica, perchè gli azzurri vantano nella loro storia sia il campione più grande di tutti i tempi, sia campioni europei e sudamericani di primo livello.

I ragazzi argentini ancora oggi, pur non essendo ancora nati ai tempi del Napoli di Diego, sognano un giorno di entrare nello stadio che per sette anni fu il regno di Diego.

Dunque se è vero che il Napoli non ha (ancora) la tradizione dei più classici club italiani e mondiali, pur tuttavia, grazie anche al fascino che pur appannato Napoli ha ancora nel mondo, questa società potrebbe avere le chiavi, la formula, la ricetta per rendere fino in fondo famoso in tutto il mondo il marchio del Napoli e di Napoli.

E una presentazione originale, chiassosa, in bilico sul filo sottilissimo che sepera il kitch dalla genialità, rappresenta una ulteriore tappa importante per la crescita del club.

Avremo tempo per commentare la possibile integrazione tecnico-tattica di Inler nel modulo di Mazzarri: sono significativi, nel giorno della presentazione della maglia, alcuni aspetti che evidenziano quanto il Presidente voglia impastare la gloriosa storia del Napoli con soluzioni sempre più innovative:
  1. la scelta di una sfumatura di azzurro che riporta il Napoli a stretto contatto con l'azzurro dei tempi del primo scudetto napoletano
  2. lo sprone (anzi direi un vero e proprio "strattone") rivolto pubblicamente dal Presidente ai rappresentanti della Macron, lo sponsor tecnico che vede in bilico, in forse, la sua riconferma per gli anni successivi alla stagione che sta per iniziare: il Presidente ha preteso, chiaro e tondo, l'impegno della Macron a espandersi sui mercati esteri, usando certo il Napoli e la sua crescente visibilità per acquisire credito e prestigio ma nel contempo ricambiando questo "PLUS" aiutando il Napoli a diventare ancora più visibile nel mondo. Ho letto in questo scambio di battute un incoraggiamento verso orizzonti di fatturato a cui oggi forse gli stessi dirigenti della Macron stentano a credere ma dall'altro anche un energico incoraggiamento in vista di un eventuale "cambio di rotta" verso marchi (Adidas?) celeberrimi in tutto il mondo
  3. l'idea che la crescita azzurra passa per il sempre maggiore utilizzo della filosofia del "perchè no?", filosofia essenziale se si vuole proseguire in qualunque campo del lavoro e della vita: "perchè non si è mai messo il secondo sponsor sulla maglia?"
  4. l'uso del gioco e dell'ironia come strumento paradossale per dire che "qua si fa sul serio"...anche se ci vedete scherzare: tattica furbissima quella di apparire i soliti napoletani caciaroni, per non dare nell'occhio delle invidie e delle rivalità, per non farci prendere sul serio fino in fondo dagli altri e magari giocarli, fregarli in realtà con scelte razionali e una linea di fondo ben solida e precisa
A molti non è sfuggito che il Napoli ha già speso circa 40 milioni di euro sul mercato: quante società europee e soprattutto italiane potranno quest'anno reggere il confronto?
E ancora: lo scorso anno la critica più competente e attenta, concorde, ravvisò nel Napoli un eccellente telaio di prima squadra, qualche miglioramento da apportare alla difesa e al centrocampo e un aumento qualitativo e quantitativo delle alternative: è vero che al momento il solo"top player" acquistato è stato Inler, ma il Napoli si sta muovendo esattamente, pur con nomi non altisonanti, nelle tre direzioni suggerite lo scorso anno dalla critica.

Non è anche questo, a vostro avviso, un segnale di crescita magari non appariscente, ma che potrebbe dare frutti davvero importanti?

Le nuove maglie del Napoli 2011-2012 e...Oiccan INLER!

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Gochan Inler (subito ribattezzato "Oiccan" per la "brevissima" durata della trattativa che lo ha portato in azzurro), è stato presentato oggi assieme alla nuova maglia azzurra con un colpo di scena clamoroso dal Presidente (che all'inizio della conferenza di presentazione ha azzardato un raggelante "L'ho rimandato a Udine perchè all'ultimo momento non ha firmato una carta").

Ecco il momento clou della giornata...nelle prossime ore commenti più approfonditi:

martedì 5 luglio 2011

Steaua Napoli - Di nuovo i video

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La Uefa, giustamente, setaccia You Tube e sopprime continuamente filmati relativi all'Europa League. Visto che nel mio blog sono particolarmente apprezzati i post dedicati alla folle e leggendaria serata del Napoli a Bucarest, sono andato ad aggiornare quei post inserendo video (per ora) funzionanti...speriamo durino un po' di più...

Forza Napoli! Sempre!

Tracce di mercato 2011 - Atto terzo: i giornalisti

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Ingrato mestiere quello del giornalista specializzato in calcio mercato in questi periodi di mercato aperto, 24 ore su 24 proiettato alla sovraesposizione in un contrasto ingeneroso tra movimenti veri (pochi, perchè siamo all'inizio del mercato e perchè c'è una crisi di fronte alla quale tutti sembrano far finta di niente) e voci di fanta-mercato (tantissime).

Personalmente, dopo anni che seguo il calcio e cerco di capirne con attenzione e non con superficialità i meccanismi mi sorprende e direi mi suscita anche una notevole perplessità che certi giornalisti che operano in questo campo (non vi preoccupate...farò i nomi!) diano fiato troppo spesso più a opinioni che fatti, più a "sentito dire" che a valutazioni realistiche delle tante voci che si susseguono ormai di minuto in minuto.

Certo capisco che da un lato c'è la necessità di soddisfare la curiosità quasi morbosa dei tifosi, dall'altro c'è da districarsi con voci a volte messe in giro ad arte anche dagli addetti ai lavori (presidenti, dirigenti, procuratori) per orientare o turbare certi movimenti, dall'altro ancora ci sono mezzi di comunicazione che spingono sempre più al "real time" rendendo quindi davvero difficile a fronte di così tante voci in così poco tempo, orientarsi sulla credibilità o meno delle singole voci.

Ritengo però che uno sforzo maggiore andrebbe fatto, visto che, nonostante tutte queste difficoltà ci sono alcuni giornalisti, come ad esempio il da me già elogiato più volte Gianluca Di Marzio di Sky, che costruiscono la loro autorevolezza da un lato sull'attenzione ossessiva alla verifica puntuale della notizia e dall'altro ad una sempre maggiore attenzione ai criteri con cui le singole società possono operare sul mercato (budget a disposizione per le operazioni di acquisizione dei cartellini, budget a disposizione per gli ingaggi, fatturato della società, eventuali situazioni debitorie generali e di bilancio, strategie tecnico-tattiche, ingaggio percepito dal giocatore nella sua società di appartenenza, status di comunitario o extra-comunitario), tutti elementi che aiutano a comprendere se una certa operazione può essere credibile, fattibile oppure no.

Ad esempio proprio Di Marzio, già in passate sessioni di mercato, aveva espresso chiaramente le sue perplessità rispetto ad un possibile arrivo di Criscito a Napoli perchè già a Genova prendeva un ingaggio molto alto per gli standard dei difensori azzurri e, come spesso evidenzia Di Marzio, è molto raro che ad un trasferimento verso una nuova piazza non si accompagni un ritocco dell'ingaggio per quanto possa essere gradita la piazza di destinazione.

Quando si è fatto avanti lo Zenit con un ingaggio di oltre il doppio rispetto a quello offerto dal Napoli, ecco che molti di quelli che dovrebbero essere "esperti" di mercato e di società calcistiche (faccio qualche nome: De Maggio, Criscitiello, Pedullà, ma ne potrei citare molti altri che ascolto, ahimè vista la mia "malattia" per il Napoli, tutti i giorni e che talvolta offrono anche notizie e spunti di riflessione interessanti) se ne sono usciti con le solite critiche "avventate" che mi aspetterei da un tifoso della strada che ha il diritto di non avere le nozioni basilari di economia aziendale, non certo da chi segue da vero "esperto" (e giuro che lo dico col massimo rispetto e senza ironia, nel rispetto assoluto della fatica quotidiana di ciascuno dei giornalisti appena citati) l'andamento del mercato:
  • il Napoli dovrebbe alzare il tetto ingaggi!
  • il Napoli ogni tanto dovrebbe fare qualche eccezione se vuole accedere ai top players
  • il Napoli deve cambiare rotta sui diritti d'immagine!
  • adesso che siamo in Champions bisogna aprire di più i cordoni della borsa!
...e così via, con proclami che mi paiono la bella copia dell'ormai classico e becero "Presidè! Cacc 'e sord!" di quei tifosi che credono di vivere ancora nel calcio vecchio dei mecenati del novecento.

Ripeto: da un tifoso me lo aspetterei, ma sono sconfortanti certe uscite di giornalisti con anni di esperienza alle spalle, che nel fare informazione dovrebbero anche spiegare ai tifosi quali sono i parametri per cui un'operazione può essere realisticamente fattibile o no.

De Laurentiis lo ha ripetuto fino alla noia:
  • il Napoli deve diventare grande e deve vincere in Italia e in Europa
  • per diventare grande e vincere deve innanzitutto lavorare per aumentare il fatturato della società (diritti TV e nuovi canali, biglietti, merchandising, diffusione del marchio Napoli all'estero, ecc.)
  • gestione razionale delle spese (per le strutture e per le risorse umane)
  • di pari passo all'aumento del fatturato e ad una equilibrata gestione delle spese, si possono realizzare stabilmente nel tempo quegli utili che avvicinano il Napoli come fatturato ai grandi club italiani ed europei e che, con un pubblico di tifosi ancora più vasto dell'attuale, rendono il Napoli una squadra seguita sempre di più n Italia e nel mondo
  • in questo modo puoi investire di più in cartellini e ingaggi e, grazie anche al settore giovanile, creare un giusto mix (come oggi fa il Barca) tra campioni internazionali e giovani di talento costruiti in casa
  • inoltre, evitando di fare quelle eccezioni tanto richieste dagli "esperti", si evita l'effetto domino della crescita indiscriminata degli ingaggi, si mantiene il bilancio in equilibrio, si evita di dover accedere al credito (cioè alle banche) che negli ultimi anni, specie in Italia, hanno dominato (e oggi dominano ancor di più fino in certi casi a paralizzarla) la scena del calcio e dell'economia in generale (vedi Roma-Unicredit o, per spostarci all'estero, vedi il Lione, una delle grandi dell'Europa di oggi, che sta aspettando il placet di una banca per poter avere le risorse utili ad avviare il proprio mercato estivo)
Ecco: quando ascolti uno come Gianluca Di Marzio, non a caso da molti considerato il numero uno, che ragione su questi aspetti e ti fa capire perchè certe operazioni si possono fare e altre sono poco realistiche e realizzabili, ti sembra di crescere, di diventare un tifoso piu' maturo e consapevole.

Quando invece ascolti un De Maggio (senza offesa, Walter, ti seguo sempre con affetto anche quando vorrei venir lì e dirti "Ma che stai dicendo?"), ma anche un Criscitiello o un Pedullà, tutti rispettabilissimi perchè si spezzano le reni per la fatica, ti sembra di ascoltare dinamiche che appartengono ad un calcio che non esiste più, specie se riferito al Napoli: un calcio fatto di ingaggi miliardari, dove non si tiene conto di quanto si è speso e di quanto realisticamente si può spendere e dove la logica della buona gestione aziendale viene spesso fatta in polpette da distribuire in pasto all'affamato pubblico dei tifosi.

Giocatori con ingaggi fuori norma accostati disinvoltamente al Napoli, oppure la Juve che dovrebbe prendere non si sa come Sanchez o Aguero e pagare ingaggi multimiliardari tipo Real , Inter o Milan, pur avendo sul groppone oltre 30 giocatori molti dei quali acquistati a peso d'oro lo scorso anno e in realtà pagati solo quest'anno sborsando decine di milioni di euro.

Ho sentito con le mie orecchie (e più di una volta) discorsi privi di ogni logica relativi ad un possibile "sconto" che la Juve avrebbe potuto chiedere all'Udinese per l'acquisto di Inler perchè c'erano ancora in ballo i riscatti di Motta e Pepe, come se fosse l'Udinese a doverli acquistare e non la Juve! Come se io chiedessi uno sconto al salumiere per acquistare del buon prosciutto crudo perchè tanto sono già debitore verso di lui per il salame e il formaggio che ho acquistato la settimana prima! Ma voi lo conoscete un salumiere che ragiona così? Se sì, me lo presentate?

Altro esempio terra terra per comprendere l'oculatezza con cui De Laurentiis sta cercando di gestire il Napoli:  ogni mese, per fortuna, l'azienda per cui lavoro mi corrisponde un certo stipendio e, siccome detesto spendere più di quanto guadagno perchè non voglio avere debiti e voglio dormire tranquillo la notte, cerco di gestire le mie spese e i miei "investimenti" in modo tale da rimanere nel mio budget mensile, possibilmente mettendo anche da parte qualcosa da poter poi reinvestire in futuro o per spese straordinarie.

Ebbene questo mese l'azienda ci ha pagato anche un "premio di risultato" che equivale a circa il triplo dello stipendio normale, un po' come il premio che il Napoli ha ottenuto per essersi qualificato in Champions.

Ora: non è che perchè ho avuto questo premio, mi sono precipitato presso la prima agenzia immobiliare per acquistare una casa e fare un mutuo perchè so che con le spese che ho attualmente e con lo stipendio normale che guadagno attualmente non potrei permettermi una cosa del genere: insomma...non tutti i mesi l'azienda mi paga il premio di risultato e magari (speriamo di no!!!) la mia azienda potrebbe anche decidere che, data la crisi, non si può più permettere di pagare a tutti i dipendenti questo premio...

Il mio stipendio (il mio "fatturato"), almeno finchè resterà questo (per carità, sempre benedetto!) mi permetterà di fare ALCUNE cose, ALCUNE spese, ma certo non posso permettermi di spendere quanto spende un manager della mia azienda che ogni mese guadagna tre, quattro o dieci volte più di me: se voglio concedermi quello che si concede lui, devo cercare di darmi da fare per guadagnare quanto guadagna lui, no? Si capisce?

Perchè allora ci dobbiamo sentir riempire la testa di chiacchiere prive di senso come se il Napoli guadagnasse fatturati come quelli di Milan, Inter, Real, Barca o Manchester (City o United a vostra scelta)?

A me certi discorsi sembrano un'offesa all'intelligenza e al buon senso dei tifosi e segno di una mentalità "novecentesca" del calcio ormai finita: il calcio è cresciuto nel novecento per la passione popolare e per alcune figure di piccoli e grandi mecenati (Angelo Moratti per la grande Inter degli anni 60, gli Agnelli per la Juve, lo stesso Lauro per il Napoli e, in tempi più recenti, Abramovic per il Chelsea, Berlusconi per il Milan, Massimo Moratti ancora per l'Inter) che hanno profuso risorse nel calcio per passione e per tornaconto e prestigio personale.

Ma nel novecento le società di calcio erano associazioni senza scopo di lucro e che quindi se guadagnavano erano obbligate a reinvestire i guadagni nella società e pertanto questo meccanismo invogliava di fatto a non seguire rigide regole di economia aziendale.

Oggi le società sportive sono aziende, talune delle quali persino quotate in Borsa, che devono quindi ispirarsi a regole di gestione imprenditoriale le cui infrazioni sono sempre più penalizzate sia dal mercato (specie in una profonda crisi come quella attuale) sia dall'ordinamento sportivo interno (penalizzazioni di classifica) e internazionale (Fair Play finanziario).

Non a caso De Laurentiis sogna di convincere il retrivo mondo del calcio a inventare sempre nuovi modi per aumentare canali e occasioni di vendita del "prodotto calcio" (non solo il Napoli, ma tutto il calcio italiano ed europeo), avendo in mente le stesse logiche con cui sta facendo crescere il Napoli: ampliare gli orizzonti, vendere un prodotto sempre più appetibile in modalità sempre più originali, accrescere i fatturati e quindi poter spendere senza andare tutti "a carte quarantotto"!

Che un tifoso possa non capirle certe cose, lo posso anche tollerare, seppure con un piccolo sforzo...ma che giornalisti di chiara fama e, quel che è più grave, gli stessi dirigenti del calcio, ancora agiscano e parlino con la mentalità calcistica del novecento, oggi che siamo nel 2011 mi appare perlomeno inquietante...