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martedì 30 agosto 2011

Campionato 2011-2012: notturne a go go per il Napoli con anticipi e posticipi

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Dopo l'invereconda buffonata chiamata impropriamente "sciopero" (il vero sciopero prevede un'astensione del dipendente dal lavoro con conseguente decurtazione della retribuzione in busta paga, e i calciatori, per la legge italiana, sono dipendenti di aziende private), sembra che finalmente nel week end tra il 10 e l'11 settembre il sempre più martoriato campionato italiano possa finalmente prendere il via.

Sarebbero molte le considerazioni da fare sullo stato pietoso del calcio italiano, in crisi come forse nei bui anni 50 del post-Superga, episodio funesto che annientò in un attimo le forze migliori del calcio italiano che impiegò 15 anni per tornare a quei livelli.

Stavolta, con il sommo rispetto per i leggendari eroi del Grande Torino, è l'imbecillità dei nostri dirigenti calcistici, salvando la pace di pochissimi e tra questi De Laurentiis, che negli ultimi 10 anni ci ha portato ad una nuova Superga, complice anche, ma non solo, la crisi economica italiana e mondiale che ha ulteriormente messo a nudo l'imbecillità (lo ripeto, per non dire peggio) di chi ha reso un potenziale bellissimo spettacolo di emozioni un carrozzone di una modestia sempre più imbarazzante.

Ma sulle prospettive per il nascente campionato e i rapporti di forza che si stanno consolidando, parleremo a fine settimana, conclusa la sessione estiva del mercato.

Intanto oggi la Lega Calcio ha diramato il calendario degli anticipi e posticipi previsti dalla seconda alla quattordicesima giornata e il Napoli disputerà praticamente tutti i suoi turni casalinghi in anticipo o in posticipo,  complici la Champions League e nel complesso il livello raggiunto dalla società azzurra.

Ecco il calendario, aggiornate le vostre agende!

(*) anticipi per impegni di Champions League
  • 2a giornata - Sabato 10 settembre 2011 ore 20.45 - CESENA NAPOLI (*)
  • 3a giornata - Domenica 18 settembre 2011 ore 20.45 - NAPOLI MILAN
  • 5a giornata - Sabato 24 settembre 2011 ore 20.45 - NAPOLI FIORENTINA (*)
  • 6a giornata - Sabato 1 ottobre 2011 ore 20.45 - INTER NAPOLI
  • 7a giornata - Sabato 15 ottobre 2011 ore 20.45 - NAPOLI PARMA (*)
  • 10a giornata - Sabato 29 ottobre 2011 ore 20.45 - CATANIA NAPOLI (*)
  • 11a giornata - Domenica 6 novembre 2011 ore 20.45 - NAPOLI JUVENTUS
  • 12a giornata - Domenica 19 novembre 2011 ore 20.45 - NAPOLI LAZIO (*)
  • 14a giornata - Sabato 3 dicembre 2011 ore 20.45 - NAPOLI LECCE (*)

sabato 27 agosto 2011

Amichevole Napoli - Palermo 3 - 1 (19' Maggio, 30' Hamsik, 43' Migliaccio, 67' Maggio)

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Manca Pandev nella sgambatura di allenamento in occasione della presentazione ufficiale del Napoli 2011-2012, tenuto a riposo per la partita ma "lanciato" da Giancarlo Siani all'abbraccio del pubblico azzurro in tenuta azzurra numero 29.

Evidentemente Mazzarri non vuole scombinare la tabella dei minutaggi prevista per gli azzurri e quindi rimanda l'esordio del macedone forse già ai primi impegni ufficiali del Napoli a partire dalla trasferta di Cesena, sciopero e revisioni di calendario permettendo.

Non è facile giocare stasera, sia perchè lo sciopero ha certamente rotto, oltre che i tifosi, anche la concentrazione ottimale degli stessi atleti, sia perchè la partita è preceduta dalla lunga e spettacolare presentazione del Presidente, accompagnato da Cardinale e Sindaco e infine perchè sullo stadio, e su Napoli, aleggia una cappa di umidità insopportabile, che fa sudare già stando fermi, figuriamoci giocando.

Infatto il primo quarto d'ora, anche se il Palermo sembra più adrenalinico del Napoli, scivola via senza troppe emozioni. Poi all'improvviso il Napoli scova i difetti difensivi di un Palermo martellato dal suo tecnico Pioli manco fossimo in pieno campionato.

Prima Hamsik, controllo di destro e bolide di sinistro dal vertice destro dell'area di rigore del Palermo, su cross al millimetro di Dossena, poi Maggio, su splendida rovesciata a concludere un cross di Hamsik dalla destra, dopo aver concluso un'azione da tornante vecchia maniera con finta di corpo e dribbling da delirio portano il Napoli allo scoccare della mezz'ora del primo tempo su un 2 a 0 quasi improvviso.

Il Palermo va in difficoltà mentre gli azzurri giocano sempre più in scioltezza, ma si fanno sorprendere a fine primo tempo su calcio d'angolo con colpo di testa di Migliaccio che sguscia dal "trenino" degli attaccanti rosanero in attesa sul corner e sorprende tutti nell'area piccola.

Nella ripresa stesso quarto d'ora a ritmi bassi del primo tempo, l'umidità raggiunge veleggia verso l'80% e si fa quindi sempre più fatica a giocare. Iniziano anche i cambi da entrambe le parti e, a girandola conclusa, appare evidente la migliore condizione fisica e mentale degli azzurri che, mentre il Palermo stenta a costruire azioni credibili, di tanto in tanto punzecchiano la difesa siciliana, in serio imbarazzo in più di un'occasione specie sul loro lato sinistro, dove Santana, Maggio, Campagnaro giocano a loro piacimento...ed è proprio da una combinazione in velocità Maggio-Cavani-Maggio che si chiude il risultato e la serata di festa azzurra.

Il Napoli appare ormai avviato verso una forma campionato, anche se con qualche meccanismo, specie a  centrocampo, ancora da mettere a punto, mentre il Palermo, nonostante la grinta di Pioli sembra ancora  molto lontano, sia fisicamente che tatticamente, da una condizione accettabile.

E veniamo ora alle pagelle azzurre!


De Sanctis:  6 - Solo una parata a terra su tiro da fuori, poi freddato dal colpo di testa di Migliaccio (dal 65' Colombo: 6 - Parata a terra al 90' con sicurezza su punizione dalla sinistra di Miccoli)

Campagnaro: 6 - Poche difficoltà dal suo lato (dal 75' Grava: 6 - Anche per lui nessun imbarazzo, dalle sue parti non si sviluppa alcuna trama pericolosa)

Cannavaro: 6 - Attento su un cliente poco raccomandabile come Abel Hernandez. I suoi lanci lunghi verso l'attacco, però, non sono mai precisi (dal 65' Fernandez: 6,5 - Questo ragazzo mi piace sempre si più: stasera in posizione da centrale difensivo mostra senso di piazzamento, facendosi trovare al posto giusto per spezzare le poche trame offensive del Palermo, sicurezza nel guidare la difesa e un paio di sortite su calcio piazzato da una delle quali sfiora il gol con un tiro tolto per miracolo da un difensore avversario. Ribadisco che questo ragazzo può diventare una colonna della difesa azzurra nei prossimi anni)

Aronica: 6,5 - Combatte contro il "tenero" Pisano che non gli crea troppe difficoltà nelle sue avanzate offensive. E' l'unico a giocare per tutti i 90' minuti ma nonostante un pizzico di stanchezza nel finale sfoggia già una forma da campionato.

Inler: 6,5 - Appare in progresso rispetto alle scorse settimane, più veloce, più agile. Protegge con grande forza il trio centrale difensivo e in avanti smista palloni con sicurezza: Nel secondo tempo entra maggiormente nella manovra azzurra a differenza del primo nel quale troppe volte viene saltato dai lanci lunghi, e imprecisi, di Cannavaro (dal  65' Gargano: 6,5 - Ci tiene a recuperare il tempo perduto, denota comunque maggiore serenità e sicurezza pur offrendo il suo importante apporto di dinamismo)

Dzemaili: 7 - In crescita atletica e tattica vertiginosa, corre ovunque, corre per due, dalla propria difesa alla tre quarti avversaria e di tanto in tanto ispira anche qualche azione non banale. Se continua così il posto da titolare sarà difficile strapparglielo (dal 46' Donadel: 6,5 - Meno appariscente del compagno, ma altrettanto efficace in fase di pressione dell'avversario, mostra, rispetto allo svizzero, una maggiore propensione alla costruzione della manovra, cucendo il gioco con continuità)

Maggio: 7,5 - Progressioni di nuovo brillanti, impressionanti e una perla tecnica di rara bellezza con la rovesciata del 2 a 0. Nella ripresa un paio di combinazioni interessanti con Santana e il gol che sigilla il risultato su bella progressione (dal 75' Bogliacino: 6 - Sempre tanto impegno e umiltà da parte di questo splendido ragazzo destinato probabilmente a tornare a Chievo. Si destreggia da esterno sinistro nella posizione di solito occupata da Dossena)

Dossena: 7 - In combinazione con Lavezzi fa impazzire più volte il giovane Pisano che sistematicamente perde le tracce dei due azzurri. L'esterno si crea talmente tanto spazio che in occasione del cross per il gol di Hamsik ha il tempo di triangolare con Cavani e aggiustarsi al meglio il pallone e il corpo per assestare un cross perfetto (dal 46' Zuniga: 6,5 - Brillantissimo, prima a sinistra, poi a destra, alimenta la manovra azzurra come un motorino inesauribile e di tanto in tanto con qualche pregevolezza tecnica, come quando, sul vertice sinistro dell'area di rigore palermitana attrae la difesa su di sè per poi scodellare una palla deliziosa per il tiro del Pocho)

Hamsik: 7,5 - Costretto a uscire per una ginocchiata involontaria di Nocerino, offre un campionario completo di delizie tecniche sia in fase di costruzione della manovra (assist per il gol di Maggio), sia in fase conclusiva (stop di destra e tiro di sinistro per il gol dell'1 a 0): se offrirà rendimento e continuità di questo tipo, nessun traguardo potrebbe essere precluso agli azzurri  (dal 37' Santana: 6 - Nello spicchio di primo tempo, del tutto invisibile. Cresce da metà ripresa, trova qualche interessante combinazione con Maggio, arriva due volte in modo pericolosissimo sul fondo e mette palle al centro allettanti e si mette anche a sacrificarsi in copertura)

Lavezzi: 7 - Si vede che non è ancora in condizioni perfette, ma la spinta commovente del pubblico lo stimola e lo fa volare in tutte le zone dalla linea di centrocampo in avanti. Inizia scardinando la difesa del Palermo con Dossena a sinistra, poi si scambia di lato con Hamsik. Prima di uscire mostra una splendida progressione contenuta a stento dagli avversari e un tiro da fuori che quasi piega le mani al portiere avversario (dal 65' Mascara: 5,5 - Certo se fosse riuscito a mettere dentro di tacco sul passaggio dal fondo di Santana, forse se ne sarebbe caduto lo stadio, ma a parte questo tanto movimento ma poca incisività...come sempre)

Cavani: 7,5 - Non segna ma sfiora due volte il gol e torna a far vedere quel suo gioco a tutto campo che entusiasma il pubblico ed esalta i compagni. Ispira Dossena per il cross del 2 a 0 e col contagiri trova l'assist in velocità per il 3 a 1 di Maggio. Pur facendo già cose straordinarie, dà l'impressione di poter diventare ancora più straripante di quanto già non esprima (dal 75' Lucarelli: SV - Nessun segnale della sua presenza, appare ancora lontano dalla miglior condizione e gioca quando intorno a lui ci sono più riserve che titolari)

All. Mazzarri: 6,5 - Si vede che il lavoro di scarico dell'ultima settimana ha determinato la crescita di brillantezza fisica di molti compagni. Sul piano tattico appare evidente che, nonostante i progressi di Inler e soprattutto Dzemaili, i meccanismi di raccordo tra difesa e attacco, che passano dal centrocampo, debbano ancora migliorare, anche se si sono visti alcuni miglioramenti già nella ripsresa. Troppo spesso i difensori azzurri, specie Cannavaro, saltano il centrocampo con lanci lunghi, ma poco efficaci.

giovedì 25 agosto 2011

Sorteggio e calendario Champions League 2011: Napoli contro City, Bayern e Villareal

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1ª giornata (14 settembre)
Manchester City-Napoli

2ª giornata (27 settembre)
Napoli-Villarreal

3ª giornata (18 ottobre)
Napoli-Bayern Monaco

4ª giornata (2 novembre)
Bayern Monaco-Napoli

5ª giornata (22 novembre)
Napoli-Manchester City

6ª giornata (7 dicembre)
Villarreal-Napoli

***


Sarà perchè per la prima volta nella sua storia il Napoli si gioca la fase a gironi di Champions, sarà per l'onda emotiva della tremenda mazzata del Nou Camp, certo si conferma la storica scarsa fortuna del Napoli nei sorteggi europei.

Bayern Monaco, Villareal e Manchester City (in puro ordine di fascia di sorteggio) si accoppiano agli azzurri che, andrebbe tenuto presente, alla vigilia rappresentavano a loro volta una mina vagante da evitare per le squadre inserite nelle prime tre fasce.

Parliamoci chiaro: sulla carta il Napoli parte dall'ultima fila e, sebbene ciò non crei molto entusiasmo in questo momento, pur tuttavia può rappresentare il vero punto di forza da un punto di vista psicologico per tentare l'impresa eccezionale (riuscire a strappare almeno il terzo posto che vorrebbe dire poter continuare la stagione europea da febbraio 2012 in Europa League) o addirittura sovrumana (riuscendo a mettere due squadre alle proprie spalle e passare alla fase a eliminazione diretta di Champions).

Molti sottolineano, giustamente, che lo scorso anno in Europa il Napoli ha beccato 14 gol in 4 trasferte (Bucarest, Liverpool, Utrecht e Villareal) e ha vinto solo una partita, di misura, al 93' (Steaua) e ben tre 0 a 0.

Ma va anche ricordato che lo scorso anno il Napoli era al suo esordio quasi assoluto ad alti livelli nell'era De Laurentiis e in molte delle partite citate, specie quelle in trasferta, Mazzarri optò per l'inserimento di molte seconde linee, riservando al campionato le migliori energie degli azzurri.

Detto questo è difficile aggiungere altro: tutte le nostre avversarie vantano numerosi top-player e grande esperienza in campo internazionale...molti hanno criticato, a mio avviso in modo miope e anche un tantino infantile, perchè lo hanno fatto a posteriori, la scelta della società di misurarsi con un ostacolo così duro come il Barcellona. Personalmente sebbene avessi nel mio cuore "la speranzella" da tifoso di fare una bella figura, razionalmente immagino che vi potesse essere uno scarto di 5 o anche più gol con i Blaugrana. Per carità! E' stato un vero supplizio vedere il mio amato Napoli quasi ridicolizzato, però quella "paralisi emotiva e tecnica" tipica della squadra esordiente che ha vissuto il Napoli col suo 22% di possesso palla potrebbe essere una prima iniezione di forza per rendersi conto di cosa ci vuole per competere in Europa e, se i nostri saranno intelligenti a cogliere la lezione del Nou Camp, quella serata potrebbe essere la base di un cammino onorevole degli azzurri.

Per il resto ritengo ozioso fare pronostici e considerazioni ulteriori: ci sono troppi fattori, umani e di contingenze, per poter prevedere un possibile cammino in un girone così forte ed equilibrato: è davvero curioso constatare come il destino si sia divertito nell'incastrare Champions e Campionato, dato che se è vero che il Napoli, il 14 settembre, andrà a Manchester, il Milan, lo stesso giorno, andrà al Nou Camp, il tutto prima di Napoli-Milan.

Mal comune, mezzo gaudio...e godiamoci queste sei straordinarie partite con gioia...signori, siamo in Champions!!!

lunedì 22 agosto 2011

Trofeo Gamper 2011: Barcellona - Napoli 5 - 0 (26' Fabregas, 31' Keita, 62' Pedro, 66' e 77' Messi)

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Due gol annullati per fuorigioco a Cavani (uno da cineteca!!!) contro 5 gol e svariati pali e occasioni fallite di un soffio per il Barca.

A parte i sogni, tutto come previsto, in una cornice magica con oltre 70.000 spettatori di cui circa 8.000 tifosi azzurri in "pellegrinaggio di fede" al Nou Camp.

Il Barca domina in lungo e in largo miscelando sapientemente tra i due tempi riserve e titolari, ma anche cambiando i fattori il risultato, anche in termini di gioco non cambia.

Il Napoli è attanagliato dalla tensione e dal palleggio infinito dei catalani che, a differenza dei comuni mortali, sanno tutti prima di ricevere la palla dove e come giocarla, poichè ogni giocatore, già prima di entrare in possesso palla ha uno, due o tre compagni liberi a cui smistare il pallone e, nei rari casi in cui ciò non accade, dal primo all'ultimo sfoggiano fondamentali tali da poter uscire palla al piede da qualunque tipo di pressing.

Il Napoli quindi cede piano piano e poi di schianto, come (quasi) tutte le squadre del mondo. Ricordiamo che non più di tre mesi fa anche un certo Manchester United è stato annichilito allo stesso modo, ridotto alla totale impotenza.

La cronaca quindi ha ben poca importanza: il Napoli potrebbe passare al 7' con Maggio che non controlla una furba rimessa laterale di Campagnaro e al 10' con una rovesciata alla Pelè di Cavani, fermato dal fuorigioco di Hamsik al momento dell'assist di testa.

Poi dal 20' il "tiki-taka" del Barca comincia a produrre frutti e gol e l'ultimo vero brivido per il portiere del Barca Pinto deriva da una eccezionale progressione di Lavezzi che supera tutti in velocità e gli si presenta davanti sparando però addosso alla riserva di Victor Valdes.

I gol del Barca rientrano nei classici schemi blaugrana: possesso prolungato e penetrazione laterale con assist basso in mezzo (come nel gol dell'1 a 0) oppure centrale con assist dalla tre quarti (come nel gol del 2 a 0).

Nella ripresa si attende una reazione d'orgoglio degli azzurri che invece vengono raggelati con tre pali in due minuti (48' e 49'). Poi entra il divino Messi a cui De Sanctis nega un gol fatto su punizione (ma Pedro la ribatte dentro tutto solo), ma poi nè lui nè la difesa possono resistergli con altre due giocate da Barca che chiudono la festa.

Ultimo quarto d'ora con Pedro che manca il gol del 6 a 0 tutto solo davanti a Rosati e poi premiazioni per tutti, Cannavaro compreso.

Prendiamola così, come cantava Lucio Battisti, non possiamo farne un dramma: il Barca è tecnicamente e culturalmente di un altro pianeta e da questa serata dobbiamo solo sperare che il Presidente trovi la forza di imparare la lezione organizzativa del Barca, con pazienza e tempo, perchè il Barca ci ha messo tanti anni per costruire quel tesoro che stiamo ammirando in questi anni.

Ed ora, difficilissime da scrivere, le pagelle di stasera!

De Sanctis : 6 - Incolpevole sui gol del Barca, compie una prodezza su Villa che già pregustava il 3 a 0, poi dalle sue parti passa chiunque nonostante la sua parata "titanica" su punizione di Messi (dal 83' Rosati: SV - graziato da Pedro a 4 minuti dalla fine, esce dal Nou Camp senza subire gol!)

Campagnaro : 6 - Dal suo lato nasce il gol dell' 1 a 0 ma in quel frangente è stato Maggio a farsi sfuggire Adriano. Una sua rimessa laterale per poco non manda in porta Maggio. Poi scompare con tutto il resto del Napoli (dall'82' Grava: SV - Chiude la serata con la fascia di capitano al braccio, serata storica per "Giandu")

Cannavaro : 5 - Lì in mezzo c'è un turbinio continuo che mette in crisi difese e difensori ben più celebrati del capitano! Si fa sorprendere sul primo gol dove non intuisce l'inserimento fulmineo di Fabregas, ma in fondo sia sul primo che sul secondo gol avrebbe dovuto avere ben altra assistenza dai compagni in mediana. Impreciso nei lanci lunghi. Cala ovviamente nella ripresa (dall'82' Fernandez: SV - Una manciata di minuti senza nulla da segnalare)

Britos :  5 - Qualche imbarazzo di troppo, in particolare al 19' quando Villa apre una voragine dal suo lato per Fabregas, poi si fa male (sospetta frattura del quinto metatarso del piede sinistro) e deve uscire (dal 41' Aronica: 5,5 - Un minuto in campo e subito salva un gol fatto di Villa, poi  qualche miracoloso salvataggio e continua apprensione)

Maggio : 4,5 - Quasi sempre costretto sulla linea dei difensori, ha l'occasione della vita al 7' su rimessa laterale di Campagnaro: se avesse controllato come si deve il pallone sarebbe andato in porta. Leggermente meglio nella ripresa in fase offensiva (dal 78' Lucarelli: SV - Qualche pallone smistato ai compagni)

Inler : 4,5 - Invisibile e troppo passivo sulle incursioni dei mediani avversari a spaccare la difesa azzurra (dal 60' Donadel: 5,5 - Tiene meglio le distanze con la difesa e sembra integrarsi bene con Gargano)

Dzemaili : 5,5 - Un po' meglio del connazionale di reparto, quantomeno perchè in qualche occasione riesce a tamponare e ripartire. Temporeggia troppo in una di queste incursioni nel primo tempo non trovando l'occasione per tagliare la palla in mezzo all'area di rigore avversaria (dal 64' Gargano: 6 - Combatte con grande dignità e sembra integrarsi bene con Donadel)

Dossena : 5,5 - Anche lui costantemente costretto a tenersi sulla linea dei centrali azzurri: pochissime e poco efficaci le sue sortite in avanti nel primo tempo, qualche iniziativa più coraggiosa nella ripresa (dal 78' Ruiz: 5,5 - Un paio di calcioni agli avversari)

Hamsik : 4,5 - Grande sacrificio in difesa, nullo in avanti (dal 68' Mascara: 5,5 - Un geniale cambio di gioco per Santana da un lato all'altro dell'area avversaria ma poco altro)

Lavezzi : 6 - Ci mette impegno e un paio di strepitose accelerazioni, su una delle quali si presenta solo davanti a Pinto che si salva a stento. Protesta platealmente tanto da meritarsi un'ammonizione (dal 60' Zuniga: 5 - Qualche dribbling, ma null'altro)

Cavani : 6 - Al 10' segna il gol della storia, una rovesciata di rara bellezza, ma il guardalinee alza la bandierina per un discutibile fuorigioco di Hamsik che gli porge il pallone di testa.



Nella ripresa segna di nuovo ma anhe stavolta è fuorigioco. E' ancora lontano dalla miglior condizione, ma già si fa notare per il suo sacrificio in fase difensiva (dal 68' Santana: 4,5 - Preoccupante per la sua lentezza: appare addirittura in regresso rispetto alla serata di Mallorca)

All.: Mazzarri : 5 - Cerca di presentare al meglio la sua squadra, ma il Barca è già rodato da due epiche e sanguinose battaglie contro il Real, mentre gli uomini azzurri più importanti appaiono in netto ritardo di condizione. Il Barca capita una volta sola, ma sembra ci sia ancora molto da lavorare sia sul piano fisico che tattico.

lunedì 15 agosto 2011

Simpatico siparietto tra la mascotte del Mallorca e Hamsik e Gargano

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Tracce di mercato 2011 - Atto quinto - Ringiovanire l'attacco!

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Premettiamo che gli sforzi fatti questa estate sul mercato dalla società e dal presidente sono stati davvero notevoli: ben otto nuovi acquisti a rinnovare in modo significativo il gruppo dei portiere, quello dei difensori e a quasi stravolgere il gruppo dei centrocampisti.

Acquisti razionali e molto mirati, pochi fronzoli e tanta sostanza.

In attacco invece a dispetto delle tantissime voci di arrivi e partenze abbiamo assistito ad un unico avvicendamento: quello di Ernesto Sosa con Mario Santana e la permanenza dei tre tenori.

Si tratta comunque gia' di un risultato, da un punto di visa delle dinamiche di mercato moderne, davvero notevole, se consideriamo la stima pressocche' unanime degli addetti ai lavori circa Cavani, Hamsik e Lavezzi, sia sul piano tecnico che su quello economico e le "sirene" suonate da società e procuratori: averli mantenuti, ad ingaggi contenuti, in una realtà importante ma ancora molto "giovane" a livello internazionale come Napoli rappresenta un successo che purtroppo molti tifosi non considerano con la giusta attenzione.

In teoria dunque anche il reparto offensivo sulla carta sembra rinforzato, ma sin da subito,e poi ancora di piu' dopo le prime amichevoli, nessuno, tra critica e tifosi, si e' lasciato incantare dalle parole di società e soprattutto allenatore quando hanno dichiarato fino a usare, il presidente, maniere anche sgarbate, che il reparto offensivo era da considerarsi completo.

Nelle dichiarazioni di Mazzarri infatti il tanto reclamato vice-Cavani dovrebbe essere tranquillamente il Pocho, come già accaduto in alcune occasioni lo scorso anno, con Lucarelli pronto a intervenire in seconda battuta.

Ma le idee del mister lasciano comunque molte, troppe perplessta' prima di tutto perche' Lavezzi non e' una punta che ha col gol quel rapporto cosi stretto e intenso come lo ha Cavani o lo stesso Lucarelli.

Inoltre l'idea di Mazzarri, gia' discutibile per il motivo sopra evidenziato, potrebbe risultare ancora meno convincente nel caso in cui venga a mancare (facciamo tutti corna e tocchiamo tutto il toccabile!) più di uno dei tre tenori azzurri.

Le amichevoli estive, ma non ci voleva lo scienziato del calcio per capirlo, hanno dimostrato che da un lato Lucarelli, pur dotato di classe che nessuno discute, ha bisogno ancora di molto tempo per ritrovare (e chissa se la ritroverà) la forma dei tempi migliori (e se ciò accadesse meriterebbe ampiamente un posto in questa rosa) mentre Mascara, che non ha certo l'alibi del fisico di Lucarelli e che quindi dovrebbe avere gia una forma almeno accettabile ha mostrato nulla sul piano della qualità e troppo sul piano disciplinare, esattamente il contrario di quanto il presidente ha auspicato sul comportamento che gli azzurri dovranno tenere quest'anno sui campi italiani ed europei.

Insomma, ci apprestiamo a vivere la stagone piu importante, impegnativa e masssacrante della storia del napoli, con minimo 45 partite da disputare, senza contare le partite delle nazionali che impegneranno mezza rosa azzurra, con di fatto 3 certezze e 3 incognite, una, Santana, sul piano fisico e psicologico, viste le poco brillanti stagioni precedenti a Firenze, un'altra, Lucarelli, sul piano fisico, un'altra ancora, Mascara, sul piano tecnico e comportamentale.

I conti, caro Mazzarri, non tornano e appare evidente che il presidente, allarmato anche sulle voci ricorrenti relative al tridente o forse allettato egli stesso dall'idea di cedere Lavezzi per ragioni sia tecniche sia comportamentali, si sia mosso tantissimo anche sul mercato degli attaccanti, puntando in particolare Rossi e Vucinic già da diversi mesi, sia per cautelarsi da eventuali partenze di qualche tenore, sia per rafforzare decisamente la rosa.

In effetti, parlando del Pocho, la clausola rescissoria e' solo una delle possibilita di uscita dell'argentino e nemmeno la piu probabile visto l'andamento del mercato in generale e le quotazioni correnti del Pocho.

In realta il presidente negli ultimi mesi deve aver accarezzato più volte l'idea di cederlo per trovare un attaccante piu disciplinato sia tatticamente che da un punto di vista comportamentale, visti certi atteggiamenti che sono piaciuti poco, anche a me, sia in campo che fuori.

Nessuno mi leverà mai dalla testa ad esempio, che l'ammonizione rimediata prima della partta di Palermo sia stata quasi voluta dal Pocho per allungare le proprie vacanze pasquali, come in passato ha fatto per quelle invernali.

Comportamenti troppo ricorrenti per apparire casuali! Se poi a questo aggiungi che a differenza di Cavani, squalificato ma presente nella trasferta di Bologna, l'argentino si fa beccare a Capri dal presidente su una barca mentre i compagni sono in campo a Palermo, beh... Se mi metto nei panni del presidente qualche domanda, e qualche pensiero, comincio a farmeli.

Quindi abbiamo due tenori molto affidabili sul piano tecnico e caratteriale, uno con genio ma anche molta sregolatezza, una riserva (Santana) indiscutibile sul piano tecnico ma che deve ritrovarsi, sia sul piano morale che su quello fisico, una riserva ancora tutta da recuperare sul piao fisico e una che sembra poter offrire un contributo molto limitato sul piano tecnico e che sta mostrando preoccupanti limiti caratteriali, che già prima di venire a Napoli appariva in fase calante giocando in una società ai margini della zona salvezza e che non ha mai raggiunto certi livelli in carriera.

Inoltre, voglio infierire, se i titolari rappresentano in pieno la linea di gioventù e freschezza atletica che distinge il Napoli da altre realta, il parco riserve, costruito forse con l'intenzione di non disturbare i tre tenori e di innalzare il tasso di esperienza della squadra, appare decisamente vecchio, più che esperto.

Mazzarri si e' finalmente accodato anche nelle dichiarazioni al presidente, smentendo di fatto se stesso a distanza di qualche settimana, e rimettendo egli stesso in discussione l'idea che ormai in attacco i giochi siano fatti.

E' di queste ore la notizia che il Napoli, attivissimo sul fronte Giuseppe Rossi, il quale potrebbe arrivare nelle prossime settimane, o a gennaio o a giugno del prossimo anno, abbia nel frattempo praticamente concluso l' acquisto dell'argentino del San Lorenzo, Chavez, 24 anni, extracomunitario, poco conosciuto dalle nostre parti, a sua volta una scommessa per la prossima stagione.

 

Dunque qualcosa si muove, finalmente, e speriamo, questa volta, di non dover avere rimpianti, come nei tre anni precedenti a gennaio, come Martino che per un punto perse la cappa.

Confesso che lo scorso anno, ben nascosto tra le pieghe del mio blog...e del mio cuore, sentivo a pelle un ottimismo straordinario per la stgione azzurra, ottimismo che si è concretizzato in una stagione memorabile...quest'anno lo confesso vedo ancora molte, troppe nubi, forse perchè mi rendo conto, anche riguardando certe partite dello scorso anno a mente fredda, che l'anno scorso ci è andata di lusso in tante occasioni e nel calcio, lo dico per esperienza più che trentennale, l'andare di lusso in una stagione è un qualcosa che quasi mai si ripete l'anno successivo: per questo ritengo, come tanti tifosi con cui sono in totale accordo, che il Napoli, pur avendo fatto già tanto e bene, debba fare ancora molto per l'attacco se vuole davvero valorizzare fino in fondo tutti i preziosi investimenti fatti negli altri reparti.

La fortuna lo scorso anno ci ha assistito con quasi infinito amore...e sappiamo che la dea è molto volubile e basta poco, pochissimo, per farle cambiare aria...e il presidene certe cose dovrebbe saperle molto bene!

Insomma come la giri e come la volti, i conti in attacco non tornano...e non tornano in modo quasi imbarazzante: il presidente, nonostante le dichiarazioni d facciata di qualche settimana fa , ha scoperchiato negli ultimi giorni uno scenario di evidente desiderio d rinnovare, potenziare e ringiovanire il settore offensivo con ulteriore iniezione di talento e qualità.

E' esattamente quello che serve ORA, non a gennaio, nè l'anno prossimo, per presentarsi ai nastri di partenza della prossima storica stagione azzurra con la serenità e la forza di aver fatto il massimo per rafforzare questo organico in rapporto alla severità degli impegni che lo attendono.

Altrimenti saremo sempre lì a pensare come Martino che per un punto perse la cappa  o a quel tale che per un cecio si perse tutta la minestra.

Capito, Presidente?

domenica 14 agosto 2011

Amichevole: Real Mallorca - Napoli: 0 - 1 (15' Zuniga)

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Il Napoli conquista il trofeo "Ciutat de Palma" e, dopo la fatica di un incontro concluso con la lingua di fuori, si trova in imbarazzo di fronte alle enormi dimensioni della coppa appena conquistata e praticamente impossibile da sollevare.

Aronica fatica non poco a sollevare la coppa a fine gara



A parte questo dettaglio tra il comico e il grottesco, la serata estiva di Palma di Maiorca offre agli azzurri un'altra utile sgambatura nella quale appaiono evidenti segni di crescita atletica, specie in alcuni uomini quali Donadel, Santana e Dzemaili.

La partita vede dominare il Napoli per la prima mezz'ora: maggiore agilità nelle gambe e quindi anche nella manovra, la catena di sinistra Dossena-Santana che devasta la difesa avversaria a proprio piacimento, come in  occasione della manovra che al 15' porta al gol partita di Zuniga.

Il Napoli domina anche nelle palle da fermo, dove l'esordiente Campagnaro, specie sui calci d'angolo, crea più volte occasioni da rete, tra cui una traversa e un bel pallonetto di poco alto al termine di un prolungato palleggio in area.

Lucarelli sbaglia un paio di gol che in forma decente avrebbe messo tranquillamente alle spalle del portiere avversario, poi al 41' si sveglia all'improvviso il Mallorca che crea ben tre occasioni "enormi" in un solo minuto: una botta ravvicinata a colpo sicuro di Tejera respinta in angolo da Rosati e sul corner seguente un palo su tiro da fuori di Caceres (unica occasione in cui Rosati è apparso spiazzato) e sulla ribattuta una conclusione di poco alta dell'attesissimo De Guzman.

Nella ripresa il Napoli cala alla distanza, nonostante le sostituzioni, e il Mallorca ci mette anche tantissimo orgoglio per fare bella figura davanti al suo pubblico e difendere il "suo" trofeo, con un Nsui, mediano a tutto campo che corre come un forsennato per tutti i 90 minuti che si rende anche più volte pericoloso davanti a un Rosati che si esalta sempre di più con parate sempre più belle e spettacolari.

Il timore è, come avviene spesso in questi casi, che la beffa arrivi in fondo magari in mischia su uno degli innumerevoli calci d'angolo concessi dal Napoli o su un tiro fiacco, deviato, casuale...ma la qualità offensiva degli spagnoli, a differenza dell'eccezionale spirito agonistico, è davvero modestissima per cui gli azzurri, anche se con la lingua di fuori, portano a casa il risultato...e la monumentale coppa!

Ben altra sarà la musica al Nou Camp il prossimo lunedì 22, ma c'è da immaginare, visti i notevoli progressi atletici di questa sera e il progressivo reinserimento di Gargano, Lavezzi e Cavani, che gli azzurri proveranno a farsi onore di fronte ai campionissimi in blaugrana.

Ma questa storia la vedremo il 22, in pay per view al costo di 10 euro su Sky e Mediaset Premium...oppure, come sempre, sul mio blog!

Seguitemi e....forza Napoli! E  ora...pagelle!

***

Rosati: 8 - Nel primo tempo una smanacciata su punizione di De Guzman e un miracolo su Tejera che batte a colpo sicuro da pochi metri. Nella ripresa taccuino tutto per lui, con parate eccezionali come quella sull'indiavolato Nsue al 74' solo davanti all'ex leccese che non perde la calma e resta in piedi fino all'ultimo. Prestazione superba e di gran lunga il migliore in campo.

Campagnaro: 7 - Esordio incoraggiante: non sempre impeccabile in difesa, ma pericolosissimo sui calci piazzati con due tiri di poco alti e una traversa  (dal 69' Fernandez: 6 - Nel finale intervento rischiosissimo ma efficace in scivolata in area di rigore. Qualche piccola incertezza più per mancanza di affiatamento con Aronica)

Aronica: 6,5 - A volte la difesa balla, ma Totò cerca sempre di essere lucido nel guidarla in un ruolo che da tempo non lo vede protagonista.

Ruiz: 6 - Qualche sbavatura, specie nella ripresa dove un suo errore spalanca la porta a Nsue, ma nel complesso, specie nel primo tempo, appare più aggressivo e meglio inserito nei meccanismi del gioco azzurro.

Zuniga: 6,5 - La crescita atletica dei compagni lo fa apparire meno straripante del suo esordio col Siviglia, ma anche stasera, a parte una piccola sbavatura difensiva subito rimediata con un prezioso recupero, offre dinamismo e il gol dell'1 a 0 con bellissimo stacco di testa (dall'82' Dezi: SV - Un buon recupero difensivo, ma non ha tempo, nè il contesto per esprimere il suo talento)

Donadel: 7,5 - Finalmente una prestazione convincente: atleticamente in grande crescita, copre con continuità impressionante e acume tattico e fa ripartire l'azione finalmente con buona velocità. Cala alla distanza, ma con tutte le giustificazioni del caso.

Dzemaili: 6,5 - Meno "devastante" del compagno di reparto, ma anche lui opera con la giusta intensità non disdegnando di costruire gioco come al 25' quando libera Lucarelli al tiro (dal 53' Inler: 5,5 - Appare più indietro rispetto ai compagni. Si vede solo per una conclusione da fuori, ma poco altro)

Dossena: 6,5 - Inarrestabile nei primi 20 minuti quando ispira Santana per l'azione dell'1 a 0, poi cala di intensità e comincia a preoccuparsi maggiormente della fase difensiva: non è forse un caso che il suo calo va di pari passo con quello del suo compagno di fascia Santana.

Mascara: 5 - Si vede solo per le punizioni dalle fasce, peraltro poco precise a beneficio dei compagni. A parte la corsa c'è davvero nulla: ribadisco che il posto di sesto attaccante può essere di Lucarelli e che invece Mascara deve lasciare spazio a qualcuno che sia all'altezza delle aspettative e agli impagni del Napoli di quest'anno (dal 56' Hamsik: 6 - Mostra tutto il suo abbagliante talento al 68' con un dribbling ripetuto in area di rigore avversaria concluso con un tiro fiacco nelle braccia del portiere avversario. Comunque si muove con discreta efficacia e si sacrifica in fase difensiva quando il Mallorca le tenta tutte per pareggiare)

Santana: 6,5 - Inizia alla grande come Dossena e infatti insieme fanno faville sul lato sinistro dell'attacco azzurro. Poi cala assieme a Dossena e anche l'argentino si sacrifica molto di più nella fase difensiva. Appare comunque (finalmente!) in crescita atletica e la differenza si nota, eccome! (dal 70' Maggio: 5,5 - Stavolta, anche se gioca solo 20 minuti dopo la prestigiosa amichevole contro la Spagna, appare fuori partita: non riesce mai a ripartire, in difesa commette spesso falli e soffre le folate offensive degli avversari)

Lucarelli: 5 - Se fosse il Lucarelli degli anni ruggenti, nel primo tempo avrebbe fatto come minimo due gol, specie al 36' quando si trova solo davanti al portiere e tenta di uccellarlo con un pallonetto che denota ancora poca forza esplosiva e una approssimativa condizione atletica. Nullo nel secondo tempo, ma Mazzarri fa a mio avviso benissimo a tenerlo in campo fino alla fine per fargli trovare la miglior condizione.

All. Mazzarri: 6,5 - Un voto stavolta si può cominciare a darglielo: gli azzurri hanno toccato stasera un livello di tono atletico sufficiente a mostrare il lavoro tattico del mister...e si cominciano a vedere, almeno per i primi 60 minuti, cose davvero interessanti specie nella zona centrale del campo. In attacco i problemi sono a mio avviso soprattutto di qualità tecnica, mentre in difesa a volte si balla un po' troppo, anche se dobbiamo tener conto che Aronica da quando è nel Napoli ha avuto rarissime apparizioni come vice-Cannavaro e che Campagnaro era al suo primo impegno agonistico dopo quello che ha passato in campo e fuori.

mercoledì 10 agosto 2011

Amichevoli Napoli di agosto: il 13 contro il Mallorca

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Sabato 13 agosto, alle ore 22, il Napoli sarà ospitato dal Mallorca per il 36' Trofeo Ciutat de Palma-Air Europa.

Dunque un'altra importante occasione di confronto con il calcio spagnolo, dopo il Siviglia e prima della notte dei sogni contro il Barca.

Anche questa partita verra' trasmessa in pay per view su Sky e Mediaset al costo di 10 euro.

De Laurentiis a Sky. i corteggiamenti del presidente...

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...prima Giuseppe Rossi...


...poi Sara Benci!




Chiamalo fesso!!!

martedì 9 agosto 2011

Lavezzi a Porto Cervo, i retroscena di un dramma personale

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Non è facile essere equilibrati nella descrizione di ciò che sta accadendo al Pocho perchè purtroppo si deve sconfinare nella sua vita privata, cosa che personalmente eviterei molto volentieri per rispetto dell'uomo: da un lato le legittime esigenze di privacy dell'uomo richiederebbero di evitare il più possibile di soffermarsi sui dettagli della sua situazione personale e familiare, dall'altro però è il suo stesso essere personaggio pubblico e per di più amatissimo dagli sportivi e dai tifosi napoletani in particolare a rendere necessario che si faccia cenno con il massimo tatto e il massimo rispetto ad una vicenda che sta angustiando il Pocho non da oggi, ma che nelle ultime settimane pare gli abbia procurato un profondo dolore che soltanto i padri (e in particolare i padri separati o divorziati) possono capire fino in fondo.

Il Presidente nelle ultime ore (e anche questa sera a Sky) ha chiarito che la sua "incazzatura" dei giorni scorsi non era legata al comportamento del Pocho, ma al fatto che sia stato messo dai suoi collaboratori di fronte al fatto compiuto a fronte di una situazione così delicata sul piano personale in un momento professionale, quello del rientro dalle vacanze e dell'inizio della preparazione per la nuova stagione, altrettanto delicato.

Da parte mia, all'uomo prima che al calciatore, auguro solo di vederlo tornare sereno e sorridente come siamo stati abituati a conoscerlo...e come l'ho sognato qualche notte fa in uno dei miei ormai abituali "sogni calcisitci", spensierato e felice di dedicarsi al gioco più bello del mondo, semplicemente il calcio.

Lascio quindi al delicato articolo pubblicato oggi da Repubblica la descrizione della vicenda che, non essendo conosciuta dai più, ha dato adito a tante illazioni o insinuazioni sulla condotta professionale del Pocho.

***

Lavezzi, un nome due storie. Gira in superficie quella del nottambulo irriducibile, che tira l’alba nei locali più famosi e kitsch della Costa Smeralda. Lui che sbarca nell’aeroporto di Olbia che sembra un’astronave, mano nella mano con la bionda Yanina. Lui, che rialza la tensione tra presidente e allenatore proprio sulle sue vacanze, e rischia di essere ceduto. Lui che beve e balla, lontano dai compagni sbucciati dalla fatica sotto il sole di Castel Volturno, poi sviliti da risse e sconfitta con il Siviglia. 

L’altra storia è stata nascosta. È tenera, peccato. Un padre che torna da un’estate disperata nel freddo australe di Rosario. Separato, in lite astiosa con la moglie Deborah, gli è stato negato di vedere Thomas, magari per un minuto. Thomas è il suo bambino. Storia vera, penosamente diffusa, quanti come Lavezzi? 

La verità spunta a Porto Cervo, la confida Lavezzi ad un amico incontrato al Billionaire, locale di lusso eccessivo che apre le porte ai petrolieri russi, talvolta anche al cattivo gusto, veline e aspiranti veline, personaggi del Grande Fratello. Una struttura a tre livelli sospesa tra le rocce e il golfo del Pevero. Qui Lavezzi incrocia il giro del “Giannino”, ristorante di Milano, e del “Fresco”, locale napoletano di tendenza a due passi dal Duomo. È scortato da Paolo Chiparo, erede di Lele Mora, nella suo “Star management” da Antonio Zequila a Valerio Merola, da Catrina Davis a Eva Henger a Jennifer Rodriguez, altre stelline in cerca di notorietà. Chiparo lo accompagna. Concede solo due foto: con “Fefè del Grande Fratello”, Fabiano Reffe, a Frosinone turbato da un fastidioso rinvio a giudizio, sfruttamento della prostituzione. La seconda ad un imprenditore della zona vesuviana in Sardegna, Carmine Esposito, “My Love”. È pronto a giurare che «Lavezzi era lucido, educato, felice di ballare in maniera composta con la ragazza bionda e beveva analcolici». Dimentica solo di riferire che con Yanina Screpante sgranava il rosario. Quando si dice, un amico. 

Il Napoli, filtrando la verità, ha creato un caso. Non aveva informato bene neanche De Laurentiis che il 4 agosto esplode in tv. Lavezzi era arrivato la mattina. Gela l’inviato di Sky. «Doveva venire con noi, con la squadra primavera in Trentino per allenarsi. Dove ci sono tutti i nostri a sua disposizione. Invece». Invece? «Va con il preparatore a Portorotondo». Una pausa. «A Portorotondo? E io, io li ho mandati a cagare» Sembra un no invalicabile. L’indomani si legge qualche titolo a tutta pagina. «Per Lavezzi tensioni tra De Laurentiis e Mazzarri». Seguono silenzi imbarazzati, poi due notizie. Il viaggio di Lavezzi a Porto Cervo, in palese contrasto con la diversa destinazione indicata dal presidente. Quindi le notizie di “Libero” sulla “notte brava di Lavezzi tra gin tonic e ballerine adoranti sui divanetti del Billionaire”. 

Ma com’era andata? Il 4 agosto Lavezzi torna dall’Argentina. A Castel Volturno si allena. È asciutto, in peso forma. Strano ricordando le spiate della bilancia nelle scorse estati. Lavezzi dopo la doccia parla con Mazzarri, sono presenti il direttore generale Marco Fassone, il collaboratore più fidato di Mazzarri, il direttore sportivo Riccardo Bigon, un’altra persona. È Lavezzi che chiede aiuto. Viene da una estate terribile, dice, ha sofferto in Coppa America come calciatore ma anche come uomo. La moglie non gli ha dato pace. «Non ho potuto vedere Thomas, mai». È stressato. Ha dovuto dividere le ferie, ma quali ferie? Dal 22 maggio con la Juve, ultima gara in Italia, all’8 giugno. In Argentina è ormai inverno. Giugno e luglio sono i due mesi più freddi, tra 10 e 15 gradi a Rosario, 300 km a Nord di Buenos Aires, con un porto investito dai venti umidi del fiume Paranà. A Castel Volturno si è allenato nel caldo, 34 gradi. Brusco impatto. "Vorrei andare in un posto di mare a riposarmi, ma anche lavorare. Datemi un preparatore, lo pago io, uno che mi controlli e mi aiuti, due allenamenti al giorno, ma voglio rimettere anche la testa a posto". 

A Mazzarri sembra molto teso, provato. Gli dice sì. Lavezzi, riferiscono gli amici a Porto Cervo custodi del suo segreto, giura a Mazzarri che non dimenticherà questo favore, che a Barcellona ci sarà, e sarà già in forma. "Ho solo bisogno di respirare". D'accordo, Lavezzi e Mazzarri si salutano con un abbraccio. L'allenatore in questi casi dice: "Lavezzi va gestito così, bisogna capirlo". Un patto leale tra uomini. C'è tutto questo, soltanto questo, dietro una vicenda che ha scatenato l'ira del presidente, l'imbarazzo di Mazzarri, lo sconcerto dei nuovi compagni, lo sdegno di alcuni tifosi, la difesa eccitata di altri, i rischi di cessione per Lavezzi. Ma non si poteva dire tutto e subito? Gran teatro Napoli: se non ci sono drammi, tacendo li crea.
***

Questa la "semplice", triste verità: alla luce però dello "scazzo" del presidente ignaro di tutto, rinnovo un interrogativo già lanciato qualche settimana fa durante il ritiro di Dimaro: che sta succedendo nell'area comunicazione del Napoli? Ancora una "gaffe" che si sarebbe potuta evitare con un po' più di attenzione dopo le poco velate critiche del Presidente delle scorse settimane proprio indirizzate all'area comunicazione e dopo il pessimo episodio del ritiro dell'accredito al giornalista Ventre del Mattino. Allora? Che succede nell'area comunicazione del Napoli?

Barcellona Napoli su Sky e su Mediaset

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Tra i due "litiganti" (Sky e Mediaset), il terzo gode (De Laurentiis).

A parte gli scherzi, l'evento storico tra Barcellona e Napoli del prossimo 22 agosto sara' trasmesso sia da Sky che da Mediaset, in "pay per view" (quindi anche gli abbonati Sky e Mediaset dovranno acquistarla), a partire dalle 20.30.

In entrambi i casi il costo della partita è di 10 euro.

domenica 7 agosto 2011

Amichevole Napoli - Siviglia 1 - 2 (18' Coke, 62' Kanoute, 79' Hamsik)

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Sembrava la Champions, con tanti ammoniti e ben tre espulsi, un rigore, botte da orbi e zuffe in campo e invece era "solo" una amichevole travestita da trofeo MSC, insomma nulla che lasciasse presagire il far west visto in campo.

Il Siviglia appare avversario pronto per i preliminari di Europe League, alternando sapientemente la sciabola al fioretto, mescolando duro agonismo ma anche sapiente ragnatela di passaggi che irretisce per lunghi tratti un Napoli che fa ancora fatica a giocare sui suoi ritmi per ragioni fisiche e tecnico-tattiche.

Subito vicino al gol il Napoli al secondo di gioco con Mascara (bellissimo tiro al volo da fuori su assist di Dossena, con splendida parata del portiere spagnolo), ma poi al 12' le prime fiammate di agonismo con un brutto litigio a gioco fermo tra lo stesso Mascara e Fernando Navarro (ammoniti entrambi).

Al 18' il vantaggio del Siviglia con Coke che ribatte a rete una punizione non trattenuta da Rosati e tre minuti dopo si rischia pure il raddoppio con Kanoute che mette di poco alto di testa a Rosati battuto. Il portiere azzurro si riscatta un minuto dopo su Manu.

Il Napoli non trova alcuno sbocco nella precisa ragnatela difensiva del Siviglia: avrebbe bisogno di ben altra qualità a centrocampo e soprattutto in attacco, dove Mascara e Santana appaiono del tutto inesistenti.

Solo Dossena crea continuamente gioco, ma appare davvero troppo poco.

Finalmente a fine primo tempo si sveglia Hamsik che preannuncia il ben altro impatto agonistico che gli azzurri mettono in campo ad inizio ripresa: al  48' il primo spunto di qualità di Santana fermato quasi all'incrocio tra linea di fondo e limite dell'area di rigore sul lato sinistro, con successiva punizione ad effetto di Mascara di poco fuori.

Poi sale in cattedra Inler che capisce che lì davanti non ci sono sbocchi e comincia un autentico bombardamento da fuori area con tiri a ripetizione che procurano una parata del portiere avversario e calci d'angolo in serie.

Ma le energie degli azzurri si vanno esaurendo, le distanze tra gli uomini e i reparti crescono e il gol di Kanoute al 62', solo in area dopo una veloce ripartenza degli spagnoli, evidenzia proprio le difficoltà fisiche degli azzurri e di Cannavaro in particolare.

Due minuti dopo il solito Coke sfiora anche il 3 a 0, poi il Napoli ha un sussulto di orgoglio e Hamsik si procura un rigore e lo trasforma.

La benzina è pochissima, il Napoli appare in riserva, nonostante le sostituzioni, ma ci mette tanto orgoglio. IL Siviglia dal suo canto non ci sta a perdere e al termine di una lunga rissa vengono espulsi Maggio e Spahic.

Mancano  8 minuti, ma il Napoli non riesce mai a trovare varchi in una difesa organizzata benissimo e che riesce ad uscire dal pressing azzurro con fitte ed efficaci ragnatele di passaggi brevi.

Dzemaili evita il 3 a 1 con un recupero miracoloso a 5 minuti dalla fine, poi solo l'espulsione di Lucarelli che spegne ogni speranza di rimonta.

Sconfitta che pesa nel morale azzurro e che, a mio avviso, deve indurre la società e l'allenatore ad alcune riflessioni, già anticipate dagli osservatori più attenti, sulla qualità del centrocampo e soprattutto sulla qualità delle seconde linee in attacco: il punto non è a mio avviso aggiungere giocatori. Sono d'accordo con Mazzarri che come numero di attaccanti potremmo anche starci, ma ritengo si debba lavorare in termini di sostituzione di giocatori nella rosa: forse un Lucarelli in forma può anche offrire un contributo tecnico utile a questa rosa, ma preoccupano la modestia di Mascara (a mio avviso inadeguato a questi livelli di gioco e di tensione) e la scarsa autostima che mostra Santana non appena sbaglia un colpo, eclissandosi dalla partita per lunghissime fasi.

Così non va: è vero che siamo ancora ad agosto, ma certi segnali appaiono evidenti...e preoccupanti.

Ed ora le pagelle...

***

Rosati: 5,5 - Palla non trattenuta in occasione dell'1 a 0 del Siviglia. A sua attenuante, la poca attenzione della difesa azzurra che non segue Coke lasciandolo solo per la battuta a rete. Buona parata a terra su Manu al 22'. Sorpreso dal colpo di testa di Kanoute in occasione del 2 a 0.

Britos: 6 - Qualche buon lancio lungo, come al 41' quando pesca Hamsik in area di rigore avversaria. Tiene con  discreta precisione la posizione in difesa.

Cannavaro: 5,5 - Appare poco brillante, forse affaticato dal doppio impegno troppo ravvicinato in questa fase della stagione. Qualche difficoltà a tenere Kanoute (dal 72' Aronica: 6 - Inizia da centrale e poi si colloca sul lato sinistro, soliti gomiti un po' alti nel convulso finale)

Fernandez: 6,5 - Questo ragazzo strabilia per la sicurezza, l'eleganza e, quando necessario, la forza che mostra in campo. Solo una piccola sbavatura su un fuorigioco fischiato al Siviglia nel primo tempo che non c'era a causa di un non corretto allineamento del giovane argentino, ma si tratta di dettagli su cui Mazzarri certamente lavorerà. Ad inizio ripresa alcuni passaggi a vuoto forse frutto della stanchezza, ma si riprende nel finale. Ritengo che il ragazzo sia un autentico diamante grezzo dal futuro radioso.

Dossena: 7,5 - Fa impazzire Coke con giocate di altissima scuola, con ricorse continue tra difesa e attacco lungo tutta la fascia e perciò prende anche un sacco di botte. In forma eccezionale (dal 70' Dzemaili: 6,5 - Entra in un momento molto delicato e stavolta offre un contributo di generosità e agonismo importante, combattendo su ogni palla con qualche buono spunto tecnico e salvando anche miracolosamente il Napoli da un quasi certo 3 a 1 all'85')

Inler: 6,5 - Nel primo tempo alterna cose interessanti a momenti di pausa e disorientamento: non ha ancora in mano le chiavi del centrocampo. Meglio nella ripresa dove comprende le difficoltà a trovare la via della rete dei suoi compagni e sfodera conclusioni da fuori in serie alimentando la pressione azzurra in cerca del pareggio. Segnali incoraggianti.

Donadel: 5,5 - Poco incisivo, poco determinante in mezzo al campo, soffocato dal pressing del centrocampo avversario. Non manca la volontà, ma mancano lucidità e qualità, specie nel primo tempo. Piccoli segni di miglioramento nella ripresa, quando sveltisce le giocate e la manovra appare più fluida (dal 67' Lucarelli: 4 - Si segnala solo per un brutto gesto al 92' nei confronti di uno dei guardalinee che gli costa un'espulsione. Non è che anhe per lui dovremo fare lo stesso discorso fatto per Mascara?)

Maggio: 4,5 - A differenza di Dossena, resta imbottigliato tatticamente sulla sua fascia e solo un paio di volte trova spunti interessanti sotto la porta avversaria. Nella ripresa cala nettamente, trova solo botte dagli avversari e cade anche lui nelle provocazioni degli spagnoli, facendosi buttare fuori alla vigilia dell'impegno con la Spagna. Credo che oltre a De Laurentiis nemmeno Prandelli apprezzerà molto.

Santana: 5 - A parte alcune massacranti rincorse in pressing solitario su portiere e difensori avversari, appare totalmente avulso dal gioco. Ottimo spunto di classe ad inizio ripresa, messo giù al limite sinistro dell'area di rigore (dal 57' Zuniga: 7 - Tornato giovedì sera a Napoli e già in campo offrendo minuti di grande intensità agonistica e a tratti anche di grande qualità tecnica. Inizia a sinistra e chiude il match sul lato destro. Credo abbia sfruttato la mancanza dei pesanti carichi di lavoro di inizio ritiro che lo fanno apparire molto più agile e brillante dei compagni)

Hamsik: 6,5 - Nel primo tempo solito gioco a nascondino per poi apparire all'improvviso e farsi trovare un paio di volte in area avversaria spuntando dal nulla come suo solito, ma le difficoltà tattiche di Maggio si ripercuotono anche sulla sua prestazione. Nella ripresa si scioglie, svaria su tutto il fronte d'attacco con grande continuità, si procura e trasforma il rigore e poi sbaglia di un soffio un paio di suggerimenti geniali per i compagni.

Mascara: 4,5 - De Laurentiis ha parlato chiaro sul contegno disciplinare della squadra in questo anno delicato, ma forse Mascara non lo ancora ascoltato e credo farebbe bene a darsi una calmata: è già la seconda volta, in una amichevole, che si accapiglia con un avversario. Stavolta la cosa è più grave (al 12' con Fernando Navarro che entra a martello): ci sono attenuanti, visto che siamo ad inizio stagione, ma il comportamento non è giustificabile. Sul piano agonistico, una bellissima conclusione al volo dopo 2 minuti di gioco, con splendida parata del portiere spagnolo. Per il resto modesto apporto di qualità alla manovra azzurra e, come col Barletta, tante volte cascato in fuorigioco. Ribadisco che il Napoli dovrebbe fare una seria e concreta riflessione sul sesto attaccante della rosa, cercando un forte ed esperto attaccante che possa offrire un contributo comportamentale e tecnico migliore dell'ex catanese.

All. Mazzarri: SV - Ribadisco quanto scritto giovedì: è ancora troppo presto per valutare la qualità del lavoro del mister, anche se ci sono segnali che non andrebbero sottovalutati (vedi il nervosismo dei suoi, Mascara e i meccanismi di centrocampo)

Gargano è tornato!

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Segnale interessante l'aver visto stasera in borghese, in panchina, Walter Gargano, il cui rientro era stato preannunciato per i primi giorni della prossima settimana.

Un segno della volontà di restare in azzurro e conquistarsi con i denti la maglia da titolare o un indizio di una trattativa che potrebbe portarlo lontano da Napoli?

Presto per dirlo: io spero ovviamente per la prima ipotesi...saranno i prossimi giorni a darci le risposte che attendiamo tutti con curiosità!

Intanto, bentornato Mota!

Ancora record per "Il Napoli che Vorrei!"

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Ancora grazie a tutti i lettori di questo blog: nella giornata di giovedì 4 agosto, in coincidenza con l'amichevole del Napoli contro il Penarol, ho ricevuto ben 624 visite, nuovo record assoluto del blog.


Grazie a tutti e a tutti voi un immenso "abbraccio azzurro"!

venerdì 5 agosto 2011

I nuovi numeri di maglia degli azzurri

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I nuovi acquisti hanno scelto i numeri di maglia per la prossima stagione. In dettaglio:

  • Fernandez: 21
  • Britos: 85
  • Inler: 88
  • Dzemaili: 20
  • Donadel: 34
  • Santana: 19
  • Rosati: 83
  • Colombo: 15
Importante novità tra i "vecchi" della rosa azzurra: uscito di scena Iezzo, De Sanctis ha lasciato il numero 26 e il prossimo anno vestirà la maglia numero 1.

giovedì 4 agosto 2011

Amichevole Napoli - Penarol 1 - 1 (50' Hamsik, 89' Perez)

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Dunque alla fine la mitica "garra" degli uruguagi e la stanchezza degli azzurri impediscono al Napoli proprio sul filo del traguardo di portare a casa una vittoria nell'esordio casalingo della stagione 2011-2012 contro i finalisti della Copa Libertadores del giugno scorso.

Mazzari, con Britos e Campagnaro fuori per problemi fisici, mette in campo quella che attualmente sulla carta, Santana a parte, è la miglior formazione possibile.

Davanti a De Sanctis, i tre centrali sono il giovane argentino Fernandez (centro-destra), Cannavaro e Ruiz (centro-sinistra). A centrocampo sui lati Dossena (sinistra) e Maggio (destra) con Dzemaili sul centro-sinistra e Inler sul centro-destra. Sulla tre quarti Hamsik (prevalentemente a destra) e Mascara (più accentrato, quasi a ridosso di Lucarelli) e prima punta appunto Lucarelli.

Nel primo tempo il Napoli si accende solo grazie alle impressionanti progressioni di Maggio spesso ben imbeccato in velocità dalle aperture dei compagni, in particolare Dzemaili, e alterna cross al centro a percussioni che lo portano anche a contatto col portiere avversario, come al 21' quando su splendida apertura lunga dell'ex Parma, Maggio agguanta la palla in velocità e mette al centro per Lucarelli che manca di un soffio l'appuntamento col gol di testa.

Al 21' invece i ruoli si invertono: su splendida verticalizzazione di Inler, stavolta è Lucarelli a tentare di pescare Maggio al centro anticipato di un soffio.

Un altro paio di iniziative nella prima mezz'ora, poi il Penarol prende possesso del centrocampo e irretisce gli azzurri con un ritmo molto basso che il Napoli non riesce a spezzare come suo solito a causa di una condizione atletica ancora precaria e di meccanismi di ripartenza dell'azione troppo farraginosi, sia con Inler, sia con Dzemaili, sia con Mascara e Hamsik, tutti lenti e poco lucidi.

Nel quarto d'ora finale del primo tempo però, nonostante la prevalenza territoriale, il Penarol crea solo un pericolo con una incursione centrale di Pastorini che spezza la difesa azzurra che riesce a salvarsi con immansa fatica grazie a Fernandez e soprattutto Ruiz.

Nella ripresa il Napoli offre altri 15-20 minuti di discreto livello, con una manovra più veloce, un Hamsik che segna e contribuisce finalmente con qualità all'azione azzurra, sfiorando anche il gol del raddoppio su splendida apertura lunga di Ruiz.

Poi la partita scade di qualità per la fatica fisica degli uomini che restano in campo fino al 90' e per l'ingresso in  campo di seconde e terze linee ed il Penarol si riaffaccia in avanti fino a trovare un pareggio in extremis che è proprio il frutto di un calo di condizione fisica e di scarsa amalgama dei neo-entrati.

Dunque un pareggio che evidenzia quanto siano ancora in corso i lavori nel cantiere azzurro...e domenica sera arriva il Siviglia.

Ed ecco le prime pagelle stagionali degli azzurri.
***

De Sanctis: 6 - Solo una impegnativa parata a terra nel primo tempo, poi solo ordinaria amministrazione. Incolpevole sul gol del pareggio uruguagio.

Fernandez: 7 - Impressionante per maturità tattica, parte in posizione di centro-destra nel trio dei centrali, ma è sempre presente quando necessario con profondissime diagonali difensive fin sul lato sinistro a dare supporto a Ruiz. Inoltre accorcia sulla linea di centrocampo quando il Napoli attacca e a volte fa partire l'azione offensiva azzurra, anche se in questa fase di gioco il centrale di destra è quello meno dedicato a questo compito.Va a chiudere con Ruiz sull'improvvisa incursione centrale di Pastorini sul finire del primo tempo. A inizio ripresa perde un rimpallo con un avversario che costringe Ruiz a chiudere alla disperata con un fallo e poi appare leggermente in ritardo sulla progressione di Perez in occasione del gol, ma si tratta a mio avviso di un neo giustificato visto che ha dovuto disputare tutti i 90 minuti e nel finale appariva visibilmente stanco.

Cannavaro: 6,5 - Infilato solamente una volta in velocità da Pastorini nel primo teempo. Per il resto molto attento a comandare la difesa. Insolitamente impreciso nelle battute lunghe (dal 77' Rinaudo: SV - Ordinaria amministrazione e incolpevole in occasione del gol. Fischiato sistematicamente dal pubblico del San Paolo)

Ruiz: 6 - Soliti pregi (buon piede sinistro e interessante qualità nella costruzione di gioco) e soliti difetti (soffre la velocità dei brevilinei, come stasera Corujo, peraltro tra i giocatori più prestigiosi allineati dal Penarol). Mette però in campo maggiore grinta e nel primo tempo ha il merito di recuperare in modo miracoloso su Pastorini lanciato a rete. Apre splendidamente il sinistro mettendo Hamsik solo davanti a Carini per il mancato 2 a 0. Costretto all'ammonizione a causa di un rimpallo perso da Fernandez che lo costringe ad un intervento falloso alla disperata (dal 67' Aronica: 6 - Nessun pericolo dal suo lato, 23 minuti di utile sgambatura)

Maggio: 7 - Anche stasera mette il turbo in più di una occasione: crea profondità, mette cross e talvolta attacca l'area piccola del portiere avversario per concludere a rete. Sfiora il gol di testa al 17'. Finisce la partita in riserva, ma ha tutte le giustificazioni del caso, visto anche che combatte fino alla fine.

Inler: 6 - Appare ancora legnoso nei movimenti e ancora non perfettamente integrato nei meccanismi tattici del centrocampo azzurro, specie nel primo tempo. Si scioglie nella ripresa e offre qualche buon cambio di gioco. Di buono ci mette un carisma già fuori dal comune e qualche colpo interessante che raramente si vedeva negli anni scorsi, come al 17' quando verticalizza in area per Lucarelli che poi crossa al centro per Maggio. Tende a lasciare spazio in avanti a Dzemaili dedicandosi maggiormente alla protezione del terzetto difensivo. Chiude la sua prestazione con un applaudito tiro da fuori area (dal 77' Cigarini: SV - Nulla da segnalare)

Dzemaili: 6 - Anche lui tende ancora a tenere troppo palla rispetto ai veloci tempi di gioco che desidera Mazzarri. Di buono però ci mette un notevole dinamismo e una costante pressione nella metà campo avversaria. Tenta con alterna fortuna qualche cambio di gioco sulle fasce, specie per Maggio (da 62' Donadel: 5,5 - Sembra lontano dalla forma migliore e emozionatissimo per l'esordio al San Paolo. Tenta senza fortuna un paio di cambi di gioco e in occasione della ripartenza che porta al pareggio del Penarol non riesce a fermare gli avversari lanciati a rete)

Dossena: 6,5 - Mette più di una volta ottimi cross in area e cerca di proteggere Ruiz in copertura difensiva. Si disimpegna con forza fisica, buona velocità e anche qualche preziosismo tecnico.

Hamsik: 7 - Nel primo tempo nessuna giocata memorabile nè in fase di costruzione del gioco, nè in fase di finalizzazione. Poi si illumina nella ripresa con gol, assist e continua partecipazione al gioco offensivo, sfiorando anche il 2 a 0 (dal 77' Bogliacino: SV - Tenta senza fortuna qualche apertura in avanti e corre con una buona disinvoltura apparendo in crescendo di condizione)

Mascara: 6 - Ci mette buona volontà, ma mostra i suoi limiti di onesto giocatore di media levatura. Tenta con poca fortuna la via della rete sui calci piazzati. Unico vero contributo alla partita è l'assist per il gol di Hamsik. Ritengo però anche io che il Napoli avrebbe bisogno di un altro attaccante di livello: Mazzarri dice che il parco attaccanti è già completo e un elemento in più creerebbe troppa abbondanza, ma io modestamente ritengo che il nuovo attaccante dovrebbe portare ad una cessione proprio di Mascara che a mio avviso è quello che al momento porta il minor valore aggiunto al parco attaccanti del Napoli. (dal 62' Santana: 6 - Tenta qualche uno contro uno, ma appare ancora in condizione non ottimale, pur tuttavia lascia intravedere numeri e tecnica di alta scuola)

Lucarelli: 6 - Grandissimo impegno, sta lentamente migliorando la propria condizione fisica, mette un bel cross al centro non sfruttato da Maggio e in un paio di occasioni sfiora il gol (dall'81' Dezi: SV - Si va ad incastrare ingenuamente in mezzo a tre avversari poco oltre la metà campo e dalla sua palla persa nasce l'azione del gol uruguagio. Non si può però incolpare il talentuoso ragazzino di Giulianova, che va protetto e lasciato crescere col suo prezioso talento).

All: Mazzarri: SV - Ancora troppo imballati fisicamente i suoi uomini per poter dare una sensata valutazione tecnico-tattica sull'operato del Mister: la scarsa velocità di base dei suoi (tranne qualche rara eccezione, tipo Maggio) e la fase di integrazione dei nuovi ancora in corso d'opera, specie a centrocampo, rendono rare quelle situazioni di gioco veloce che hanno fatto il successo del Napoli di Mazzarri negli ultimi due anni. C'è a mio avviso ancora molto da lavorare sia sui centrocampisti, sia ovviamente sulla condizione fisica.

De Sanctis convocato in Nazionale!

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Oltre a Cristian Maggio, anche il portiere azzurro Morgan De Sanctis è stato convocato da Prandelli in nazionale per l'amichevole del prossimo 12 agosto a Bari contro la Spagna!


Grande Morgan, siamo tutti con te!!!

martedì 2 agosto 2011

Il Napoli che Vorrei - Numeri da record!

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In queste ultime settimane, complice l'enorme interesse dei tifosi azzurri per le amichevoli estive del Napoli e per le splendide nuove maglie che stanno riscuotendo un successo di vendite e di gradimento straordinari, anche il mio blog sta battendo record su record, raggiungendo traguardi che non mi sarei mai immaginato quando lo fondai nella grigia (per il Napoli) primavera del 2009.

Ad inizio di luglio il sito di wikio, che censisce e classifica tutti i blog del mondo, aveva classificato "Il Napoli che Vorrei" al 91' posto nel mondo tra i blog calcistici piu' visitati.

Credo che questo mese, visti i risultati, il piazzamento sara' ancora piu' strabiliante, considerando che ormai da settimane questo blog viaggia tra le 150 e le 250 visite giornaliere, considerando anche che ieri ha stabilito, grazie al vostro affetto e alla vostra attenzione, il record assoluto di visite giornaliere (405) e che nell'ultimo mese ha avuto quasi 4000 visite, quando fino a qualche mese fa gioivo quando il blog superava le 1000 visite mensili.

Voglio quindi ringraziare tutti quelli che per caso e soprattutto per affetto premiano questo spazio che per quanto mi riguarda e' un tributo di pura passione alla NOSTRA fede azzurra, ma che cerca di mantenere anche un aspetto il piu' possibile professionale per la completezza e la varieta' dei servizi che potete trovare qui.

Dalle notizie in tempo reale curate dalla attentissima redazione di Tuttonapoli.net alla possibilita' di seguire in streaming Radio Marte, emittente ufficiale del Napoli, dalla satira dei miei rompipallone alla possibilita', in occasione delle partite del Napoli, di poter accedere facilmente ai link per le dirette TV delle partite degli azzurri e soprattutto la possibilita' di leggere un ulteriore punto di vista di un osservatore passionale, ma anche attento per cercare di trovare chiavi di lettura degli eventi legati al Napoli che non siano mai banali.

Grazie a tutti per l'attenzione ....e ovviamente sempre FORZA NAPOLI !!!

Riepilogo amichevoli del Napoli con Penarol, Siviglia e Barcellona

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  • Giovedì 4 agosto - ore 20.45 - stadio San Paolo: Napoli - Penarol su Sky e Mediaset Premium a 10 euro in pay per view anche per chi e' gia' abbonato
  • Domenica 7 agosto - ore 20.45 - stadio San Paolo: Napoli - Siviglia su Sky e Mediaset Premium a 10 euro in pay per view anche per chi e' gia' abbonato
  • Lunedì 22 agosto - ore 20.45 - stadio Nou Camp: trofeo Gamper / Barcellona - Napoli su Sky e Mediaset Premium a 10 euro in pay per view anche per chi e' gia' abbonato

In via di definizione una amichevole in trasferta all'estero contro un'altra prestigiosa squadra europea intorno al 13 agosto: anche in questo caso la partita sara' probabilmente visibile sempre su Sky e Mediaset Premium con le stesse modalita' previste per le altre amichevoli di agosto.

lunedì 1 agosto 2011

Gli 85 anni del Napoli - La storia del calcio a Napoli

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Pagine di pregio inestimabile quelle che si possono consultare sul sito di Riccardo Cassero, la cui storia del calcio a Napoli parte ben prima della fondazione del Napoli il 1 agosto 1926.

Un viaggio nel tempo assolutamente da non perdere: http://www.riccardocassero.it/napolistory.htm

Per chi volesse saperne ancora di più:
E infine un omaggio al più grande...dalla trasmissione Rai "Sfide":



























Il rientro dei sudamericani impegnati in Coppa America

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Finalmente notizie un po' più dettagliate sulle date di rientro dei 4 sudamericani del Napoli impegnati nel corso del mese di luglio in Coppa America.

Giovedì 4 agosto rientrano Zuniga e Lavezzi: saranno presenti in serata da spettatori per l'amichevole contro il Penarol e da venerdì 5 riprenderanno gli allenamenti con il resto della squadra a Castel Volturno.

Martedì 9, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, dovrebbero rientrare i due uruguaiani, Cavani e Gargano che quindi, se non ci saranno ritardi organizzativi, dovrebbero mettersi a disposizione di Mazzarri dal 10.

Possiamo ipotizzare che le prime brevi apparizioni dei quattro potrebbero avvenire in occasione dell'amichevole che il Napoli sta per chiudere per il 13 agosto e, soprattutto, per lo storico appuntamento del 22 con il Barcellona.