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martedì 28 aprile 2009

Mosaico di fine aprile

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  1. Dichiarazioni di Marino a RadioRai: "Vorremmo tenere Lavezzi e Ham­sik, ma anche loro devo­no voler rimanere con noi. Certamente noi non li manderemo mai via. Per gli altri acquisti, bi­sogna fare i conti con le ambizioni dei grandi gio­catori. Non è facile por­tarli a Napoli, non siamo ancora in grado di com­petere alla pari con le grandi. Il presidente sa­rebbe anche disponibile ad investire somme ele­vate per gli ingaggi, ma esistono degli equilibri interni. Fabio Cannava­ro? È un simbolo, ma mi sembra impegnato in al­tre trattative. Non posso che condividere la linea del nostro presidente".

  2. Confidenze private di Lavezzi a Milito (fonte: quotidiano Roma): "Qui a Napoli non posso uscire di casa che i tifosi mi assediano. Non posso neanche camminare un po' per strada -sarebbero state le parole del Pocho- Mi sento in prigione". L'attaccante del Napoli avrebbe addirittura deciso con la famiglia di trasferirsi in provincia e lasciare la casa di Posillipo. In più avrebbe chiesto informazioni sul campionato spagnolo: "Come si sta in Spagna? Come si vive?".

  3. Jurelay Venglos, agente di Marek Hamsik in un'intervista al sito Calciomercato.it: "Ci sono molti club su Marek - ha ammesso Venglos, agente di Hamsik, ai microfoni di Calciomercato.it - ma non voglio scendere in particolari. La Juve? Come ho detto ci sono diversi club...non posso dire quali sono[...] Il prossimo mese verrò in Italia [...] non ho previsto incontri, ma è possibile che mi veda con De Laurentiis". Ma Marek lascerà Napoli quest'estate? "Davvero non lo so -ammette Venglos a Calciomercato.it - nel calcio tutto è possibile".

  4. Donadoni al Guerin Sportivo: L'ex CT della Nazionale ha come modello di riferimento la Fiorentina, ma avverte: "Anche lì si è visto che servono anni per arrivare a certi traguardi. Nulla succede per magia e io non sono un venditore di fumo" e continua con la strategia adatta per raggiungere gli stessi risultati: "Programmazione oculata, ambizione nel motore, lavoro e investimenti mirati".
Ringrazio i grandissimi giornalisti di Tuttonapoli.net per avermi aiutato, con le loro puntuali news di oggi, a ricostruire questo interessantissimo mosaico. Qualche breve considerazione:

  1. Perlomeno curiosa la frase di Marino su Fabio Cannavaro che "mi sembra impegnato in al­tre trattative ": frase che lascia il tempo che trova, alla luce di quanto dichiarato subito prima in totale allineamento al pensiero del Presidente...questa frase, secondo me, è un'altra, tra le tante, che il DG si sarebbe potuto risparmiare...ho invocato che parlasse, ma quasi quasi, se questi sono i risultati, sarebbe meglio che tacesse...

  2. Molto colpito dalle indiscrezioni su Lavezzi non tanto per la notizia in , quanto piuttosto per la incredibile coincidenza di tempi con quello che stamattina mi faceva osservare il mio amico Flavio (andate a leggervi il suo splendido commento al mio post su Corbo e il silenzio stampa): "Antonio, ma hai visto Lavezzi nei minuti prima della partita con l'Inter? E' entrato per ultimo in campo, non ha salutato la folla che lo stava osannando, si è avviato lentamente e a testa china verso i compagni che stavano facendo il solito "rito propiziatorio", non ha abbracciato i compagni durante il rito... Antò, ho detto a mio padre: "Il Pocho ci lascia, se ne vuole andare!". Un momento di crisi personale che si potrebbe ricomporre riacquistando più serenità o una crisi ambientale irreversibile, come ha letto il mio amico Flavio nei movimenti del Pocho?

  3. Avete visto come è diventato "leggero" Hamsik? Non che sia mai stato un peso massimo...ma ora sembra leggero come una piuma...e si sa, le piume volano via lontano...specie col vento burrascoso di questi ultimi giorni... "Ma Marek lascerà Napoli?", chiedono ingenui quelli di Tuttomercato...Io risponderei: "Ma non vi siete accorti che Marek ha lasciato Napoli già da diversi mesi?"

  4. Tra un Marino che tace sul mercato e, due secondi dopo, un De Laurentis che fa l'esatto opposto (ma non era per caso Ciro Venerato travestito?), l'unico con un minimo di saggezza ed equilibrio, in questo momento così difficile, mi pare proprio Donadoni, che comincio davvero ad apprezzare moltissimo: parole semplici, asciutte, oneste e chiare... C'è da lavorare tanto, c'è da colmare un gap con le più grandi che non possiamo illuderci possa essere fatto in un anno, ci vuole tempo, pazienza e lavoro, ma lavoro organizzato e, si legge tra le righe, con una struttura tecnica e societaria all'altezza...sembra che non dica niente quello che Pacileo chiamava, quando Roberto giocava nell'Atalanta "L'Eco di Bergamo", ma questo, signori, è veramente uno con le palle!!! Da un lato non vuole illudere i tifosi, dall'altro mette sull'attenti la società a partire dal suo proprietario sulla rotta da seguire... Finalmente un po' di buon senso!!! Forza Roberto!!! Tieni duro!!!
FORZA NAPOLI !!!

lunedì 27 aprile 2009

Napoli Inter in controluce

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Da ormai molto tempo a questa parte, dopo ogni partita, rifletto con sempre maggiore perplessità sulle modalità con cui la società Calcio Napoli, anche nell'era De Laurentis, gestisce i rapporti con la stampa, nazionale e locale.

E purtroppo mi tornano alla mente le parole a cui, anche ieri sera a Campania Sport, su Canale 21, ha fatto cenno Pasquale Casale sul modo "provinciale" di gestire alcuni aspetti organizzativi e alcune modalità di relazione tra la società Calcio Napoli e il pubblico.

Pensavo infatti, fino a ieri, che le "paranoie" del DG Marino nei confronti dei giornalisti fossero soprattutto mirate verso la stampa locale, ma ieri sono rimasto a dir poco sconcertato nel vedere il siparietto post-partita tra Marino e il giornalista di Sky, Alessandro Bonan.

Solite cose ridicole, che Marino non ha ancora capito che non fanno altro che indispettire i tifosi come me che se infischiano delle sue paranoie, di quelle di Baldari e/o dei suoi assistenti che riferiscono spesso cose inesatte o inesistenti: in pratica Marino contestava Bonan e i suoi ospiti in studio perché qualcuno gli aveva riferito che dopo la sua intervista prepartita rilasciata a Sky, Bonan e i suoi ospiti si sarebbero lasciati andare ad apprezzamenti poco lusinghieri sulla qualità dell'organico del Napoli di quest'anno. E se anche fosse stato vero? Qual era il problema, caro DG Marino? Bonan e gli altri sono cascati letteralmente dalle nuvole e Marino, imbarazzatissimo anche lui,prometteva non so quali indagini supplementari per capire chi aveva sbagliato...

Mamma mia, signori miei! Questo è il livello (paranoico) della comunicazione del Calcio Napoli: nessuno tocchi Marino! Per carita! E' vietato esprimere qualsivoglia diritto di critica!

E io mi domando: ma se un DG di una squadra di calcio si preoccupa così tanto di come viene criticata la sua attività, cosa debbo pensare di questioni, vicende e situazioni più serie? Se c'è così tanta pressione sui giornalisti da parte di un "semplice" dirigente di una società di calcio, che debbo pensare di vicende e situazioni ben più serie e delicate?

D'accordo il gioco dei ruoli, caro Marino, ma qui mi pare che si sia esagerato, si stia continuando a esagerare e chi ci rimette è, secondo me, solo il tifoso che si deve sorbire queste guerre che ormai, personalmente, mi hanno veramente stufato...e secondo me, come spiegherò fra un attimo, ci rimette anche la squadra.

Però Marino ieri, quasi avesse letto le mie parole di questa settimana, è venuto finalmente allo scoperto e lo ringrazio per questo: finalmente ha cominciato a (tentare di) spiegare cosa può essere successo a questa squadra tra il girone di andata e il girone di ritorno. Non voglio entrare nel merito di ciò che ha detto, ma mi sembra che abbia espresso un parere tutto sommato onesto e comunque apprezzo molto il fatto che ci abbia provato...non mancando di sottolineare come sia stato un vero marpione nel tirare fuori questi argomenti in una serata di grande soddisfazione e quindi in un momento in cui l'opinione pubblica è più ben disposta ad ascoltarti. Davvero una grande lezione di strategia di comunicazione...e lo dico davvero senza ironia,ma con sincera ammirazione!

Quello che ci tengo a dire, come ho già scritto nei giorni scorsi, è che le due cose più importanti che doveva/deve fare la società adesso sono:
  • capire cosa è successo quest'anno e perché;
  • darci spiegazioni plausibili e credibili di ciò che è successo e perché.
Mi fa piacere che la società si stia muovendo su entrambi i fronti, perché capire e dare opportune spiegazioni serve da un lato a creare le basi per evitare il più possibile gli errori commessi in passato e dall'altro rinsaldare il rapporto con una tifoseria quantomeno perplessa per ciò che è successo negli ultimi mesi.

Un altro elemento di riflessione che mi viene dalla partita di ieri è che, paradossalmente, il risultato positivo di ieri, per cui ho esultato e gioito come tutti, conferma le ragioni della crisi di quest'anno e, come ha splendidamente sottolineato Donadoni nel post-partita, deve rappresentare un elemento di riflessione imprescindibile se si vuole davvero costruire una squadra forte e di alto livello.

Donadoni ieri sera ha dato una lezione da tipica scuola Sacchi: una grande squadra deve entrare in campo sempre con grandi motivazioni, indipendentemente dall'avversario, che sia l'Inter o l'Albinoleffe. Penso che, ieri, come a me, anche a molti voi (e sicuramente a Donadoni) la vittoria sull'Inter ha portato gioia ma anche tanta rabbia: vedendo la squadra muoversi con tanta solidità tattica in campo, con tanta concentrazione, con tanto impegno, mi sono chiesto: "Ma perché, porca miseria, solo stasera?"

Se avessimo giocato con l'impegno, la concentrazione, l'attenzione tattica di ieri, come sarebbe adesso la nostra classifica? Ieri mi è sembrato di vedere il Napoli dell'anno di serie B, in cui certamente non davamo spettacolo ma riuscivamo a paralizzare spesso la squadra avversaria, a non farla giocare e alla fine c'era il Calaiò o il Sosa di turno che te la mettevano dentro.

Ecco perché dico che il risultato di ieri è la conferma della crisi di quest'anno: perché, e su questo sono d'accordo sia con Donadoni che con Marino, questa squadra, a fronte di un fisiologico, inevitabile e giustificabile calo fisico, si è lasciata andare anche mentalmente, anziché tentare di compattarsi come ieri ha fatto in campo con l'Inter.

Ed è da qui che dobbiamo ripartire per costruire la squadra dell'anno prossimo: alcuni dicono che questa squadra ha valori tecnici scadenti, altri (compreso il DG) dicono che questa è una squadra con un grande potenziale...io sono convinto che entrambi i punti di vista sono veri e falsi nello stesso tempo, perché il vero punto cruciale è capire che testa ha questa squadra, che tenuta mentale ha nei momenti difficili o quando deve giocare con le piccole.

E' qui, secondo me, quello che De Laurentis, Marino e Donadoni devono capire fino in fondo (e so che non è facile): gli altri anni il Napoli ha raccolto successi perché, nei momenti difficili (Castellammare di Stabia in C, Albinoleffe in B, Livorno lo scorso anno) ha saputo tirarsi fuori con grandi prestazioni sul piano mentale che hanno dato nuova forza a questa squadra e l'hanno lanciata verso i suoi obiettivi... Quest'anno è mancato proprio questo: piombata in un momento difficile la squadra non ha saputo offrire quel tipo di risposta, di reazione che gli altri anni l'avevano spinta in modo decisivo verso i suoi successi...eppure gli altri anni non è che ci fossero tutti fuoriclasse.

E forse la serenità mentale non è mancata solo alla squadra, ma anche alla società che forse anch'essa ha vissuto una crisi di crescita. Ecco perché mi indispettisce vedere una società "paranoica" e "nervosa" nei suoi rapporti con la stampa: dai quei "siparietti" come quello con Bonan di Sky si capisce che anche la società non è serena!

Quindi, mio caro Napoli, sii più sereno! Recupera fiducia in te e forse anche i ragazzi si sentiranno più sicuri e fiduciosi delle proprie possibilità! Magari dico cose stupide, ma ...hai visto mai?

FORZA NAPOLI!!!

venerdì 24 aprile 2009

Intermezzo musicale #1 - Classici

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Assalto alla dirigenza - I venditori di soufflè

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Parto da un articolo di Marco Isola pubblicato su Pianetanapoli.it per parlare dei venditori di soufflè.

Marco Isola scrive:

De Laurentiis è arrabbiato. Un dato di fatto inequivocabile, tempestoso il dopo partita di Cagliari. Il fegato del patron comincia a perdere pezzi, sensazioni strane avvolgono il numero uno di un club che ha improvvisamente smesso di scalare l’Italia del pallone. Amareggiato e rabbuiato, De Laurentiis si lecca le ferite ma è deciso a cambiare tutto. Rivoluzionerà il Napoli, come ha annunciato il sabato prima di Pasqua. Il girone di ritorno gli sta riservando la parte peggiore di una squadra sopravvalutata all’inizio ma che nessuno pensava potesse cadere così in basso.

Il vortice negativo che riguarda l’aspetto tecnico andrà sicuramente ad intaccare anche il portafogli del presidente, che dovrà investire molto di più dell’anno scorso (34 milioni) e di due anni fa (44) se intende fornire una dimensione europea al suo club. E tutto ciò ovviamente gli procura ansia, preoccupazione, indecisione. E a questo punto –per lui che ha sempre voluto salvaguardare il bilancio- sorge spontanea una domanda: riuscirà ad incassare anche di più rispetto alle ultime due stagioni? Il disastro sportivo può avere ripercussioni sulle casse del Napoli, che di sicuro non si arricchirà vendendo giocatori in esubero, se Marino ci riesce. A meno che non si deciderà di sacrificare uno tra Hamsik (che sembra già con la mente alla Juve…) e Lavezzi, molto deludenti in questo primo breve ciclo Donadoni. Da loro –ritenuti i migliori- ci si attendeva un segnale netto di risveglio, che potesse fungere da sprone per tutto il gruppo e che invece non si è intravisto.

L’Europa svanita intristisce De Laurentiis che perde tra i 10 e 20 milioni di introiti dalla mancata partecipazione alla Coppa Uefa, tra sponsor e diritti televisivi. E poi cosa potrà incassare da Mediaset e Sky, con le quali andrà rivisto il contratto firmato la scorsa estate? L’obiettivo sarà di incrementare le entrate operazione non proprio semplice, visto che la crisi coinvolge anche i due grandi network e che altre squadre hanno il diritto di far sentire di più il peso di una classifica migliore. Dunque, la rabbia di De Laurentiis è più che comprensibile, guardando quanto accade in campo e pensando a quanto potrà succedere fuori. E se può essere una strategia arguta firmare contratti tv di anno in anno per sfruttare gli eventuali progressi, la stessa operazione può tramutarsi in un boomerang quando si incappa in annate negative come questa, che si avvia finalmente alla conclusione. Le aspettative dopo i primi due anni di A erano diverse, ci si attendeva quanto meno un andamento crescente, interrotto invece bruscamente e che costringerà De Laurentiis ad esporsi maggiormente per porre rimedio alle deficienze mostrate dalla sua squadra. Problemi esistono anche con lo sponsor tecnico, che non sarà più la Diadora. Si erano fatte avanti sia Puma che Adidas, che però negli ultimi mesi hanno fatto retromarcia e pare che adesso la campana Legea e la Macron abbiano più chance di vedere il proprio marchio legato al Napoli. Tutti segnali che De Laurentiis ha colto e che sono il frutto di un prodotto Napoli finito al ribasso a causa di un pessimo girone di ritorno. Basteranno le promesse di scendere in prima persona sul mercato da parte del presidente ad invogliare sponsor e tv ad investire e scommettere ancora sulla società partenopea?


Il soufflè è tanto bello da vedere, vaporoso, gonfio che solo a guardarlo ti ispira i peggiori peccati di gola tanto è invogliante.

Però il
soufflè è difficile da preparare: basta un piccolo errore e quello che un attimo prima era bello, vaporoso, gonfio "si ammoscia", come diciamo noi a Napoli, e fine della storia...

Ci sono stati fatti vedere e venduti tanti
soufflè: i soufflè sono le promesse, altisonanti e non mantenute, cose dette in un modo e smentite poi dalla realtà.

Marino è stato, diciamo così molto "sfortunato":a lui va reso sicuramente l'onore di aver accettato di riprendere il Napoli da zero e di riportarlo in serie A e gli sono grato per questo. E' anche vero che solo chi non opera non sbaglia, ma quello che a me (e a molti tifosi) dà fastidio della situazione attuale è che da quando sono emersi in modo evidenti alcuni gravi errori di progettazione, Marino si sia completamente defilato davanti all'opinione pubblica e questo, secondo me, è molto più grave che sbagliare. A sbagliare siamo bravi tutti, io per primo, nel lavoro che facciamo: ma ammettere i propri errori è essenziale per mantenere autorevolezza e credibilità. E' dovuto intervenire De Laurentis nell'ultimo mese per cominciare a dire a tutti: "Sissignori, abbiamo sbagliato!", dopo mesi di silenzi gravi e sempre più colpevoli.

Ecco perchè definisco Marino il venditore di
soufflè: ha fatto tante belle promesse, su tanti calciatori da lui presi, ma molti di questi soufflè si sono miseramente sgonfiati. Le false promesse di cui parlo, voglio essere chiaro, non riguardano i traguardi da raggiungere: se stiamo ai risultati il Napoli di De Laurentis e Marino finora ha fallito solo il primo anno di C (ma con tutte le giustificazioni del caso) e quest'anno...ci può stare, caro Direttore! Non c'è problema, pazienza! Non tutti gli anni ti può andare sempre bene!

Quello che mi (ci) fa arrabbiare sono:
  • le false promesse fatte su decine di giocatori presentati come "di prospettiva", "bravi", "fatti apposta per questa squadra", pagati con ingaggi esagerati in rapporto al loro valore e che o sono stati ceduti per poco o nulla o che sono ancora a libro-paga del Napoli e che faremo molta fatica a cedere questa estate;
  • il vedere congiure e sapientoni dappertutto, creando una guerra costante contro la stampa (specie locale) e questo ha soltanto danneggiato e indispettito noi tifosi, costretti a elemosinare quei pochi minuti alla settimana che lorsignori della società hanno deciso (e neanche sempre) di concedere a Sky o Mediaset Premium.
Come ha detto Ciro Venerato in tempi non sospetti, il Napoli non ha seguito la virtuosa strada organizzativa scelta dal Genoa che, pur non avendo risorse immense, ha imperniato tutto il suo progetto sull'allenatore e lo staff dirigenziale ha lavorato in piena sinergia con Gasperini. Qui da noi Marino ha fatto (per conto suo) e Reja, grande uomo, ma discutibile come allenatore, ha cercato di mettere insieme i pezzi al meglio possibile: con questo sistema si sono sommati gli errori di scelta del Direttore agli errori di assemblaggio del tecnico che hanno portato allo sfacelo di quest'anno.

Questo è il grande intreccio in cui si sta strangolando il Napoli di quest'anno:
  • errori di progettazione (Marino);
  • errori dell'area tecnica (Reja, su cui ci soffermeremo nei prossimi giorni);
  • gestione paranoica e schizofrenica della comunicazione (farsi vedere nelle vittorie e sparire nelle sconfitte), distacco totale dai tifosi, arrabbiati non tanto per le sconfitte ma prima di tutto e soprattutto per il modo irriguardoso con cui la società (non) ha comunicato e continua a (non) comunicare con i suoi tifosi (anche su questo punto ci soffermeremo nei prossimi giorni).
Io e tantissimi altri tifosi vorremmo tanto che Marino riconoscesse gli errori fatti e ci venisse a spiegare onestamente, senza venderci altri soufflè sgonfi, se e come ha intenzione di porre rimedio a tali errori (sperando che i rimedi non siano peggiori dei mali).

Direttore! Io la incontrai su un aereo Milano-Napoli lo scorso agosto, la ringraziai per tutto quello che stava facendo per noi e le dissi che avevo totale fiducia in lei: sento ora quella fiducia tradita e provo grande tristezza! ...e vorrei riacquistare quella fiducia chiedendo a lei "Perchè il fallimento di quest'anno?" e sperando che ci risponda con le parole, ma soprattutto, girando pagina e ricostruendo società e squadra...e magari, dico io, avessimo un'organizzazione come l'Udinese!!!

FORZA NAPOLI !!!

giovedì 23 aprile 2009

CLAMOROSO!!! Fabio Cannavaro in azzurro!!!

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Riepilogando:
  • molti tifosi del Real (quasi la meta'!) avrebbero voluto che Cannavaro restasse;
  • molti tifosi del Napoli avrebbero voluto che Cannavaro venisse al Napoli;
  • molti tifosi della Juve non vogliono che Cannavaro torni in bianconero.

Uhm... penso proprio che alla fine vedemo Cannavaro in azzurro...

...Azzurro-Italia, ovviamente!

Spine dorsali e Lavezzi alla (sulla?) Juve

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Grazie agli amici di Tuttonapoli.net, che leggo quotidianamente con piacere, vorrei condividere con voi una riflessione e una battuta.

La riflessione nasce dall'articolo "Napoli, manca la cosiddetta spina dorsale": una grande squadra, come insegnano i manager da sempre, si basa su:

  • un grande portiere;
  • un centrale difensivo di qualita';
  • un grande regista;
  • un centravanti che segna con continuita'.

In pratica l'asse centrale della squadra...pensate al Napoli di quest'anno:

  • portiere: perso per infortunio Iezzo che stava facendo un grandissimo campionato (e il Napoli era 4º), gli altri si sono persi tra problemi fisici e...tecnici;
  • centrale difensivo: Cannavaro e Contini non sono andati male, ma sono stati a volte discontinui...e si sente la mancanza di un vero leader che comandi i movimenti difensivi;
  • regista: qualcuno, troppo occupato a vendere soufflè, non ha avuto tempo di pensarci...;
  • centravanti: lasciamo perdere...

Non stanno qui le origini di tutti i problemi attuali del Napoli, ma certo questa e' una delle ragioni piu' evidenti del fallimento tecnico di quest'anno...e si tratta di un fallimento di progettazione, non di gestione tecnica.

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Passo alla battuta: leggo che la Juve avrebbe offerto 20 milioni di euro per Lavezzi. Qualcuno ha malignato che l'offerta sia stata (diciamo cosi'....) stimolata (!) dai procuratori del Pocho (teniamo presente che e' in corso la trattativa con la dirigenza del Napoli per il rinnovo del contratto...guarda caso...): i procuratori avrebbero fatto il primo passo contattando la Juve.

Uhm...ma allora non che e' Lavezzi che si e' offerto per 20 milioni alla Juve?
"
Per favore!!! Prendetemi!!! Vi pago io !!! Fatemi venire alla Juve !!!"

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PS: ricordo che quella su Lavezzi e' una battuta!
PPS: ricordo a chi non mi conosce che per una battuta venderei tutto quello che ho!
PPPS: ricordo che il calcio e' un gioco!

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Dimenticavo! FORZA NAPOLI !!!

mercoledì 22 aprile 2009

Il Napoli come l'Udinese? Magari!

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Diciamoci la verita'...da quando e' arrivato De Laurentis, tutti noi ci siamo chiesti: "Ma dove potremo arrivare? Potremo un giorno competere con le societa' di vertice del calcio italiano e internazionale? Che giocatori compreremo? Arriveremo un giorno a vedere giocatori come Messi qui a Napoli?"

Queste sono domande che e' normale e legittimo che un tifoso si ponga, specie se si tratta di un tifoso del Napoli. Il Presidente ha sempre dichiarato, sin dal suo arrivo, che avrebbe cercato di tener fede ad un programma di cinque anni (per tornare in serie A e stabilizzarsi nella massima serie) piu' altri cinque (per scalare i vertici del calcio italiano e competere con i piu' grandi club europei).

I primi cinque anni scadono proprio alla fine di questo campionato e, sebbene l'autore di questo blog non lesinera' critiche alla societa', dico, con convinzione, che il bilancio di questi primi cinque anni e' da considerarsi comunque soddisfacente.

Gli ultimi due anni sono stati secondo me cruciali per la crescita del club: lo scorso anno per assaporare le potenzialita', ancora in gran parte da esprimere, di questo progetto, quest'anno per comprenderne appieno i limiti (sempre che, ovviamente, la proprieta', la dirigenza e l'area tecnica facciano tesoro e diano la giusta chiave di lettura agli eventi di questa per certi aspetti incredibile annata).

Io dico sempre che le crisi, come questa, se viste e gestite con la giusta ottica possono offrire elementi preziosissimi per crescere e crescere bene.

Specie in quest'ultimo anno ci siamo domandati spesso, una volta arrivati in serie A e poi in Europa, quale potesse essere la reale, effettiva dimensione del nostro amato Napoli: una societa' di media/alta classifica come Fiorentina, Udinese, Genoa, Lazio oppure di prima grandezza, come Inter, Juve e Milan?

Ho sentito sempre risposte sdegnate e, scusatemi, anche un po' presuntuose: il Napoli non puo' fare l'Udinese! In parte sono d'accordo: credo che, se ben sfruttate, le potenzialita' di business di quest "marchio" siano eccezionali e di respiro internazionale ed e' quindi chiaro che prima o poi (spero prima...) dovremo arrivare li'...a sentire quella simpatica musichetta che allieta i mertedi' e i mercoledi' sera calcisitici.

Ma io non disprezzerei il lavoro che stanno facendo, non da oggi, club come Genoa, Fiorentina, ma, soprattutto, Udinese e Lazio: se il Napoli dichiara sempre di voler fare attenzione ai bilanci, di voler valorizzare e crescere (per tenersi in casa!) talenti giovani dovrebbe forse ancora imparare proprio da Udinese e Lazio.

Chi di voi conosceva gente come Inler, Lichsteiner, Kolarov, Asamoah (che non e' l'attaccante che affontammo ai mondiali del 2006 col Ghana!), Zarate (!!!)? E come si puo' definire "provinciale" un club come l'Udinese che ormai e' in pianta stabile in Europa e che, oltre a scoprire talenti veri, si permette il lusso (avendo un bacino di utenza "risibile" rispetto al nostro) di schierare praticamente l'attacco della nazionale che (ricordiamolo!) e' pur sempre campione del mondo in carica?

E noi quali talenti abbiamo valorizzato? Lavezzi? Certo! Gargano? Beh... Hamsik... Uhm... E poi? Santacroce? E' una scommessa ancora tutta da vincere... Che giocatori d prospettiva abbiamo preso nell'ultimo mercato?

In questo, le premesse programmatiche della dirigenza si sono quasi del tuttoo sgonfiate (come i souffle' mal riusciti), mentre Lazio e Udinese continuano a sfornare primizie e prelibatezze che quest'anno domineranno il mercato italiano (e le fortune dei due club) ma, anche dopo eventuali cessioni eccellenti, state sicuri che l'anno prossimo metteranno in vetrina altri giovani, italiani e stranieri, di grande prospettiva.

Con questo non voglio dire che dobbiamo imitare Udinese e Lazio, ma attenzione a denigrare questi modelli organizzativi e tecnici che producono talenti veri, risultati (Champions League comprese) e bilanci sani. Il Napoli dice di volere questo, ma secondo me, premessi i buoni risultati di bilancio, che secondo me sono da lodare, ha ancora da migliorare sul piano dei risultati e dello "scouting" dei talenti (e basta con questa Argentina!!! Bisogna potenziare e differenziare la rete di osservatori).

Ecco perche' dico: "Magari fossimo come l'Udinese!" Gia' arrivare a quei livelli organizzativi e tecnici sarebbe un grande risultato, perche' significherebbe:
  • grandi talenti costruiti in casa;
  • bilanci sani;
  • Europa stabile (Champions compresa);
  • capacita' di rigenerare lo spessore tecnico della squadra anche vendendo qualche pezzo pregiato;
  • gioco e spettacolo.

Vi pare poco per il Napoli tutto questo?

martedì 21 aprile 2009

Lettera a Campania Sport e a Radio Marte

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Gentilissimi dottori Chiariello e Iannicelli,
sono Antonio C., un vostro ormai affezionatissimo telespettatore che vi stima e vi ha sempre stimato tantissimo!

Sappiate che quando non posso seguirvi in diretta, vi registro e vi seguo con grande affetto e attenzione.

Non voglio andare per le lunghe: voglio solo informarvi che ho creato un blog dal titolo "Il Napoli che vorrei"...il senso è spiegato direttamente nel blog a cui potete accedere a questo indirizzo: http://ilnapolichevorrei.blogspot.com/

A parte le sonore sconfitte di questi ultimi mesi, ci sono molte, troppe cose che mi allarmano in questo nostro amato Napoli...io vedo le cose da fuori, ma ho la triste sensazione che adesso vedo meglio io di chi ci sta dentro a questa realtà...e col cuore e con la mente voglio contribuire al dibattito sullo stato attuale del mio (nostro) amato Napoli.

Vi mando un abbraccio forte e vi rigrazio per la vostra attenzione e per il garbo e la signorilità con cui ogni domenica entrate in casa mia!

Grazie davvero!
Antonio C.

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Oltre che alle "colonne portanti" di Campania Sport, ho scritto una lettera simile anche agli amici di Marte Sport Live che seguo fedelmente allo stesso modo e che, come ho scritto loro, allietano le mie pause pranzo in modo assolutamente garbato e piacevole! Spero non si scatenino gelosie reciproche. Sono un sostenitore di entrambi i "progetti editoriali" e apprezzo la grande passione e professionalita' con cui entrambe le redazioni cercano di informare noi tifosi.

Grazie a entrambi e continuate cosi'!

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Corbo: "Silenzio stampa? Clima da vecchio Afghanistan"

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"Al Napoli c’è un clima da vecchio Afghanistan. I calciatori azzurri sono fortunati a non essere donne, altrimenti Marino e De Laurentiis li avrebbero costretti a mettersi il burka. Gli azzurri sono imbavagliati, non possono gestire la prorpia immagine. Farsi intervistare, raccontare un gol, un emozione, far conoscere il proprio pensiero è un modo come un altro per farsi amare anche dai propri tifosi. Altrimenti si è sepolti vivi e imporre questo burka significa che il Napoli è una squadra malinconica. Sono contrario al silenzio stampa, quando non è un esplicita richiesta dei calciatori. E’ un modo di gestire il rapporto con la stampa che non condivido, ma anche nei confronti dei calciatori ”

Queste parole del giornalista di Repubblica, Antonio Corbo, pronunciate lunedì 20 aprile a Radio Kiss Kiss Napoli, durante Radio Goal e riprese dal sito Tuttonapoli.net, rappresentano in pieno il mio stato d'animo di tifoso che sente la sua squadra lontana, lontanissima!

Queste parole sono state uno dei motivi che mi ha spinto a creare questo blog.

Signori miei! Ieri come oggi ascolto e vedo trasmissioni sportive, partite, dibattiti...con una differenza: se oggi per radio ascolto Moreno Ferrario, Careca, Alessandro Renica, Luciano Castellini, Rudy Krol, Claudio Garella, Nando De Napoli (e potrei fare altre decine di nomi) posso riconoscere le loro voci anche se i conduttori di Marte Sport Live o Radio Goal non li presentano...quelle voci sono rimaste nel mio cuore e, credo, nei cuori di migliaia, milioni di tifosi del Napoli...e che quando le riascolto mi mettono i brividi e mi ricordano gioie e sofferenze di quei Napoli...

...oggi abbiamo TV, radio, parabole e partite in diretta...ma i nostri "eroi" di oggi sono chiusi in una torre d'avorio! Questa guerra infinita tra la società Calcio Napoli e i giornalisti napoletani mi ha stufato! Non ne posso più! Che gestione dei diritti d'immagine è questa, se l'immagine dei nostri beniamini è praticamente inesistente?

A cosa servono questi infiniti silenzi stampa? Ormai mi vien da ridere quando Lavezzi gioca da 5 e Sky, pur di riuscire a fare 30 secondi di intervista con lui, lo premia come (SIC!!!) migliore in campo!

Che umiliazione! Per i giornalisti, ma, caro Calcio Napoli, che umiliazione per noi tifosi!

Sono stufo di tutto questo! MI sembra di tifare per una società di paranoici che vedono complotti e sapientoni dappertutto! Basta, signori miei, finiamola con questa storia! Significa pensare che tutti noi tifosi siamo stupidi! Lasciate a me la libertà di stabilire chi è sapientone e chi è competente! Chi dice stupidaggini e chi dice cose sensate... Caro Marino, non siamo più negli anni Ottanta! Oggi non sono solo in 80.000 a guardare le partite del Napoli! Siamo molti di più...e, competenti o meno, abbiamo gli occhi per guardare!

Io ho sempre amato lo sport e il calcio anche e soprattutto per la storia personale che ogni atleta si porta con sè, che sono le storie di sogni che diventano realtà... Caro Marino, questo ci state negando! La possibilità di conoscere questi ragazzi e di sognare dei loro sogni!

E allora, caro Direttore, cosa offre questo Napoli di diverso dalla realtà di tutti i giorni? Quando potremo riavere la gioia di sognare e di scolpire nel nostro cuore quelle voci come oggi riesco a fare con gli "eroi" del Napoli dei vecchi tempi?
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Gli argomenti dei prossimi giorni (sono un po' arteriosclerotico, certe cose devo scriverle, sennò le scordo):

  • Assalto alla dirigenza - I venditori di soufflè.
  • Il Napoli e la napoletanità - Il caso Cannavaro.
  • Il Napoli come l'Udinese? Magari!
  • Chi più spende, meno spende!
  • La radio ufficiale del Napoli? Bel trattamento!
  • TV e radio locali: appestati?
  • L'armata Brancaleone: improvvisazione contro organizzazione - Riflessioni sulla squadra.
  • Corsi e ricorsi: 96-97 e 97-98.
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lunedì 20 aprile 2009

Perchè questo blog...

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L'amore è amore, ma non tutte le persone amano nello stesso modo...ognuno ha un suo modo diverso di esprimere l'amore.

Questo blog è il mio modo di esprimere l'amore, che, a parte mia madre, dura da più tempo nella mia vita.


Se il Napoli perde sto male, malissimo, come tutti voi...se il Napoli vince sono felice, felicissimo, come tutti voi...

...ma penso che amare davvero significhi anche dialogare, discutere, capire...questo è il mio modo di amare...chiedo scusa da subito se a qualcuno di voi lettori e al mio amato Napoli quello che scriverò potrebbe non piacere...

...non cerco adulazione nè consenso...dirò quello che penso, sempre, con il cuore e con la mente, giusto o sbagliato che voi lo possiate considerare...diro quello che penso e lascerò che voi pensiate di me e di quello che scrivo quello che volete...

Una sola cosa non ammetterò: che si metta in dubbio il mio amore per Napoli e per il Napoli! L'omertà è la tomba dell'amore e del progresso...e penso che il Napoli, mai come in questo momento di crisi e di crescita, abbia bisogno di confrontarsi con chi lo ama!

Questo blog nasce come luogo di riflessione e di critica, forte ma intellettualmente onesta, nei confronti del nostro amato Ciuccio! Ho l'impressione che il Napoli stia vivendo la crisi (e non parlo solo di crisi tecnica) più profonda da quando è arrivato papà Aurelio e che la società si stia pericolosamente chiudendo in se stessa, in un autismo che mi spaventa!

Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane voglio analizzare punto per punto tutto quello che, da tifoso, non mi va giù di come si sta gestendo il Napoli (proprietà, dirigenza, rapporti con la stampa e i tifosi, area tecnica, squadra)...il mio sarà il punto di vista dell'uomo della strada, con un pizzico di profondità che vada oltre la semplice passione del tifo!


Si affrontano le crisi e si cresce imparando a dialogare: oggi vedo un Napoli chiuso in se stesso, confuso, che deve crescere, ma che ha paura di confrontarsi... NO! Mio caro vecchio Napoli! Nascondersi fa male a te e a tutti noi!

Tu sei parte della nostra famiglia! Condividiamo con te i nostri orari, le nostre vite, i nostri affetti...Non sei solo un business...sei qualcosa di più profondo... Sei uno dei biglietti da visita più importanti della nostra città...e lo sai!

Non puoi più restare chiuso lì in te stesso...devi aprirti alla città...ai tuoi tifosi...con coraggio....sapendo che a volte potresti farti male, ma che, molto più spesso di quanto tu possa immaginare, puoi avere tanto in cambio...molto più di quanto hai avuto in questi ultimi, pur felici cinque anni.

Sei in crisi adesso, devi crescere...e capire cosa vuoi fare davvero da grande! Ma proprio adesso non puoi chiuderti in te stesso...e soprattutto non credere di avere tutte le risposte in tasca! Guardati intorno e abbi il coraggio di ascoltare...ma non per sentito dire...usa le tue orecchie per ascoltare, non quelle di chi riferisce falsità per farsi bello e indispensabile ai tuoi occhi!

Impara ad ascoltare la vera voce di chi ti ama disinteressatamente e onestamente...e che vuole che tu vinca! Con merito e con onestà!

FORZA NAPOLI !!!