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domenica 25 marzo 2012

Serie A 2011-12: 29ª - Napoli - Catania 2-2 (61' Dzemaili, 67' Cavani, 74' Spolli, 85' Lanzafame)

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Qualche critico più attento lo aveva evidenziato alla vigilia: il Catania è la squadra che ha realizzato la più alta percentuale dei suoi gol totali su calci piazzati...di contro il Napoli degli ultimi tempi ha preso caterve di gol da calcio d'angolo.

Talvolta il calcio non è imprevedibile, ma mette in campo la logica conseguenza delle attitudini e delle potenzialità delle due squadre...e oggi accade proprio questo! 

Un Napoli stanco riesce a mettere due gol di distanza tra se e gli etnei, nonostante sia stato irretito per gran parte del match dalle capacità di palleggio degli etnei, e spreca anche tantissime occasioni per chiudere definitivamente ilni fuori  match e bastano due azioni da calcio d'angolo per rimettere in parità una partita che sembrava segnata.

Il Napoli ha commesso troppi errori, in campo e in panchina: si sapeva che il match era insidioso, ma le scelte di formazione iniziali (Pocho e Cavani totalmente fuori fase!) e le successive sostituzioni (tolto un ottimo Fernandez, colpitore di testa, per uno stanco Cannavaro, sostituito troppo tardi Lavezzi e lanciato in campo troppo tardi Pandev) hanno condizionato il risultato finale in misura pari ai clamorosi errori sotto porta degli azzurri al 60' (Cavani fuori su assist di Pandev sullo 0 a 0), al 73' (palo di Pandev sull'1 a 0) e al 78' (Dzemaili scarta Carrizo ma non trova la porta sul 2 a 1).

Finalmente il tour de force è finito: ora c'è solo il campionato, c'è il tempo di riposare e recuperare energie per lo print finale: speriamo che gli azzurri sappiano mettersi alle spalle questo deludente pomeriggio e conquistarsi il posto in Champions andando a combattere a Torino e a Roma contro la Lazio, alla vigilia di Pasqua.

***

De Sanctis: 5,5 - Nel primo tempo un paio di insidie sulle quali Morgan si mostra attento, ma nessun vero pericolo. Grave errore in uscita nella ripresa, rimediato da Aronica e due gol subiti più per colpe dei compagni di reparto che proprie

Campagnaro: 5,5 - Nel primo tempo poche difficoltà in difesa, trova il tempo di salire spesso in appoggio alla manovra offensiva e su punizione di Lavezzi viene anticipato in angolo di un soffio da Carrizo. Nella ripresa spinge di meno, ma soprattutto si lascia sfuggire Spolli in duello aereo per il gol del 2 a 1

Fernandez: 7 - Più che sufficiente. Sicuro, determinato, autorevole negli anticipi, sempre a testa alta (dal 66' Cannavaro: 5,5 - Non entra in partita e in area di rigore accade di tutto sui palloni alti)

Aronica: 6 - Qualche imbarazzo su Bergessio che ferma in una occasione con molto mestiere ma rischiando il rigore. Poche difficoltà invece sul temuto e veloce Gomez. Salva De Sanctis da una pessima figura rimediando ad un errore in uscita mettendo in angolo alla disperata un tiro di Gomez.

Zuniga: 5 - Poco incisivo nel proporre la manovra...e si lascia pure beffare da Lanzafame in occasione del pareggio catanese.  

Dzemaili: 7 - Appare tra i migliori per condizione fisica, ma nel primo tempo si limita al compitino tattico assegnatogli da Mazzarri. Nella ripresa si accende con l'ingresso di Pandev e trova un gol meraviglioso, un palo e un clamoroso errore dopo aver scartato pure Carrizo che, visto a fine partita, significa due punti persi

Gargano: 6 - Non va a pieni giri, ma riesce di tanto in tanto a rubare palla alla sua maniera. Non commette errori in fase di appoggio, nonostante la staticità de compagni. Prova anche un paio di volte senza fortuna il tiro da fuori

Dossena: 4,5 - Disastroso: finisce due volte in fuorigioco ad inizio partita, molti cross sbattono sugli stinchi dei difensori catanesi o, quando riescono, non trovano mai una maglia azzurra. Conclude malinconicamente come aveva cominciato: ingenuamente in fuorigioco su un tentativo di manovra avvolgente orchestrato da Pandev

Hamsik: 6,5 - Nei primi 45 minuti l'unico a reggere la manovra offensiva azzurra e a rendersi pericoloso in fase conclusiva. Sparisce nella ripresa (dal 57' Pandev: 7 - Accende una partita morta, con serpentine, percussioni, assist e tiri: peccato che trovi il palo sull'azione più bella della partita che avrebbe potuto chiudere in trionfo 

Lavezzi: 4 - Totalmente spento, lentissimo, piegato sulle gambe già alla mezzora, cammina per il campo. Un voto che condivide con Mazzarri: possibile che il mister si accontenti di un Pocho in queste condizioni, piuttosto che un Pandev o un Vargas? Esce troppo tardi, per giunta lamentandosi, ma oggi il nostro amato Pocho avrebbe dovuto solo riposare...e non in campo (dal 76' Inler: 5,5 - C'è bisogno di lui per fare filtro a centrocampo e tenere palla: fallisce entrambi i compiti tattici e il risultato si vede, purtroppo) 

Cavani: 5 - Non basta un gol, strappato con rabbia e orgoglio per potergli assegnare la sufficienza. Anche il Matador appare sulle gambe: primo tempo inguardabile nel quale in paio di occasioni prova lo spunto a saltare l'avversario ma inciampa goffamente sul pallone. Ripresa nella quale il Matador ci mette il cuore ma sbaglia l'impossibile sotto porta (come ha fatto a mettere fuori l''assist di Pandev al 60'?). Se fosse stato il vero Matador oggi avrebbe chiuso la partita

All. Mazzarri: 4 - D'accordo che gli ultimi impegni sono stati tantissimi e durissimi, ma possibile che un Pandev o un Vargas non potessero sostituire degnamente sin dall'inizio un Lavezzi o un Cavani in queste condizioni? Perchè aspettare quasi 60 minuti per mettere dentro uno smanioso Pandev sotto-utilizzato negli ultimi due mesi? Perchè aspettare l'eternità di 76 minuti per togliere un Lavezzi totalmente esausto? Costretto poi a togliere un ottimo colpitore di testa come Fernandez (che si era ben disimpegnato durante la partita) per mettere dentro Cannavaro a causa dei crampi che hanno colpito il centrale argentino. Gestione tattica della partita e delle sostituzioni davvero disgraziata.

Arbitro Gervasoni: 5,5 - Il ritmo "dopolavoristico" della partita ne agevola l'arbitraggio, ma nonostante questo commette un paio di sbavature non di poco conto, non ravvisando un fallo da rigore di Aronica su Bergessio e invece ravvisando un fallo inesistente di Cavani su Legrottaglie con il Matador lanciato solo davanti al portiere. 

mercoledì 21 marzo 2012

Coppa Italia 2012 / Semifinale di ritorno / Napoli - Siena 2-0 (10' aut. Vergassola, 31' Cavani)

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Finale di coppa Italia conquistata, qualificazione all'Europa League di fatto già in tasca, ma anche difficoltà fisiche e tanta preoccupazione in vista dell'impegno di domenica col Catania-rivelazione di Montella, senza Maggio e con tanti giocatori azzurri estremamente affaticati.

Il Napoli schiera la miglior formazione possibile, con tutti i titolarissimi, qualcuno già non al meglio prima ancora di cominciare. Il Siena, che alla vigilia fa trasparire intenzioni "remissive" in termini di formazione, alla fine decide di presentarsi con uomini importanti, specie in difesa.

I toscani si chiudono con ordine, ma il Napoli attacca senza foga, con un buon giro palla, con pazienza e già al 7', con una fulminea combinazione a terra tra Lavezzi e Zuniga, mette Cavani in condizione di colpire, ma il Madador spara il pallone altissimo.

Bastano però appena 3 minuti e da una punizione di Lavezzi, Cavani tenta un colpo di tacco che disorienta Vergassola: palla che beffarda schizza alle spalle di Brkic.

Il Siena però mostra subito orgoglio e al 12' potrebbe già pareggiare: cross radente di Larrondo nell'area piccola di De Sanctis e Campagnaro riesce con la punta del piede a deviare lateralmente un pallone d'oro sul quale si stava per avventare Mannini.

Anche gli azzurri però colpiscono duro e ci vuole una prodezza di Brkic per negare a Cavani un gol su splendido tiro al volo (16').

Da quel momento la partita si incanala su un tema tattico ben preciso: gli azzurri tentano di congelare il gioco e i senesi di riconquistare palla il più velocemente possibile, riuscendoci in un paio di occasioni su Gargano e presentandosi minacciosamente nei pressi dell'area azzurra.

Basta però una palla riconquistata su punizione nella propria tre quarti a scatenare la più bella azione della partita una classica fulminea ripartenza iniziata da Cavani e Lavezzi, il Pocho ingrana la sesta, alla sua sinistra si muovono Cavani ed Hamsik in superiorità numerica, Hamsik si decentra e Cavani si sposta verso l'area, il Pocho serve Marek, palombella deliziosa per il Matador che piazza la palla di testa in controtempo con una frustata alla destra di Brkic...un capolavoro da scuola calcio!

Appena tre minuti e (34') Inler fa spellare le mani al pubblico con un bellissimo tiro a volo dal limite che per poco non ripete la prodezza di Londra: stavolta Brkic si supera.

Da qui alla fine del primo tempo la brutta notizia dell'uscita di Maggio, ma una frazione di gioco tranquilla.

Nella ripresa il Siena si lancia con orgoglio nella metà campo del Napoli e gli azzurri non riescono quasi mai a ripartire per almeno due motivi: la evidente flessione fisica di molti azzurri (Lavezzi, Inler e Gargano, in particolare) e l'incapacità dei due esterni azzurri di tenersi alti, preoccupati di proteggere i centrali evitando cross dalle fasce. Alla fine i conti tornano: pur con due torri come Larrondo prima e Bogdani poi e con due ali guizzanti messe lì per cercare di buttare palle in area come Brienza e Sestu, i rifornimenti per le punte senesi scarseggiano e gli azzurri sono bravi anche a limitare al minimo le situazioni di mischia al limite e in area di rigore.

Per cui si soffre tanto, ma De Sanctis deve fare solo un paio di interventi non impegnativi su tiri da lontano, mentre gli ingressi di Dzemaili e Pandev procurano agli azzurri due belle percussioni impostate proprio dai due nuovi entrati, la prima sprecata da Lavezzi (79') e la seconda da Hamsik (85').

I minuti corrono e anche il Siena soffre la stanchezza non riuscendo più a mettere palloni in avanti. Finalmente la sofferenza finisce e voliamo verso Roma dove il 20 maggio ci aspetta la Juve.

Ora Mazzarri deve "pelare" due gatte, una a breve scadenza (presentare una squadra competitiva e fisicamente tonica domenica pomeriggio contro il Catania) e una a più lunga scadenza (trovare soluzioni nel caso in cui Zuniga e Maggio, unici esterni rimasti in rosa, debbano tirare il fiato): in quest'ultimo caso, a mio avviso, le soluzioni più probabili potrebbero essere quella di scalare un centrale sugli esterni (ad esempio Campagnaro a destra e Aronica a sinistra), dando più spazio come centrali difensivi a Britos e Fernandez oppure mettersi a quattro in difesa, con un mediano di ruolo in più (Dzemaili).

Vedremo Mazzarri come se la caverà...ma nel frattempo godiamoci questo traguardo importante, la prima "finale" del Napoli di De Laurentiis!

***

De Sanctis: 6,5 - Nessuna parata, quasi nessun rischio, primo tempo di tutto riposo. Un paio di parate non difficili, ma che denotano concentrazione e un paio di uscite tempestive a chiudere i tagli degli attaccanti senesi

Campagnaro: 6,5 - Due chiusure decisive (12' su Mannini a pochi centimetri dalla porta e 83' su Brienza). Nonostante Larrondo e poi Bogdani arrivano pochi cross giocabili per cui Hugo non soffre troppo

Cannavaro: 6,5 - Partita di grande attenzione: esce con autorevolezza palla al piede in più di una occasione e fa a sportellate sia con Larrondo, sia soprattutto con Bogdani

Aronica: 6,5 - Anche per lui nessun particolare imbarazzo, ben supportato stavolta da Dossena

Maggio: 6 - Una buona discesa non sfruttata da Cavani e due piccole incertezze in fase difensiva, prima di dover mollare per un problema muscolare (dal 41' Dossena: 6 - Entra voglioso di riscattarsi dopo le ultime deludenti prestazioni: non riesce mai a proporsi in avanti, nè a mettere cross in mezzo, ma stavolta è prezioso in fase difensva dove sigilla la fascia e riduce al minimo i rifornimenti aerei per le punte senesi)

Inler: 6 - Nonostante il foltissimo centrocampo senese, stavolta non solo non soffre, ma impone sia la sua fisicità che sulla sua classe, ben coadiuvato da Gargano e Hamsik. Splendido un suo tiro dal limite respinto con parata spettacolare da Brkic. Dopo un primo tempo da 7, un secondo tempo al di sotto della sufficienza in quanto a dinamismo, ma prezioso in un paio di chiusure difensive in appoggio a Cannavaro

Gargano: 6 - Il parziale riposo di Udine ha fatto bene al Mota che è apparso più brillante rispetto alle esibizioni di Londra e Udine, anche se in un paio di occasioni perde palla ingenuamente per tentare di congelare il gioco alla Pirlo (mestiere che a lui non appartiene per nulla). Cala nella ripresa e Mazzarri opportunamente gli dà fiato. Peccato per l'ingenua ma meritata ammonizione che lo priverà della finale (dal 63' Dzemaili: 6,5 - Tanto sacrificio e un paio di belle percussioni che aiutano a rompere l'assedio senese)

Zuniga: 6 - Appare in forma fisica smagliante e lo dimostra soprattutto nel primo tempo sia nei recuperi sia nei cross al centro che mette con continuità finchè è impegnato sul lato sinistro. Con l'ingresso di Dossena passa a destra e arretra molto il suo raggio di azione, dedicandosi quasi esclusivamente alla fase difensiva, facendo però in questo modo rimpiangere l'uscita di Maggio e costringendo gli azzurri a rimanere sempre molto bassi

Hamsik: 6,5 - Sapientissimo nella gestione del pallone e straordinario nel trasformare in oro il contropiede del 2 a 0 iniziato da Lavezzi e "ottimizzato" da Marek con movimento e assist in integrazione perfetta con Cavani. Ripresa di immenso sacrificio difensivo e, al limite delle energie, spreca all'85' il colpo del KO definitivo, ma va perdonato per l'enorme volume di lavoro svolto in mezzo al campo

Lavezzi: 6 - Appare poco brillante come a Londra, anche se a suo merito vanno la punizione messa in area in occasione dell'1 a 0 e l'inizio dell'azione che porta al 2 a 0. La poca lucidità emerge al 79' quando spreca un'ottima palla servitagli da Hamsik (dall' 82' Pandev: 6,5 - Pochi minuti ma di grande qualità: un paio di ripartenze, di cui una quasi letale non sfruttata da Hamsik)

Cavani: 7,5 - I due gol di Udine gli hanno restituito morale e condizione: si muove splendidamente non solo in occasione dei primi due gol, ma anche offrendo alla platea uno splendido tiro al volo respinto da Brkic...e in più il solito lavoro immenso lavoro difensivo, specie nella ripresa

All. Mazzarri: 6,5 - Stavolta i suoi ragazzi non si fanno irretire dalle temutissime trappole tattiche di Sannino: il mister tiene Hamsik sulla linea dei centrocampisti, dando grande equilibrio in mezzo al campo. A mio avviso un po' lento nelle sostituzioni, specie nel caso di Lavezzi, già sulle gambe prima del 60'.

Arbitro Valeri: 8 - Arbitraggio sul velluto, senza difficoltà e senza creare danni. Praticamente non si vede nè si sente e questo è il suo merito più grande. Abbastanza oculata la distribuzione dei cartellini, tra cui a Gargano purtroppo (per noi...) giusta in  termini di regolamento. Due piccole sfumature negative: una non corretta applicazione del vantaggio in una situazione favorevole agli azzurri e qualche contrasto un po' troppo duro, punito meno severamente del dovuto.

martedì 20 marzo 2012

Mercato azzurro: bentornate cazzate!

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Oooohhh, quanto ci mancavano!!!

Le solite "cazzate" travestite da indscrezioni di mercato, come quella che vorrebbe il Napoli interessato a Ivanovic del Chelsea...

Ė ovvio, no? Lì guadagna 4 milioni di euro a stagione, cioè quanto Cavani e Lavezzi messi insieme per cui è ovvio che correrà subito da De Laurentiis per adeguarsi al trattamento che la società prevede per i difensori azzurri.

E voi ve le bevete ancora queste "notizie", messe in giro da "giornalai" da quattro soldi (e i giornalai veri farebbero bene ad offendersi per essere equiparati a questi "acefali")?

Sono 8 anni che il Napoli lavora in un certo modo e si sa che la politica del tetto ingaggi, piaccia o non piaccia, esiste e viene rigorosamente applicata.

Ma c'è chi ancora prova a vendere una copia in più con questi "mezzucci" da mentecatti.

Chi è il prossimo della lista, allora? Piquè del Barcellona? Thiago Silva?

Venghino signori, venghino! Il gran mercato delle cazzate ha riapertoooo!

PS: a proposito:  Il Napoli sempre più vicino a Messi..sì...quando il Barca verrà a giocare a San Siro!

domenica 18 marzo 2012

Serie A 2011-12: 28ª - Udinese - Napoli 2-2 (28' Pinzi, 52' Di Natale, 81' e 85' Cavani)

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Lo devo ammettere: dopo la bruciante delusione di Londra, mi sentivo "svuotato" come tifoso e non avevo proprio voglia di rimettermi a soffrire per il Napoli...mi sembrava ieri che ancora piangevamo a Londra e già era Udinese - Napoli, ossia lo spareggio Champions per giunta dopo la seconda sconfitta consecutiva della Lazio.

Entrambe le squadre, incerottate e rimaneggiate dopo il turno di coppa, si danno battaglia: il Napoli attraverso il possesso palla (a fine partita sarà 65% contro 35%), l'Udinese attraverso una maggiore grinta nei contrasti e nelle seconde palle e cercando di sfruttare al massimo le pochissime occasioni avute.

E in effetti fa rabbia vedere gli azzurri (in maglia gialla questa sera) sotto di due gol grazie alle uniche due vere occasioni create dai friulani nei primi 52 minuti. Come a Londra, il Napoli spreca (almeno 6 o 7 occasioni di una certa pericolosità fino al 2 a 0) e l'avversario raccoglie, anche stavolta, grazie alle distrazioni dei difensori e alle incertezze di De Sanctis.

Per giunta gli azzurri rischiano seriamente il 3 a 0 al 55': Pasquale brucia per l'ennesima volta Zuniga sulla fascia e mette una palla in mezzo che Pinzi (ancora lui!) manca clamorosamente.

A quel punto però cambia l'inerzia tattica e psicologica della partita: Fabbrini si fa beccare da Rocchi per una "pizzicata" a Campagnaro e l'Udinese si ritrova in inferiorità numerica.

Complice la fatica di metà settimana, il consistente vantaggio e la rabbia degli azzurri, l'Udinese si rintana tutta nella propria area di rigore, Mazzarri toglie un centrale difensivo e passa ad un 4-3-3 che poi sembra più un 3-3-4 o un 2-3-5 con gli azzurri che occupano ogni spazio nella metà campo dell'Udinese e non permettono più ai bianconeri di superare la metà campo.

E come succede in questi casi, di riffa o di raffa, qualcosa sempre accade: Domizzi, pressato da Cannavaro su contrasto aereo, ci mette la mano e Rocchi fischia il rigore. Cavani si presenta sul dischetto ma centra...Handanovic che resta fermo in mezzo alla porta e il pallone gli sbatte contro.

Siamo al 75' e sembra una sconfitta scritta, ma il Matador, ferito nell'orgoglio ha una reazione da grandissimo campione: in quattro minuti, quasi come nell'anno del secondo scudetto, infila la punizione che dimezza le distanze (81') e indovina un varco impossibile sul primo palo di Handanovic (85').

Il Napoli domina ormai totalmente il campo, l'Udinese è allo sbando e Zuniga, anche stavolta come a Londra, manca il gol del trionfo, stavolta al 90' con prodezza di Handanovic.

Finisce pari, per ora gioisce la Lazio, che gode tra le due litiganti di questa sera, ma per gli azzurri è comunque un risultato importantissimo per continuare a sperare, evitando la fuga dell'Udinese e confermando un vantaggio negli scontri diretti che potrebbe essere decisivo a fine stagione.

E adesso coppa Italia...mercoledì ci aspetta la ragnatela del "diabolico" Sannino...per conquistare la finale di Roma!

***

De Sanctis: 5 - Lo noto da qualche settimana nel silenzio generale della critica: Morgan non è sereno da un po' e anche stasera commette un grave errore di valutazione sul cross di Fabbrini che porta al gol di Pinzi. Poi per colpa di un retropassaggio troppo leggero di Britos, rischia di commettere un altro pasticcio. Infine appare spaesato anche in occasione del raddoppio friulano...poi diventa spettatore non pagante della rimonta azzurra

Campagnaro: 5,5 - Poteva essere lui a coprire su Pinzi in occasione dell'1 a 0? E dov'era in occasione del raddoppio? A parte questi dubbi una prestazione senza infamia e senza lode, ma generosa

Cannavaro: 6 - Sorpreso in occasione dell'azione dei due gol, tenta di puntare sull'orgoglio e in alcuni frangenti, oltre a fare il suo, si propone in modo elegante anche in fase di costruzione dell'azione

Britos: 6 - Una leggerezza a fine primo tempo rischia di compromettere partita e risultato. A parte questo cerca di fare il meglio con alterna fortuna (dal 64' Vargas: 5 - Appare ancora un pesce fuor d'acqua: nessuno spunto di rilievo...ne deve mangiare ancora di pane duro per capire il calcio europeo!)

Zuniga: 6 - Impegnato molto in fase difensiva dalle discese di Asamoah e Pasquale, nel primo tempo appare impalpabile in attacco. Molto meglio nella ripresa, quando, dopo aver concesso Pasquale il cross del 2 a 0, comincia a correre con ferocia e, nel finale, rischia di segnare persino il gol che avrebbe dato un'incredibile vittoria agli azzurri

Inler: 6,5 - Un ottimo inizio e complessivamente una buona prestazione in un centrocampo nel quale l'Udinese appare comunque in superiorità, finchè Fabbrini non viene espulso e i friulani si rinchiudono nella propria area. Scaltro nello spingere la barriera (cosa non nuova nel suo repertorio) in occasione del primo gol di Cavani.


Gargano: 6 - Da qualche settimana non è più il Gargano straripante di inizio stagione, ma il suo apporto è comunque rilevante, anche in attacco dove impegna Handanovic con un insidioso tiro da fuori (dal 54' Hamsik: 5 - Nessuno spunto decisivo nell'assalto finale. A proposito: ma da giovane non era un ottimo rigorista?)

Dossena: 5,5 - Nel primo tempo assolutamente scadente in fase offensiva, dove, contenuto da Pereyra, non riesce mai a piazzare un cross buon: o non arriva in tempo sulla palla o quando ci arriva i suoi cross sbattono su gambe e stinchi degli avversari: Andrea è purtroppo da tempo la brutta copia del grande alfiere della scorsa stagione. Partecipa anche alla frittata del 2 a 0 lasciando molta libertà a Di Natale che taglia dal suo lato per concludere. Si riprende un po' nell'assalto finale quando riesce anche a mettere qualche buon cross come ai bei tempi

Dzemaili: 7,5 - Il migliore in campo degli azzurri per grinta, determinazione, impegno e per la sua costante partecipazione alle iniziative più pericolose del Napoli con continui assist e tiri in porta. Per esempio si deve a lui il fallo subito per la punizione che accorcia le distanze e l'assist per il gol del pareggio di Cavani.

Pandev: 4 - Nessun tiro, nessun assist, sistematicamente anticipato da Domizzi che non lo lascia respirare. Assolutamente nullo. C'è da preoccuparsi?

Cavani: 6,5 - Impegno difensivo, tanto, confusione in attacco, di più. Appare infatti in serata nera, fallendo pure comicamente l'ennesimo rigore della stagione sparandolo addosso ad Handanovic, ma certo la pessima qualità del gioco offensivo azzurro non lo agevola. Poi all'improvviso tira fuori dal cilindro due magie che evitano agli azzurri una pesante disfatta.

All.Mazzarri: 6 - E' difficile ripartire dopo la batosta di Londra e certo molti azzurri hanno bisogno di riposo, ma anche l'Udinese ha avuto la sua batosta e ha giocato il giorno dopo. Per cui gli alibi non servono, caro Mister. Aggiusta un po' meglio che a Londra l'assetto tattico della squadra costretta alla rimonta non sguarnendo il centrocampo e i risultati si vedono in termini di occasioni da rete che fioccano.

Arbitro Rocchi: 5,5 - Nel primo tempo non fa danni, sia nella valutazione dei falli che nella distribuzione dei cartellini. Giusta la valutazione sul rigore per il Napoli. Non convince in occasione della seconda ammonizione di Fabbrini (che sbatte su Campagnaro ma cerca di evitarlo) e nel non espellere per seconda ammonizione Domizzi che al contrario, in occasione del fallo su Dzemaili che porta al gol su punizione di Cavani, andrebbe riammonito perchè entra netto sull'uomo. Ma sappiamo che Rocchi  da tempo avrebbe dovuto smettere di arbitrare!

mercoledì 14 marzo 2012

Champions 2011-12: Ottavi: Chelsea - Napoli 4-1 d.t.s. (29' Drogba, 47' Terry, 55' Inler, 75' rig. Lampard, 105' Ivanovic)

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Com'è duro scrivere un commento dopo una delusione così bruciante! 

Anche se stasera eravate quasi l'ombra di voi stessi, grazie lo stesso, ragazzi! Grazie lo stesso per questa splendida e speriamo presto "ripetibile" avventura.

Purtroppo la Champions è questa: non puoi commettere tutti quegli errori sottoporta fatti dagli azzurri nei primi 20 minuti di gara senza pagarne il conto alla fine. Non puoi nemmeno competere, tu che hai giocato 8 partite di Champions contro chi, per quanto vecchio e logoro, ne ha disputate più di 100 con finali e semifinali in serie.

Il Chelsea stasera ha tirato fuori l'orgoglio, l'esperienza e la fisicità nei contrasti e nelle palle alte, il Napoli sembrava un micio che ancora deve bene rendersi conto di come catturare il topo.

Ha ragione, Mazzarri! Uno spartiacque importante nella partita è l'infortunio a Maggio, giusto un minuto prima del gol del vantaggio del Chelsea, nato proprio da un cross dal suo lato di Ramires poco pressato da un Cristian menomato...ma non basta questo a spiegare la sconfitta di stasera, caro Mister...

Nei primi 20 minuti il Napoli ha giocato la partita che i tifosi avevano sognato: ficcanti ripartenze, specie con Maggio e con le imbucate centrali degli incursori azzurri: al 10' Cech para su Hamsik, al 12' Cavani tira alto da buona posizione, al 13' sempre il Matador tira di un soffio fuori su bel tiro cross radente di Maggio, al 14' Lavezzi spara su Cech su lungolinea di Inler da metà campo, al 15' Cech para su tiro di Hamsik da fuori area e al 18' Zuniga converge dalla fascia e tira malamente alto. Sei situazioni interessanti e pericolose in appena 10 minuti...poi?

Poi il Napoli comincia a rinculare, tanto, troppo: si abbassa troppo e fa sempre più fatica, anche per la fisicità del centrocampo dei blues, con Lampard, Essien e Ramires, a ribaltare l'azione: a centrocampo si fa fatica a recuperare palloni e, quando si recuperano, si smistano con lentezza e poca precisione, mentre sulle ali gli esterni azzurri si abbassano troppo...insomma il Napoli comincia a schiacciarsi troppo e in questa situazione da un lato si esaltano i pregi degli inglesi (che possono giostrare continuamente con le palle alte) e si annullano quelli degli azzurri (le ripartenze), mettendone allo scoperto i limiti difensivi.

Il gol di Drogba quindi, frangente sfortunato a parte per l'invalidità di Maggio, arriva come logica conseguenza del cambiamento degli equilibri delle forze in campo e la squadra, con l'ingresso di Dossena, continua a mostrare le stesse difficoltà iniziate dopo i primi 20 minuti.

Stesso copione nella ripresa: sempre palloni alti in area, sempre troppo dietro, sempre troppo timorosi, tanto che De Sanctis su una innocua palla alta in area non chiede a Campagnaro di lasciargliela e Hugo la mette giustamente in angolo, senza però aver nessun avversario nei paraggi.

Dall'angolo successivo, Campagnaro e Cavani si perdono Terry e il capitano del Chelsea fa 2 a 0.

A questo punto il Napoli reagisce e la musica cambia, eccome! Su una ribattuta di Terry, Inler da fuori controlla e sfoggia il suo pezzo pregiato: tiro di controbalzo imparabile per Cech: 2 a 1!

Il Chelsea riesce a farsi pericoloso con uno straordinario lampo di classe di Drogba a cui De Sanctis oppone la più bella parata del suo ultimo poco convincente mese (65') e dopo appena 6 minuti Zuniga ha l'occasione d'oro per chiudere il discorso qualificazione: stavolte le finte di "Zuzzù Millefinte" spalancano al colombiano una voragine davanti a Cech, ma Camilo spara sul portiere del Chelsea e poi la palla sbatte sul corpo di Lavezzi.

Quattro minuti dopo (75'), Dossena fa la stessa sciocchezza che lo aveva visto uscire indenne da Parma: fallo di mano in area e stavolta è rigore, trasformato dall'infallibile Lampard: 3 a 1...stesso punteggio dell'andata e supplementari in vista.

Nel frattempo mentre Di Matteo rispolvera el nino Torres, Mazzarri si affida ai suoi "titolarissimi", forse fin troppo, quando forse servirebbe più forza da centrocampo in avanti e uno Dzemaili al posto di uno spento Hamsik potrebbe spostare qualche equilibrio per ribaltare l'inerzia del centrocampo.

Sembra che il 3 a 1 di Lampard paralizzi entrambe le squadre che si arrendono all'idea dei supplementari: qui la prima occasione è per Hamsik che al 92'  tira a volo di poco alto all'incrocio dei pali...una di quelle conclusioni che altre volte Marek ha messo dentro, ma gli azzurri sono sempre più divorati da tensione e stanchezza e l'esperienza dei blues diventa sempre più decisiva: al 100' De Sanctis (ahi, ancora lui... ma che ti succede Morgan?) buca clamorosamente un'uscita fuori area in altri tempi gestita senza troppi imbarazzi e Torres si trova la porta vuota, seppur defilato, ma conferma di essere un centravanti in piena crisi, mettendo la palla clamorosamente fuori.

Ma non puoi regalare al Chelsea troppe di queste occasioni! Proprio sullo spirare del primo supplementare, a difesa schierata, tutta dietro, il Chelsea trova un varco tra Dossena e Aronica, la palla arriva a Drogba che, defilato all'interno dell'area, sul lato destro,  supera Cannavaro e spinge un rasoterra in mezzo all'area, dove Ivanovic (!), rimasto lì dopo una precedente situazione di calcio piazzato, all'altezza del dischetto del rigore, segna un rigore in movimento: 4 a 1!

Solo a questo punto Mazzarri decide di cambiare qualcosa, ma a mio avviso ci mette del suo per concludere la frittata: anzichè irrobustire il centrocampo per meglio rifornire gli attaccanti, toglie uno spento Hamsik e mette dentro Pandev e poi toglie Aronica, inserendo Vargas e passando ad un 4-2-4.

E' vero che gli azzurri non hanno più nulla da perdere, ma il Mister commette un errore da allenatore principiante, credendo che inserendo tanti attaccanti sia più facile fare gol: invece, come succede sempre in questi casi, il centrocampo azzurro, già stanco, va in netta inferiorità numerica e non arriva più nessun pallone giocabile agli attaccanti azzurri, tanto che il taccuino delle occasioni da rete resta desolatamente vuoto...e il Chelsea riesce pure a fare...il Napoli, rubando palla in mezzo al campo e ripartendo in contropiede!

L'esperienza del Chelsea a questo punto sale in cattedra: palle recuperate, falli subiti, palloni di ricambio chiesti ai raccattapalle perchè non sufficientemente gonfi (!): le studiano davvero tutte i blues per far correre sempre di più il cronometro e non bastano nemmeno i due minuti di recupero alla fine del secondo supplementare per alimentare le ultime speranze azzurre.

L'occasione della storia è svanita e non ha senso rimpiangere i gol non fatti nella partita di andata, perchè un Napoli appena sufficiente avrebbe potuto segnare ben più di un gol questa sera ed è più qui a Londra, dove tutti i suoi uomini chiave sono mancati, che non al San Paolo, dove gli azzurri hanno dato tutto, che il Napoli ha perso la sua occasione storica.

Però ringraziamo lo stesso questi ragazzi che ci hanno portato sin qui: consoliamoli con un grande abbraccio, asciughiamo le loro lacrime che sono le nostre lacrime e incoraggiamoli come sempre, più di sempre, sin da domenica sera...il campionato non dà tempo e spazio a chi è deluso, men che mai adesso che ci samo rimessi miracolosamente ma meritatamente in corsa per la Champions del prossimo anno.

Forza ragazzi, siamo tutti con voi, stasera più che mai! 

***

De Sanctis: 5 - Non può nulla sul gol di Drogba e nemmeno su quelli di Terry e Ivanovic, ma mezzo voto in meno perchè non chiama la palla a Campagnaro costringendolo alla deviazione in angolo da cui nasce il 2 a 0. Per poco non regala anticipatamente il 4 a 1 a Torres per una clamorosa uscita a vuoto dopo 100 minuti esatti. A volte bene nell'approccio aggressivo nelle uscite alte e nelle parate a terra, come ad esempio al 5' su Sturridge. Eccezionale parata al 65' su Drogba che già l'aveva vista dentro.

Campagnaro: 4,5 - Soffre tantissimo sulle palle alte come previsto alla vigilia e perde più di un duello aereo (vedi gol di Terry). Si perde troppe volte sui palloni vaganti in area come nel caso del gol di Ivanovic, liberissimo davanti a De Sanctis

Cannavaro: 5 - Anche Paolo soffre tanto, ma a suo merito va il salvataggio a fine primo tempo sulla botta a colpo sicuro di David Luiz. Si perde anche la marcatura di Terry in occasione del 2 a 0 e per tamponare Drogba spalanca una voragine in piena area ad Ivanovic per il gol decisivo

Aronica: 5 - Mi spiace per Totò, ma, dopo il miracoloso salvataggio dell'andata, stavolta perde nettamente il duello cruciale che porta Drogba al gol del vantaggio e lascia lo spiraglio decisivo che dà il via all'azione del 4 a 1 (dal 110' Vargas: SV - Steccano i tenori, cosa puoi pretendere dal giovane "cucciolo"?)

Maggio: 6,5 - Appare uno dei più sciolti nella corsa e crea le premesse per l'occasione gol di Cavani al 13'. Poi un movimento storto su un tackle ne limita la capacità di corsa e lo costringe ad uscire  (dal 36' Dossena: 4,5 - Soffre tantissimo in fase difensiva le incursioni sulle fasce e poi il "disastro" che porta al rigore del 3 a 1 per uno stupido fallo di mano...e mica è sempre Parma, caro Andrea! Qualche buona iniziativa offensiva, ma corresponsabile dei troppi spazi concessi all'inizio dell'azione del 4 a 1)

Gargano: 5 - Ci si aspetta da lui che rubi palla e faccia riavviare velocemente l'azione, ma nel primo tempo non riesce a fare bene nè l'uno nè l'altro e sbaglia anche scelte e cambi di gioco. Un po' meglio nella ripresa quando riesce anche a trovare un tiro da fuori a qualche minuto dalla fine del secondo tempo, ma ininfluente nei supplementari

Inler: 6,5 - Primo tempo a due facce: comincia benissimo con tanti palloni recuperati e azioni avviate con precisione, poi, intorno alla mezzora, comincia a perdere lucidità, arrivando secondo sul pallone e smistando i palloni ai compagni con molta fatica e poca precisione...e la squadra comincia a soffrire seriamente. Si riprende nel secondo tempo dove combatte su ogni pallone e trova un gol strepitoso, ma con l'assetto troppo irrazionale di Mazzarri nei supplementari perde l'inerzia del centrocampo

Zuniga: 5,5 - Alterna cose buone sia in difesa, con ottime diagonali, che in avanti, dove appare uno dei più brillanti. Un paio di grossi svarioni difensivi nella ripresa per fortuna senza conseguenze. Ha l'occasione d'oro per il secondo gol al 71', ma dopo essersi liberato splendidamente con una delle sue finte, si vede ribattere il tiro da Cech

Hamsik: 4,5 - Straordinaria partita di sacrificio in fase difensiva, ma viene persa totalmente la sua dimensione di costruttore del gioco offensivo azzurro, anche perchè rifornito con scarsa qualità dai due mediani. Bellissima una sua conclusione a volo di poco alto ad inizio supplementari (dal 106' Pandev: 5 - In un assetto a quattro punte, nessuno recupera più palloni a centrocampo e Goran fa fatica ad accendersi

Lavezzi: 4,5 - Sbaglia completamente la partita della sua vita. In Inghilterra ha sempre disputato bellissime prestazioni, ma stasera appare imballato, involuto e spreca una grossa occasione su lancio verticale di Inler al 14' sparato in bocca a Cech. Non trova mai la giocata di genio, l'ispirazione, lo spunto...che peccato, ragazzo mio! Che pena vederti piangere così a fine partita!

Cavani: 4,5 - Ci si aspetta un colpo risolutore e le occasioni arrivano, ma il Matador le spreca malamente, in particolare al 12', al 13' e al 32'. Si perde anche Terry in occasione del gol del 2 a 0. Poi la partita perde qualunque senso tattico e il Matador si dibatte tra salvataggi da ultimo uomo e inutile movimento in attacco, ma manca la lucidità della manovra e, quando la squadra si schiera a quattro punte, mancano i rifornimenti

All. Mazzarri: 4,5 - Le occasioni da rete ci sono, ma non è colpa del mister se i tenori azzurri "steccano" sotto porta. A demerito del mister il fatto di non esser riuscito a caricare nella giusta misura i suoi ragazzi, di non aver lavorato a sufficienza sui meccanismi difensivi sulle palle alte e sui calci piazzati (specie dopo l'allarme premonitore col Cagliari) e sulla insensatezza tattica delle ultime due sostituzioni: con un 4-2-4 con i soli Inler e Gargano a metà campo e Vargas e Pandev in aggiunta a Lavezzi e Cavani, la squadra perde totalmente il controllo del centrocampo e non riesce più a rifornire i suoi terminali offensivi

Arbitro Brych (Germania): 5 - A tratti, specie nel finale del primo tempo, in modo più evidente nella ripresa, e in modo quasi sfacciato nei supplementari tollera un po' troppo il gioco duro, non ammonendo Essien e Inler per due falli decisamente da ammonizione e penalizzando coi cartellini più gli azzurri che i blues.

venerdì 9 marzo 2012

Serie A 2011-12: 27ª - Napoli - Cagliari 6 - 3 (10' Hamsik, 19' Cannavaro, 30' aut. Astori, 37' Larrivey, 56' rig. Lavezzi, 70' Gargano, 77' Larrivey, 84' Maggio, 92' Larrivey)

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Quando intorno all'86' la regia televisiva inquadra, a partita ormai abbondantemente chiusa, in panchina, sorridenti e felici, Gargano, Hamsik e Lavezzi, vengono alla mente immagini lontanissime nel tempo e commoventi che danno la misura di quanta strada abbiano fatto questi ragazzi ormai uomini assieme al Napoli.

Presentati in una calda giornata di luglio del 2007, nello scetticismo generale di semisconosciuti, nella contestazione di alcuni tifosi che, al ritorno in A, pretendevano nomi importanti, i tre ragazzini di allora oggi sorridono in panca, dopo aver segnato tutti e tre insieme alla vigilia di un appuntamento con la storia.

E tornano anche in mente i ricordi lontani dell'ultima "cinquina" di vittorie consecutive in campionato: anno 1989-1990, aprile 1990, secondo scudetto e ultime 5 di campionato vinte strappando uno scudetto al Milan sul filo di lana.

Questo Napoli ha fatto anche meglio, perchè allora una di quelle 5 vittorie fu ottenuta a tavolino (la famosa monetina di Alemao a Bergamo), anche va ricordato che sempre quell'anno gli azzurri ottennero un altro filotto di 5 vittorie nelle prime 5 giornate e quasi tutte senza Maradona!

Ma torniamo a stasera: Cellino lo aveva detto e temuto alla vigilia...il Cagliari viene a Napoli per limitare i danni...e infatti bastano tre azioni, una ogni 10 minuti, per scavare una voragine (3 a 0) nella quale il Cagliari sprofonda e non si riprende più.

Il Napoli è decisissimo, determinatissimo, con la mentalità da grande squadra, concentratissima sull'impegno di stasera, facendo apparire l'impegno di Londra lontanissimo.

Il 3 a 1 di Larrivey e il successivo pericolo procurato da Thiago Ribeiro (42') sul quale De Sanctis si salva con un goffo "bagher" sono però solo una breve e illusoria fiammella in una partita nella quale gli azzurri appena accelerano asfaltano i malcapitati rossoblù: Lavezzi martella la difesa avversaria e richiude lo spiraglio aperto dal connazionale che ricorda vagamente Batistuta, anche se nè è lontanissimo in termini di classe.

Il 4 a 1 del Pocho simboleggia la fine vera della partita, sulla quale poi Gargano infierisce come contro il Genoa.

A 20 minuti dalla fine, sul 5 a 1, è davvero difficile mantenere la concentrazione alta, per cui non soprende che arrivi il secondo gol di Larrivey su caparbia azione del talentuosissimo Ibarbo.

Ci pensa però Maggio a chiudere qualunque ipotesi remota di rimonta e a quel punto davvero sembra di assistere all'allenamento del giovedì: torello, fraseggi infiniti per far passare il tempo e un alleggerimento troppo "leggero" di Campagnaro a tempo ormai scaduto che offre a Ibarbo la palla per un altro assist a Larrivey che fa addirittura tripletta!

E' il 92' e Brighi fischia subito la fine, peraltro già arrivata da almeno 35 minuti.

Una giostra, un cesto delle delizie, un gustosissimo antipasto di gol e spettacolo in vista della "partita del secolo", quella che potrebbe portare il Napoli tra le otto grandi d'Europa.

Sembra, dalle dichiarazioni di Mazzarri e dalla prestazione degli azzurri, che l'allarme Arsenal sia stato colto e ci sia la concentrazione giusta per affrontare il grande evento: speriamo che gli azzurri tengano fede alle premesse di questa sera e non sia siano "scaricati" troppo per l'entusiasmo di questa trionfale vittoria.

Tutti a Londra, come on boysss!!!

***

De Sanctis: 5,5 - Morgan continua a non convincermi da qualche settimana. Secondo tempo da spettatore e riesce nell'impresa di subire ben due gol. Nel primo tempo un intervento "facile" su tiro da fuori di Conti ma anche una smanacciata affannosa in angolo, chinandosi goffamente per terra al 42' su tiro in controtempo di Thiago Ribeiro che per poco non costa il 3 a 2. Sorpreso ma non colpevole sul primo gol di Larrivey.

Campagnaro: 6,5 - Nessun pericolo dalle sue parti e ottime diagonali a protezione di Cannavaro. Si distrae solo a risultato acquisito regalando due gol a Larrivey nel finale quando ormai la partita non ha più senso.

Cannavaro: 6,5 - Battuto nel duello di testa con Larrivey in occasione del primo gol, si consola col suo primo gol stagionale in maglia azzurra e con una serie di buoni interventi difensivi quasi da libero di altri tempi. Qualche piccolo calo di attenzione sul 3 a 0, ma più che comprensibile

Aronica: 6,5 - Bellissimo duello fisico contro il talentuoso Ibarbo il quale però nel primo tempo non tira mai in porta e lo sconcerta solo al 42' in occasione dell'assist che Ibarbo fa per Thiago Ribeiro. Totò vince i suoi duelli contro l'avversario quasi sempre con le buone e gli concede qualcosa soltanto a risultato acquisito, come nel caso dell'azione insistita di Ibarbo che porta al gol del 5 a 2.

Zuniga: 6,5 - Stavolta "Zuzzù Millefinte" fa le finte giuste, con misura. Il colombiano appare finalmente tonico, asciutto e veloce nelle giocate, pronto a farsi valere sia in fase difensiva dove non trova alcuna difficoltà, sia in fase offensiva dove dialoga deliziosamente con Lavezzi. Con l'uscita di Gargano, conclude la ppartita nella insolita posizione di mediano accanto ad Inler.

Gargano: 7 - Spesso gioca in pressing molto vicino ad Inler. Appare più tonico rispetto all'ultima uscita di Parma. Mezzo voto in più per l'azione del 5 a 1 che Walter va ad iniziare, imbeccando Cavani in area per poi raccogliere l'assist del compagno e concludere con uno splendido gol di sinistro! (dal 74' Vargas: 5,5 - Non fa danni, ma, ansioso di fare bene, non trova mai la misura giusta per servire i compagni e farsi servire a sua volta)

Inler: 6 - Alterna ottimi cambi di gioco e interventi fisicamente importanti a giocate molto imprecise: ancora non ha trovato la giusta dimensione in questo centrocampo, anche se in certi frangenti dà l'impressione che sta cominciando a capire come si dovrebbe guidare la "macchina-Napoli" nella sua posizione tattica

Dossena: 6,5 - Solo una lieve incertezza nella propria area di rigore, ma nel primo tempo eccellente sia in fase difensiva dove spesso sguaina la spada in supporto di Aronica contro il temibile Ibarbo, sia in fase offensiva dove viene innescato bene da Inler e soprattutto dal Pocho. Cala un po' nella ripresa, ma per fortuna non c'è bisogno più di tanto del suo contributo per cui Andrea tira i remi in barca e si concentra sulla fase difensiva

Hamsik: 6,5 - Bellissimo gol da fuori area con chirurgico rasoterra che coglie il palo interno alla destra di Agazzi, poi tanto sacrificio in mezzo al campo ma anche un paio di alleggerimenti verso i centrali difensivi davvero troppo azzardati e pericolosi (dal 63' Maggio: 6,5 - Appare in netto crescendo di condizione e approfitta dello splendido assist di Pandev per tornare al gol dopo tempo immemorabile...buon segno)

Lavezzi: 8,5 - Ancora una volta il fattore decisivo del match: accende la manovra offensiva azzurra alternandosi tra fascia destra (dove trova un assist su punizione e l'autogol del 2 a 0) e sinistra, dove illumina le giocate di Dossena. Subisce un'infinità di falli e si sacrifica anche in fase difensiva...Chiude in bellezza procurandosi il rigore e trasformandolo con disinvoltura prima che Mazzarri gli conceda la standing ovation ...che cosa vuoi di più da questo meraviglioso ragazzo? (dal 59' Cavani: 6,5 - Anche a partita abbondantemente vinta, feroce nella ricerca della porta e uno score di tutto rispetto: l'assist per Gargano e due occasioni da gol)

Pandev: 7 - Purtroppo Mazzarri, nel suo momento migliore della stagione, lo ha accantonato per troppo tempo e il macedone nel primo tempo mostra di aver perso quello smalto e quella brillantezza ostentata tra novembre e gennaio. Poi sboccia nella ripresa, dove, a parte il gol che sfiora al 47', offre un concentrato di assist e classe da far spellare le mani ai tifosi azzurri: un assist per il 6 a 2 di Maggio e un assist a Cavani che sfiora il gol al 62'. Ma oltre a questo uno spettacolo di tecnica e classe!

All. Mazzarri: 8 - Benissimo l'approccio mentale e la fase difensiva, benissimo per lo schieramento iniziale e per i tempi delle sstituzioni, ma perchè riproporre un gioccatore di così gran classe come Pandev soltanto stasera?

Arbitro Brighi: 6,5 - Sempre con quella faccia deprimente da eterno sfigato, stavolta non fa disastri e ammonisce (quasi) il giusto, ma prende mezzo voto in meno perchè non penalizza abbastanza a mio avviso il gioco troppo falloso dei difensori cagliaritani, specie sul Pocho anche stasera martoriato e perchè non espelle Canini, già ammonito, per il fallo da rigore su Lavezzi! Altre due "perle" al 48' quando ferma Gargano per un fallo inesistente su Astori che scivola da solo (Gargano si sarebbe avviato con altri due compagni verso il povero Agazzi) e al 53' quando non ammonisce Perico per un brutto fallo su Hamsik

Il Corriere dello Sport e il giornalismo "pasta e fagioli"

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Dopo il calcio "pane e salame" di Mondonico, ecco il giornalismo "pasta e fagioli" del Corriere dello Sport.

Due titoli, uno dedicato al presidente e uno all'allenatore, che messi uno a fianco all'altro producono effetti esilaranti!

E pensare che oggi c'e' gente che avra' speso un'euro per leggere questo capolavoro di umorismo involontario.

Evviva il giornalismo "pasta e faglioli"...ma attenti alle conseguenze...e attenti anche voi a....non mollare!


martedì 6 marzo 2012

Attento, Napoli! Che Arsenal-Milan ti serva di lezione!

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Lo pensavo al fischio finale del "primo tempo" col Chelsea, ne sono ancora piu' convinto oggi dopo aver visto la fragorosa sconfitta del Milan nel match di ritorno contro l'Arsenal nel quale la squadra di Allegri, forte di un larghissimo vantaggio nella partita di andata, ha rischiato seriamente la clamorosa eliminazione.

Mi ha colpito molto, dopo la partita, l'espressione pallida e ancora spaventata del telecronista-tifoso del Milan, Carlo Pellegatti, che ricordava ancora con terrore la tremenda eliminazione che il Milan subi' a La Coruna (0 a 4) dopo aver largamente vinto (4 a 1) la partita di andata.

Insomma, spero che Mazzarri faccia vedere agli azzurri la partita del Milan di ieri sera, che faccia rivedere i clamorosi errori in difesa (Thiago Silva, che in genere non sbaglia mai!) e in attacco (Ibra, Nocerino, El Sharaawi, Emanuelson), frutto di un evidente difetto di attenzione mentale piena all'evento che si stava svolgendo.

Stasera si sono salvati Abate (straordinario il suo ardore e impegno agonistico per tutta la partita!), e in parte Abbiati (che ha evitato miracolosamente lo 0 a 4 che avrebbe portato l'incontro ai supplementari) e Mexes.

Si e' visto invece chiaramente che effetti deleteri puo' portare in campo una scarsa preparazione mentale ad un incontro che si crede gia' vinto.

Parliamoci chiaro, ragazzi (e mi rivolgo direttamente e a muso duro agli azzurri): al Chelsea basta vincere 2 a 0 per qualificarsi e a subire due gol, se si entra in campo come e' ntrato il Milan ieri sera, ci si mette poco, pochissimo!

Stasera il Milan ci ha messo "appena" 25 minuti e, prima del 2 a 0, Abbiati ha dovuto compiere un altro paio di interventi eccezionali per evitare ulteriori guai: quindi occhi aperti, ragazzi! Non credete di aver gia' vinto, altrimenti rischieremo una figura ben peggiore di quella fatta dal Milan...e una volta che cominci male, lo ha dimostrato ancora una volta il Milan stasera, diventa quasi impossibile ritrovare concentrazione e motivazioni!

Quindi non e' successo niente al San Paolo: Lavezzi, Cavani e Mata non hanno segnato, siamo sullo 0 a 0 e dobbiamo giocarci, con la sciabola e il coltello tra i denti, l'occasione della storia allo Stamford Bridge.

Avanti ragazzi! Avanti Napoli! Che Arsenal-MIlan ti serva di lezione!

lunedì 5 marzo 2012

Il Napoli che (non) vorrei: ancora una gazzarra per la vendita dei biglietti

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Come per le trasferte dello scorso anno in Europe League, come per la trasferta a Manchester, come per la trasferta a Monaco...insomma: come sempre!

Diamo evidenza all'articolo pubblicato da Tuttonapoli.net sull'ennesima odissea vissuta dai tifosi per acquistare un biglietto per Chelsea - Napoli ai botteghini del San Paolo e su Internet...

...e nel frattempo si parla gia' di biglietti in mano ai bagarini in vendita a 300 euro: sono del settore ospiti o di altri settori dello Stanford Bridge? Se fossero del settore ospiti, un vero tifoso del Napoli non dovrebbe MAI abbassarsi ad acquistarli a queste condizioni: la passione per il Napoli termina (e deve fermarsi) dove inizia...la camorra...altrimenti questa catena non si spezzera' mai!

Se ci sono state prepotenze, non basta lamentarsi scrivendo alle radio, ai giornali o alle TV: bisogna denunciare i fatti alle autorita' di Pubblica Sicurezza!

Se poi fossero venduti tagliandi di settori diversi dal settore ospiti, attenzione! Ricordate cosa accadde a Liverpool? La Polizia inglese non transige e non vi lamentate poi se non riuscirete ad entrare nello stadio!

Nel frattempo con un comunicato ufficiale, la societa' Calcio Napoli informa che tutti i biglietti del settore Ospiti sono stati venduti e che non sara' possibile per i tifosi del Napoli accedere allo Stanford Bridge con biglietti di altri settori dello stadio.

Parma-Napoli (2012), commentata da Carmine Martino e Raffaele Auriemma

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domenica 4 marzo 2012

Serie A 2011-12: 26ª - Parma - Napoli 1 - 2 (40' Cavani, 77' Zaccardo, 86' Lavezzi)

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Il risultato non tragga in inganno! Il Napoli si riprende ciò che gli era stato tolto nella partita di andata, ma quanta fatica e quanta fortuna dietro questo successo!

Una difesa disastrosa e disastrata: prima gli infortuni di Britos e Grava, poi le difficoltà di tutta la difesa contro la feroce grinta agonistica degli avanti del Parma creano i presupposti per una partita strana, nella quale il Napoli è sempre in allarme dalla cintola in giù, aggredito in tutti i settori della sua metà campo e graziato in più di una occasione sotto porta (dopo 30 secondi errore di Galloppa, dopo 29 minuti ancora Galloppa, dopo 43 minuti rigore in movimento fallito da Paletta, dopo 56 minuti Mariga che spara altissimo su assist di Biabiany).

Il Napoli appare stanco, disordinato e disorientato, dall'orario, dagli impegni con le rispettive nazionali e da un avversario motivato dall'ex tecnico azzurro Donadoni e inferocito per la vittoria incredibilmente sfumata a Marassi al 97' la scorsa settimana.

Biabiany e Mariga pressano alti e aggiungono fisicità al grezzo ma interessante lavoro di Okaka, scuola Roma, già da qualche anno affacciatosi alla ribalta della massima serie e che Cannavaro soffre tantissimo per il suo dinamismo e la sua fisicità.

Il primo tempo è una gran tonnara: nei primi 40 minuti tanta corsa, tanti falli, anche se non cattivi, ma pochissime occasioni, due per il Parma con Galloppa e una per il Napoli col Pocho.

E' proprio il Pocho, al 40', con una sua splendida accelerazione con cambio di direzione a sconcertare la difesa del Parma e a servire a Cavani il pallone che il Matador trasforma in rigore.

Ancora un errore del Matador dal dischetto, ma per fortuna lo stesso Matador rimedia e sulla respinta di Mirante ribadisce in porta.

Il vantaggio non cambia gli equilibri: il Napoli dietro trema sempre e Paletta mette a lato di pochissimo un rigore in movimento, al termine di un'azione veloce nata, in verità, da un fallo non rilevato ai danni del Pocho.

La ripresa vede il Parma all'assalto dell'area di rigore azzurra: Dossena tocca di mano durante u contrasto aereo, ma Valeri ritiene (probabilmente a ragione, rivisto alla moviola) involontario il colpo di polso di Dossena che nasce dallo slancio che il difensore azzurro si dà per staccare di testa.

A parte però un'occasione per Mariga (56'), la pressione del Parma appare sterile ed è anzi il Napoli che in alcune occasioni riesce a ribaltare l'azione con discreta pericolosità.

Dagli e dagli, però, a furia di farsi schiacciare dietro, gli azzurri prendono l'inevitabile pareggio: Campagnaro, anzichè accompagnare la palla sul fondo, si spaventa e la tocca in angolo, dal cui cross Paletta anticipa Maggio e calcia verso De Sanctis il quale respinge sui piedi di Zaccardo che, appostato sul palo alla destra di Morgan, anticipa Fernandez e segna un tipico gol "alla Zaccardo" (su angolo appostato sul secondo palo).

La partita resta animata, ma tecnicamente brutta: il Parma tenta di segnare ancora e si sbilancia pericolosamente e il Napoli, seppure in netto fuorigioco, trova il gol con il Pocho che scappa (troppo) alle spalle dei difensori e insacca alle spalle di Mirante in disperata uscita.

I pericoli fioccano in area azzurra, eppure è il Napoli ad avere l'occasione più nitida del finale di partita: recupero palla sulla propria tre quarti, Cavani , Inler e Lavezzi scattano in avanti in superiorità numerica nettissima, Cavani serve Inler che mette una splendida palla in mezzo all'area per il Pocho che, solo davanti a Mirante, prende il palo!

Nel finale altra protesta per fallo di Fernandez su Giovinco in area azzurra, ma per Valeri è tutto regolare e finalmente arriva il fischio finale!

Il Napoli si ritrova, fortunosamente, con la quarta vittoria consecutiva in campionato (quinta in totale se consideriamo anche la Champions), ma scatta l'allarme difesa, con due perdite che potrebbero essere di lunga durata come Grava e Britos, appena ritrovati nelle scorse settimane e con un solo vero cambio, peraltro poco convincente come Fernandez, dietro i soliti tre...la ricorsa al terzo posto continua, ma appare davvero durissima e difficile!

***

De Sanctis: 5,5 - Gli arrivano pericoli da tutte le parti, la difesa appare davvero in grossa difficoltà, eppure deve compiere soltanto un intervento, dopo appena 30 second di gioco, su Galloppa. Letteralmente graziato da Paletta al 43'. Buon intervento su Valdes al 67', ma appare non impeccabile nell'azione del pareggio di Zaccardo che sfrutta una sua respinta corta su tiro di Paletta. Da qualche settimana a questa parte appare meno sicuro del solito.


Grava: 5 - Appare davvero in pessima vena, non riesce mai a mostrare il suo senso di anticipo e anzi viene bruciato dopo un minuto da Giovinco beccandosi una meritata ammonizione. Costretto a lasciare per un problema muscolare (dal 36' Fernandez: 5 - Entra in un clima davvero infuocato, mostra ancora una volta i suoi pregi -testa alta e palloni in avanti precisi- e difetti -lentezza e scarso tempismo nell'anticipo, come nel caso del gol di Zaccardo-) 


Cannavaro: 5 - Troppe incertezze e passaggi a vuoto. Troppe volte pretende di uscire palla al piede col pressing asfissiante di Okaka e Mariga. Conferma al contrario la regola che se al suo fianco Grava gioca bene, Paolo fa grandi prestazioni: oggi Grava è assente e Paolo ne risente tantissimo.


Britos: 5 - Appare da subito fuori condizione, messo in difficoltà troppo spesso da un non irresistibile Biabiany. Esce per un risentimento nello stesso punto del piede infortunato al trofeo Gamper! Speriamo bene, perchè atrimenti rischiamo di perdere l'uruguaiano fino a fine stagione (dal 19' Campagnaro: 5 - Appare il migliore dei centrali nonostante dovrebbe essere in teoria il più affaticato, cala però alla distanza e anche lui fa tremare la difesa azzurra. Regala inspiegabilmente un angolo dal quale nasce il pareggio del Parma)


Maggio: 5 - Discreto in fase di spinta, non appare purtroppo convincente in fase di contenimento. Si fa anticipare da Paletta in occasione del tiro sul quale poi Zaccardo trova il pareggio.


Gargano: 5,5 - Non appare brillante come nelle ultime apparizioni: fa molta confusione in fase di costruzione del gioco sin da subito, creando i presupposti per l'occasione di Galloppa dopo appena 30 secondi di gioco. Solita generosità nel pressing, anche Walter però, come Cannavaro, tenta troppo spesso si uscire palla al piede sul feroce pressing avversario (dal 59' Inler: 5,5 - La sua sostanza serve in alcune circostanze e serve un assist per il clamoroso palo del Pocho a porta vuota. Purtroppo però in fase difensiva non apporta i benefici sperati e anzi sembra che con il suo ingresso al posto di Gargano i buchi aumentino)


Dzemaili: 5,5 - Non dà consistenza al centrocampo e nel contempo, in una posizione da mediano puro, non ha la possibilità di sfoggiare le sue doti di incursore e mezzala di qualità e percussione. Anche lui, come Gargano, sbaglia molto e non riesce a farsi trovare libero dai compagni per eludere la morsa del pressing avversario. Dffidato, salterà il prossimo match per squalifica, causa ammonizione.


Dossena: 5,5 - Prova a rendersi utile sia in fase difensiva, dove migliora col passare dei minuti, sia in fase offensiva, dove però non viene mai servito bene dai compagni che preferiscono il lato destro o le vie centrali. Rischio enorme con un intervento forse involontario, ma che se fosse stato visto da Valeri, avrebbe provocato un rigore contro.


Hamsik: 6 - Nel primo tempo due "magie" purtroppo non sfruttate dai compagni: un tacco col quale pesca Maggio liberandosi dal pressing di due avversari sulla linea laterale e un sontuoso assist di prima in contropiede per Cavani che purtroppo non vince il contrasto con un difensore avversario,ultimo baluardo prima della porta. Nella ripresa grande sacrificio in fase difensiva ma nessun contributo in fase offensiva


Lavezzi: 9 - Se il Napoli ha vinto oggi è tutto merito del Pocho. Tantissimo sacrificio in fase difensiva, tantissime botte, falli e trattenute non viste da Valeri e tante "perle" di classe: al 25' un tiro a giro di poco a lato, uno straordinario cambio di direzione in velocità con assist a Cavani per l'azione che provoca il rigore a favore degli azzurri, un gol, seppure in fuorigioco decisivo, un altro fallito a porta vuota. Immenso, decisivo come mai prima.


Cavani: 6,5 - Anche per lui tantissimo sacrificio in fase difensiva e lo spunto che spezza l'equilibrio della partita. Mezzo voto in meno per aver fallito di nuovo un calcio di rigore, con successiva pronta trasformazione sulla parata di Mirante. Assistman per il Pocho e sempre sul punto di rendersi pericoloso


All. Mazzarri: 6 - Costretto a gestire una partita difficilissima per l'orario, per la settimana "disordinata" e per i guai fisici che la difesa azzurra subisce nel corso del primo tempo. Il risultato non deve ingannare perchè l'assetto difensivo resta disastroso per tutta la partita, ma i guai fisici dei suoi difensori gli sottraggono due delle tre sostituzioni, limitandogli quindi quasi del tutto la possibilità di trovare varianti tattiche per migliorare l'equilibrio della squadra.


Arbitro Valeri: 2 - Nel primo tempo buona distribuzione dei cartellini, con uniformità e decisione, opta correttamente per il rigore a favore del Napoli e preciso nella valutazione dei falli, tranne che al 43' quando non rileva un fallo netto su Lavezzi dal quale si origina l'occasione fallita da Paletta. Disastroso, allucinante nella ripresa! Non vede a inizio ripresa il fallo di mano di Dossena  (forse però involontario, come dimostra la moviola), smette di applicare il suo metro di valutazione nelle ammonizioni e non espelle Mariga per fallo sul Pocho, non fischia più nulla a favore di Pocho, che prende colpi e trattenute senza avere punizioni a favore. Butta fuori Mazzarri ormai in preda al panico più assoluto. Completa l'opera non vedendo il fuorigioco sul gol decisivo di Lavezzi.