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giovedì 30 luglio 2009

Il calendario del campionato? Tascabile!

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Segnalo una simpatica iniziativa del sito www.tuttonapoli.net che ha messo a disposizione dei suoi lettori un calendario tascabile del nuovo campionato di serie A.

Basta scaricarlo, stamparlo e ritagliarlo lungo le linee tratteggiate e in pochi minuti, ognuno può avere il suo calendario.

Potete scaricare il calendario, cliccando QUI.

...ma poi ve lo dovete ritagliare voi...eh!

giovedì 23 luglio 2009

De Laurentis strapazza Lavezzi: sono col Presidente,ma...

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Il Presidente ancora una volta all'attacco...e ancora una volta all'attacco di Lavezzi. Non possono sorprendere più di tanto le parole del Presidente per chi lo ha sentito negli ultimi mesi e per chi, come il sottoscritto, ha evidenziato quanto il suo lungo silenzio sul caso nei mesi primaverili fosse la misura di quello sdegno che ha espresso a Sorrento lo scorso giugno e più ancora a Lindabrunn oggi.

Il titolo di questo post riassume la mia posizione: sono totalmente col Presidente, perchè il comportamento (anzi i comportamenti) del Pocho, in campo e fuori, sono stati molto discutibili:
  • in campo: perchè da quando ha cominciato ad essere osannato come il nuovo Maradona, ha pensato di poter risolvere le partite da solo, aiutato dall'involuzione della squadra e contribuendo a sua volta ad essa. Riguardatevi le partite dell'anno scorso, specie quelle casalinghe... contate quante volte palla al piede sul lato sinistro del fronte d'attacco ha ignorato l'esterno che fluidificava (quasi sempre Vitale)...mai che gli passasse un pallone... ogni volta faccia a terra, come un bisonte che va alla carica, partiva palla al piede, qualche volta cercando lo scambio coll'Hamsik o con l'attaccante di turno e quasi sempre facendo infrangere la manovra sulla difesa avversaria. Alla cinquantesima volta, io tecnico l'avrei tolto dal campo... Signori, io non sono un tecnico ma le cose le osservo, con molta attenzione, e non nel mondo del calcio, ma nella vita...e se osservi, vedi tante cose che te ne fanno capire molte altre... vi prego: andate a rivedervi le partite degli ultimi 6 mesi col Pocho in campo o, magari, andate a chiedere al povero Vitale quante sovrapposizioni si è fatto inutilmente!

  • fuori campo: dobbiamo ricordare l'ammonizione che gli consentì di saltare la trasferta col Torino e anticipare le vacanze di Natale? Dobbiamo ricordare la sua fuga dopo Chievo, quando De Laurentis aveva concordato l'amichevole con l'ex squadra di Hamsik? Non sono danni di immagine per il Napoli? E per il resto sappiamo...non c'è molto da aggiungere! E non aggiungiamo per pietà...
Questa sera Corbo a Radio Marte proponeva una divertente, ma assolutamente calzante metafora: Lavezzi si comporta come quel cameriere che, dopo aver trattato male i clienti, viene convocato dal proprietario del ristorante e il cameriere, invece di promettere un comportamento professionale come gli chiede il gestore, gli dice più o meno: "Raddoppiami lo stipendio e poi ne riparliamo!"... questo è ricatto, questa è camorra! Ne abbiamo già abbastanza di camorra... Basta! Vogliamo gente e comportamenti puliti!!! A cominciare dal mio amato Napoli!

Però c'è anche un MA... Se il Presidente si sta attrezzando per un futuro senza Lavezzi, queste parole non sono un bel biglietto da visita per chi avesse pensato di comprarlo... Si rischia di svenderlo. E' un rischio notevole...e in conferenza stampa qualcuno l'ha evidenziato... Aurelio ha risposto che lo sa, che sta correndo un rischio, ma che è disposto a correrlo perché vuole che il Napoli abbia una sua impronta di dignità e rispetto delle regole...e questo, in un mondo di delinquenti e cialtroni (come direbbe il mitico Rambone) è apprezzabile.

Io penso che il Presidente faccia questo ragionamento: il Napoli, per la carriera di Lavezzi, adesso, è fondamentale! Se il Pocho produce risultati ne guadagna il Pocho stesso e tutto il Napoli... se invece sarà stupido da non capire, ne perderà più il Pocho (che rischia di scivolare tra i giocatori di secondo o terzo livello) che il Napoli, che ha un suo cammino ben tracciato ed è determinato a ottenere certi risultati nel corso dei prossimi anni....e comuunque De Laurentis ha detto chiaramente che non gliene frega niente di perdere qualche milione di euro per i capricci del Pocho considerando l'importanza del progetto Napoli nel suo insieme.

Questi giorni mi hanno suggerito che ci sono ancora molti "nodi" che la società ha mostrato ancora di non voler sciogliere, quelle cose che a me lasciano pensare e non mi trovano d'accordo (i rapporti con la stampa, le strategie di comunicazione, la gestione dei diritti d'immagine, ecc.) ma sul rapporto col Pocho sono totalmente col Presidente!

E mi fanno specie quei tifosi che ancora stupidamente lo difendono... andate a rivedervi Maradona, signori miei...questo blog vi mette a disposizione un bel po' di filmati d'epoca!!! Quando Diego era zoppo e giocava, con mille infiltrazioni, e vedevi che faceva fatica in campo, si metteva totalmente al servizio della squadra...e i compagni avrebbero dato la vita per lui! E quando invece era al massimo, sapeva (Lui sì!) risolvere le partite da solo...e comunque cercava i compagni e dialogava in modo sublime con loro (Giordano, Carnevale, Careca, Zola, ecc.).

Osannatori del Pocho: riguardatevi la storia del calcio e ...guardatevi bene le partite...

FORZA NAPOLI...CON O SENZA POCHO!

giovedì 16 luglio 2009

I primi addestramenti tattici

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Bel servizio ieri sera nella puntata di Tutti In Campo - Speciale Lindabrun, in onda tutti i giorni su Canale 9, dedicato al ritiro del Napoli.

Carlo Alvino ha piazzato un microfono a bordocampo e, per circa 10 minuti, ci ha consentito di "entrare" in pieno nei primi addestramenti tattici col pallone.

Centrocampisti (esterni compresi) e attaccanti mossi passo passo, come pedine viventi su una grande scacchiera, a provare tante volte alcuni movimenti senza palla.

Si chiariscono ulteriormente i concetti espressi da Sergio Buso nella sua intervista di qualche giorno fa, di cui abbiamo parlato nel post precedente a questo.

Innanzitutto movimenti senza palla degli esterni, per ricevere dai centrocampisti centrali palla in corsa e non da fermo:i più attenti tra di voi forse ricorderanno che una delle chiavi vincenti del Napoli che stupiva a inizio stagione scorsa era proprio la facilità con cui Gargano riusciva a pescare gli esterni in corsa con bei cambi di gioco.

La progressiva perdita di velocità dei nostri e le contromosse degli avversari partita dopo partita strangolarono questo meccanismo di gioco per cui Maggio, anziché ricevere palla in corsa riceveva palla da fermo e doveva fare miracoli per scartare i suoi avversari (uno o due) sulla sua fascia.

Dall'altro versante Mannini, essendo destro naturale, convergeva verso il centro, così come Lavezzi quando partiva da sinistra con a fianco Vitale e non gli passava mai la palla andando a creare un imbuto, anziché allargare il gioco e rendendo i servizi per le punte rari come l'acqua nel Sahara.

Donadoni vuole quindi che il centrocampista che ha la palla abbia più soluzioni di passaggio grazie ai movimenti senza palla degli esterni e delle due punte.

Uno dei risultati di questi movimenti è liberare l'esterno (destro o sinistro) per andare sulla linea di fondo e crossare. Ho visto molti cross alti, ma, a mio modesto avviso, se non ci sarà una prima punta di peso (non considero tali Lavezzi e Quagliarella), secondo me i cross dal fondo dovrebbero essere più tesi e più bassi.

Altro elemento interessante è il movimento verso la porta delle due punte sul cross dall'esterno: in un frangente con Lavezzi e Pià punte, Donadoni ha urlato chiaramente "Pocho sul primo palo e Pià sul secondo!".

Questo semplice dettaglio era una delle "piaghe" del Napoli di Reja, e non solo lo scorso anno: i movimenti delle punte in fase di conclusione della manovra offensiva erano sempre scoordinati... O tutti e due sul primo palo, o tutti e due sul secondo, o uno su un palo (primo o secondo) e l'altro disperso chissà dove.

Se vuoi segnare tanto, questa è una delle cose essenziali da fare e credo che, se ben fatti, il potenziale offensivo del Napoli possa essere sfruttato al meglio, aumentando anche, forse, le possibilità realizzative, a oggi non esaltanti, del Pocho.

Infine gli inserimenti del centrocampista (Hamsik o Datolo): il movimento delle punte verso i due pali e quello dei terzini, verso l'esterno o a rientrare, deve agevolare anche l'ingresso nella zona centrale dell'area di rigore di uno dei centrocampisti, in modo da offrire in fase conclusiva una importante alternativa realizzativa aggiuntiva rispetto a quella delle punte. Donadoni ha chiesto esplicitamente a Datolo, ad esempio, di farsi trovare in asse rispetto al dischetto del rigore, posizione quindi centrale, per sfruttare eventuali ribattute dei difensori avversari o cross radenti arretrati degli esterni.

Molto interessante! Donadoni dunque appare molto più "addestratore" (riprendendo un leit motiv caro al grande Michele Plastino) di Edy Reja...vedremo...la strada per ottenere buoni automatismi è molto lunga (si tratta di assimilare temi e ritmi di inserimento, come su uno spartito musicale) e non tutti assimilano con gli stessi tempi e la stessa bravura... ad esempio Buso ha dichiarato di essere rimasto stupito dall'intelligenza tattica di Hamsik e dalla sua capacità di applicare subito sul campo, nel modo migliore, i suggerimenti e le consegne tattiche del proprio mister...e Hamsik sarà certamente determinante per l'annata del Napoli, come lo è stata nel bene nel primo anno di serie A del Napoli e nel male lo scorso anno.

Per ora quindi tutto bene , ma, lo ribadisco: non illudiamoci e pancia a terra a lavorare, perchè anche quest'anno nessuno ci regalerà nulla e dovremo sudarci ogni punto e ogni posizione.

FORZA NAPOLI!

lunedì 13 luglio 2009

Buso svela il nuovo Napoli

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Buso, il "tattico" di Donadoni, ha tenuto oggi nel ritiro del Napoli una conferenza stampa nella quale ha svelato una serie di dettagli su scenari e prospettive tattiche del nuovo Napoli davvero interessantissimi!

Vorrei sintetizzare i passaggi più rilevanti:
  • difesa a tre o a quattro? Buso ha manifestato una certa qual preferenza per la difesa a 4, ma ha fatto capire che certamente la struttura della rosa dello scorso anno rendeva la soluzione "difesa a 4" impraticabile, mentre quest'anno,pur partendo con una difesa a 3, non esclude la possibilità che in alcune gare o frangenti potrebbe essere adottata anche la soluzione a 4 in difesa;

  • centrocampo? Di base a 5, come lo scorso anno, con una differenza importante: mentre un adattato a sinistra, come Mannini, che tendeva a rientrare e tirare in porta, levava "larghezza" al gioco e rifornimenti alle punte, quest'anno si vuole puntare su un mancino vero (Vitale o, se arriverà, De Ceglie) che arrivi sul fondo e crossi per le punte...molto bene! Non si esclude, nel corso delle partite, che, per inserire una terza punta, si levi un uomo a centrocampo (quindi 3 difensori + 4 centrocampisti) o in difesa (levando un centrale e passando a 4 con i due di fascia arretrati sulla linea dei difensori);

  • attacco? Di base 2 punte, perché (qui Buso ha fatto riferimento al 4-3-3 presentato da Lippi in Confederation Cup) un attacco con tre punte pure richiede determinate caratteristiche dei 3 centrocampisti molto difficili da trovare non solo nel Napoli attuale, ma in qualunque rosa. Non a caso, ha sottolineato Buso, quando Donadoni ha giocato partendo con 3 punte, una delle 3 era in realtà Camoranesi che aveva anche ottime doti di rientro che davano equilibrio al centrocampo in fase di non possesso.
In sintesi:
  • il Napoli partirà con un 3-5-2,
  • preferibilmente con un esterno sinistro mancino (per dare ampiezza al gioco e cross alle punte),
  • a partita in corso potrebbe inserire una terza punta, passando a una difesa a 4 o, mantenendo la difesa a 3, con un centrocampo a 4.

Ricordiamo che il 3-5-2 è il modulo che più agevola Hamsik nei suoi movimenti, mantenendo la squadra con un certo equilibrio:
  • se giocassimo con un 4-3-3 Hamsik non potrebbe fare il terzo di centrocampo il terzo di attacco,
  • se giocassimo con un 4-4-2, Hamsik potrebbe fare al massimo il mezzo sinistro (quindi uno dei due centrali di centrocampo), ma ciò leverebbe forza e filtro al centrocampo, mettendo in difficoltà una linea difensiva che, per caratteristiche attuali, fatica a schierarsi a 4.
Ora tocca a Donadoni! Adesso, con una squadra molto rinnovata e da amalgamare, vedremo davvero la forza del tecnico e del suo staff: certamente mi è piaciuta moltissimo la chiarezza di idee e la competenza di Buso e la voglia con cui si è speso nell'illustrare tutti i dettagli tattici con cui potrebbe essere schierato il nuovo Napoli.

Vedremo quindi la forza del tecnico: non sarà un lavoro facile il suo. Ho apprezzato moltissimo gli sforzi di mercato di De Laurentis e Marino, ma intuisco (e non solo io) ancora punti deboli in questa squadra:
  1. l'amalgama da creare che, al contrario di quanto credesse il vecchio Sibilia, non si compra al mercato ma è tutto un lavoro di tattica e spogliatoio,
  2. il centrocampo un po' troppo leggero: ottimo Cigarini tecnicamente, ottimo Gargano dinamicamente, ma se mettiamo questi due più Hamsik siamo destinati a soffrire: spero nell'arrivo di De Ceglie per avere più sostanza sulle fasce con Zuniga e lo juventino a "tirare" il gioco,
  3. anche in attacco non siamo proprio "possenti": Quagliarella è più seconda che prima punta...può fare (e bene) anche la prima punta, ma la squadra deve aiutarlo molto nel gioco, come facevano Di Natale e Pepe nell'Udinese...non sarà facile...dall'integrazione tra gioco della squadra e movimenti di Fabio dipenderanno molte delle fortune del prossimo Napoli.
Io sono moooolto prudente, specie alla luce di quanto accaduto l'anno scorso: ritengo che, se il Napoli trova amalgama e efficaci meccanismi di gioco (se saprà far correre la palla e non solo le gambe e cioè se Cigarini saprà ben imbeccare gli esterni in velocità), potremmo fare un campionato da "Europa League" (la vecchia zona Uefa). Secondo me potremmo andare in Champions solo se tutti i nostri renderanno al massimo (se non oltre) le loro possibilità e se un paio di squadre tra Milan, Roma e Fiorentina falliranno la stagione (cosa possibile ma non probabile).

Non credo che il Genoa ripeterà la stagione dello scorso anno, ma ritengo che dovremo ancora stare attenti sia a loro che a squadre come il Cagliari, il Palermo, la Lazio e l'Udinese. Possiamo fare meglio di queste squadre, ma, se non troveremo la giusta quadratura, potremmo trovarci sotto di loro anche quest'anno.

Insomma: è una mezza lotteria. Possiamo essere più forti dello scorso anno, ma solo se faremo davvero spogliatoio! Non bastano parole e miliardi...servono serietà e tanti palloni nel sacco...dei nostri avversari, ovviamente!!!

FORZA NAPOLI!!!

venerdì 10 luglio 2009

I gol del Napoli 2008-2009 (commentati da Auriemma)

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Grazie a PeppeWeapon il video con i gol della scorsa stagione. Speriamo in meglio per quest'anno!
PS: manca il gol di Zalayeta a Marassi contro la Samp (l'1 a 1 parziale).

FORZA NAPOLI!









sabato 4 luglio 2009

Ciao Carmando!

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Fonte: Il Napoli

Una bandiera. Ammainata, purtroppo. Nell'elenco dei convocati per il ritiro di Enzesfeld-Lindabrunn manca all'appello Salvatore Carmando, lo storico “masseur” del Napoli. L'uomo che Diego Armando Maradona baciava sulla fronte prima di ogni partita, coluiche ha vinto i Mondiali del 1986 con l'Argentina proprio al seguito del Pibe de oro.

CARMANDO la storia del Napoli. Passato e presente. Sessantaquattro primavere, vent' anni in azzurro ed uno soltanto con la “sua” Salernitana. Sarebbe dovuto andare in pensione al termine della prossima stagione ed invece potrebbe smettere
con un campionato d'anticipo. Lo staff sanitario del Napoli si sta riorganizzando ed in Austria andrà qualcun altro al suo
posto. In ritiro mancheranno i suoi celebri scherzi, gli aneddoti del passato che raccontava sempre col sorriso sulle labbra.
Quella di Carmando al seguito della squadra era una presenza inconfondibile. I tifosi lo riconoscevano e lo acclamavano come si fa con i calciatori, anzi con affetto ancora maggiore. Del resto, lui è stato il collante del vecchio Napoli con il nuovo. C'era quando si vincevano scudetti e Coppe, c'era quando il Tribunale dichiarava fallita la società allora presieduta da Toto Naldi e c'era durante il primo quinquennio della rinascita firmata Aurelio De Laurentiis. Mani sapienti al servizio di intere generazioni di calciatori. Sul suo lettino ne sono passati a centinaia, compresi Schillaci e gli altri delle Notti Magiche di Italia '90. «Sono emozionato, sono stati anni bellissimi», ha commentato commosso appena saputo che sarebbe rimasto a casa “per anzianità”. Del resto, il suo scatto dalla panchina si è fatto più lento col passare degli anni, ma l'amore per i colori azzurri, quello è rimasto intatto. Un vero scugnizzo d'altri tempi, Carmando. Furbo quanto basta per consigliare ad Alemao di accasciarsi a terra quando a Bergamo colpirono il brasiliano con una monetina tricolore. Anche per questo, quando fu allontanato dalla società, con Juliano direttore generale, la gente delle Curve si ribellò permettendogli di rientrare a furor di popolo. Carmando era un simbolo, una bandiera. Ammainata anche questa, purtroppo.

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Fonte: Corriere dello Sport


Le bandiere nel calcio stanno via via scomparendo, ed anche Salvatore Carmando è andato in pensione. Lui con i piedi aveva giocato solamente nelle giovanili della Salernitana, mentre con quelle mani fatate ha massaggiato i muscoli dei più grandi calciatori del mondo, andando anche tre volte ai Mondiali, due con l'Argentina di Maradona e una con l'Italia. Intervistato dal Corriere dello Sport Carmando ha confermato che il giorno più bello per lui è stato il "10 maggio 1987, il primo scudetto: la città bloccata per una notte, Napoli in copertina eravamo nella storia. Quella squadra se la si va a rileggere era veramente la più forte di tutte. Gente di spessore, Carnevale, Giordano, Careca, Ferrara e poi c'era Lui, lo scriva con la lettera grande...".


Il giorno più triste, scartando il 2 luglio.

"Quando abbiamo capito che non c'era nulla da fare e la società stava per fallire. Poi è arrivato De Laurentiis e ha salvato non solo famiglie ma la passione della città. Ma è stata una estate terribile anche se a suo modo indimenticabile".


Maradona.

"Ci siamo presi subito e non ci siamo più lasciati, perchè ci univa e ci unisce un affetto reciproco senza eguali. Maradona è il vero genio del calcio, non solo con i piedi ma anche con il cuore. Chi non lo conosce non può descriverlo, ma sensibilità unica. La sua uscita di scena a Usa '94 è stato un dolore grandissimo, superato a fatica e dopo molto tempo".


In trentacinque anni, quasi trenta con Ferlaino.

"Il numero uno dei presidenti, il migliore, il più capace, un artista nel suo genere. De Laurentiis ha tutto per eguagliarlo".


Lei è stato maestro di scherzi.

"Non si è salvato nessuno. Uno però va ricordato. Io ho paura dei cani, sento che Calaiò racconta a un compagno: ora vado da dietro e abbaio e con le dita fingo di mordere. Preparo il controscherzo: ci sto, mi butto a terra e fingo di essere sotto choc. Calaiò è diventato bianco".


Ha uno spazio lo utilizzi.

"Devo salutare generazioni di tifosi del Napoli che non hanno mai nascosto di portarmi nel cuore. Mi sono ritrovato persino sugli striscioni, ho avuto una dietro l'altra prove di un amore che mi ha toccato. Ai ragazzi delle curve, a chi è sostenitore del Napoli, il mio grazie".


giovedì 2 luglio 2009

Miracolo! Parla Lavezzi!

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Tuttonapoli.net riprende alcune dichiarazioni di Lavezzi rilasciate al Roma dopo settimane di guerra (prima) e silenzio (poi)...

"E' tutto a posto. Ora sto bene, questo mese di vacanza mi ha rasserenato e ora ho voglia di tornare a giocare a calcio. Con quale squadra? Ovviamente il Napoli".


Esordisce così Lavezzi, in alcune affermazioni riportate stamattina dal Roma: "Il 9 luglio sarò con i miei compagni, pronto a partire per l'Austria. A proposito, ma da dove si partirà e a che ora? "

Le parole del Pocho sono sintomo di una voglia matta di ricominciare a correre dietro a un pallone. Lo verrà a sapere tra poche ore, quando da Castelvolturno partiranno le convocazioni scritte per tutti i giocatori del Napoli.

"E' arrivato Quagliarella? Bene. Dice che con me si troverà benissimo? Ottimo, mi fa piacere. Cinque acquisti già fatti e come punte arriverà qualcun altro? Caspita, il Presidente sta spendendo...E chi va via? Anche Nico Navarro? E se lui volesse restare?"

Un ritorno sui suoi passi dunque, da parte di Lavezzi, che probabilmente ha cambiato strategia: guadagnarsi sul campo un nuovo contratto e la stima dei napoletani.

Lavezzi è conciliante, Mazzoni è sparito... Non so se le cose siano andate come mi sono immaginato qualche giorno fa, ma lo scenario si sta realizzando proprio come ho ipotizzato.

...ma una rondine non fa primavera! Non basta una dichiarazione distensiva... Il Pocho dovrà fare molto di più di pronunziare qualche parola carina via satellite...

...soprattutto dovrà tornare a fare vita d'atleta e a lavorare con e per la squadra!
Solo così ti potremo perdonare, "caro" Pocho!