Cerca nel mio blog

martedì 30 giugno 2009

25 anni fa Maradona al Napoli!

0 commenti
Il Mattino celebra l'evento di mercato più importante nella storia del calcio Napoli: l'acquisto di Diego Armando Maradona.

30 giugno 1984! Ecco cosa accadde... Io avevo 14 anni e avevo perso mio padre da pochi giorni...ovviamente ero molto frastornato in quel periodo, ma ricordo benissimo l'incredibile euforia di quella sera con le edizioni straordinarie e i titoloni elettronici in sovraimpressione delle TV locali.

Che notte!

Cinquanta giorni di trattative. "Quelli del Barcellona alzavano sempre il tiro e la cifra". Corrado Ferlaino e Antonio Juliano, presidente e direttore generale del Napoli appena scampato alla retrocessione in B, non si amavano troppo però ce la misero tutta per vincere il braccio di ferro e acquistare Diego Armando Maradona, il fuoriclasse argentino che aveva rotto con il Barça dopo due campionati, l’infortunio, le polemiche con i dirigenti e i tifosi. Cinquanta giorni di aspri colloqui nella sede del Camp Nou e nell’ufficio del vice presidente Gaspart, al piano più alto dell’Hotel Princesa Sofia. E poi l’annuncio, arrivato il 30 giugno 1984. Un quarto di secolo fa. Maradona al Napoli , la notizia che fece il giro del mondo e impazzire la città tre anni prima della festa per lo scudetto. Tredici miliardi e mezzo di lire al Barça, che era sospeso tra il desiderio di trattenere Diego, diventato però ingombrante come il suo clan, e incassare un’altissima cifra in caso di cessione. Juliano e un gruppo di consiglieri del Napoli trattavano in Spagna, mentre Ferlaino faceva la spola tra Palazzo San Giacomo e via Toledo, sede del Banco di Napoli. "Si mobilitò la città in quei giorni: tutta Napoli volle l’acquisto di Maradona". Anche Vincenzo Scotti, il sindaco, e Ferdinando Ventriglia, il direttore generale dell’istituto che offrì la copertura finanziaria per la clamorosa operazione, cominciata molto casualmente. Pierpaolo Marino, direttore sportivo dell’Avellino, fu contattato per un’amichevole di lusso al Partenio dagli agenti Luis Minguella e Ricardo Fujca. Gli dissero anche: "Maradona potrebbe lasciare il Barça, a chi interesserebbe in Italia?". Marino, che da bambino era stato conquistato dalle magie di Sivori al San Paolo, chiamò il Napoli. E cominciò la trattativa. Serrata e affascinante, con colpi bassi e colpi a sorpresa. Sembrava tutto finito, la mattina del 30 giugno, ultimo giorno per depositare i contratti in Lega. Juliano già pensava a Hugo Sanchez, però all’improvviso il Barça contattò il dg del Napoli. Ferlaino consegnò negli uffici della Lega una busta vuota e volò in Spagna per le firme e la stretta di mano con Maradona. Poi tornò a Milano e grazie a una compiacente guardia giurata sostituì la busta: depositò quella buona, quella con il contratto di Diego, che venne presentato cinque giorni dopo al San Paolo, dove s’erano radunati sessantamila tifosi. "Buonasera napolitani" e quel ragazzo in tshirt celeste sentì l’urlo d’amore della città che avrebbe incantato fino al ’90, l’anno del secondo scudetto. Poi la cocaina, il baratro, l’addio. La storia che si aprì con una festa di popolo sarebbe finita con una fuga nella notte.

lunedì 29 giugno 2009

venerdì 26 giugno 2009

Mercato - Prime considerazioni

0 commenti
Le notizie sul mercato che, lo ricordo, in realtà inizierebbe ufficialmente il primo luglio, sono ormai serrate a ritmi inimmaginabili tre o quattro anni fa.

Ai tradizionali ritmi dettati dai mezzi di comunicazione quali giornali e TV generaliste, si sono sostituite le "dirette permanenti" che possiamo vivere grazie ai nuovi media quali Internet (ormai accessibile da mini computer, chiavette e cellulari), TV e radio specializzate (penso al lavoro di Sky o delle radio private, locali e nazionali).

Ecco perché sinceramente preferisco non trasformare questo blog, creato da me come luogo di riflessione sulle strategie del Napoli, in un "Tutto il mercato minuto per minuto".

Mi piace ascoltare, leggere, vedere con molta attenzione per cogliere poi quelle valutazioni e quei giudizi che possano avere una loro validità nel corso del tempo e che non siano "falsati" dalle emozioni o dalle prospettive del momento.

In quest'ottica, in questi giorni ho colto elementi certamente positivi e rassicuranti rispetto ai miei timori di qualche settimana fa, ma invito tutti a mantenere la calma.

Da questo blog si è ampiamente criticata la società per i suoi errori, ho sempre detto che criticare significa anche amare profondamente l'oggetto (o il soggetto) della mia critica e che mi sentirei meno tifoso se vedessi cose che non vanno e tacessi.

Ho scritto molte critiche a Marino ma non ho mai chiesto che lui andasse via, ma che lui e il Presidente capissero i loro errori e rimediassero per il bene e il futuro del Napoli e se c'è una cosa che questo mercato ha chiarito (e ne sono felice!) è che De Laurentis e Marino sono motivatissimi, come e più di prima, a costruire qualcosa di veramente importante!

Anche se mancano oltre due mesi alla fine del mercato, si può già dire che poche squadre in Europa investiranno le risorse che sta investendo il Napoli...e questo, considerata la crisi e la "collocazione tecnico-economica" della società, è un risultato al di là di qualunque immaginazione!

Lo stesso Marino, qualche giorno fa, ha candidamente ammesso, con grande sincerità, che lui per primo non si aspettava che De Laurentis si sarebbe esposto così tanto, personalmente e economicamente sul mercato...per cui se si sorprende Marino, vuol dire che siamo veramente di fronte ad una svolta epocale, nei rapporti di forza tra il Napoli e il resto del calcio italiano ed europeo.

Marino come al solito ha volato basso, dichiarando che lo scopo del prossimo quinquennio non sarà vincere a tutti i costi uno scudetto (cosa difficile con un "moloc" invincibile come l'Inter, e gli dò ragione!), quanto piuttosto provare ad essere il più presente possibile nella "fascia europea", magari cercando di ottenere quei risultati che in questi ultimi anni ha ottenuto la Fiorentina (quasi sempre in zona Champions).

Io credo però che Marino e De Laurentis abbiano intuito che i rapporti di forza, già dall'anno prossimo, potrebbero cambiare: l'Inter per la prima volta comincia a fare ragionamenti di equilibrio di bilancio, il Milan ha decisamente virato in quella direzione e sta "autofinanziando" il suo mercato con cessioni eccellenti, la Fiorentina ha dichiarato che il budget di quest'anno sarà pari a zero, avendo già speso lo scorso anno anche il budget di quest'anno, la Roma è nel caos più totale, la Lazio al momento è ancora ferma, il Genoa ha venduto i suoi pezzi migliori, pur facendo ottimi acquisti.... Però due mesi sono lunghi come secoli... C'è l'impressione che qualcosa di grosso potrà cambiare il prossimo anno, ma dobbiamo ancora vedere...

Cosa dire ora del mercato del Napoli e delle sue prospettive?
  1. Nulla da dire sulla qualità degli acquisti fatti finora: il mio timore era che rimanendo il telaio della squadra "perdente e perduta" del girone di ritorno, questa onda lunga di sconfitte e mentalità perdente potesse mantenersi anche nel prossimo torneo, memore di quello che accadde nella seconda metà del 96/97 che fu il preludio al campionato più vergognoso e umiliante della storia del calcio Napoli, quello della retrocessione del 97/98 con 14 punti. Marino ha fiutato questo pericolo, e devo lodarlo per questo, e ha capito di dover fare piazza pulita...e su questo sono molto più tranquillo;

  2. a suo tempo chiesi più risorse da investire sugli ingaggi e meno sui cartellini... diciamo che la società ha fatto ancora di più: più spese sia sui cartellini che sugli ingaggi...e questa è una graditissima sorpresa! E' chiaro che se squadra e società cresceranno come ci si aspetta, entro un paio d'anno, con l'aiuto di una qualificazione europea, magari in Champions, in Napoli potrà "aggredire" decisamente il mercato dei calciatori di prima fascia, puntando magari su quelli più giovani. Le risposte che sta dando il Napoli tramite questo mercato sono importantissime anche per questo;

  3. si prospetta una squadra fisicamente molto forte sulle fasce e in difesa, ma un po' leggerina a centrocampo e in attacco. Credo che anche Marino lo sappia e stia cercando di lavorare in tal senso. Credo non sia facile perché i migliori centrocampisti e attaccanti di peso sono in (o cercano) squadre che giocano in Champions. Certo se Marino riuscisse a colmare anche questa lacuna, le prospettive per il prossimo anno potrebbero essere straordinarie!

  4. Donandoni deve ora dimostrare cosa veramente sa fare: nonostante l'eccellente mercato avrà due (tre?) grossi problemi... L'amalgama, il modulo...(e Lavezzi)! L'amalgama, perché l'impianto della squadra sarà completamente diverso, il modulo perché saranno molte le possibili opzioni a disposizione del tecnico (dal 4-3-3 al 3-4-3 al 4-4-2 al 3-5-2) e Donadoni dovrà capire quale possa essere quello più adatto in base anche agli avversari di turno...e Lavezzi, sia per questioni caratteriali che, non dimentichiamolo, tattiche, vista la sua tendenziale anarchia tattica.

  5. Le cessioni: la rosa è ancora molto folta...il ritmo di sfoltimento non è male (sono già andati via Garics, Domizzi, Romito e Mannini e col Siena è stata rinnovata la comproprietà per Calaiò), ma tanto ancora bisogna fare su questo fronte, evitando il più possibile minusvalenze (cosa non facile in alcuni casi quali Navarro, Denis, Bucchi, De Zerbi e altri) che renderebbero meno "entusiasmante" il bilancio societario.

  6. Il mercato ha svelato che i dubbi sul rapporto tra De Laurentis e Marino erano (e sono felice) infondati: anzi sembra che lo stesso Marino sia felice di trovarsi a fianco così attivamente il suo presidente e stia operando con rinnovato entusiasmo e fiducia... certamente il presidente sa, e l'ha dichiarato pubblicamente, che la struttura societaria va enormemente potenziata...e sicuramente si sta muovendo anche su questo fronte (un sintomo è la "rimozione" del figlio dal ruolo di Team Manager che prelude ad una "rivoluzione" nei rapporti tra squadra e società)...questo sarà uno degli ambiti più importanti su cui, finito il mercato, la società si dovrà concentrare.

Dunque finalmente molte più luci e molte meno ombre...io continuerò ad essere comunque vigile e disincantato, ma anche il più possibile intellettualmente onesto, nel criticare e nell'elogiare...

...per fortuna non tutto è nero, ma, attenzione a illuminare con critica intelligente anche le zone d'ombra: credo che una grande società abbia bisogno di un ambiente che sappia essere intelligentemente critico, ricordando naturalmente , da parte di chi come me critica, che solo chi non opera non sbaglia!

Forza Aurelio, forza Pierpaolo, forza Napoli!

...e su Lavezzi calò il silenzio!

0 commenti
Le ultime schermaglie oltre 10 giorni fa...un'eternità nel mondo della comunicazione attuale e in particolare nel mondo del calcio mercato dove le notizie sono vecchie già dopo qualche ora.

De Laurentis alluse in quel di Sorrento alla vita non proprio "monacale" del Pocho e i sui procuratori, Rossetto e Mazzoni, risposero per le rime minacciando chissà quali azioni legali per le dichiarazioni del presidente.

Poi il silenzio...totale!

Per carità: che Marino taccia sul caso e non voglia più rilasciare dichiarazioni può essere normale. Che anche il resto della società taccia, dal presidente all'allenatore ai giocatori, vecchi e nuovi, può essere normale... Quello che mi stupisce davvero è il silenzio dei mass media...radio, TV, giornali, siti...nessuno o quasi parla più della vicenda del Pocho, salvo qualche eco argentina sempre a base di dolce vita e locali notturni.

Silenzio totale...assordante! E tante domande che mi sorgono sempre più forti:
  • perché Mazzoni non parla più?
  • perché la società tace?
  • perché i mass media tacciono?
  • ci sono trattative sotterranee e mediazioni per riavvicinare le parti?
  • oppure è la quiete che precede la tempesta finale?
  • che ne pensa Lavezzi del mercato del Napoli?
  • sta forse cominciando a pensare che rimanere qui gli converrebbe tantissimo in un momento in cui la crisi sta tenendo fermi anche i più grandi club italiani ed europei?
  • e i mass media? Perché stanno tacendo? C'è un patto tacito di non belligeranza tra il Napoli e i mass media? E se sì...quale potrebbe essere la "ricompensa" del Napoli per questo silenzio?
Provo a ipotizzare qualche risposta anche se, vi assicuro, parlo solo per istinto: la mia impressione è che Marino, personalmente o, credo di più, con una persona assoltamente fidata (Sosa?) sta tentando di ricucire i rapporti e il silenzio di giocatore e procuratori sembra avvalorare questa ipotesi.

Credo che Lavezzi e il suo "clan" abbiano capito quanto potrebbero perdere, economicamente e professionalmente, a mettersi contro il Napoli in questo momento, avendo scoperto che la società, sebbene scossa da un'annata per certi aspetti terribile, non è un edificio con le "crepe" (tra presidente e direttore generale) che Mazzoni pensava... Tutt'altro!

Per non parlare del rapporto coi tifosi, decisamente peggiorato con la fuga del Pocho, disapprovata dalla grande maggioranza dei tifosi che pure avevano fino all'ultima giornata di campionato solidarizzato col Pocho.

Un colpo di scena ci sarà senz'altro: per me sarebbe un colpo di scena, a questo punto, sia che il Pocho andasse via, sia che restasse... Qualora restasse, mi chiedo con quale "testa", con quali "motivazioni".

Ripeto ciò che scrissi molti giorni fa, sulla base di una domanda rivoltami dal giornalista di Radio Marte, Massimo D'Alessandro: se il Pocho decide di crescere e di fare il professionista, sarei strafelice di averlo in squadra e credo che scalerebbe i vertici del calcio internazionale e il Napoli a quel punto gli ritoccherebbe sostanziosamente l'ingaggio.

Ma se dovesse essere l'ectoplasma del girone di ritorno e dovesse continuare a gestirsi in modo sregolato, ritengo che sarebbe solo una rovina per la squadra e per la società (che a quel punto troverebbe anche serie difficoltà a rivenderlo).

Credo che nei prossimi 7, 10 giorni avremo almeno alcune delle risposte alle domande che ho posto (va di moda in questo periodo fare domande scottanti!).

L'unica cosa che mi interessa è che da questa vicenda il Napoli ne esca più forte e continuerò ad amare Lavezzi nella misura in cui lui deciderà di amare davvero se stesso, Napoli e il Napoli, non a parole, ma con i fatti!

FORZA NAPOLI!!!

domenica 21 giugno 2009

Pianetanapoli.it commemora l'esordio europeo del Napoli

0 commenti

Ringraziamo Pianetanapoli.it e in particolare Mario Parisi per questo suggestivo e originale tuffo nel passato remoto (e glorioso) della storia del Napoli!

75 ANNI FA IL NAPOLI ESORDIVA IN EUROPA

18 giugno 1934: gli azzurri partecipano per la prima volta nella storia ad una competizione continentale.

Forse in pochi sapranno che oggi ricorre un anniversario importante per la storia del Napoli. L’esordio azzurro nelle coppe europee, infatti, risale esattamente al 18 giugno di 75 anni fa. A quel tempo l’unica competizione calcistica per club a livello “transnazionale” era la Coppa del Centro Europa, più comunemente conosciuta come Mitropa Cup, nome derivante dalla contrazione del termine tedesco Mitteleuropa (Europa centrale). Al prestigioso torneo, una sorta di odierna Champion’s League ristretta, dal 1934 in poi vi presero parte i primi quattro club classificati nel campionato Austriaco, Ungherese, Cecoslovacco ed Italiano. Fu così che il Napoli guidato dall’allenatore inglese William Garbutt, essendo in quella stagione giunto terzo in graduatoria alle spalle della Juventus di Combi e dell’Inter di Meazza, conseguì il diritto a calcare il proscenio continentale per la prima volta nella sua storia. Il sorteggio non fu, però, benevolo con gli azzurri che già nel primo turno furono costretti ad affrontare il temibilissimo squadrone austriaco dell’Admira Vienna (attuale Admira Wacker), tra le assolute favorite per la vittoria finale. L’esordio ufficiale del Napoli nella Mitropa Cup ebbe, dunque, luogo al leggendario stadio Prater di Vienna, in un caldo pomeriggio di 75 anni orsono.

Nonostante lo squilibrio tra le forze in campo, i partenopei, con una prestazione a dir poco coriacea, riuscirono a portare a casa un importantissimo 0-0, risultato del tutto insperato alla vigilia. Quello del 1934 era il Napoli del portierone Beppe Cavanna, del mitico Pippone Innocenti, del “Ciott” Buscaglia, ma soprattutto del magnifico trio d’attacco Vojak-Sallustro-Ferraris. Sette giorni dopo, nella gara di ritorno disputata allo stadio del Vomero (attuale Collana), proprio un gol di Sallustro prima ed un calcio di rigore di Vojak poi, portarono dopo pochi minuti il “Ciuccio” in vantaggio per 2-0. Il risultato rimase immutato fino ad un quarto d’ora dal termine delle ostilità quando, come raccontarono le cronache dell’epoca, “i difensori del Napoli, su tutti Rossetti e Rivolta, iniziarono a giocherellare col pallone e ad intestardirsi in preziosismi inutili”. Ad approfittare della situazione fu la fortissima ala sinistra austriaca Durspekt, che soffiò il pallone alla retroguardia partenopea per ben due volte, siglando così le reti che permisero all’Admira di pareggiare in extremis. Una settimana dopo il match in Campania, sul “neutro” di Zurigo ebbe luogo lo spareggio, ma il Napoli demoralizzato nello spirito e molle nelle gambe capitolò sotto un sonante 5-0 e fu così eliminato dalla competizione. Quella sconfitta ebbe notevoli strascichi sulla squadra azzurra: il presidente di allora Vincenzo Savarese multò, infatti, tutti i giocatori e da quel momento in poi si ruppe il giocattolo pazientemente costruito in 5 anni dal grandissimo Mister Garbutt, che alla fine della stagione seguente lasciò Napoli per non farvi più ritorno.

martedì 16 giugno 2009

De Laurentis, un autentico "Gemelli"

0 commenti
Si può discutere se l'astrologia sia una scienza piuttosto che un pretesto per chiacchiere da salotto (non è questa la sede per dirimere questa controversia), ma chi la studia seriamente descrive il segno zodiacale dei Gemelli come dotato di estrema intelligenza e vivacità culturale, amante del protagonismo (e guardacaso tanti famosissimi presentatori o uomini di spettacolo appartengono a tale segno) e, come altri segni "doppi" dotato di una personalità complessa e a volte contraddittoria.

Il nostro amato presidente sembra non sottrarsi a tale ritratto e le sue ultime esternazioni, osservandole in controluce, sono ricche di luci abbaglianti e nel contempo di notevoli ombre.

Molto di quello che dice Aurelio, su Lavezzi, su Donadoni, sul mercato, è assolutamente apprezzabile e comincia a chiarire finalmente quali sono le nuove dinamiche nella società, i nuovi ruoli, i nuovi rapporti di forza e la direzione verso cui la società sta cercando di andare. Da quelle dichiarazioni si può capire certamente che:
  1. De Laurentis e Marino, come intuii in occasione del post dello scorso 5 giugno, lavorano in sintonia, si parlano, tantissimo, si telefonano, concordano e coordinano, a volete meglio, a volte meno bene, i loro sforzi in un'unica direzione...i movimenti di mercato fatti finora sembrano interessanti anche se sul fronte cessioni la strada sembra ancora lunga e richiede grande pazienza...

  2. Il presidente ha però forse commesso un altro "peccato di gioventù calcistica" nel dare spazio a Donadoni nelle strategie di mercato: va benissimo concordare con l'allenatore strategie di mercato, scelte su uomini e moduli, idee, ma forse il presidente ha dato troppo spazio al tecnico che si è sentito autorizzato a "fare mercato" parallelamente a Marino e al presidente stesso: la lamentela di De Laurentis ha un suo ragionevole fondamento...se Donadoni contatta qualche giocatore prima del presidente o del direttore, oltre a recitare un ruolo che va oltre quello di tecnico, mette in difficoltà la società che si vede recapitare richieste più alte di quelle che potrebbe ricevere se ciò non accadesse...non è tanto grave l'interferenza dei ruoli...il problema è che le trattative si complicano e le condizioni economiche richieste (cartellini e/o ingaggi) aumentano...è una legge di mercato...qui le colpe secondo me ricadono però più sul presidente che ha forse dato uno spazio al tecnico che mal si adatta con le abitudini del nostro mercato.

  3. De Laurentis ha anche confermato la strategia che, sempre nel nostro post dello scorso 5 giugno, avevamo intuito: il silenzio di Marino, caro Mazzoni, è stato un silenzio concordato col presidente, da lui condiviso e anzi incoraggiato: al presidente non sono piaciute le poco eleganti e molto avide richieste di aumenti di ingaggio del Pocho e che queste richieste siano coincise con un rendimento sul campo non all'altezza delle aspettative e a uno stile di vita lontano da quello di un atleta di grande livello. Se ho capito un po' il carattere e la personalità del presidente, posso dire che se dai l'anima per la causa, lui ti premia e tanto ed è felice di mettere mano alla tasca anche più di quanto ci si potrebbe aspettare...proprio perchè è così, detesta, odia, ripugna gli atteggiamenti di chi pretende senza dare in ragione di quanto pretende. Credo che il presidente sia pronto a perdonare, purchè il Pocho riconosca i suoi errori e cambi i suoi atteggiamenti dentro e fuori dal campo, ma, qualora non vedesse tracce di ciò, sarebbe pronto anche a rimetterci e a sbattere il Pochi in tribuna per fargli capire quanto abbia sbagliato. Di certo è che Aurelio ha chiesto a Marino in questi ultimi mese di far cuocere il Pocho e il suo procuratore nel suo brodo.

  4. Il presidente, come qualche giorno prima Marino, ha fatto capire che la squadra verrà pesantemente rinnovata anche in ruoli e giocatori che sembravano "intoccabili": ha ragione! Il bello del calcio e dello sport è che il campo dice sempre la verità e quest'anno la verità del campo per il Napoli è stata IMPIETOSA. Si sono salvati in pochi....quindi,oltre ai tre primi acquisti (Quagliarella, Cigarini e Campagnaro), il presidente parla chiaramente di "due portieri, due esterni, un centrocampista e un attaccante"...tre acquisti più altri sei...significherebbe, per riportare ad un numero ragionevole i giocatori della rosa, circa una quindicina di cessioni!!! Mi sembra un'impresa davvero titanica...vedremo...per questo aspetterò molte settimane prima di commentare il mercato...è chiaro che gli acquisti appena fatti mi piacciono,e tanto, ma voglio vedere il quadro completo o quasi, perchè ci vorrà tantissimo tempo per dipingere quel quadro e capirlo nella sua interezza.

  5. Certo, come ho scritto, le colpe vanno divise tra società, area tecnica e squadra...quindi anche il presidente deve fare il "mea culpa" per quanto è accaduto. L'intelligenza della persona gli ha fatto capire che ormai il giocattolo Napoli è diventato così importante che il presidente non può seguirlo più da lontano o solo per il tramite di Marino... non è nemmeno colpa di Marino, che comunque ha commesso i suoi errori...E' la dimensione in cui si trova ora il Napoli che è cambiata...non siamo più in serie C, non siamo più in serie B... Siamo nella serie A di uno dei tre tornei più importanti d'Europa...alto livello...e il mercato lascia intendere che il presidente voglia far crescere di molto questa dimensione...Europa League e poi Champions...e il presidente ha parlato chiaramente di traguardi ambiziosi, anche se graduali, come è giusto che sia, di una struttura societaria che va notevolmente rafforzata in tutti i settori e ha dimostrato e sta attuando una partecipazione all'attività operativa della società senza precedenti da quando ha preso il Napoli. Lo dico senza cattiveria, ma anzi con affetto: aspettiamoci altri errori di inesperienza (che qui criticheremo sempre e con onestà intellettuale), ma rallegriamoci per questa nuova tendenza... alla lunga sono convinto che darà grandi risultati e soddisfazioni al presidente e a noi tifosi.
Sia chiaro che non rinnego e non rinnegherò mai le critiche, anche forti, che ho espresso in questi mesi: amo il Napoli e come con tutte le cose, le persone e le situazioni che amo, sono onesto e chiaro nel dire le cose che non mi piacciono...e naturalmente sono pronto a discuterne con chiunque non la pensi come me! E la misura delle mie critiche è per me la dimostrazione di quanto ami davvero questa squadra! Non ammetto che si dubiti del mio amore per il Napoli...

...spero e credo che la musica stia cambiando in meglio e certo non mi auguro un "incubo" come quello che ho vissuto in questi ultimi mesi.

E, sebbene apprezzi tantissimo molte delle cose che ha detto il presidente e che ho commentato in questo post, mi lascia perplesso (ecco le ombre...) il fatto che il presidente abbia esposto pubblicamente alle critiche Donadoni e Lavezzi...come ha sottolineato anche Corbo, è da condividere la sostanza delle critiche al tecnico e al calciatore, meno la forma...

...non so sinceramente se sia un altro atto di ingenuità o invece un rischio calcolato, per mettere ordine e regole...solo il tempo potrà dirci se il presidente ha davvero sbagliato a sbandierare le interferenze di Donadoni o le scorribande notturne di Lavezzi, vere o presunte che siano... Vedremo...

Preferisco aspettare, osservare, ascoltare...con la massima attenzione...come ho fatto in questi mesi.... Adesso ogni giorno sembra proporre scenari e situazioni diversissime... Ho capito dove il Napoli sta cercando di andare....quindi aspetto e valuterò alla fine... questo significa che scriverò di meno...e scriverò quando, come oggi, avrò cose, situazioni e tendenze abbastanza chiare da commentare....i chiachiericci quotidiani su questa o quella trattativa li lascio ai giornali e ai siti specializzati...

...e spero che l'anno prossimo il mio Premio Decio Cavallo vada a qualcun altro....fuori dal Napoli! Ne sarei davvero felice!!! Felicissimo!!!

FORZA NAPOLI!!!

giovedì 11 giugno 2009

Onore a chi suda la maglia - Gianluca Grava

0 commenti

In questo turbine vorticoso (mai come quest'anno) di trasferimenti multimilionari, un mercato di cui parlerò nelle prossime settimane quando la situazione, specie lato Napoli, sarà più chiara, vorrei dedicare un post del mio blog a un umile ma validissimo professionista che ha dimostrato sul campo, anche nei momenti più bui del Napoli, quanto ami il calcio e la maglia azzurra!

Il Napoli ha rinnovato per un anno il contratto a Gianluca Grava (in scadenza di contratto a fine giugno) in questo dimostrando di essere (stavolta) davvero una grande società: premiato il merito, l'impegno, la bravura di un giocatore che in ogni momento, da quando è a Napoli, ha aderito al progetto della nuova società con amore che ogni tifoso (e competente di calcio) non può che apprezzare!

Sono felicissimo per Gianluca, non sono suo parente e non lo conosco, per le prestazioni che in questi anni ha offerto in maglia azzurra e spero che la società continui a premiare uomini e professionisti come Gianluca!

Ci vediamo ad agosto, Gianluca! Forza Grava e forza Napoli!!

venerdì 5 giugno 2009

Ma riaccoglieresti Lavezzi?

0 commenti
Stasera sono intervenuto a Radio Marte, a Notte Azzurra, ospite di Massimo D'Alessandro e di Carmine Martino, che ringrazio.

Alla fine del mio intervento, Massimo mi chiede:"Ma tu lo riaccoglieresti Lavezzi?".

Riaccoglierlo? Se è il Lavezzi senza regole degli ultimi tempi, assolutamente NO!

Sono d'accordo totalmente con il procuratore Fedele sulla sua analisi tecnica sulle enormi potenzialità del Pocho, ma se Lavezzi non si decide a fare una seria vita da atleta, quelle potenzialità non si realizzeranno mai e avremo sempre un giocatore indisciplinato e incompiuto.

E poi deve cambiare compagnia e procuratore: Fedele raccontava l'episodio di Cannavaro...ed è esattamente quello che ho scritto riguardo al Pocho in uno dei miei precedenti post. Si possono chiedere e ottenere aumenti di ingaggio, se sai usare i modi e i tempi giusti... Fedele lo sa fare benissimo (pensate alle umiliazioni che ha dovuto subire nella vicenda di Fabio Cannavaro, bollato come "vecchio" dal Presidente e a cui ha risposto sempre con grandissima classe!) ...se Lavezzi avesse avuto un procuratore come Fedele, a quest'ora non avremmo il minimo problema e sogneremmo un grande prossimo campionato con un Pocho soddisfatto!

Poi, con calma, analizzeremo anche le responsabilità della società, non gravi come quelle del Pocho, ma che, in qualche misura, hanno contribuito ad arrivare a questo punto.

Lavezzi e Mazzoni non hanno capito che...

0 commenti

Lavezzi e Mazzoni non hanno capito che...

  1. Lavezzi non è Maradona!!!
  2. De Laurentis odia i procuratori come io odio gli agenti immobiliari;
  3. De Laurentis e Marino, checchè se ne dica o se ne pensi, concordano sempre insieme ogni mossa, giusta o sbagliata che sia;
  4. quando Mazzoni, a novembre, cominciò a batter cassa da Marino, certamente Marino chiamò De Laurentis e certamente Aurelio minacciò Marino che se avesse dato ascolto a Mazzoni gli avrebbe spezzato le gambe! (Nota per i lettori meno arguti: sto scherzando, sto facendo ironia...).
  5. Marino, con diplomazia, rispose a Mazzoni con un "Eventualmente ne riparliamo più in là..." (questa sarebbe la famosa promessa di Marino!!)... al mio paese questa non è una promessa... non è niente! E' come il "Le faremo sapere..." dei provini dello spettacolo o di quei colloqui di lavoro che sai già che non ti prenderanno mai...
  6. Per poter batter cassa al tuo datore di lavoro, devi dimostrare di valere quello che chiedi...Lavezzi negli ultimi 5 mesi ha giocato veramente male!
  7. Per poter batter cassa al tuo datore di lavoro, devi rispettare tutti i tuoi obblighi contrattuali...non puoi decidere da solo quando andartene a casa! Se lo faccio io, la mia azienda mi licenzia!
  8. Puoi cercare di forzare la tua società a pagarti di più se là fuori hai un concorrente che è disposto ad offrirti veramente e formalmente più di quanto ti paga il tuo datore di lavoro attuale...come scrivo da oltre un mese e mezzo, non sono le squadre che stanno andando all'assalto di Lavezzi, ma è il suo procuratore che sta abbordando (o facendo finta di abbordare) qualunque squadra gli capiti a tiro.

Lavezzi e Mazzoni non hanno capito che, col loro comportamento di questa settimana, se anche avevano un briciolo di ragione, si sono messi decisamente dalla parte del torto e hanno distrutto un patrimonio di affetto e amore dei napoletani e dei tifosi del Napoli...e questo è grave!

La dignità di Lavezzi!

0 commenti
LA DIGNITA' DI LAVEZZI...
...SENZA PAROLE!!!


giovedì 4 giugno 2009

Supposte di inizio giugno!

0 commenti
  • Il portavoce del Liverpool: «Il Liverpool non è mai stato interessato al calciatore del Napoli Ezequiel Lavezzi». Su questo blog l'ho scritto da quando Lavezzi andava in seconda elementare...e sono un semplice tifoso!

  • Il procuratore di Pazienza, D'Ippolito:"Mi risultano nuove le notizie che vorrebbero Pazienza ceduto; Michele sarà uno dei punti di forza del nuovo Napoli." Punto di forza??? Pazienza??? Il "dopolavorista" travestito da giocatore del Napoli??? Quello che quando lo vedi sembra che stia facendo una partita scapoli-ammogliati??? Deve andare via! Come tanti che hanno disonorato la maglia del Napoli, Lavezzi per primo!

Basta!!! Finitela di prenderci in giro...procuratori distruttori di sogni!!! Quanto resisteremo noi tifosi a questo scempio? Questa gente sta distruggendo questo mondo!!! Spero che Lavezzi stia un anno in tribuna, a marcire come lui ha fatto marcire il nostro amore per lui!