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domenica 31 maggio 2009

Curiosità - Il vecchio Napoli 11 volte in Champions?

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Con i SE e i MA non si fa la storia, però fa una certa impressione "giocare" a immaginare i piazzamenti del Napoli di Ferlaino tra il 1970 e il 1994 con le attuali regole di accesso alle coppe e alla Champions in particolare.

Questo gioco lo fa Fabio D'Alpino su PianetaNapoli.it.

I risultati fanno davvero pensare: il Napoli, tra il 1971 e il 1995 sarebbe potuto entrare 7 volte in Uefa e 11 in Champions!!!

1970/71 - 3° Posto - Champions League
1973/74 - 3° Posto - Champions League
1974/75 - 2° Posto - Champions League
1975/76 - 5° Posto - Coppa Uefa
1976/77 - 7° Posto - Coppa Uefa
1977/78 - 6° Posto - Coppa Uefa
1978/79 - 6° Posto - Coppa Uefa
1980/81 - 3° Posto - Champions League
1981/82 - 4° Posto - Champions League
1985/86 - 3° Posto - Champions League
1986/87 - 1° Posto - Champions League
1987/88 - 2° Posto - Champions League
1988/89 - 2° Posto - Champions League
1989/90 - 1° Posto - Champions League
1990/91 - 7° Posto - Coppa Uefa
1991/92 - 4° Posto - Champions League
1993/94 - 6° Posto - Coppa Uefa
1994/95 - 7° Posto - Coppa Uefa


Come scrive Fabio, "pensiamo a quei vari introiti che sarebbero entrati chissà, forse la bacheca azzurra sarebbe stata anche più folta". Certamente il Napoli avrebbe acquisito molta più esperienza e tradizione internazionale e forse si sarebbe consolidato anche finanziariamente...

Comunque è vero che con i SE e i MA non si fa la storia: potremmo discutere anni ipotizzando chissà quali scenari: certo se pensiamo a come fu eliminato il Napoli dal Real Madrid nella Coppa Campioni 87-88, al primo turno, alla sua prima partecipazione, peccando di inesperienza, forse le cose sarebbero andate diversamente considerando che quella partita, con le attuali regole, sarebbe potuta essere magari la partita di un girone eliminatorio e, soprattutto, non della prima Coppa Campioni del Napoli, ma magari della sua ottava (!!!) partecipazione dal 1971 (terza consecutiva).

Ha ragione, quindi, D'Alpino: si può davvero pensare che, considerando le molte possibilità di partecipazione in più e quella vittoria nella Uefa dell'89, un massacrante torneo di 12 partite a eliminazione diretta che all'epoca era davvero una Champions in miniatura (giocavano tutte le migliori squadre europee non scudettate dell'anno precedente), forse il Napoli avrebbe potuto essere finalista con Diego e i suoi grandi compagni e chissà...

Beh, riapriamo gli occhi, torniamo alla realtà e speriamo che questa società sappia riportarci a quei fasti.

FORZA NAPOLI!

venerdì 29 maggio 2009

Viva Fabio, ma...coerenza!

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Credo che chi legga con attenzione questo blog o chi mi conosce, capisca benissimo che le mie critiche non vogliono sfasciare, ma aiutare ad aprire gli occhi su cosa significa costruire una grande società.

Non voglio essere presuntuoso: non sono un tecnico, non sono un manager...sono solo un tifoso...ma lavoro in una grande azienda, multinazionale, da molti anni, ho visto tanto calcio e tante situazioni, ho visto che significa costruire una grande squadra (a Napoli e altrove), so che le cose di cui parlo non si costruiscono in poche settimane o pochi mesi, ma occorrono anni!

Ma le cose di cui ho parlato in tanti miei post (come questo, per esempio...) vanno fatte! Sono felicissimo che Quagliarella scelga Napoli...economicamente e professionalmente i suoi rischi sono enormi e onore, onore, onore a Fabio per la sua scelta che mi commuove e certamente è uno dei tasselli del Napoli che vorrei...ma il Napoli non deve fermarsi!

Sono felice che oggi Marino abbia parlato, che abbia ammesso di aver compiuto degli errori.

Marino su Quagliarella



"Hamsik non si tocca,come Maggio"



Tempo fa scrissi, come attenuante per il DG, che solo chi non opera non sbaglia:
non ho mai scritto che Marino dovesse andarsene o che tutta la sua avventura napoletana è stata un fallimento: ho solo scritto, e ho tutto il diritto di scriverlo e di continuare a pensarlo, che il DG ha sbagliato moltissimo in quest'ultimo anno e che merita (e capite l'ironia, per favore! sto scherzando...) il mio Premio Decio Cavallo 2009!
Gioiamo per l'arrivo di Quagliarella! Ma pretendiamo che la società faccia sempre meglio! Vogliamo andare in Champions? Sì? E allora dobbiamo essere maturi...gioire quando è il caso, ma anche saper criticare e saper chiedere alla società quello che solo una grande società da Champions sa fare!

Chi mi conosce sa quanto ami il Napoli! Sa quanto io sia triste quando il Napoli perde! Sa che sofferenza ho provato in questi ultimi allucinanti mesi!

Quindi andiamo avanti! Quagliarella è solo un "mattone", importante, ma una bellissima casa è fatta di tanti mattoni e tanti dettagli...e ci vogliono anni!

Per ora godiamoci Fabio e speriamo che ci regali altre perle così!!!


Lavezzi, troppe cose non quadrano...

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  • Dichiarazione di Sosa a Tuttonapoli.net: "Ogni tanto sento il Pocho tramite sms, vuole restare e ama la città".
  • Approfondimento di Napoli2000.com a firma di Mario Cutolo: "...MA A LIVERPOOL NESSUNO PARLA DI LAVEZZI"....e ancora: "A Liverpool, tuttavia, ben pochi conoscono e parlano del Pocho. La notizia dell'offerta di 22 milioni di euro sembra circolare soltanto in Italia mentre gli scousers sognano ben altri calciatori, più affermati. Si parla, ad esempio, di Tevez, sponsorizzato dal suo amico Mascherano, mentre si festeggia il rinnovo contrattuale di Torres. E' indubbio che quel ruolo verrà, tuttavia, coperto per la cessione a gennaio di Keane e le possibili partenze di Babel e Voronin.
    Le voci sul Liverpool interessato a Lavezzi sono state smentite implicitamente dallo stesso Direttore Generale del Napoli, Pierpaolo Marino, il quale avrebbe chiesto a Mazzoni il famoso quanto presunto fax ufficiale dell'offerta dei Reds. Le strade sembrano dunque condurre al solito, squallido, gioco dei procuratori disposti a tutto pur di ottenere un'importante quota da un eventuale ritocco contrattuale del proprio assistito."
Sosa è un pazzo? Lavezzi è schizofrenico? Dice una cosa a Sosa e il contrario al suo procuratore? Troppe cose non quadrano in questa vicenda, ma non da oggi, come ho scritto spesso in quest'ultimo mese sul mio blog.

Io sospendo il giudizio su Lavezzi...ne parflerò solo dopo aver sentito la sua versione, ma sui comportamenti del suo procuratore ho un'idea sempre più chiara: sta portando alla rovina il suo assistito...lo sta lanciando, senza freni, in un precipizio nel quale ha tutto da perdere...il Napoli, il Mondiale, l'amore totale che i tifosi, me per primo, hanno per lui!

Pocho, non ti far incantare da questa iena! Il Napoli ha capito che, in questa situazione, più passa il tempo e più ti cuocerai nella tua acqua, come il polipo che muore mentre si cuoce senza accorgersene...

Pocho, hai tutto da perdere! E' inutile! Quest'anno i risultati non sono dalla tua...non puoi accampare pretese! Non hai potere contrattuale! Se fossi il tuo procuratore ti direi: lascia perdere ora...lavora sodo...duro...durissimo! Fai il massimo del massimo! Vai ai mondiali...fai un grande mondiale...e vedrai che contratto, a Napoli o altrove, potrai strappare!

Sono stato molto critico ultimamente con la società e non rinnego le mie critiche, ma chi ha letto attentamente questo blog, ha potuto vedere che ho sempre pensato che tutti questi movimenti su Lavezzi fossero solo un'opera di sciacallaggio di quart'ordine di uno che non sa fare il suo mestiere e che sta rovinando il suo assistito.

Pocho, apri gli occhi! Napoli ti ama davvero! Mazzoni non credo proprio, mercante traffichino, incapace e senza stile! Mollalo, Pocho! Mollalo!

...io ho l'impressione che alla fine di questa vicenda, il Pocho cambierà procuratore...

giovedì 28 maggio 2009

Vedi Napoli e poi...

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Hamsik senza orologio... Santacroce senza patente... Navarro e Zalayeta senza auto...Denis senzatetto!

"Il giocatore del Napoli, Gustav German Denis è rimasto senza casa. Infatti, l'appartamento di Marechiaro dove si trova l'attacante del Napoli è stato sottoposto a sequestro per abusivismo edilizio: il Tanque dovrà rinunciare per un po' alla vista mozzafiato.Motivo del sequestro: l'appartamento, circa 110 metri quadrati, tre vani, salone, tre bagni e cucina ed un attiguo monolocale, è abusivo. L'area su cui sorge l'appartamento è sottoposta a vincolo paesaggistico." - Fonte: calcionapolinews.it

mercoledì 27 maggio 2009

Il Napoli che vorrei - Il vivaio

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Un'altra bellissima inchiesta di Tuttonapoli.net, stavolta dedicata al vivaio. Venerdì scorso, ospite di Marte Sport Live, ho avuto modo di sottoporre al grande Mister Tascone molte domande sullo stato attuale e sulle prospettive del nostro settore giovanile...e mi fa piacere ritrovare, ampliati con grande competenza dai giornalisti di Tuttonapoli, i temi che abbiamo trattato con Mister Tascone.

E' inutile ribadire che il Napoli deve:
  • investire di più nel vivaio (attualmente investe somme risibili rispetto alle più importanti squadre italiane);
  • remunerare di più e meglio i tecnici (eroici entusiasti, trattati praticamente come dilettanti e pagati pochissimo!);
  • consolidare (costruire?) rapporti capillari con le scuole calcio italiane (e campane, in particolare, che oggi sono spesso "razziate" dagli altri club);
  • realizzare finalmente una struttura unica per tutte le squadre e che questa struttura sia facilmente accessibile anche dal settore tecnico della prima squadra (l'allenatore deve poter vedere anche i più giovani e segnalarli al gruppo dirigente per salvaguardarne e guidarne lo sviluppo).
L'inchesta di Tuttonapoli è suddivisa in due puntate:
  1. prima puntata;
  2. seconda puntata.
Forza ragazzi, siete il nostro futuro!!

Il Napoli che vorrei...lo vuole anche qualcun altro!

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Per chiarire ulteriormente (casomai ce ne fosse ancora bisogno) il mio pensiero sul Napoli che vorrei, oggi, visto che fa tanto caldo e anche scrivere diventa faticoso, lascio volentieri la parola a Luigi Giordano che su PianetaNapoli.it ha riportato, in modo a mio avviso sintetico ed efficace, le attuali carenze societarie in questo articolo dal titolo "LA SOCIETA' E' RIMASTA DI SERIE C. E' FINITO IL TEMPO DI CAZZEGGIARE..."

Buona lettura!

***
Prima di parlare di calciomercato sarebbe d'uopo ristrutturare una società che ha carenze diverse in vari settori.

Il Napoli Soccer nato cinque anni fa per far ripartire la truppa azzurra dalla serie C è rimasto tale anche in serie A. Ci spieghiamo meglio. La struttura di questa società nata con due figure, ossia il presidente e il direttore generale Marino e uno stuolo limitato di impiegati è attualmente la stessa che vi era all' esordio con il Cittadella. Ma se una struttura cosi risicata poteva ancora andare bene nelle serie inferiori, non può assolutamente reggere ora che la società azzurra vuole sedersi al tavolo delle grandi. Prima di acquistare dei giocatori campioni bisogna partire dalla ristrutturazione della società. Aspetto che anche Donadoni ha sottolineato nella conferenza di sabato scorso, chi più di lui che viene da una società modello come il Milan può far notare le carenze e le inefficienze della SSC Napoli.

PRESIDENTE: Il massimo dirigente azzurro è sicuramente un galvanizzatore ed un uomo di grande carisma, di calcio però ha sempre detto di capirci poco. Si è seduto al tavolo delle grandi con una volontà di cambiare il sistema calcio, con le sue idee innovative ma anche scomode e poco gradite ai dirigenti che da anni bazzicano in questo sistema. Spesso si lascia andare a commenti a sproposito e chiacchere in libertà, non rendendosi conto di cadere talvolta in turpiloqui e di far fare figure non certò eccelse alla società del Napoli. Diciamo che invece di parlare farebbe meglio a fare più i fatti. Stiamo ancora aspettando tra l'altro l' installazione dei tabelloni luminosi al San Paolo.

DIRETTORE GENERALE: Marino ha dimostrato di essere un buon manager dal punto di vista amministrativo e contabile. La società è in attivo di bilancio e non ha debiti pregressi. Ma per il mercato dopo il disastro di quest' anno sarebbe d'uopo affidarsi ad un direttore sportivo vero che con una rete di osservatori validi possa acquisire giocatori veramente validi e atti alla piazza di Napoli sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista tecnico.

TEAM MANAGER: E'la figura che più manca a questo Napoli. Il giovane rampollo figlio del presidente non ha nè l' esperienza calcistica nè lo spessore per potere svolgere un ruolo cosi delicato. Una figura che deve fare da congiunzione tra la squadra e la società. Una carica che in tante squadre importanti è rivestida da un ex calciatore della squadra stessa, esempi sono Pessotto nella Juventus, Tempestilli nella Roma, Tare nella Lazio, Melli nel Parma. Come mai nella SSC Napoli non esiste un Bruscolotti che possa svolgere al meglio questa mansione? Perchè non affidarsi ad una persona che ha giocato calcio e conosce l'ambiente per poter ricoprire questo delicato ruolo? Una persona che di certo che quando le cose vanno male sa come prendere di petto i calciatori, sa come intercedere con la presidenza e la stampa e non certo minaccia la stessa che vuole intervistare i calciatori dopo una sconfitta, con l' intento di spaccare una telecamera addosso...

SETTORE GIOVANILE: Un responsabile del settore come Peppe Santoro che è costretto a fare le nozze con i fichi secchi. Pochissime le risorse destinate dalla società per i propri giovani, cosa anche questa che contrasta con le parole espresse dal presidente nel giorno dal suo insediamento, in cui parlò che il Napoli avrebbe investito tantissimo sul settore giovanile. Invece le formazioni giovanili azzurre sono costrette a peregrinare sui vari campi della provincia di Napoli per allenarsi e giocarsi, non hanno dei propri campi ove allenarsi. Gli allenatori sono pagati con stipendi davvero bassi e può capitre come accaduto alla Berretti di andare e tornare dalla trasferta di Milano sobbarcandosi 24 ore di bus...

ARGENTINA: E' il paese preferito dal Napoli per fare i suoi affari sul mercato. Se escludiamo l' acquisto di Lavezzi, gli altri giocatori provenienti dalla patria del divino Diego sono stati degli acquisti modesti e che hanno depapuerato le casse del Napoli di importi importanti e di sicuro spropositati per il valore intrinseco dei calciatori. In Italia il Napoli invece acquista poco, le società amiche si contano sulle dita delle mani, spesso giocatori di secondo piano rifiutano la piazza oltre che per il tetto ingaggi anche per la cessione dei diritti di immagine voluta dalla società; ci chiediamo a questo proposito ma De Laurentiis cosa ne deve fare di questi diritti ? Vuole forse fare un bel film con la rosa dei giocatori azzurri per il prossimo Natale...

SILENZIO IRRIGUARDOSO: La società per bocca dell' entourage che gestisce l' ufficio stampa della società, ha dichiarato oramai un plebiscitario e grottesco silenzio stampa che va avanti ad oltranza. Un silenzio che vuole coprire tutte le paure e il caos che alberga in società e che vuole far tenere le bocche cucite ai propri tesserati, per timore che questi ragazzi possano dichiarare ai propri sei milioni di tifosi quali siano le ragioni di questa fallimentare stagione. Un silenzio che è vergognoso anche nei confronti degli operatori dell' informazione, che limita l' attività di coloro i quali sono deputati a fare diritto di cronaca. E se questi atteggiamenti irrispettosi vengono fatti notare, vi è poi l' atteggiamento scortese ed arrogante che si evidenzia nelle telefonate della società con cui si vorrebbero condizionare la libertà di critica e di opinione. Dispiace che i tre colleghi dell' ufficio stampa azzurro, persone perbene, debbano prestarsi ai giochi di potere orditi in modo meschino dai loro superiori.
Tocca darsi una mossa, e come direbbe Aurelio De Laurentiis non è più il tempo di cazzeggiare e di tracheggiare, tocca a lui portare uomini di spessore in società e costruire un organigramma solido e professionale che dia lustro e serietà alla SSC Napoli.

Luigi Giordano
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PS: non ho dimenticato che, tra gli argomenti che all'esordio del blog dissi che avrei trattato, mi sarei ripromesso di parlare di Fabio Cannavaro, del Napoli e della napoletanità. Non ho dimenticato e ne parlerò...a questo punto però, per esprimere un giudizio definitivo sulla questione, voglio aspettare gli sviluppi della trattativa Quagliarella. Intanto Fabio si porta via una standing ovation di addio dai tifosi del Real Madrid! Presidè! IL REAL MADRID...non la Buccinese...






lunedì 25 maggio 2009

La domenica in pillole...e supposte

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Spunti di riflessione (le pillole...) e di indignazione (le supposte...) sugli avvenimenti della domenica e dintorni.

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La partita - Pazienza e gli altri dopo-lavoristi

La partita è andata come avevo ampiamente previsto nel mio post di venerdì...non ci voleva "lo scienziato"!

Detto questo, per me il simbolo di questa "accozzaglia di marionette" travestite da giocatori (come direbbe il mitico Rambone) è Pazienza, il "dopolavorista" per eccellenza, uno con modestissime doti tecniche e ancor più modeste doti agonistiche, che passeggia in campo in modo irritante e senza costrutto...un'altra delle grandi "scoperte" di Marino...alla faccia della competenza!!

Sia ben chiaro! Non è Pazienza il male oscuro del Napoli: come lui ci sono molti altri in questa cupa stagione di derelitti alla deriva...per me Pazienza è solo un simbolo, lo ripeto...infatti, uscito lui, non è che la musica a Catania sia migliorata, anzi!

E' chiaro che la squadra ha avuto, da dicembre in poi, un crollo fisico e mentale e la società, a partire da De Laurentis, sia ben chiaro!, ha contribuito a tutto questo.

Alcuni dicono: "Meno male che c'è stato l'Intertoto!", altri: "Maledetto Intertoto!". Questo dibattito mi lascia indifferente: dico solo che questa stagione, Intertoto o non, ha svelato in modo spietato tutte le carenze e le debolezze strutturali di questa società e ha detto chiaramente che se questo modello organizzativo poteva andar bene per i tornei "minori", la struttura della società ora deve adeguarsi al più presto alle nuove sfide...quello che mi terrorizza è che la società sembra non capire...Oltre che "inferocito" per tanti comportamenti di società e squadra, sono veramente preoccupato per il futuro!

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Zalayeta

Solo una parola: Vergogna!
Ecco un altro esempio dello sfascio di quest'anno: De Laurentis, Marino e Donadoni avrebbero dovuto sbattere Zalayeta a calci fuori dalla rosa, al minimo di stipendio e deferito al collegio arbitrale! Ne ha fatte tante, troppe, in questi due anni! Perché in campo ieri??? Perchéeeee???

La società (Presidente, Direttore Generale e Allenatori, sia Reja, che Donadoni) ieri, come troppo spesso nell'ultimo anno, ha saputo sfoderare solo una spada di latta: poi ci chiediamo il perché dello sfascio di quest'anno...ecco il perché!

Voglio vedere l'anno prossimo: se l'andazzo resta questo, l'anno prossimo rischiamo davvero le penne!

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De Laurentis e il cazzeggio: anche il Presidente è colpevole!

Vorrei essere chiaro, come cerco di fare sempre in questo blog!

  1. Contesto Marino per i suoi gravissimi errori (non solo di quest'anno), ma siccome anch'io lavoro e anch'io sbaglio nel mio campo, sono d'accordo con chi dice che solo chi non opera non sbaglia! Ma questo non deve essere un alibi: Marino deve prendersi le sue responsabilità, capire dove ha sbagliato, con umiltà e rimediare! Non dico che deve andare per forza via, ma deve levarsi di dosso quell'aria da onnipotente infallibile "de noartri" e quegli attacchi di suscettibilità che lo contraddistinguono e darsi umilmente da fare, se, come dice, ama questa maglia e questa società!

  2. Marino però non è l'unico responsabile: lo sfascio è anche colpa di De Laurentis, che parla di cazzeggio di questa o quella categoria ed è il Re dei Cazzeggiatori nella sua oceanica incompetenza calcistica. Presidente! Impari ad avere più rispetto per la stampa e i tifosi, guardi bene cosa accade in casa sua (che è anche casa nostra, se lo ricordi, caro Presidente!) e costruisca una società degna di questo nome...guardi la trave nel suo occhio e la smetta di guardare pagliuzze negli occhi degli altri! Il rispetto che lei pretende, caro Presidente, se lo deve guadagnare dando rispetto! E i suoi comportamenti, non da oggi, sono profondamente arroganti e irrispettosi! Basta, la finisca! Lavori e sia umile!

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Il premio Decio Cavallo

L'autore di questo blog non è un ragazzino! Si avvia verso i 40 anni, proprio quest'anno, di cui, come ho scritto nel mio profilo, oltre 30 passati a seguire lo sport, non solo il calcio, le sue storie e i suoi personaggi!

Per cui, quando ho scherzato sul fantomatico premio da consegnare a Pierpaolo Marino con i deliziosi conduttori di Notte Azzurra, Guido Palliggiano e Gianluca Gifuni, che ringrazio pubblicamente per avermi ospitato con tanta delicatezza e divertimento, già sapevo che qualcuno, a digiuno di ironia in questo calcio già molto triste e stupido, si sarebbe adontato, citando i successi manageriali di Marino.

Allora dico, per qualcuno che magari fosse un po', diciamo così, "distratto":
  1. anche se nel calcio molti (troppi) si prendono troppo sul serio, ricordo a tutti che il premio Decio Cavallo è solo e soltanto ironia, gioco, scherzo, lazzo, goliardia, sdrammatizzazione di un momento sportivamente "drammatico"...chiaro?
  2. sulle responsabilità di Marino ho già scritto in questo post: per me Marino divide le sue responsabilità con il Presidente e, se entrambi vogliono, può anche rimanere e tentare di riscattarsi...ma non possiamo dire che sia innocente rispetto a questo sfascio oppure l'unico colpevole,
  3. uso l'ironia, ma non sono un cretino o uno smemorato! Conosco il calcio, ricordo molte cose, persone e situazioni , per cui è inutile che mi si venga a dire che Marino ha scoperto Ciccio Romano, Iaquinta, Lavezzi, ecc. Ha anche fatto molti errori, come tutti. Punto!
  4. Penso che chi non apprezzi l'ironia, si qualifica da solo per il suo (scarso) livello di intelligenza...Peggio per lui! Io vado avanti lo stesso, perché senza ironia la vita non vale la pena viverla...tanto vale buttarsi sotto al primo treno che passa...

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A conferma che qualcosa di calcio ne capisco, dopo trent'anni "persi" appresso a questo mondo di matti, pur non essendo un calciatore, ne un dirigente, ne un tecnico, ma solo un semplice tifoso, oggi ho trovato un riscontro eccellente a quello che vado dicendo sul caso Lavezzi nelle parole del procuratore di Fabio Cannavaro, Enrico Fedele, il quale, intervenuto a Marte Sport Live, ha chiaramente ribadito che questo dimenarsi di procuratori è inutile se il Napoli non riceve, tramite loro o direttamente dal Liverpool, dalla Juve o dal Pizzighettone, un documento formale con cui venga formulata un'offerta per il giocatore.

Al momento il Napoli non ha ricevuto nulla...solo chiacchiere! Ma magari ricevesse un'offerta di 22 milioni di euro!!! Solo che questo dimenarsi dei procuratori, al momento, mi sa tanto di "taglieggiamento" volto a spuntare un aumento di ingaggio!

Vedremo: a me non interessa...la penso come tanti tifosi: se vuole andare vada...gli offriamo pure il biglietto per andarsene, non c'è problema! Il guaio è che questa sua determinazione ad andarsene, se ciò accadrà, sarà secondo me un'altra spia del malessere di questa società non tanto per il fatto di non aver accettato di dare al Pocho un ingaggio maggiore, quanto piuttosto per aver reso l'ambiente interno al Napoli totalmente invivibile ai giocatori e aver fallito obiettivi di Europa strombazzati e poi rimangiati...sennò perché si sta diffondendo tra i vari Floccari, Acquafresca, ecc., il passaparola "Non venite, non venite"?

Come dice Taglialatela, i giocatori hanno amici in tutte le società...si parlano e se uno non sta bene in un posto, certo non invoglia l'amico a raggiungerlo!

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I biscotti di fine campionato

Finché la serie A resterà così e finché la cultura sportiva (e non solo) del nostro paese resterà questa, ogni fine campionato avrà sempre la sua ampia produzione di "biscotti", specie nelle ultime due-tre giornate.

Inutile fare ancora una volta il confronto con il campionato inglese, dove, ancora una volta, chi non aveva motivazioni si è battuto con onore e ha battuto, senza risse o sceneggiate, avversari che sono stati costretti alla retrocessione.

E' inutile piangere, per due ragioni:
  1. chi piange oggi, ha beneficiato in passato, o beneficerà in futuro, di uno o più biscotti del genere;
  2. se hai una mentalità davvero vincente, sai che a due-tre giornate dalla fine tutto può succedere e perciò devi metterti in condizione di costruire i tuoi traguardi nella continuità dei risultati e non riducendoti alle ultime giornate! E' inutile che te la prendi con questa o quella squadra: se retrocedi, significa che hai la coscienza sporca, che hai sprecato occasioni, che la tua società è incompetente e ha fatto troppi errori.
Io credo nel merito e che la fortuna sia figlia del merito: non è vero che la fortuna è cieca...anche lei, come la sfiga, sa benissimo dove andare e chi premiare!

Per cui smettiamola: impariamo a essere meno "trogloditi" e più sportivi: come ho detto, non sono smemorato: ricordo bene il "biscotto" che il Napoli dovette ingoiare quando retrocedemmo in B nel 2000-2001...è vero: quel Parma-Verona fu "da vomito", ma anche allora dissi e pensai che la retrocessione ce l'eravamo costruita con cinquantamila errori della società e della squadra...e quindi dovevamo farci un esame di coscienza...

E' una regola di vita: noi non possiamo comandare i comportamenti degli altri...possiamo solo cercare di attirarci un po' di fortuna, cercando di lavorare al meglio e sbagliare il meno possibile: questa è la mentalità di chi vince! Chi si aggrappa alla sfortuna o considera gli altri colpevoli delle proprie sconfitte non vincerà mai...nella vita e nello sport!

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Gli orari delle partite

Se avessimo dirigenti calcistici all'altezza e non incapaci, che fanno di tutto per allontanare i tifosi dal calcio, le partite di campionato giocate ad agosto, settembre, ottobre, maggio e giugno si giocherebbero, che so?, alle 18 o alle 19...questa tra l'altro è una delle ultime cose sensate che aveva proposto De Laurentis prima dell'impazzimento di quest'anno.

Perché non si può fare? Perché mandare calciatori e tifosi a "cuocersi" al caldo delle ore 14 ora solare?

E' indegno, tutto questo! Uno schifo! La dittatura delle televisioni? Certo' è probabile...ma quanto durerà la pazienza dei tifosi? Io la sto già perdendo...

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L'addio di Maldini

"Sono orgoglioso di non essere come loro!" - Una splendida frase, rivolta a degli pseudo-tifosi che volevano contestare la dirigenza del Milan, sfoderando l'idea che solo Franco Baresi fosse l'unico capitano del Milan... Beceri e ignoranti, non solo offendendo Maldini e tirando dentro in questa polemica un vero signore come Franco Baresi, ma anche dimenticando ad esempio un certo Gianni Rivera, che quella stessa società che loro contestano ha calpestato nella dignità perché Berlusconi, facciamo i nomi, non sopporta gli orientamenti politici di quello che Brera soprannominava l'Abatino e quindi lo ha emarginato indegnamente in occasione dei festeggiamenti del centenario del Milan.

Per fortuna i contestatori di Maldini sono stati solo una minoranza di autentici idioti, quei soliti "trogloditi" di cui io e molti altri veri tifosi e sportivi siamo stufi!

Sottoscrivo la frase di Paolo, gli mando un abbraccio sincero, da tifoso avversario e vorrei che ce ne fossero tanti, modesti, puliti, umili e vincenti come lui! E magari ne avessimo uno così nel nostro Napoli!!!

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Anateeeemaaa su Vigliotti e Tagliamonte!

Di fronte alla stupidità di una società in perenne silenzio stampa, è un godimento vedere le "furbate" della coppia Vigliotti/Tagliamonte che riescono a strappare due dichiarazioni a Santacroce e Lavezzi! Ragazzi! Mi sono divertito, pensando all'ipotesi che qualche famoso "Cerbero", il Fido Baldari, insomma, potesse a un certo punto azzannare la coscia di Tagliamonte reo di tanta solenne infamità!

Non oso pensare a quali sevizie dovrà subire Tagliamonte domenica prossima per il sacrilegio compiuto ieri...e magari anche una "scomunica" dal Papa Marino!

Raffaele, Raffaele!!! Pentiti!!! Espia i tuoi peccati!!!

***

Prendiamola a ridere, signori! Sennò qui c'è veramente da piangere!

A LUNEDÌ PROSSIMO CON LE ULTIME PILLOLE E SUPPOSTE DEL CAMPIONATO!
FORZA NAPOLI!


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venerdì 22 maggio 2009

Il Napoli che vorrei - Il salto di qualità

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Dalle considerazioni sulla vicenda Lavezzi, a prescindere da come si concluderà, bisogna pretendere che il progetto-Napoli cominci a fare un salto di qualità, come scrivevo nel post precedente, su alcuni perni fondamentali:
  • risparmiando sui cartellini per liberare risorse da utilizzare sul tetto-ingaggi, cercando ogni tanto qualche parametro-zero;
  • innalzando il tetto-ingaggi, non per tutti, ma pagando tanto i più bravi e pagando meno di oggi i "medi" o "mediocri" (i Pazienza, i Montervino, i Grava, ecc.)...e se ai "medi" non sta bene, che vadano via, perchè di giocatori medi ce ne sono tantissimi e uno vale l'altro;
  • rivedendo,magari con formule originali, specie per i campioni, la politica dei diritti d'immagine;
  • investendo più risorse sul settore giovanile e aggregandoli in un'unica struttura (qualche mese fa si parlava di un centro più grande tipo Milanello o Trigoria...c'è un progetto?): non a caso oggi, ospite di Marte Sport Live, ho fatto molte domande a Carmine Tascone sull'attuale settore giovanile del Napoli e sulle sue prospettive;
  • definendo che stadio il Napoli vorrà avere: ascoltando attentamente le parole di chi lo frequenta spesso, ho l'impressione che nell'ultimo anno il Napoli abbia fatto poco o nulla per la sua vivibilità..che significa? Si è deciso che ormai il San Paolo andrà a morire? Si costruirà un nuovo stadio? E dove?
  • rifondando di sana pianta i rapporti con la stampa, specie locale: rimando ai miei tanti post, non voglio ripetermi. Gli attuali rapporti, se fossero analizzati da uno psicologo, indurrebbero a concludere che il Napoli ha nei rapporti con la stampa atteggiamenti tipici da manie di persecuzione, paranoia e simili malattie mentali. Di questo ne risente anche la squadra e il tifo: da un lato si creano tensioni enormi con i tifosi che creano negatività anche nella squadra, dall'altro non si stimolano i giovani a crescere affrontando gli "squali" del giornalismo, che, faranno bene o faranno male, creano pressioni sulla squadra che, secondo me, possono solo rendere la squadra più consapevole e matura delle responsabilità che ha indossando la maglia del Napoli.
A parte l'ironia sui procuratori di Lavezzi e ferme restando le critiche espresse finora, pronuncerò un giudizio sulla società solo a fine mercato...il mercato ci darà molte risposte...speriamo bene!

FORZA NAPOLI !!!

Aiuto! I pirati!!! No, solo i procuratori di Lavezzi...

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Un tempo il terrore dell'Europa erano i pirati... Debellata la pirateria, oggi l'Europa è "infestata" da un nuovo terrore! I procuratori di Lavezzi!!!

Dopo grotteschi tentativi di "adescare" la Juve, adesso sperano nel Liverpool! Mio Dio!

Al momento la vedo come i dirigenti del Napoli: se nessuna società si è fatta viva in modo formale, ufficiale, viene da pensare (male), ossia che i procuratori stiano tentando un forte gioco al rialzo per rimanere a Napoli con un ingaggio almeno raddoppiato!

Ma magari, dico io, il Liverpool ci pagasse 22 milioni di Euro per Lavezzi! MA-GA-RI!

Io glielo porterei in braccio, anche infiocchettato! Subito...col primo aereo...

Signori, il calcio è questo! Dopo la "sentenza-Bosman" e il famoso articolo 17 che permette a un calciatore di autosvincolarsi l'anno successivo al rinnovo del proprio contratto, i contratti sono tutti carta straccia e le società non hanno alcun potere.

Ecco perché critico tanto l'attuale società: perché, in questo calcio, l'unico modo per trattenere veramente i migliori calciatori è quello sì di pagarli tanto, ma soprattutto di dare loro prestigio, tornei internazionali, successi e visibilità mediatica, tutte cose che il Napoli di oggi non può assicurare e che, io spero, possa assicurare tra qualche anno...ma bisogna mangiarne di polvere...e tanta!

Per cui: viva Lavezzi che se ne va, se non vuol più stare qui...viva un Quagliarella che sceglie Napoli...per ora in questo possiamo sperare: giocatori motivati, bravi e che accettino di sposare il progetto-Napoli...ma un progetto-Napoli che faccia un vero salto di qualità!

Catania - Napoli: (S)PAREGGIO PER IL NULLA...

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Domenica la partita più inutile degli ultimi duecento anni...farà un caldo bestiale...si giocherà non con le divise estive, ma direttamente con i telo-mare societari...

...sarà pareggio? Certo, certissimo, anzi...probabile! O il Napoli sbracherà al Massimino come l'anno scorso? Possibile, se "lorsignori" si sveglieranno di umore "dopolavoristico", come spesso negli ultimi tempi...

Si consiglia sin da ora a chi soffre di insonnia di sintonizzarsi sulla partita! E magari il video verrà venduto con il Corriere-Salute come terapia del sonno!

Una nuova frontiera per lo sfruttamento dei diritti d'immagine nel calcio?

giovedì 21 maggio 2009

La storia del Napoli - Perchè il Ciuccio?

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Sono un appassionato di storia, per cui, essendo anche un tifoso, non posso non segnalare un articolo pubblicato da PianetaNapoli.it dal titolo "IL CIUCCIO, NASCITA DI UN SIMBOLO".

L'articolo di Mario Parisi in realtà è un tributo ad uno dei più grandi giornalisti napoletani del '900, Felice Scandone (proprio quello a cui è stata dedicata l'omonima piscina napoletana), del quale Parisi riproduce l'estratto di un articolo pubblicato da Scandone nel lontano 1933.

Lascio la parola, con grande emozione, a Mario Parisi e (la parte tra virgolette in corsivo) a Felice Scandone:

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Per tutti da decenni è il simbolo indiscusso a cui rifarsi quando si fa cenno alla storia del Napoli, eppure non molti conoscono alla perfezione come sia nata l’idea di accostare il Ciuccio alla squadra azzurra, fino a diventarne l’emblema. Niente, se non uno scritto del grande Felice Scandone, indimenticato giornalista napoletano fondatore del “Mezzogiorno Sportivo”, caduto in guerra nel 1940 su un aereo precipitato nel cielo di Torbuk, può farci meglio luce sull’argomento.

Per questo riportiamo questo storico articolo, in cui si racconta la progenìa del simpatico e tanto amato ruminante, scritto proprio da Scandone per “Calcio illustrato” nel 1933, stagione in cui il Napoli di Mister Garbutt, del mitico portiere Cavanna, della bandiera Pippone Innocenti, di Colombari “O’ banco e’ Napule”, di Carletto Buscaglia e dell’esplosivo tridente d’attacco Vojak – Sallustro – Ferraris, faceva sognare gli appassionati tifosi azzurri, contendendo lo scudetto a Juventus ed Inter e riscattando finalmente la nomèa di asini moribondi!

“Il ciuccio è l’emblema del Napoli e poche volte nella storia della zoologia il testardo e umile animale ha fatto tanto parlare di sé, come adesso. Gli è che da alcuni anni, ad opera di un popolare giornale umoristico locale il “ciuccio” imperversa. Una volta era moribondo e Garbutt fungeva da medico salvatore; un’altra volta si rialzava su due zampe, come un nobile corsiero arabo o un rampante leone e poneva in fuga animali di sangue infinitamente più azzurro. Erano, insomma, le alterne vicende del Napoli che, dai primi anni disastrosi, era assurto gradatamente a stella di prima grandezza del firmamento calcistico nazionale. Perché il bizzarro umore partenopeo abbia scelto proprio il “ciuccio” per distinguere una grande società di calcio è una storia un po’ lunga. Cerchiamo di abbreviarla il più possibile. Nella notte dei tempi, nella vecchissima Napoli non so più di quale dominazione, un contadino, Fichella, curava un vecchio asino, tanto carico di acciacchi da essere ricoperto da tante piaghe. Inoltre, anche la coda del disgraziato ronzinante era in pessime condizioni, cioè, a dirla alla napoletana, era “fraceta”. Il Napoli al primo anno di Divisione Nazionale era il povero vaso di terracotta tra vasi di ferro. In un intero campionato non racimolò che un misero punto perché non riusciva nemmeno a trasformare in goal i calci di rigore… Era, insomma, come il famoso asino del povero Fichella, del quale si racconta che vegliasse la notte (Fichella, non l’asino, intendiamoci bene!) per cogliere i fichi del suo vasto orto per caricare il carretto che doveva trasportare le ceste al mercato, Ma l’asino percorreva appena poche centinaia di metri, poi si abbatteva al suolo e non c’era verso di farlo rialzare. Il Napoli dei primi anni era proprio come quest’asino. Anche quando riusciva qualche volta a prendere il trotto (vale a dire quando otteneva qualche sporadica vittoria) era per…pochissimo tempo. La classica corsa dell’asino, insomma. Come e perché il “ciuccio” si sia trasformato in un bizzarro cavallino che quest’anno corre e corre (e come!) è ormai storia che tutti conoscono. Ma in quel di Napoli non vogliono sentirne di rinunziare al “ciuccio”. Forse perché si è, in fondo, sempre un po’ scettici, conoscendo la…natura del poco nobile animale (chi nasce asino non può morire cavallo…) forse perché si sono affezionati all’orecchiuto, forse anche perchè il “ciuccio” è più intonato alla rumorosa, schietta e caratteristica allegria napoletana”.

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Forza Ciuccio! Forza Napoli!
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PS: a proposito di storia, nonostante questo blog sia molto critico verso l'attuale gestione societaria, voglio segnalare, per chi non avesse ancora avuto modo di vederla, una pregevole sezione del sito ufficiale del Napoli dedicata alla storia del Napoli, alle rose stagione per stagione, ai campi di gioco che il Napoli ha calcato dal 1926 a oggi.
Se avete un attimo di tempo da dedicare alle emozioni, andate a visitarla!
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Forza Ciuccio! Forza Napoli!
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mercoledì 20 maggio 2009

FORZA PAOLO!

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Pubblico volentieri la lettera che Paolo Cannavaro ha diramato tramite il sito ufficiale del Napoli.

Quanto accaduto domenica era ampiamente scontato, nel senso che solo chi vive su Marte o su Saturno poteva aspettarsi una noiosa e sonnolenta domenica di inizio estate con i tifosi a prendere il sole sulle scalee del San Paolo.

A qualche amico, non oggi ma due settimane fa (!!!) avevo preannunciato che Napoli-Torino, proprio perché agonisticamente priva di significato per gli azzurri, avrebbe quasi certamente indotto i tifosi, esasperati per il disastro di questa seconda metà della stagione, a contestare società e/o squadra.

Si è cominciato, come ampiamente prevedibile, con Marino, contestato già in questo blog anche dal sottoscritto ed è chiaro che, su un terreno del genere, la "pianta" della contestazione potesse "attecchire" molto facilmente, specie verso un giocatore che:
  1. è il capitano del Napoli e quindi è visto come un riferimento della squadra e della società;
  2. non è benvisto (io non sono tra questi!) da una parte della tifoseria, e non da oggi, per alcuni suoi difetti di applicazione mentale (penso io...), più che tecnici.

E' chiaro che un errore, obiettivamente vistoso e frutto di scarsa concentrazione, come quello sul gol di Bianchi, sia stato come una scintilla in un deposito di carburante: ai contestatori "abituali" di Paolo, si sono rapidamente aggiunti i contestatori della società e la protesta è montata rapidamente.

Anch'io ritengo che Paolo a volte commetta errori abbastanza "stupidi", marchiani, evidenti, ma, a parte la stima per il suo per me indiscutibile attaccamento alla maglia, ritengo che, sebbene non sia il top dei centrali del nostro campionato, non ce ne siano molti migliori di lui in questo momento.

Andiamo ad esempio a vedere quanti gol ha preso il Napoli lo scorso anno (nella configurazione Santacroce-Cannavaro-Domizzi) e quanti quest'anno (con Contini stabilmente al posto di Domizzi): le cifre parlano chiaro...nonostante il "disastro", molte di meno dello scorso anno.

Ritengo quindi che la contestazione così dura verso Paolo sia stata alimentata anche dallo stato d'animo dei tifosi "incattivito" dal pessimo girone di ritorno della squadra e dalla pessima gestione societaria della crisi in questi ultimi mesi.

Sono assolutamente solidale con Paolo e lo considero responsabile solo dei suoi errori tecnici. Lo invito a tener duro, a non arrendersi, perché sono convinto che, pur non essendo un fuoriclasse, può fare molto meglio... Io ho fiducia in lui e gli mando un "grazie" per aver scelto Napoli quando eravamo in serie B.

Forza Paolo! Forza Napoli!

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Cari tifosi azzurri,
ho deciso di scrivere queste poche ma sentite righe per manifestare la mia amarezza in seguito all’episodio che mi ha visto, mio malgrado, protagonista domenica scorsa al San Paolo. Sono molto addolorato per la contestazione che è stata rivolta nei miei confronti. Non credo di meritare quei fischi né tanto meno un simile atteggiamento da parte vostra.

Non ho mai avuto in passato alcun gesto irrispettoso verso il pubblico ed ho sempre accettato ogni tipo di critica. Avete diritto di applaudire quando si vince e la libertà di fischiare quando le cose non vanno bene. Così come è giusto contestare un errore o una brutta prestazione ma non posso accettare di essere il bersaglio di un accanimento che ritengo frutto di un inspiegabile pregiudizio.

Riconoscete tutti il mio amore verso questa maglia. Non ho bisogno di dirvi quanto significhino per me Napoli ed il Napoli. Ho sempre dato tutto per i colori azzurri e mi sono sempre esposto dentro e fuori dal campo per testimoniare l’ infinita passione verso la mia città.

Chi mi conosce bene, a cominciare dai miei compagni, sa quale professionalità e quali valori morali abbiano ispirato e contraddistinto da sempre la mia carriera calcistica.

Quando sono tornato a Napoli, non solo ho sposato un progetto, ma ho coronato un sogno e abbracciato la mia più grande ambizione: vincere con la squadra del mio cuore.

Porto ancora oggi addosso i brividi sentiti nel giorno della promozione in Serie A. E proprio nella gioia di quei momenti indimenticabili ho capito ancor di più che per me questa non è una semplice maglia, ma una seconda pelle.

Questo messaggio che rivolgo a voi è un modo per manifestare ulteriormente i miei sentimenti e l’affetto che mi lega a quella che per sempre sentirò come la “mia” gente.

Da napoletano e da primo tifoso del Napoli, quale mi ritengo, darò sempre il massimo per la nostra causa. E vorrei poterlo fare condividendo con voi la gioia, la sofferenza, la passione, i sacrifici, le emozioni e l’amore per la nostra straordinaria città. Giocare per la maglia azzurra è tutta la mia vita.

Orgoglioso di essere napoletano
Paolo Cannavaro

domenica 17 maggio 2009

17 maggio 1989 - Il Napoli vince la Coppa UEFA...quella vera!!!

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TRENTADUESIMI DI FINALE
Napoli - PAOK Salonicco (Grecia) 1-0 (Maradona rig.)
PAOK Salonicco - Napoli 1-1 (Careca)

SEDICESIMI DI FINALE
Lokomotiv Lipsia (Germania Est) - Napoli 1-1 (Francini)
Napoli - Lokomotiv Lipsia 2-0 (Francini, autorete Scholz)

OTTAVI DI FINALE
Bordeaux (Francia) - Napoli 0-1 (Carnevale)
Napoli - Bordeaux 0-0

QUARTI DI FINALE
Juventus - Napoli 2-0
Napoli - Juventus 3-0 d.t.s. (Maradona rig., Carnevale, Renica)
Il gol decisivo di Renica del 3 a 0 fu segnato al 120', quando ormai tutti noi eravamo rassegnati alla terribile "lotteria" dei rigori).



SEMIFINALI
Napoli - Bayern Monaco (Germania Ovest) 2-0 (Careca, Carnevale)
Bayern Monaco - Napoli 2-2 (Careca 2)

FINALE
Napoli - Stoccarda (Germania Ovest) 2-1 (Maradona rig.,Careca)
Stoccarda - Napoli 3-3 (Alemao, Ferrara, Careca)

Premio "Decio Cavallo" 2009

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L'autore di questo blog è il presidente dell'Associazione Culturale "Decio Cavallo", fondata nel 1962 dal Cavaliere Ufficiale Antonio Trevi in persona, all'indomani del famoso film con Totò e Nino Taranto che immortalava l'episodio della vendita della Fontana di Trevi...un episodio che rivelava già allora l'italico eccezionale ingegno per gli "affari"!

Da allora l'Associazione "Decio Cavallo", anno dopo anno, promuove la conoscenza di tutte quelle iniziative che, specie a Napoli, testimoniano genialità affaristica e imprenditoriale.

A tale scopo, da quest'anno l'associazione che presiedo ha deciso di istituire, proprio da quest'anno, il Trofeo "Decio Cavallo", che ha lo scopo di premiare una personalità del mondo degli affari napoletano che si è particolarmente messa in evidenza nel corso dell'ultimo anno.

Ed è con immenso piacere che siamo lieti di comunicare, in anteprima assoluta, che il vincitore della Prima Edizione del Premio è Pierpaolo Marino, Direttore Generale della Società Sportiva Calcio Napoli!

Il trofeo consiste in una pregevole riproduzione di un caciocavallo con sopra serigrafata l'immagine della Fontana di Trevi, avvolto in una altrettanto pregevole riproduzione della camiseta biancoceleste della nazionale argentina.

La consegna del prestigioso premio avverrà in occasione dell'incontro Napoli-Chievo, ultima giornata del campionato: il Direttore Generale lo riceverà direttamente dalle mani degli eredi del leggendario Cavaliere Ufficiale Antonio Trevi.

Le motivazioni del premio saranno riportate a lettere azzurre bordate di fischi in una pregiata pergamena che accompagnerà il trofeo e che vi proponiamo in anteprima esclusiva per voi lettori del blog:

"A Pierpaolo Marino, per le pregevoli operazioni riguardanti:
  • Denis: 8 milioni di Euro;
  • Datolo: 6 milioni di Euro;
  • Rinaudo: 6 milioni di Euro;
  • Pazienza: 4,5 milioni di Euro;
  • Navarro: 4 milioni di Euro.
AZZ!!! 30 milioni di Euro!!! Si ne mettiv' nati 'ddoie, putevm overament accattà a Funtan'e Trevi!!!" *

* Traduzione: "Se ne mettevamo altri due, potevamo davvero comprare la Fontana di Trevi!".

Nell'occasione, grazie all'ospitalità del Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, potremo assistere ad un evento storico: a distanza di quasi cinquant'anni, nella tribuna d'onore del San Paolo, si riabbracceranno gli eredi del Cavalier Trevi con l'ormai quasi centenario, ma ancora vispo e arzillo, Ragionier Girolamo Scamorza.

Proprio qualche settimana fa il Ragionier Scamorza, che oggi vive serenamente in una lussuosa villa nella Contea di Blue Heaven, nei dintorni di Los Angeles, ha rivelato che, dietro il mandato della famosa casa cinematografica americana di cui non poteva fare il nome, in realtà si celava nientemeno il padre dell'attuale Presidente del Napoli che già allora intratteneva importanti rapporti d'affari con i colossi del cinema americano!

Complimenti a Marino e gli auguriamo che l'anno prossimo possa bissare la vittoria di questo prestigioso trofeo, vittoria che sembra probabile anche alla luce del recentissimo "affare Cigarini" (11 milioni di Euro!).

A questo punto mi sembra giusto lasciarvi rivedere la ricostruzione di quello straordinario affare che fu la vendita della Fontana di Trevi: potrete notare come, anticipando di quasi cinquant'anni l'odierna politica del Napoli sui diritti di immagine, il leggendario Decio Cavallo, una volta acquistata la Fontana, ne gestiva con attenzione e fermezza i diritti di immagine e di riproduzione!

OK! Il prezzo (non) è giusto!

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  • Gianni Di Marzio a Tuttonapoli.net: "11 milioni di euro per un giocatore normale come Cigarini mi sembra alquanto esagerato. E' un buon giocatore, senza infamia e senza lode, ma nulla di più. Non è sicuramente un calciatore che farà fare il salto di qualità al Napoli come avrebbero potuto fare Ledesma e D'Agostino. In Europa ci sono tanti giocatori del livello di Cigarini, non c'è bisogno di spendere una cifra così elevata".

  • Hidalgo, ex procuratore di Milito a Kiss Kiss Napoli: "Milito è stato trattato dal Napoli la scorsa estate prima che fosse preso dal Genoa. Il Napoli offrì al Real Saragozza cinque milioni di euro, peccato perchè non lo hanno preso per uno-due milioni d'euro. Poi il Napoli è andato ad acquistare Denis. " ...per 8 milioni di euro, aggiungo io! E non lo puoi rivendere quest'anno perchè il Napoli avrebbe una clamorosa minusvalenza...

  • Rinaudo acquistato a 6 milioni di euro: con questa somma potevi prendere Cannavaro a parametro zero e pagargli un ingaggio di 3 milioni di euro netti (circa 6 lordi, tasse comprese) per un anno.
Caro Presidente, caro Marino: è questa per voi una buona gestione del bilancio?

venerdì 15 maggio 2009

A proposito di appestati! Il caso Pianetanapoli

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Molto abbiamo parlato, sin dalla nascita di questo blog, di come il calcio Napoli gestisca i rapporti con la stampa, specie locale e di come ciò dia luogo a scene o episodi indegni di una società che ambisce ad essere un modello a livello europeo e mondiale.

Questa settimana abbiamo poi dedicato un approfondimento ai rapporti con le TV e le radio locali, trattati spesso come appestati da scansare nel più breve tempo possibile.

Giustamente, non essendoci mai fine al peggio, avevamo dimenticato i siti web! Un fenomeno assolutamente interessante dell'editoria napoletana degli ultimi cinque anni, che ha permesso a molti giovani giornalisti di coniugare lavoro e passione e che, da lettore e tifoso, mi ha permesso di avere una pluralità di punti di vista (non sempre condivisibili, ma assolutamente da tutelare!) che fino a pochi anni fa era impensabile avere.

Faccio presente che i siti web a cui faccio riferimento sono testate giornalistiche a tutti gli effetti, esattamente come le radio, le TV e i quotidiani che ogni giorno ascoltate, guardate o leggete.

Non dirò quali sono i miei siti preferiti, anche se, non voglio essere ipocrita, se leggete un po' il mio blog, potete capire benissimo quali possono essere.

Dedico questo post a un sito, http://www.pianetanapoli.it/, che ammetto di frequentare non molto spesso, ma, guarda caso, proprio stamattina sono andato a visitarlo e vi ho trovato questa pagina:


FUORI PER ROTAZIONE!
Il Calcio Napoli nega l’accredito a Pianetanapoli.it.
Il motivo? Troppe richieste, poco spazio in tribuna stampa.
Vi spieghiamo il perché…

E poi si legge, in un articolo carico di gustosa ironia: "Fuor di metafora, la tribuna stampa non è la tribuna autorità, dove fai entrare chi ti è simpatico. Non è un posto dove si accedere “per invito”. Il Calcio Napoli la pensa diversamente. Lascia fuori chi fa informazione, chi racconta i fatti e lascia le chiacchiere agli altri. Lascia fuori chi cerca di aprire gli occhi a coloro i quali non smettono di spendere i loro soldi ed impegnare la loro passione nei confronti di chi non ha mantenuto le promesse ed ha fallito tutti gli obiettivi. La “rotazione” è una pietosa bugia, per ammissione del nostro stesso interlocutore. Quando questi ha capito che non c’era bisogno di telefonare a Torino né a Berna per accertarsi delle richieste di accredito, ha cominciato a criticare il nostro lavoro. Ed ha fatto capire che, se la linea editoriale è la seguente, il prezzo da pagare è quello di non ricevere più l’accredito-stampa. "

Ora: possiamo essere d'accordo o no con la linea editoriale di questo sito, ma, per coerenza con quanto ho scritto da quando è nato questo blog, trovo disgustoso,vomitevole, aberrante questo tipo di atteggiamenti, in cui vedo una mancanza di rispetto non solo per chi lavora nel campo dell'informazione, ma anche nei confronti dei tifosi.

Ricordo tra l'altro che non è la prima volta che questo sito riceve un trattamento del genere!

Qualcuno dice che il vento sta cambiando...Sarà...ma questo episodio non mi sembra incoraggiante in tal senso... Io spero che cambi...e spero che porti atteggiamenti più signorili e riguardosi verso chi lavora...e chi tifa!

E le rotazioni, caro "FIDO" Baldari, per cortesia, lasciamole agli anni '80, nella memoria delle scuole post-terremoto!


Firmato:
un semplice tifoso
che ne ha strapiene le scatole
di come trattate
la stampa e i tifosi!

mercoledì 13 maggio 2009

...ma per il resto tutto bene!

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Breve canzoncina dedicata ai tristi tifosi del Napoli di questi tempi, come me: "...mi manca solo la salute, eh eh eh, ma per il resto tutto bene!"

La campagna acquisti e il "paltò" di Napoleone

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Un ingenuo tifoso del Napoli ha scritto oggi a Marte Sport Live ipotizzando che vendendo Hamsik e Lavezzi il Napoli potrebbe ricavare 50 milioni di euro (!!!!!!) e così potrebbe comprare mezza serie A (Quagliarella, Ledesma, Borriello, Zuniga e altri due-trecento giocatori)...

...Sì, sì!!! ...e magari prendiamo anche Messi!

Tifosi, tifosi! Aprite gli occhi!

Non diciamo eresie, sennò facciamo la figura di Don Pasquale (Enzo Turco) che in Miseria e Nobiltà consegna a Don Felice (Totò) il famoso paltò da dare in pegno...

martedì 12 maggio 2009

Il Napoli che vorrei - L'analisi di Corbo

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"Ora capirete perché non sopporto domande sugli acquisti. Il Napoli deve prima ricomprare se stesso. Darsi una mentalità e una statura da grande club.
Il Napoli rifletta: Floccari gli ha detto no. uno smacco che lo ferisce. Ma si chieda perché.
Perché Savoldi, Maradona, Bagni contesi da tutti sono venuti a Napoli volando?
Basta con i Floccari.
Lo scudetto dei prossimi anni si prenota subito.
Cambiare, investire, credere. Tre verbi per vincere."

Antonio Corbo - Blog "Il Graffio" - Maggio 2009

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Veniamo al dunque, cari lettori!
Se ho creato questo blog, con questo titolo, è perché amo il Napoli e voglio esserne orgoglioso come tifoso e come napoletano.

Questo piccolo e provinciale Napoli non mi inorgoglisce affatto! Troppe promesse non mantenute, troppi proclami traditi dall'arroganza e dall'incompetenza. Bisogna cambiare registro, prima in società e poi in campo!

Io ringrazio De Laurentis, Marino, Ventura, Reja, Donadoni e le decine e decine di calciatori che hanno sudato questa maglia dopo il fallimento per riportarci in alto!

GRAZIE DI CUORE, CON TUTTO IL CUORE!

Ma ora ci aspetta una nuova vita, con sfide molto più difficili del passato, che richiedono competenza, professionalità, umiltà e senso dell'organizzazione applicata all'imprevedibilità del calcio dove, come ho sentito dire da qualcuno, "due più due non fa mai quattro!".

E io per primo voglio applicare questi principi, lasciando, con umiltà, la parola a un giornalista che mi fa sentire orgoglioso di essere napoletano, Antonio Corbo, di cui condivido in pieno l'analisi a 360 gradi che in questi giorni propone nel suo blog con una visione che condivido totalmente sul Napoli del futuro.

Ricordo che in questi ultimi due anni, tra cartellini e ingaggi, la società ha speso somme non indifferenti (rimando al precedente post con l'analisi proposta da Tuttonapoli.net) e nonostante ciò, siamo usciti con un attivo di bilancio di 20 milioni di Euro, un risultato straordinario e che suggerisce che il Napoli non deve spendere e spandere, ma solo (ri)cominciare a investire bene le risorse ( non poche !) che ha a disposizione, cominciando a limitare le spese per acquisire cartellini di giocatori peraltro di dubbio livello tecnico (in parole semplici: acquisire qualche giocatore di buona qualità a parametro zero) e convogliare sulla voce ingaggi le risorse dell'attivo di bilancio e quelle che si avrebbero risparmiando sui cartellini.

GRAZIE NAPOLI, ma ora guarda avanti con coraggio e umiltà!

Bilancio attivo - Segnale di forza o di cattiva gestione?

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Vi invito a leggere questa interessantissima inchiesta pubblicata da Tuttonapoli.net sullo stato del bilancio del Napoli:

Sottolineo un commento riportato dall'autore dell'analisi, F. Paolo Nappi - Dottore Commercialista, nella parte finale della seconda puntata:

"...è innegabile un alta capacità manageriale, non sappiamo però, quale sia la reale strategia della società, due le possibilità, da un lato il posizionamento come “cash cow” (mucca da mungere), nella logica di accumulare utili e sfruttare il marchio Napoli prima di un eventuale cessione, dall’altro buoni risultati economici gestiti nella logica di autofinanziamento in vista di investimenti prospettici, al fine di arrivare a considerevoli obiettivi sportivi. La politica di bilancio del Napoli, con grossi utili di gestione non fa ben sperare, infatti, una politica di bilancio mirante a maggiori investimenti si sarebbe tradotta in più numerosi giocatori in rosa di un certo livello, avrebbe condotto a maggiori risultati sportivi e, tra l’altro, avrebbe significato una tassazione inferiore per la società con inevitabili riflessi positivi sugli obiettivi sportivi. "

In parole povere: se il Napoli avesse investito di più nell'acquisto di giocatori di un certo livello, oltre ad ottenere maggiori risultati sul piano sportivo (con conseguenti ritorni economici e di immagine, aggiungo io), avrebbe potuto pagare meno tasse!

L'impressione che avevo, prima di questa analisi, e che questa analisi rafforza in modo evidente, è che gli eccellenti risultati in termini di attivo nel bilancio danno l'impressione di una gestione anche troppo prudente: ha senso avere un tetto ingaggi così basso, ottenere risultati sportivi così modesti e ritrovarsi a fine anno con un attivo così rilevante? Per farne cosa poi? Reinvestirlo nel Napoli? E come? Acquistando ancora giocatori di discutibile qualità a prezzi eccessivi rispetto al loro reale valore?

lunedì 11 maggio 2009

Navarro migliore in campo a Lecce? Ma per cortesia!!!

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Chi dice che Navarro sia stato il migliore in campo a Lecce, secondo me dice una colossale eresia!

Le due parate più difficili, quella sul gol-non gol e quella negli ultimi minuti su ginocchiata-pallonetto di Tiribocchi deviata sulla traversa con un gran colpo di reni, nascono da due evidentissimi e clamorosi errori di posizionamento degni di un principiante della porta.

Se l'argentino si fosse piazzato come un portiere "normale" non avrebbe avuto alcuna difficoltà a gestire le due situazioni.

Certo, un paio di parate buone le ha fatte, nulla da dire, ma per me queste due azioni (e una smanacciata inguardabile su tiro dalla distanza, sempre nel secondo tempo, con azione poi fermata dopo il suo intervento per fuorigioco di un attaccante leccese che stava ribattendo in porta) testimoniano che un portiere così non può aver futuro in una squadra come il Napoli...dopo un anno e mezzo che è qui, pur denotando una buona reattività, dimostra purtroppo gravissime lacune tecniche nella presa, nelle respinte sui tiri da lontano e nel piazzamento tra i pali.

Per l'anno prossimo vedrei tre portieri con Iezzo, un giovane di ottime prospettive come secondo (Marchetti o altro) e Gianello come terzo (se vorrà rimanere), con Navarro ceduto a titolo definitivo o, se proprio gli si vuol dare un'altra possibilità, in prestito o comproprietà...ma qui a Napoli, no grazie!

Risparmiateci le coronarie!

TV e radio locali: appestati?

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Uno degli argomenti sui quali mi sono ripromesso di soffermarmi (e a cui ho fatto già cenno in diversi post) è il rapporto tra la società del Napoli e i mass media, in particolare a livello locale.

Dopo la partita di Lecce mi sembra quantomai opportuno riprendere e sviluppare l'argomento alla luce della (mi è sembrato da comune spettatore radio-televisivo) eccellente organizzazione approntata dalla società del Lecce, in termini di accoglienza e comfort dei giornalisti.

Ambiente rilassato, ospiti, del Lecce e del Napoli, che si sono ordinatamente succeduti ai microfoni, mostrandosi ben disposti a rispondere alle domande, nessun "cerbero" a fare la faccia feroce, ma anzi dolci e gradevoli addette-stampa che hanno agevolato con la loro grazia e professionalità il lavoro dei giornalisti leccesi e napoletani, non abituati a tanta grazia...e gentilezza!

Le ultime settimane, complici le ripetute sconfitte e la totale confusione della società, ho visto scene veramente imbarazzanti, anzi davvero VOMITEVOLI, di poco o nessun rispetto verso i giornalisti napoletani, con dopo-partita in cui gli ineffabili rappresentanti della società, specie Donadoni e Marino, agnellini e disponibilissimi verso le TV nazionali (specie Sky e Mediaset Premium), diventavano sprezzanti e feroci verso gli inviati delle TV e radio locali (penso ai 30 secondi a malapena dedicati da Donadoni ai giornalisti a Siena).

D'accordo che i giornalisti son tanti e ognuno vorrebbe tanto tempo per intervistare i protagonisti, e magari ci sono aerei o pullman che hanno i minuti contati, ma credo che una società che pretende di qualificarsi come "grande" dovrebbe trovare modi e tempi (anche magari nei giorni successivi, se ci sono tempi contingentati a causa di viaggi o trasferte) per venire incontro alle esigenze della stampa, che, ricordo a Marino e al rabbioso "Fido" Baldari (Fido non è un soprannome scelto a caso...) lavora per milioni di tifosi come me.

Intendiamoci: io sono anche abbonato Sky (senza fare pubblicità!)...ho la possibilità di "godermi", a pagamento, Marino e Donadoni in poltrona subito dopo la partita, ma sono anche molto affezionato a tutte quelle trasmissioni napoletane del post-partita (su Radio Marte, su Canale 9, su Canale 34, ecc.) e mi immedesimo in quelle migliaia e migliaia di tifosi che invece non hanno, per scelta o per forzata necessità, accesso ai "salotti privilegiati" del post-partita.

...e mi fa davvero male assistere quasi ogni domenica al trattamento indegno di una società di calcio che, dovrebbe ricordarlo, vive di comunicazione e che puntualmente manca di rispetto ai giornalisti napoletani e, conseguentemente, ai suoi tifosi!

Per non parlare dell'ormai permanente silenzio-stampa a cui sono costretti i poveri bambin...ops...calciatori che vestono la maglia azzurra! Si obietterà: ma il Napoli lo fa per evitare polemiche e gestire al meglio la loro immagine!

Idiozie! Le polemiche nascono comunque, le magagne si vedono anche se i protagonisti non parlano, i tifosi fanno fatica ad affezionarsi ai loro beniamini e (scusate nessuno lo dice, ma io credo che sia un aspetto non da poco) i calciatori, che già vivono e si allenano lontano da Napoli, non acquisiscono quella maturità che nasce anche affrontando l'opinione pubblica, specie nei momenti difficili.

Questi giocatori, caro Marino e caro "Fido" Baldari, mi appaiono bambini viziati, poco consapevoli della responsabilità che portano indossando la nostra amata maglia azzurra e caratterialmente fragili! Un po' più di contatti con la stampa farebbero crescere la loro personalità e il loro senso di responsabilità verso questa maglia e permetterebbe ai tifosi, me per primo, un senso di appartenenza e di "affetto" maggiore per questi ragazzi.

TV e radio locali, compresa la radio ufficiale del Napoli, Radio Marte, a cui, molto raramente, viene dispensato qualche contentino in termini di esclusive, sembrano degli appestati, i Paria, gli intoccabili, sudici, sporchi e cattivi!

Che provincialismo, mamma mia! Una società piccola non solo in campo, ma anche (e questo a un tifoso come me fa altrettanto male) nei confronti della stampa e quindi dei tifosi!

Basta congiure! Basta discriminazioni! IO tifoso non devo preoccuparmi di sintonizzarmi su una radio piuttosto che su un'altra, su una TV piuttosto che su un'altra o di dover vedere quale giornale comprare o quale sito leggere: il Napoli deve essere professionale e disponibile con tutti, senza fare figli e figliastri, perché ogni volta che c'e' un microfono o un taccuino, il Napoli deve ricordarsi che quel microfono o quel taccuino serve a parlare con i tifosi!

Si parla di rifondazione tecnica, ma i rapporti con la stampa dimostrano quanta strada ancora debba fare il Napoli a livello societario...e per me è umiliante dover vedere quale sia stata la "lezione" che una società "piccola" come il Lecce ci ha dato fuori dal campo!

Impara, Napoli! Impara!
E rispetta i tuoi tifosi!!!

sabato 9 maggio 2009

Intermezzo musicale #3 - The Beatles

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Consentitemi questo lungo intermezzo musicale dedicato ai Beatles.
Il Napoli, i
Beatles e Totò sono i tre grandi amori della mia vita!!!

Non troverete i "soliti" brani delle compilation, ma, in ordine sparso, quelli che per me sono i più emozionanti, per una ragione o l'altra...

Per alcuni video (come ad esempio, RAIN, HEY BULLDOG, REVOLUTION) noterete che, con vent'anni di anticipo, i Beatles inventarono (anche) il concetto di video musicale, che sarebbe poi stata alla base dell'idea di MTV.

E ora, se volete, chiudete gli occhi, e fate finta di essere ad un concerto... Buon ascolto!!


Intermezzi precedenti:
  1. America / Beatles / Pink Floyd
  2. Robert Miles / Future Sound of London / Planet Funk / Elio e le Storie Tese / Claudio Bisio


1. RAIN (1966)


2. EVERYBODY'S GOT SOMETHING TO HIDE EXCEPT FOR ME AND MY MONKEY (1968)



3. HEY BULLDOG (1968)
- non disponibile-

4. HAPPINESS IS A WAM GUN (1968)


5. BLACKBIRD (1968)


6. HERE COMES THE SUN (1969)


7. LUCY IN THE SKY WITH DIAMONDS (1967)


8. A DAY IN THE LIFE (1967)


9. STRAWBERRY FIELDS FOREVER (1967)


10. FLYING (1967)


11. HELP! (1965)


12. ELEANOR RIGBY (1966)


13. AND YOUR BIRD CAN SING (1966)


14. FOR NO ONE (1966)
- non disponibile-

15. I SAW HER STANDING THERE (1963, Live in Washington, USA 1964)


16. AND I LOVE HER (1964)


17. IN MY LIFE (1965)


18. DON'T LET ME DOWN (1969)


19. HEY JUDE (1968)


20. REVOLUTION (1968)
- non disponibile-

21. GET BACK (1969)


22. COME TOGETHER (1969)


23. SOMETHING (1969)


24. TWO OF US (1970)


25. NOWHERE MAN (1965)


26. NORWEGIAN WOOD (THIS BIRD HAS FLOWN) (1965)
- non disponibile-

27. TOMORROW NEVER KNOWS (1966)


28. I'M GONNA SIT RIGHT DOWN AND CRY OVER YOU (1962)


29. SUN KING (1969)


30. TWIST AND SHOUT (1963)


31. YOU KNOW MY NAME (LOOK UP THE NUMBER) (1970)
- non disponibile-