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mercoledì 29 febbraio 2012

Splendido gol del Matador in Romania - Uruguay

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martedì 28 febbraio 2012

Premio "Decio Cavallo" 2012

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Esclusivo!!! Clamoroso!!!

Dopo tre anni dalla prima edizione, torna a grande richiesta il Trofeo "Decio Cavallo"!

Per chi non ricordasse tutta la storia, l'autore di questo blog è il presidente dell'Associazione Culturale "Decio Cavallo" (detta anche ACDC, da cui il famoso gruppo rock si e' ispirato per il proprio nome!), fondata nel 1962 dal Cavaliere Ufficiale Antonio Trevi in persona, all'indomani del famoso film con Totò e Nino Taranto che immortalava l'episodio della vendita della Fontana di Trevi...un episodio che rivelava già allora l'italico eccezionale ingegno per gli "affari"!

Da allora l'Associazione "Decio Cavallo", anno dopo anno, promuove la conoscenza di tutte quelle iniziative che, specie a Napoli, testimoniano genialità affaristica e imprenditoriale.

Il Trofeo "Decio Cavallo" ha lo scopo di premiare una personalità del mondo degli affari napoletano che si è particolarmente messa in evidenza nel corso dell'ultimo anno.

Negli ultimi due anni, data la crisi economica, l'ACDC ha ritenuto opportuno evitare di assegnare il premio, ma quest'anno non ci siamo davvero potuti esimere, vista l'importanza e l'operato del candidato proposto.

Dopo la storica vittoria di Pierpaolo Marino nell'ormai lontano 2009, che ha anticipato la sua conclusione del rapporto di collaborazione col Napoli, è con immenso piacere che siamo lieti di comunicare, in anteprima assoluta, che il vincitore dell'edizione 2012 del Premio è Riccardo Bigon, Direttore Sportivo della Società Sportiva Calcio Napoli!


Il trofeo, lo ricordiamo, consiste in una pregevole riproduzione di un caciocavallo con sopra serigrafata l'immagine della Fontana di Trevi, avvolto in una altrettanto pregevole riproduzione della camiseta biancoceleste della nazionale argentina.

La consegna del prestigioso premio avverrà domenica prossima in occasione dell'incontro Parma-Napoli (visto che Parma e' terra di un altrettanto eccellente formaggio): il Direttore ricevera' riceverà direttamente dalle mani degli eredi del leggendario Cavaliere Ufficiale Antonio Trevi.


Le motivazioni del premio saranno riportate a lettere azzurre bordate di fischi in una pregiata pergamena che accompagnerà il trofeo e che vi proponiamo in anteprima esclusiva per voi lettori del blog:

"A Riccardo Bigon, per le pregevoli operazioni compiute in questi ultimi due anni riguardanti:

  • Chavez
  • Fideleff
  • Victor Ruiz
  • Mascara
  • Dumitru
  • Santana
  • Donadel
  • Denis
AZZ!!! Over aimm spis tutt 'sti miliun??? Si ne mettivm' nati 'ddoie, putevm overament accattà a Funtan'e Trevi!!!" *

* Traduzione: "Perdindirindina! Davvero abbiamo speso tutti questi milioni? Se ne mettevamo un altro paio, potevamo davvero acquistare la Fontana di Trevi!".



Nell'occasione, grazie all'ospitalità del Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, potremo vedere reicontrarsi, dopo tre anni, dal primo storico incontro, gli eredi del Cavalier Trevi con l'ormai centenario, ma ancora vispo e arzillo, Ragionier Girolamo Scamorza.

Come sapete tre anni fa, in occasione della prima edizione del trofeo, il Ragionier Scamorza, che oggi vive serenamente in una lussuosa villa nella Contea di Blue Heaven, nei dintorni di Los Angeles, rivelo' ai nostri microfoni che, dietro il mandato della famosa casa cinematografica americana di cui non poteva fare il nome, in realtà si celava nientemeno il padre dell'attuale Presidente del Napoli che già allora intratteneva importanti rapporti d'affari con i colossi del cinema americano!

Complimenti a Bigon per aver vinto l'ambito trofeo e gli auguriamo che presto possa bissare questa prestigiosissima vittoria.

A questo punto mi sembra giusto lasciarvi rivedere la ricostruzione di quello straordinario affare che fu la vendita della Fontana di Trevi: potrete notare come, anticipando di quasi cinquant'anni l'odierna politica del Napoli sui diritti di immagine, il leggendario Decio Cavallo, una volta acquistata la Fontana, ne gestiva con attenzione e fermezza i diritti di immagine e di riproduzione!

Vinicio, 80 anni!

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Un napoletano nato per caso in Brasile: ecco 'o Lione, Luis Vinicio, giocatore e allenatore del Napoli e infine cittadino di Napoli, amatissimo dai tifosi piu' anziani.

I tifosi della mia eta' non hanno avuto modo ne' di poterlo veder giocare, ai tempi in cui il Napoli si esibiva allo stadio del Vomero, ne' da allenatore, quando, a meta' degli anni '70 porto' la zona in Italia, con una autentica rivoluzione tattica e culturale, facendo sfiorare lo scudetto al Napoli nella primavera del 1975.

Come non innamorarsi di uno che, al suo esordio in campionato, nel lontanissimo 1955, si presenta con un gol al Torino, in casa, dopo circa 40 secondi di gioco?

Ecco cosa viene ricordato quell'esordio del 1955 da Napolissimo.net: "Quest'anno arriva un ventitreenne brasiliano dal fisico nordico: Luis Vinicius de Menezes, alias Vinicio che si presenta così ai napoletani: prima partita di campionato, Napoli-Torino, dopo solo 40 secondi di gioco, Vinicio passa ad Amadei che da indietro a Castelli, lancio verticale per Vinicio che "brucia" sullo scatto Grosso e Bearzot ed infila con un bolide sotto la traversa di Rigamonti. Le circostanze e le modalità dell'acquisto sono da ricordare: il Comandante Lauro, all'epoca Sindaco di Napoli, stipulò un contratto con l'imprenditore romano Vaselli (Società Sportiva Lazio) per il riassetto della Piazza del Municipio. In una notte vennero divelti tutti i lecci della piazza e ridisegnata totalmente la viabilità dell'area. Dalle pieghe del contratto uscirono i soldi per l'acquisto di Vinicio, già opzionato al Botafogo dalla Lazio insieme a Dino De Costa. La Lazio si tenne De Costa e lasciò Vinicio al Napoli (meglio così). Ma il duo Jeppson - Vinicio (definito "duo atomico") non riuscì a produrre gran ché sia per lo scarso contributo dello svedese, che per le diatribe interne alla squadra.; risultato: 14° posto con 32 punti e salvezza raggiunta sul filo di lana. I goleador furono Vinicio con 16 gol, Vitali con 9 e Jeppson con 8. "

Ed ecco invece come Napolissimo.net ricorda i due straordinari campionati di Vinicio come allenatore del Napoli nei quali fu introdotta la zona: 1973-74 e 1974-75.

Un centravanti che comunque entra subito nel cuore dei napoletani per non uscirne piu', tanto che le sue gesta sono ancora oggi ricordate da chi, come me, non lo ha mai visto giocare, ma sa che, per la storia del Napoli, Vinicio e' un monumento.

Chi volesse conoscere le tappe fondamentali della sua carriera di giocatore e allenatore, puo' leggere la pagina di Wikipedia a lui dedicata.

Un abbraccio, Lione!!!


domenica 26 febbraio 2012

Il "giornalismo straccione" de "Il Tempo"

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Fabrizia Argentieri: ecco un altro degli innumerevoli esempi di "giornalismo straccione" che siamo "costretti" a leggere ogni giorno su giornali pagati (in gran parte) con le nostre tasse, attraverso quel meccanismo dei finanziamenti pubblici agli organi di stampa che servono per leggere (purtroppo) soprattutto questo.

Da che pulpito, verrebbe da dire! Quanti luoghi comuni potremmo tirar fuori su Roma, molti dei quali identici a quelli "sfoggiati" su Napoli da questa "stracciona" del giornalismo italiano.

E pensare che nei paesi anglosassoni un blogger come me sarebbe considerato un giornalista a tutti gli effetti!

Ma qui siamo in Italia, per cui uno con una tessera e l'appartenenza ad un ordine puo' scrivere queste (e altre) oscenita', mentre chi, come me, pur essendo tifoso, cerca di condividere la realta' con i propri lettori con spirito davvero "giornalistico" e onesta' intellettuale, si vede costretto a leggere scempi del genere ogni giorno.

A proposito! Argentieri! ...Quante "omonimie" anche nel mondo del giornalismo...Argentieri, ad esempio, mi ricorda il cognome di un altro giornalista sportivo di lungo corso, scomparso prematuramente in tragiche circostanze alcuni anni fa: purtroppo non sono riuscito a trovare notizie biografiche sull'autrice di questo "capolavoro" del giornalismo, per cui non posso essere certo che sia cosi'...certo pero' quel cognome e' una bella "coincidenza"...

***

Aggiornamento: pubblichiamo qui sotto anche la replica de "Il Tempo" alle polemiche suscitate dall'articolo di Fabrizia Argentieri. 


Ci lasciano pero'  molto perplessi due dettagli:  il primo e' che la replica viene firmata da Giuseppe Sanzotta...perche'? Che fine ha fatto la Argentieri? E' stata esautorata? Licenziata? O si e' cercato di evitarle una ulteriore gogna mediatica? Non era capace lei stessa di scrivere una replica decente alle scempiaggini scritte nel suo articolo? Il secondo dettaglio, piu' inquietante del primo, riguarda il presunto equivoco, il fraintendimento di chi ha letto l'articolo. Inquietante davvero, considerando che: A) se sei un giornalista si presume che tu abbia delle consolidate capacita' di espressione e condivisione con il tuo pubblico dei concetti che intendi esprimere; B) tutte le basilari regole della comunicazione stabiliscono che della chiarezza della comunicazione e' responsabile il mittente della comunicazione stessa e non il destinatario, quindi e' responsabilita' della Argentieri il non essere stata in grado di esprimere con le parole giuste il proprio pensiero e non dei napoletani di averlo equivocato.


Serie A 2011-12: 25ª - Napoli - Inter 1-0 (59' Lavezzi)

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Se solo guardiamo il conto dei corner (l'Inter non ne ha battuto neanche uno!) e quello delle occasioni da gol, appare quasi incomprensibile come sia stato possibile aver vinto "solo" 1 a 0. Se poi vediamo la qualità del gioco e del possesso palla, il mistero si infittisce: il Napoli ha costantemente il pallino del gioco e l'Inter appare davvero in rotta, sul piano fisico, tattico e morale.

Eppure gli ultimi 15 minuti l'incontro si trasformano quasi in uno psicodramma nel quale gli azzurri si complicano la vita, con l'espulsione di Aronica, il fallo da rigore di Zuniga su Pazzini non visto da Bergonzi e la colossale occasione che lo stesso Pazzini, pescato libero davanti a De Sanctis da un cross dalla sinistra di Nagatomo, mette a lato di un niente.

Il pareggio sarebbe stato un risultato ingiusto, ma quando ci sono statistiche di breve (sconfitte consecutive a iosa e gol che mancano dalla partita col Palermo) e lungo periodo (l'Inter non vince mai contro il Napoli di De Laurentis e Ranieri non batte mai Mazzarri) così nette, ci vuole poco a realizzare un risultato che vada contro ogni logica.

La logica direbbe 3 a 0 per il Napoli, minimo, per la mole di gioco e occasioni che gli azzurri costruiscono e per la superiorità quasi imbarazzante mostrata in lunghe fasi della partita, ma alla fine si riesce a portare a casa una vittoria striminzita.

Nel primo tempo Julio Cesar viene impegnato in svariate occasioni con deviazioni in angolo e parate (Inler al 4', Lavezzi al 17', Dzemaili, spettacolare, al 25') e quando non ci arriva il portiere nerazzurro, ci pensano i difensori (due anticipi provvidenziali su incursioni in area di Dzemaili al 7' e al 14'). In più il colpo anche stavolta di spalla appena alto di Cavani. Eppure anche il finale di primo tempo sembra l'anticipazione di ciò che vedremo nella ripresa: punizione di Snejder al 43' e palla che sfiora l'incrocio dei pali.

Da una goleada azzurra si rischia di finire il primo tempo addirittura in svantaggio!

Nella ripresa Ranieri butta dentro Cordoba e Pazzini per Forlan e Snejder, avanza sulla linea mediana i terzini Nagatomo e Faraoni e passa da un 4-3-2-1 ad un 3-5-2 per tentare di tamponare sugli esterni e ritrovare equilibrio a centrocampo.

L'equilibrio però dura poco: il Napoli decifra i cambiamenti tattici e diventa di nuovo pericoloso ritrendosi e ripartendo e alla prima occasione passa. Dzemaili ruba palla a Milito sulla tre quarti azzurra, supera la metà campo, triangola con Cavani, supera Lucio, sconcerta Stankovic con una finta, pesca il Pocho sulla sua sinistra e l'argentino, da limite, di prima, fa partire un tiro a giro che inganna Julio Cesar e si infila nell'angolino basso alla sua sinistra.

Anche dopo il gol gli azzurri continuano a creare occasioni, ma appena si avvicina la fine della partita, iniziano i primi allarmi in difesa: Pazzini (72') anticipa Aronica e la mette di poco alto.

Tra il 78' e il 79' doppia svolta: gol annullato a Campagnaro per giusto fuorigioco e, subito dopo, leggerezza di Inler che spara un passaggio orizzontale sui piedi di Aronica che perde il contatto con la palla e, bruciato da Faraoni, deve atterrarlo per evitargli di presentarsi solo davanti a De Sanctis. Espulsione!

Mazzarri  è costretto a privarsi del Pocho per mettere Britos e riequilibrare la difesa, ma a quel punto l'Inter ritrova fiducia e nel finale gli azzurri rischiano più volte di capitolare inaspettatamente: Pazzini fa rischiare l'infarto ai tifosi azzurri (88') mettendo a lato solo davanti a De Sanctis su cross laterale di Nagatomo, Zuniga atterra Pazzini (91') non visto da Bergonzi e infine Faraoni (92') tira a lato da fuori, su palla respinta affannosamente dalla difesa azzurra.

Finalmente la partita finisce e il fantasma della beffa immeritata svanisce consegnando agli azzurri un mese di febbraio iniziato malissimo e finito in trionfo.

E domenica prossima si gioca col Parma, a ora di pranzo, per iniziare un nuovo mese quasi decisivo per la stagione azzurra, nel quale si determineranno i destini europei di quest'anno, attraverso la Champions (il 14) e del prossimo, attraverso la Coppa Italia (il 21).

***

De Sanctis: 5,5 - Nell'interminabile monologo azzurro, fa da spettatore non pagante, ma a fine primo tempo rischia di subire il gol beffardo su splendida punizione a giro di Snejder che sfiora l'incrocio dei pali alla sua sinistra e nella ripresa viene graziato due volte da Pazzini e, negli ultimi secondi, da Faraoni

Campagnaro: 6 - Nonostante la vistosa fasciatura, ereditata dal martedì di Champions, appare concentrato e attento, sia in difesa che in fase di spinta. Qualche imbarazzo in più nella ripresa dove una paio di volte Pazzini rischia di beffare De Sanctis

Cannavaro: 6 - Sempre attento, innervosisce Milito tanto da costringerlo all'ammonizione a fine primo tempo. Qualche patema in più nella ripresa dove un paio di rischi di troppo mandano quasi in fumo una vittoria meritatissima

Aronica: 5,5 - Dopo aver fermato un cliente come Drogba, i clienti di questa sera sono ben poca cosa per l'Aronica di questi tempi. Paga però un attimo di deconcentrazione con un errore che gli costa una purtroppo meritata espulsione, complicando a dismisura il finale di partita

Maggio: 6 - Spinge e surclassa Nagatomo, costretto a fermarlo con le cattive. Non trova il tempo per concludere a rete in un paio di situazioni. Lascia troppo spazio a Nagatomo a fne partita e da un cross del giapponese per poco Pazzini non beffa De Sanctis

Gargano: 6,5 - Molto disciplinato e coordinato tatticamente con Inler al quale lascia spesso la cabina di regia pur non disdegnando qualche piacevole apertura verso Maggio. Nella ripresa, oltre al consueto lavoro di copertura, tenta n paio di incursioni nell'area avversaria

Inler: 6,5 - Sempre più inserito nel tessuto tattico del centrocampo azzurro, sia in fase difensiva che nella fase di costruzione del gioco, anche se non riesce a dare quei cambi di velocità nello smistamento di palla per il quale è tanto prezioso Hamsik. Ma la qualità cresce e gli equilibri di centrocampo ne beneficiano a dismisura. Mezzo voto in meno per il passaggio ad Aronica che mette in crisi il palermitano e lo costringe al fallo da espulsione

Zuniga: 6 - Bene in difesa, ma nel primo tempo appare di nuovo lento e involuto in avanti dove non riesce mai a trovare uno spunto veloce o un'idea che renda fluido il gioco. Meglio nella ripresa quando finalmente riesce a mettere qualche buon cross in mezzo e tenere palla nei momenti in cui la squadra a bisogno di rifiatare. Graziato nel finale da Bergonzi che non vede un calcione del colombiano per anticipare Pazzini che avrebbe meritato il rigore. Che rischio!

Dzemaili: 7,5 - Un bellissimo tiro da fuori all'incrocio, sventato in  angolo da Julio Cesar con eccezionale colpo di reni, tanto dinamismo sulla tre quarti, un paio di inserimenti "alla Hamsik" senza palla in area avversaria nel primo tempo, anticipato dai difensori nerazzurri. Nella ripresa trova anche colpi di qualità, onnipresente in ogni zona del campo a difendere ed attaccare e l'azione del gol della vittoria ne è la piena dimostrazione: palla rubata a Milito sulla sua trequarti, scambio con Cavani, percussione, salta Lucio e Stankovic, assist al Pocho per il gol vincente. Bellissimo! In più tiro parato da Julio Cesar e colpo di testa di poco alto (dall'89' Dossena: SV - Entra per far rifiatare la squadra e tenere palla)

Lavezzi: 7,5 - Tanti bei cross, su due dei quali per poco non pesca Dzemaili. Si produce anche in un bel tiro da fuori respinto in angolo da Julio Cesar e tantissimo impegno per portarsi sulle spalle il gioco offensivo degli azzurri. Il trionfo nella ripresa col gol vincente, un tiro di prima a giro, in controtempo, che beffa Julio Cesar e si infila nell'angolino basso alla sua sinistra: un altro gol bellissimo (dall' 82' Britos: 6,5 - Entra in un momento di difficoltà e cerca di gestire con tranquillità e sapienza il pallone)

Cavani: 6 - Solo una volta può davvero mettere in crisi la difesa nerazzurra ma per ubriacare Nagatomo ne resta ubriacato lui stesso e l'occasione sfuma. Anche stasera sfiora il gol "di spalla" su punizione del Pocho, mettendola alta di poco. Nella ripresa manca sempre un dettaglio, un'inezia per trovare il gol, ma crea sempre il panico nella stanca difesa nerazzurra...forse un po' troppo egoista

All. Mazzarri: 6,5 - L'assenza di Hamsik è pesante ai fini della fluidità, della velocità e della qualità del gioco azzurro. Assetto tattico molto quadrato ed equilibrato, a fine primo tempo sembra mancare più qualità sulla fascia sinistra, dove stenta Zuniga e sulla tre quarti, dove a volte manca la velocità e l'imprevedibilità della giocata offensiva. L'espulsione di Aronica complica maledettamente i piani tattici per il finale di partita, costringendolo a togliere il Pocho che avrebbe potuto chiudere il match con qualche ripartenza delle sue

Arbitro Bergonzi: 5 - A volte dà la sensazione di non voler apparire troppo "amico" del Napoli nei suoi fischi, tanto che grazia per ben due volte Samuel (su Dzemaili e su Lavezzi) evitando due occasioni da gol quasi sicure. Alla fine è di nuovo "amico" del Napoli non vedendo un fallo di Zuniga su Pazzini a fine partita. Giusta la valutazione del fuorigioco sul gol annullato a Campagnaro.

venerdì 24 febbraio 2012

Cavani, la media gol piu' alta di sempre!

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Molti, anzi senz'altro troppi sono i "colpi di mercato" sbagliati dal Napoli dopo la cacciata di Pierpaolo Marino, ma tra i pochi riusciti ce n'e' uno che il carattere dell'eccezionalita' e riguarda, ovviamente, il Matadorrrrrrrrr (come ha urlato martedi' sera dai microfoni di Mediaset Premium un invasato Piccinini al gol del nostro immenso cannoniere).

Chi segue il mio blog sa (e puo' andare a rileggere questo mio post del luglio 2010 intitolato semplicemente "Cavani!") quanto fossi felice dell'arrivo dell'uruguaiano che era tra i miei giocatori preferiti gia' dai tempi del Palermo e che avevo ulteriormente ammirato appena prima del suo arrivo a Napoli nel mondiale in Sudafrica.

Oggi il Mattino dedica un tributo ad Edinson, sottolineando la sua eccezionale media gol (peraltro non ci voleva lo statistico per averne evidenza) che non ha pari nella storia quasi secolare del Napoli!

Vi riporto la parte piu' interessante dell'articolo in questione:

"Perché dopo sette anni a Napoli l’ex pibe de oro si è «fermato» a una media di 0,44 gol a partita (ed è settimo nella classifica generale del rendimento dei bomber azzurri). La Edi-mania impazza ancora, dopo la doppietta contro la Fiorentina e la rete ai Blues, che arriva al termine di quaranta giorni mostruosi: doppietta all’Inter in Coppa Italia per un totale di 9 gol nelle ultime 11 partite.
La somma delle realizzazioni di questa magnifica stagione di Cavani fa spavento pensando che il fenomeno uruguaiano ha appena 25 anni: il totale fa 23 reti in 32 partite ufficiali. Ne ha segnate 15 in serie A, 5 in Champions e 3 in Coppa Italia. Cavani c’è sempre. Non ha battute a vuoto, non si stanca, non ha bisogno di turnover. Va in campo e fa sempre il suo dovere, che è quello di far vincere il Napoli. Da un anno e mezzo ci riesce in pieno: per questo, nonostante la tentazione, Cavani non salterà neppure la gara di domenica sera contro l’Inter."

Non c'e' bisogno di aggiungere altro: solo dare merito al Presidente per averlo portato a Napoli con felicissima intuizione, a Mazzarri per averlo messo a suo agio nel progetto tattico azzurro e al giocatore per l'eccezionale umilta' e determinazione con cui ogni minuto si impegna per la causa azzurra.

In oltre 30 anni di calcio ne ho visti di campioni e campionissimi, ma uno con la sua grinta e determinazione ha davvero pochissimi eguali.

E allora...forza Matadorrrrrrr!!!

giovedì 23 febbraio 2012

Coefficienti Uefa - Napoli in cima all'Europa

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Nel momento in cui sto scrivendo, la Uefa non ha ancora elaborato i calcoli relativi agli ultimi due incontri di andata degli ottavi di Champions e al turno di Europa League in programma questa sera, ma la classifica e' comunque significativa perche' elabora un punteggio medio che tiene conto anche delle differenze nel numero di partite giocate.

Nella classifica stagionale del ranking Uefa il Napoli e' nelle primissime posizioni, addirittura terzo dopo la sua vittoria col Chelsea e, anche se ci dovesse essere qualche squadra, tra quelle impegnate ieri o stasera che lo scavalchera', resta comunque un risultato di eccezionale valore.


Chiaramente se dovessimo qualificarci per il prossimo anno in Champions o Europe non saremmo certamente teste di serie: per entrare nell'elite assoluta del calcio europeo bisogna mantenere le prime posizioni del ranking Uefa per diversi anni consecutivi, visto che le teste di serie per i vari tornei continentali vengono scelte in base al piazzamento nel ranking Uefa che comprende i risultati degli ultimi 5 anni.

E se andiamo a vedere questa classifica, l'exploit straordinario del Napoli relega la societa' azzurra ancora ai margini delle prime 50 d'Europa, quindi ancora lontano dalle posizioni "calde" che permettono di avere percorsi facilitati e avversari piu' "morbidi" nelle fasi preliminari dei tornei continentali: ecco perche' sarebbe importante strappare, attraverso il campionato o la Coppa Italia, almeno una partecipazione all'Europa Leaugue del prossimo anno, per continuare la scalata alle prime posizioni del ranking Uefa assoluto.

Da questa classifica (e da queste considerazioni) emerge anche una delle ragioni per cui abbiamo perso un posto in Champions: i punti maturati in Champions e quelli in Europa League, ai fini del ranking Uefa, pesano allo stesso modo, anche se economicamente e' vera la definizione di De Laurentis sulla Europa League ("E' una coppetta...): lo e' da un punto di vista del ritorno economico in termini di fatturato immediato, ma non lo e', caro Presidente, in termini di classifica Uefa e questo, finche' le regole europee sono queste, non va sottovalutato perche' anche una posizione prestigiosa nel ranking Uefa (seppur conquistata attraverso "la coppetta") puo' aprire porte a incassi e incontri importanti in futuro e soprattutto a posizioni di vantaggio che possono portare il Napoli ad avere piu' possibilita' di fare sempre piu' strada nei tornei continentali (acquisendo quindi fama, prestigio e polo di attrazione di giocatori di livello sempre piu' importante).

Certo se poi il Fair Play finanziario sara' una cosa seria e non soltanto una dichiarazione di intenti, allora per la societa' azzurra si potrebbero spalancare scenari immensi e ad oggi inimmaginabili.

***

Aggiornamento del 24 febbraio: la Uefa ha aggiornato le classifiche del ranking: dopo il completamento degli ottavi di andata di Champions e del turno di Europa League, il Napoli e' ancora terzo nella classifica stagionale!

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mercoledì 22 febbraio 2012

Auriemma per Napoli Chelsea

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"Tanto la perdete 'sta partita..." ...e Cavani segna!

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Non vi dico neanche chi e' quell'essere che pronuncia quella frase, non merita neanche di essere nominato, ne' di essere "aggettivato": sarebbe troppo onore per lui essere "tramandato" ai posteri.

Rappresenta bene (purtroppo) quel becerume che e' diventato il giornalismo italiano, in generale, e quello "sportivo" in particolare...che dimostra di non avere ormai piu' nulla, ne' di "giornalismo", ne' di "sportivo".

Restera' in eterno la gaffe di questo "essere" che il destino stesso, colorato di azzurro, provvede adeguatamente a spernacchiare e ridicolizzare.

Noi siamo diversi, noi siamo meglio e io, caro "essere", stasera tifero' anche per l'Inter perche' voglio che ci riprendiamo, come Italia, quel quarto posto in  Champions perso quest'anno...alla faccia tua!

martedì 21 febbraio 2012

Champions 2011-12: Ottavi: Napoli - Chelsea 3 - 1 (27' Mata, 38' Lavezzi, 45' Cavani, 65' Lavezzi)

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Purtroppo il gol l'abbiamo preso, complice un terreno orribile e un errore altrettanto orrendo, abbiamo fallito due gol fatti, ma abbiamo rischiato un paio di volte di subirne un altro: alla fine il 3 a 1 è un buon compromesso tra felicità e rimpianto e in fondo è giusto che se vogliamo guadagnarci la gloria ce la andiamo a guadagnare allo Stanford Bridge!

Per la prima volta dopo la rinascita tutta l'Europa calcistica guarda verso Napoli: complice il calendario e il fuso orario, il Real gioca alle 18,30 per cui l'unico campo Champions della serata è il San Paolo!

Villas Boas viene a Napoli per giocarsela e nei primi 25 minuti corre rischi gravissimi: il Napoli prende d'infilata sistematicamente la difesa del Chelsea e sfiora il gol con Lavezzi (5'), anticipato di un soffio in uscita da Cech su lancio lunghissimo di Cannavaro, con Cavani (10') che trova il piede di Cech dopo essere stato liberato da uno splendido lancio filtrante di Inler e con Maggio che lanciato da Lavezzi (19') si vede respingere il tiro a stento da Cech.

La partita è durissima ma corretta: una zuccata tra Campagnaro e Drogba apre la testa al difensore azzurro che è costretto a farsi suturare a bordo campo lasciando il Napoli in inferiorità numerica per qualche minuto. Ma anche il helsea paga dazio, con Bosingwa costretto a lasciare il campo ad Ashley Cole per infortunio muscolare.

Poi il cocktail micidiale tra esperienza del Chelsea, limiti di Cannavro e terreno di gioco spalancano, come un fulmine a ciel sereno, un'autostrada per Mata: rimpallo disgraziato di Cannavaro e lo spagnolo trafigge De Sanctis: 27 minuti di dominio azzurro e 1 a 0 per il Chelsea!

Un colpo che avrebbe ammazzato squadroni ben più forti, e che stordisce gli azzurri per diversi minuti nei quali anche De Sanctis denota poca lucidità consentendo al difensore David Luiz di anticiparlo d testa su azione di calcio d'angolo.

Ma anche il Napoli dimostra di avere dei veri campioni che emergono nella difficoltà: prima Lavezzi (38') inventa un gol alla Baggio formato mondiale Usa '94, con progressione orizzontale al limite dell'area e tiro a giro che si adagia nell'angolino alla sinistra di Cech con un pallone imparabile...uno dei gol più belli mai fatti dal Pocho, ma soprattutto un gol storico, il suo primo in Champions nel momento più difficile per gli azzurri.


Il Napoli riemerge dagli abissi, ma rischia di sprofondarvi nuovamente appena due minuti dopo: ancora Cannavaro in difficoltà e Ramires si presenta solo davanti a De Sanctis graziandolo con un tiro sparato alle stelle...anzi alle nuvole! Subire un gol in quel momento sarebbe forse stata la mazzata definitiva.

Invece il Napoli riprende a giocare e trova un gol rocambolesco in pieno recupero del primo tempo, due minuti dopo il 45': ancora un bellissimo cross di Inler dalla tre quarti destra verso lo spigolo sinistro dell'area del portiere Cech dove Cavani riesce tra petto e clavicola a deviare il pallone in porta, bruciando Ivanovic e il portiere del Chelsea! Esplode il San Paolo e Napoli al riposo in rimonta!


Primi 10 minuti della ripresa con preminenza territoriale del Chelsea: De Sanctis deve parare prima su Sturridge e poi su Mata, ma al 55' il Napoli spreca un'occasione colossale! Cavani si smarca e serve una palla d'oro in piena area per l'accorrente Lavezzi che ha la sfortuna di trovarsi la palla sul sinistro e, con Cech ormai superato dall'assist di Cavani, la mette fuori!

Seguono 5 minuti tremendi: De Sanctis deve ancora una volta parare su Mata e poi (60') trema su un affondo di Drogba che, superato Cannavaro, si vede contrare da Aronica che con la punta del piede gli sottrae un gol sicuro.

Passano 5 minuti: Campagnaro amministra palla sulla sua tre quarti, vede Cavani sulla tre quarti avversaria, lo pesca con un lancio perfetto. Il Matador vince un contrasto con David Luiz, Cech esce dalla porta, il Matador lo aggira e vede di nuovo il Pocho accorrere...nonostante l'errore di qualche minuti prima, gli serve di nuovo la palla e stavolta il Pocho non sbaglia! 3 a 1!


Al 70' Villas Boas cerca di mettere nuove energie in campo: toglie Meireles (ammonito, salterà il ritorno) e Malouda e butta dentro Essien e Lampard, ma è Maggio che (81') su invenzione di Hamsik sfiora il 4 a 1 evitato con un salvataggio sulla linea da Ashley Cole.

Le energie si riducono, Frustalupi getta nella mischia Dzemaili e poi Pandev, togliendo prima Lavezzi e poi Hamsik. Il centrocampo fa comunque fatica e nel recupero Drogba e Lampard insidiano la porta di De Sanctis sfiorando un 3 a 2 che avrebbe ricordato la beffa del primo anno europeo del Napoli col Benfica.

E' facile immaginare cosa ci aspetta allo Stanford Bridge il prossimo 14 marzo: sarà assedio asfissiante, incessante e ci vorrà ben altra attenzione difensiva e solidità a centrocampo per mettere l'equilibrio del confronto dalla parte degli azzurri grazie ai suoi talenti offensivi.

Ma ci sarà tempo per pensarci. Dopo essersi guadagnato una possibilità di continuare a giocarsi la Champions di quest'anno, ora tocca all'Inter per tentare di conquistarsi anche la Champions...del prossimo anno: riusciranno gli azzurri a presentarsi pronti all'appuntamento di domenica sera?


***

De Sanctis: 6,5 - Non è colpa sua se la difesa azzurra fa acqua da tutte le parti! Si ritrova Mata davanti e subisce il gol, poi, dopo il pareggio del Pocho, per poco non viene trafitto di nuovo da Ramires che spara incredibilmente alto. Appare poco convincente nell'unico suo intervento del primo tempo: tenta una respinta di pugni su angolo, ma viene anticipato da David Luiz. Meglio nella ripresa dove viene impegnato in diverse occasioni con tiri dalla distanza e mischie da cui esce indenne anche con un pizzico di fortuna.

Campagnaro: 7 - Gladiatorio! Subisce una zuccata involontaria da Drogba ad inizio partita, è costretto ad uscire per molti minuti e quando rientra tutto fasciato continua a grondare sangue, ma lotta e combatte duelli furiosi con Drogba. Nella ripresa non passa nessuno dalle sue parti, le prende tutte sui cross alti ed ha anche il merito di ispirare Cavani con un lancio lungo che avvia l'azione del 3 a 1

Cannavaro: 5 - Bellissimo un suo lancio alla Krol ad inizio partita che pesca il Pocho davanti a Cech. Purtroppo l'errore che spalanca la porta a Mata è davvero gravissimo, pur se con l'attenuante di un terreno di gioco davvero infame! Nel primo tempo convince poco anche in altri frangenti, tra cui quello quasi da infarto quando viene superato in tromba da Ramires che si presenta solo davanti a De Sanctis. Dopo la mazzata terrificante del primo tempo, ha il merito di rialzarsi, recuperare dignità agonistica e combattere nella ripresa dove commette ancora qualche sbavatura, ma anche tanti interventi importanti

Aronica: 7,5 - Sicuro e autoritario in molti interventi, in qualche frangente però subisce gli scompensi del reparto. Entusiasmanti i suoi duelli fisici con Drogba. L'apice lo tocca al 60' quando riesce alla disperata, con De Sanctis in uscita, a sfiorare il pallone quel tanto da toglierlo dai piedi di Drogba evitando un gol fatto!

Maggio: 6,5 - Erano mesi che Cristian non aveva un'occasione da gol limpida come quella avuta al 19' sulla quale piega le dita a Cech senza che però la palla riesca ad entrare. Nel primo tempo a volte risente della scarsa vena di Hamsik che non lo serve a dovere quando Cristian si procura spazi preziosi, mentre appare un  po' svagato in fase difensiva. Meglio nella ripresa sia in fase difensiva dove con una diagonale spezza un'inferiorità numerica che poteva essere letale, sia in fase offensiva dove costruisce per gli altri e per poco non trova il gol del 4 a 1, negatogli da Ashley Cole

Gargano: 9 - Entusiasmante! Corre, corre, corre, corre, corre...a perdifiato...si fa il campo su e giù con una ferocia incredibile. Impegna persino Cech con un bel tiro da lontano. Talora disordinato, qualche volta perde palla in modo davvero ingenuo, ma è così commovente nel suo impegno da trascinare lo stadio guadagnandosi una punizione con l'ennesimo allungo al 93'!

Inler: 7 - Primo tempo da 8: stasera dimostra perchè è stato pagato 18 milioni di euro: lotta con la sciabola e il coltello tra i denti su ogni pallone, ma (e qui è la novità e la meraviglia della sua prestazione) sciorina continui cambi di gioco, lanci in profondità perfetti (specie per Maggio), tiri da fuori area e, ciliegina sulla torta, due straordinari assist per Cavani, uno al 10' (parata di Cech) e uno nel recupero del primo tempo (gol del 2 a 1). Ha però un grande calo atletico nella ripresa, dove però, pur giocando quasi da fermo, riesce a recuperare palloni preziosissimi che a volte salvano frangenti critici

Zuniga: 6,5 - Primo tempo insufficiente: in una partita in cui servono giocate di prima o addirittura decidere la giocata prima che ti arrivi il pallone, il colombiano si perde nelle sue stesse finte finendo sempre per marcarsi da solo e convince poco anche in fase difensiva. Capisce di non essere in una delle sue serate più brillanti per cui la smette di strafare in avanti e diventa eccezionalmente prezioso a supporto di Aronica diventando stabilmente il quarto di difesa sottraendo innumerevoli palloni con continue diagonali e rilanciando l'azione

Hamsik: 6,5 - Dannazione, se il Napoli avesse l'Hamsik visto col Chievo e con la Fiorentina! Invece Marek è attanagliato dalla tensione, divorato: sbaglia appoggi anche banali, non approfittando degli spazi che si crea Maggio. Di positivo c'è il suo straordinario spirito di sacrificio in fase difensiva. Nella ripresa trova maggiori spazi e partecipa all'azione del quasi-gol di Maggio con una splendida giocata (dall'82' Pandev: SV - Entra troppo tardi per come si è sviluppata la partita e non riesce ad avere occasioni per mettersi in mostra)

Lavezzi: 9,5 - Comincia subito a terrorizzare i Blues, facendosi anticipare di un soffio da Cech su lancio alla Krol di Cannavaro. Poi serve un assist lungolinea strepitoso per Maggio, lanciandolo solo davanti a Cech (19'), infine decide di cambiare la partita con un gol di eccezionale bellezza, piazzando la palla alla sinistra di Cech dove il portiere del Chelsea non può mai arrivare. Nella ripresa si divora un gol fatto a porta vuota (complice il terreno di gioco e...il piede sinistro, errore che gli impedisce di prendere un 10 e portarsi il pallone a casa). Poi l'apoteosi, offertagli generosamente da Cavani (dal 74' Dzemaili: 7 - Preziosissimo, forse entra anche troppo tardi, ma ha il merito di entrare subito in partita e rendersi utilissimo sia in fase difensiva che offensiva. E' grazie a lui che viene iniziata l'azione che porta al quasi-gol di Maggio)

Cavani: 7,5 - Nel primo tempo strappa la sufficienza inventando un gol di spalla, dopo aver denotato un eccessivo nervosismo, sprecando occasioni importanti che raramente sbaglia (10') e riuscendo nell'impresa di farsi ammonire per proteste (!) dopo il pareggio del Pocho. A suo grandissimo merito nella ripresa l'aver inventato l'assist per il Pocho sul gol divorato da Lavezzi al 55' e il gol del 3 a 1 vincendo il duello con Luiz e servendo il Pocho con un assist perfetto

All. Frustalupi: 7,5 - Esordio durissimo nella partita internazionale più importante degli ultimi 22 anni della storia del Napoli.  Deve però lavorare sulla mente dei suoi ragazzi, specie per la fase difensiva, dopo l'errore tremendo di Cannavaro. A mio avviso azzarda nella ripresa quando, con un Inler in netta difficoltà, tarda a decidere di rinforzare il centrocampo.

Arbitro Carballo (Spagna): 6 - Infortunati e feriti sul terreno di gioco, la partita è durissima ma leale e alla fine deve ammonire soltanto per le proteste di Cavani, un fallo di mani di Meireles (che salterà l'incontro di ritorno) e Cahill per un duro fallo su Lavezzi. Unico neo il mancato cartellino giallo per un durissimo fallo su Cavani

Terreno di gioco: zero! Ma come? Era stato completamente rifatto due anni fa e nella partita più importante della storia del Napoli in Champions mostra grandi problemi di tenuta dopo appena una giornata di pioggia. Qualcosa non va, caro Presidente, e il giornalista di Mediaset Pistocchi ha fatto benissimo a sottoporle il quesito. Con un terreno appena decente forse Cannavaro non avrebbe fatto quell'errore così grossolano e magari avremmo fatto anche un altro gol e senz'altro giocato con maggiore qualità. Una squadra giunta a questi livelli merita ben altro campo...e se decidessimo di passare al sintetico?




Napoli - Chelsea: (non) conta (nulla)

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Non conta nulla...
...non conta nulla avere 42 anni...
...non conta nulla avere 42 anni e aver vissuto gia' tante grandi vigilie...le vigilie degli scudetti, della finale di coppa Uefa dell'89, le vigilie delle finali di coppa del mondo come quella dell'82 o del 2006.


Non conta nulla pensare che in fondo e' solo un gioco...o che ormai non e' piu' un gioco, ma un business...


C'e' la stessa emozione, grande, immensa, inspiegabile, sempre piu' forte, man mano che l'ora si avvicina...senti il profumo e le vibrazioni nell'aria che respiri mentre attraversi la citta'...


Tratteniamo il fiato...ci siamo quasi...comunque vada sara' un successo...grazie Napoli! Forza ragazzi! Siamo tutti con voi!!!

La vigilia di Napoli - Chelsea, medici sexy, passeggiate e gol pagati a peso d'oro!

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C'e' un'atmosfera bellissima, eccitante ma nello stesso tempo rilassata, in attesa del grande evento.

Ci sono notizie, grandi e piccole, che inducono al sorriso e che fanno riflettere: la crisi del Chelsea e il momento favorevole del Napoli si riconfermeranno questa notte oppure, come accade spesso nel calcio e come non ci auguriamo, l'orgoglio e l'esperienza del Chelsea sovvertiranno i pronostici?

Il tifoso azzurro da un lato la vive con lo spirito del "comunque vada sara' un successo", ma poi, gia' che ci sei, e' ovvio che ci metti comunque il pensiero all'impresa e speri di vincere: ma bisogna ricordare che trattandosi di un match a eliminazione diretta, nel quale i gol segnati in trasferta valgono doppio, la priorita' assoluta e' non prendere gol e poi, se possibile, tentarne di farne almeno uno.

Anche uno 0 a 0, dunque, sarebbe un risultato da non buttare via, viste le potenzialita' del Napoli in trasferta: non dobbiamo infatti farci ingannare dai risultati deludenti del Chelsea nel suo campionato, ma piuttosto dobbiamo ricordare che i "blues" nella Champions di quest'anno in casa hanno vinto segnando sempre tanti gol e in trasferta hanno sempre segnato almeno un gol.

Ci vorra' quindi massima concentrazione e una fase difensiva come quella vista a Firenze e non sottolineata abbastanza dalla critica: non ho sentito nessun commentatore evidenziare le straordinarie prestazioni in fase difensiva del tridente offensivo azzurro, tanto esaltato (giustamente) per le prodezze in fase offensiva.

Venendo invece a qualche dettaglio meno "storico", ma molto "gustoso", faccio i complimenti ai conduttori della trasmissione ideata da Raffaele Auriemma in onda su CRC Targato Italia che oggi hanno messo impietosamente a confronto quanto vale quest'anno un gol di Cavani rispetto a un gol del Nino Torres: il risultato e' stupefacente...un gol dello spagnolo del Chelsea viene pagato 818.000 euro, mentre un gol di Cavani vale appena...1500 euro! Un ospite intervenuto a CRC ha chiosato la statistica dicendo che il Napoli prima o poi paghera' questo gap, intendendo che non potra' trattenere a lungo un Cavani che renda cosi' tanto a cifre cosi' basse...io pero' ribalterei la considerazione in questo senso e mi chiedo: ma col tanto decantato fair play finanziario (sara' una bufala o diventera' qualcosa di concreto?) possiamo invece pensare che non avra' piu' senso una situazione come quella di Torres? Sara' Cavani l'anomalia o sara' Torres?

In attesa di rispondere a questo quesito esiziale per la sopravvivenza della razza umana, colgo con un senso di piacere e soddisfazione l'ammirazione dello staff e dei calciatori del Chelsea per le bellezze della nostra citta' che il team inglese si e' goduto questa mattina assaggiando la prima giornata (quasi) primaverile del 2012 a Napoli, passeggiando sul lungomare e ammirando le bellezze del Golfo di Napoli, del Vesuvio ancora in parte imbiancato e di Castel dell'Ovo.

Questo senso di soddisfazione si accompagna alle bellissime dichiarazioni (del tutto inusuali in un mondo fin troppo superficiale e banale come quello del calcio) che l'allenatore del Chelsea Villas Boas ha rilasciato ieri parlando (in italiano, meglio di tanti suoi colleghi italiani!) di Napoli come uno stato d'animo, prima ancora che una citta', che si riflette e si identifica nella sua squadra e sciorinando una conoscenza "storica" delle vicende azzurre, citandone l'evoluzione tecnico-tattica avuta col passaggio da Reja a Mazzarri. Tanto di cappello ad un allenatore che, lo ricordo per i meno informati, e' vero che quest'anno sta annaspando nell'ambiende del Chelsea, ma che lo scorso anno ha dato straordinaria prova di se', trascinando il Porto a vincere meritatissimamente la Europe League. Chi, come me, ha visto quel Porto e' rimasto ammirato dalla qualita' del lavoro del tecnico portoghese e dal bel gioco che la squadra portoghese ha sciorinato lo scorso anno.

Nel frattempo abbiamo finalmente scoperto come mai il Chelsea abbia tanti giocatori infortunati: il medico della squadra di Villas-Boas e' Eva Carneiro, la cui avvenenza e' a dir poco...incontestabile!

Quanto di voi maschietti che leggete queste righe fareste carte false pur di farvi prendere cura da un medico cosi'???





Aggiornamento (doveroso) del 24 febbraio: mica solo io! Ci sono cascati tutti...o quasi! Come puntualizza questo articolo e come qualcuno aveva sospettato gia' nella giornata di martedi', le foto sexy di Eva Carneiro, il medico sociale del Chelsea, non sono davvero di Eva Carneiro, ma di una modella che le assomiglia, una certa Eliska Kovarova.  Cio' non toglie che anche i tifosi napoletani hanno notato e apprezzato l'avvenenza di Eva Carneiro, seppure penalizzata dalla divisa, poco femminile, di medico sociale del Chelsea. Certo, lo so, appariro' il solito retrivo maschilista che pensa solo a quello...ma, bellezza a parte, e' bello apprezzare che le donne si facciano valere da un  punto di vista professionale anche in un settore molto "maschilista".



venerdì 17 febbraio 2012

Serie A 2011-12: 24ª - Fiorentina - Napoli 0 - 3 (3' Cavani, 55' Cavani, 91' Lavezzi)

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Il Napoli era morto: possiamo dire che è risorto? Seconda vittoria consecutiva, ancora porta inviolata, va detto con un pizzico di fortuna, una tattica difensiva suicida e scellerata della difesa viola che con Cassani (per ben due volte!) tiene in gioco Cavani e agevola le micidiali verticalizzazioni di Hamsik per il Matador.

Molto in sintesi è questa la chiave della vittoria azzurra che ridà morale agli azzurri in vista dell'appuntamento storico di martedì contro il Chelsea.

Mazzarri schiera per la prima volta in campionato Rosati al posto di De Sanctis, alle prese con una fastidiosa influenza.

In difesa ripropone Campagnaro e Cannavaro dopo un turno di riposo, mentre a centrocampo finalmente concede un turno di riposo a Gargano, dopo ben 9 partite consecutive.

Hamsik si abbassa a dar manforte al centrocampo svizzero, ma appena può verticalizza per sorprendere una difesa viola che segue troppo il pallone e troppo poco gli avversari aprendo squarci nei quali gli azzurri tentano di colpire appena possono.

Nel primo tempo però, gol azzurro a parte, le azioni da rete per le due squadre nascono più da calci piazzati (un legno a testa) che da azioni in movimento.

Il gioco è duro, ma corretto: Campagnaro è costretto a lasciare quasi subito il campo per un risentimento muscolare, Cannavaro riporta un profondo taglio sul ginocchi, ma resta in campo, ma anche tra le fila dei viola qualche giocatore (Behrami ed Olivera) porta i segni della battaglia.

Il temutissimo Jovetic riesce soltanto al 35' ad indirizzare un insidioso rasoterra dal limite che si spegne di poco alla sinistra di Rosati. SI finisce così, dopo ben 5 minuti di recupero, con gli azzurri in vantaggio.

Nella ripresa primi 10 minuti di sofferenza: il Napoli appare molle, non riesce mai a ripartire e la Fiorentina attacca a pieno organico...ma a un certo punto si sbilancia talmente tanto che viene trafitta esattamente come nel primo tempo: Hamsik verticalizza e il Matador trasforma. 2 a 0 e partita (quasi) chiusa.

Gli interventi tattici e le sostituzioni di Delio Rossi non apportano significativi benefici: i viola sbattono sempre di più contro il muro difensivo azzurro e gli spazi, complice la stanchezza, si aprono sempre di più fino alla cavalcata finale del Pocho che sigilla il risultato.

La notte prima degli esami riporta serenità in casa azzurra ...e un record storico d'incassi: speriamo che i nostri ragazzi rispondano presente all'appuntamento con la storia.

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Rosati: 6,5 - Nel primo tempo un paio di pericoli ma nessuna parata impegnativa. Nella ripresa qualche piccola incertezza sui palloni alti in mezzo all'area, ma anche un paio di interventi con cui viene messo al sicuro la vittoria degli azzurri, specie al 90' su Jovetic

Campagnaro: SV - Fermato subito da un risentimento muscolare (dall'11' Grava: 8 - Torna l'invincibile difensore dei bei tempi! Vince tutti i duelli individuali contro Jovetic, la maggioranza, e Amauri, costretto all'ammonizione per fallo di mano per tentare di sfuggire alla morsa di "Giandu". Sull'unico vero pericolo creato da Jovetic nel primo tempo, non è colpa di Grava in quanto la marcatura in quel momento era a carico di Maggio.)

Cannavaro: 7 - Con un Grava a questi livelli al suo fianco, torna anche il Paolo dei bei tempi. Due clienti non facili come Amauri e Jovetic, ma pochi imbarazzi.

Britos: 7 - Nel primo tempo qualche sbavatura di troppo anche in situazioni di pressione non eccessiva e sfiora il gol su punizione laterale del Pocho. Carbura alla grande nella ripresa con sontuosi anticipi e un paio di salvataggi provvidenziali su Amauri e Cerci che aiutano Rosati a tenere inviolata la porta azzurra

Maggio: 6,5 - Primo tempo insufficiente nel quale coglie una traversa di testa su azione d'angolo ma tatticamente la sua prestazione non convince: di fronte ha un Vargas in condizioni pietose che comunque riesce a mettere un paio di palloni pericolosi in mezzo. Inoltre appare troppo passivo in una occasione quando dovrebbe raddoppiare su Jovetic che dal limite dell'area fa partire un tiro che sfiora il palo alla sinistra di Rosati. La musica però cambia nella ripresa: Vargas, com'era prevedibile, sparisce dal campo, Marchionni, che subentra, appare impalpabile e Cristian torna a scorazzare in avanti come da tempo non si vedeva

Dzemaili: 6,5 - Non entusiasma affatto in fase di costruzione del gioco: non apporta qualità e si avvita in un farraginoso controllo di palla quando la squadra avrebbe bisogno di giocate veloci per ripartire. Di positivo c'è però lo spirito di sacrificio con cui va a difendere su tutti i palloni

Inler: 6 - Come sempre soffre i ritmi alti imposti dai cursori viola e fa fatica a far salire il centrocampo azzurro. Inizia con discreta lucidità, ma sbaglia molti appoggi cercando soluzioni ancora troppo complicate

Dossena: 6 - Nel primo tempo sopraffatto da Cassani che spessissimo si trova in posizione molto favorevole per il cross in mezzo o addirittura per il tiro (come all'8' quando sfiora il palo alla destra di Rosati). In più praticamente nullo in fase offensiva, nella quale si ricorda solo un cross sballato. Molto meglio nella ripresa, dove, pur con qualche errore in fase difensiva, approfitta della flessione di Cassani e spinge spesso con intelligenza e tecnica, tessendo azioni belle da vedere quanto pericolose. Su una di queste Pandev sfiora il gol.

Hamsik: 8 - Stasera nella versione che i tifosi adorano: quello da genio della lampada. Inventa due splendide verticalizzazioni per Cavani, poi grande sacrificio in fase difensiva nel tentativo di aiutare il centrocampo e continuità nel cucire le distanze tra centrocampo e attacco (dal 70' Gargano: 7 - 20 minuti splendidi, di grande intensità atletica e anche qualche apertura piacevolissima. Sfiora anche stavolta il gol con un bel tiro da fuori, fondamentale nel quale appare molto migliorato rispetto agli anni scorsi)

Lavezzi: 9 - Mezzo voto in più per le bellissime traiettorie pennellate su angolo e punizione, che procurano nel primo tempo agli azzurri una traversa e due altre occasioni e un altro mezzo voto in più per numerosi profondi arretramenti difensivi che spezzano il ritmo alle azioni offensive degli avversari. Nel primo tempo sulle azioni in movimento appare ancora legato nella corsa, lontano dalla migliore condizione e sistematicamente anticipato dai difensori viola, ma nella ripresa esce alla grande! Più gioca e più diventa veloce e imprendibile. Sfiora il gol in un paio di occasioni e lo trova con una progressione di 50 metri partita dalla propria metà campo a tempo scaduto! Stupefacente!!!

Cavani: 8 - Due occasioni, due gol, con tanti ringraziamenti al genio di Hamsik. Ma anche tantissimo lavoro in fase di copertura, prezioso quanto poco appariscente (dal 74' Pandev: 6,5 - Fa il suo dovere e sfiora anche il gol)

All. Mazzarri: 8 - Ha il merito di riportare gli azzurri sulla giusta rotta giusto in tempo per la Champions. Stavolta la squadra è più compatta e legata bene tra difesa e centrocampo a formare una cerniera attenta che diventa sempre più insuperabile. Avrei concesso qualche minuto di riposo in più ad Hamsik e Cavani.

Arbitro Orsato: 8 - Finalmente un bell'arbitraggio dopo una infinita fiera degli orrori! Partita durissima ma l'arbitro di Schio non perde mai il controllo disciplinare del match. Appare esagerata solo l'ammonizione di Britos per un normale contrasto di gioco, seppur falloso. Gli altri cartellini invece sono distribuiti con oculatezza. Ottima assistenza dai collaboratori di linea sui fuorigioco.

lunedì 13 febbraio 2012

Serie A 2011-12: 23ª - Napoli - Chievo 2 - 0 (15' Britos, 37' rig. Cavani)

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Che c'è di meglio in serate gelide come queste di un bel brodino caldo alla veronese... stavolta la cottura procede tranquilla, senza imprevisti, grazie anche allo schieramento "compiacente" di Di Carlo che anzichè erigere la solita muraglia con difesa a 5, si schiera con un 4-3-1-2 con Thereau a galleggiare sulla tre quarti dietro a Paloschi e Pellisier.

Senza il solito schieramento "a muraglia" e senza quella ferocia agonistica sciorinata dal Chievo in altre recenti occasioni, il Napoli può respirare meglio pur se anche stasera inizia con qualche imbarazzo di troppo.

Ci pensa Britos a scaraventare in porta con una violenta zuccata un calcio d'angolo, sbloccando la partita e sciogliendo la tensione mostrata dagli azzurri nei primi minuti.

Il gioco non è certo quello dei bei tempi, ma in mezzo al campo Inler, osservato speciale, conferma i progressi visti qualche giorno fa a Siena disimpegnandosi con disinvoltura, grazie anche alle posizioni di Gargano (alla sua sinistra) e Hamsik (alla sua destra) che lo aiutano nella gestione delle zone del campo.

In difesa, nonostante le preoccupazioni della vigilia, le prestazioni di Grava e Britos sono all'altezza della situazione restituendo finalmente a Mazzarri due preziose alternative per il finale di stagione ai sempre-presenti Campagnaro-Cannavaro-Aronica (quest'ultimo superbo questa sera in posizione centrale al posto di Cannavaro).

Il Chievo "solletica" De Sanctis in un paio di occasioni, ma è il tridente a confezionare l'azione più bella della partita, tutta in verticale: Lavezzi recupera palla sua sua tre quarti, sterza e scarta a modo suo due avversari e verticalizza per Hamsik il quale a sua volta fa lo stesso pescando in corridoio Cavani (la moviola dimostra che non è in fuorigioco). Il Matador  incespica davanti a Sorrentino, la palla sembra del portiere ma il Matador con un guizzo riesce a contestargli il possesso palla costringendo il portiere del Chievo ad uno sgambetto.

Rigore netto, trasformato sul velluto dal Matador.

Qualche altro tentativo blando nella ripresa, ma il Napoli gestisce con relativa tranquillità tutto il secondo tempo sfiorando anche il gol con due tiri da fuori di Gargano ed Inler parati da Sorrentino.

Sarà l'aria della Champions che si avvicina, saranno ...i santini riposizionati nella loro collocazione tradizionale, chissà...non c'è da entusiasmarsi, sia ben chiaro, ma almeno stasera non abbiamo visto svarioni e abbiamo rivisto protagonisti (Grava, Britos, Inler) che aspettavamo da tempo.

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De Sanctis: 7 - Due parate impegnative nel primo tempo, su Pellissier (30') e su Sardo (41') che denotano massima concentrazione. Solo uno spavento nella ripresa su passaggio involontario di Grava

Grava: 7 - Caro Mazzarri, ma siamo sicuri che non fosse già pronto a qualche tempo? Gianluca non sbaglia quasi nulla, prestazione difensiva perfetta. Solo due piccole sbavature , verso fine partita, forse frutto di una comprensibile stanchezza, ma poca roba

Aronica: 7,5 - Si disimpegna straordinariamente bene anche da centrale, con alcune chiusure da ultimo uomo importantissime e una ripresa monumentale. Un voto in meno però, per una gomitata a gioco fermo su Paloschi non vista dal pessimo Gava.

Britos: 7 - Qualche piccola sbavatura, ma anche buone chiusure difensive e uno stacco imperioso su corner che sblocca subito la partita

Zuniga: 6 - Importante nelle chiusure difensive, in avanti fa mordere le mani ai tifosi per un cross sballato che, se fosse stato tenuto basso, avrebbe messo Cavani solo davanti a Sorrentino. Nel primo tempo fa impazzire Dramè, graziato più volte dal pessimo Gava. Si disunisce in fase offensiva nella ripresa, denotando qualche segno di stanchezza

Gargano: 6 - Corre di meno, però appare più ordinato tatticamente, si dedica con particolare attenzione alla copertura della zona di centro-sinistra del centrocampo azzurro e lascia a Inler la cabina di regia. Bellissima una sua conclusione nella ripresa respinta in angolo da Sorrentino

Inler: 6,5 - Conferma i segnali confortanti di ripresa mostrati a Siena, soffre in qualche occasione soltanto verso la fine del primo tempo. Buona continuità anche nella ripresa. Prova anche diversi tiri interessanti da fuori area e in un paio di occasioni si fa vedere anche di testa sui calci d'angolo

Dossena: 6 - Poco brillante nel primo tempo nelle coperture difensive e lasciato troppo solo dai compagni nelle scorribande offensive. Soltanto un cross molto bello verso il centro non ben impattato da Cavani. Un po' meglio nella ripresa quando si dedica soprattutto alla fase difensiva

Hamsik: 6,5 - In appoggio al centrocampo,  nella zona di centro-destra, ma protagonista nella verticalizzazione per Cavani in occasione del rigore (dal 67' Maggio: 6 - Appare in  confortante ripresa, tonico nei contrasti difensivi e stavolta efficace anche in qualche situazione offensiva)

Lavezzi: 6,5 - Spreca ancora tanto, crea ancora molta confusione, ma il gioco di prestigio con cui scarta due avversari, sterza e lancia in corridoio Hamsik per avviare l'azione del rigore è un vero capolavoro di classe, determinazione e tecnica. Cala un po' alla distanza denunciando ancora una condizione non ottimale (dal 77' Pandev: SV - Non ha occasioni per sfoggiare la sua classe, cerca di tenere palla e far salire la squadra)

Cavani: 6,5 - Sfortunato su una bella conclusione al volo che sbatte su Dramè, si impappina clamorosamente davanti a Sorrentino, ma trova la forza e la fortuna per rialzarsi e rubare palla al portiere del Chievo, procurandosi un netto rigore. Ancora non gira in perfetta armonia con i compagni, ma almeno stasera potrà festeggiare il suo compleanno con un sorriso (dall' 88' Vargas: SV - Appena entra strappa gli applausi del San Paolo per un colpo di classe, ma un minuto dopo già si deve fermare per una sfortunata distorsione alla caviglia che lo toglie subito dai giochi)

All. Mazzarri: 6 - Stavolta, va detto, Di Carlo lo agevola non chiudendosi nella solita difesa a 5, ma proponendo una squadra "spregiudicata" che prova a giocarsela e gli azzurri trovano più spazi. Ci chiediamo come mai Grava sia "guarito" soltanto stasera e se non fosse il caso di rischiarlo qualche giorno prima. Avrei preferito vedere molto prima in campo sia Vargas che Pandev.

Arbitro Gava: 4 - Non ci siamo proprio! Partita per nulla impegnativa arbitrata con errori "colossali": al 17' non ammonisce Dramè per una gomitata a Zuniga che lo ha superato in velocità e si sta avviando verso la tre quarti. Avrebbe la possibilità di riparare un minuto dopo con un fallo meno netto (ma pur sempre una trattenuta a palla già lontana) sempre su Zuniga. Poi al 34' non vede una bruttissima gomitata a gioco fermo rifilata da Aronica a Paloschi. Dopo un disastroso primo tempo, nella ripresa imbrocca la decisione di non concedere il rigore a Moscardelli per un tuffo pleteale in area azzurra (ma non lo ammonisce!) sebbene ricordi in tutte le altre occasioni nella ripresa di avere in tasca il cartellino giallo e non perde occasione di utilizzarlo, in verità sempre in modo preciso. Ma allora: perchè sì nel secondo tempo e no nel primo?

Raccapricciante!!! Strage di randagi per gli Europei di calcio!

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Mi vergogno di essere un essere umano!
Mi vergogno di essere un tifoso di calcio!


Sono sconvolto da questa notizia! Ve la ripropongo cosi' come raccontata oggi da IL FATTO QUOTIDIANO.


Mi ero imbattuto in questa notizia sabato notte durante un programma giornalistico del TG di Rai2, ma credo che l'abbiano visto in quattro oltre a me...quindi nessuno!


Per fare qualcosa, bisogna conoscere...intanto cominciamo a conoscere...e a far sapere che sappiamo!


***
Ucraina, arrivano gli europei di calcio 
Ed è strage di randagi per “ripulire” le strade

Continua la strage di cani e gatti randagi in Ucraina per “liberare” il Paese in vista degli Europei di calcio 2012. Ormai da mesi i randagi vengono uccisi sommariamente con veleni, bastoni e perfino fucilate, tant’è che a Kiev di cani ne sono rimasti davvero pochi. Le manifestazioni e le urla di dolore delle associazioni animaliste ucraine ed europee hanno attirato sul Paese l’attenzione della comunità internazionale, di tutti coloro non riescono a giustificare una simile strage solo per permettere qualche partita di pallone.


Il problema randagismo in Ucraina esiste da sempre e con esso le ingiustificate violenze a cani e gatti che vivono per la strada. Ma da quando il Paese è stato designato insieme alla Polonia come ospite dei campionati di calcio Euro 2012 che si giocheranno l’estate prossima, violenze e uccisioni hanno subito un’escalation impressionante. Su Internet impazzano le immagini e i video di cani presi a bastonate, uccisi a fucilate o agonizzanti per terra dopo essere stati avvelenati. Le associazioni parlano di almeno 10mila vittime negli ultimi mesi, ma tenere un conto preciso di quanti animali siano caduti in Ucraina è molto difficile.


C’è chi parla di un vero e proprio “olocausto”, un paragone neanche tanto azzardato visto che, come riferiscono le associazioni, nella cittadina di Lysychansk, all’estremo Est del paese, si erano perfino inventati un “forno crematorio mobile”, dove le carcasse dei cani morti o agonizzanti venivano bruciate a decine. E poi le fosse comuni, dove, secondo i volontari di associazioni come “Sirius”, i cani vengono gettati e ricoperti con il cemento. C’è da inorridire, ma non da stupirsi dal momento che fino allo scorso novembre in Ucraina uccidere i randagi era legalissimo. Anzi. Le amministrazioni locali erano in prima fila nel “ripulire” in questo modo le strade delle proprie città, specie quelle in cui si giocheranno le fasi finali degli europei.






“Dal 2010, con l’ufficializzazione dell’Ucraina a Paese ospitante di Euro 2012, le uccisioni di cani non si contano più”, racconta a ilfatto.it Andrea Cisternino, fotoreporter italiano e delegato dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che vive a Kiev. “All’inizio le uccisioni erano organizzate dalle amministrazioni locali, poi si è cercato di spingere gli stessi cittadini a uccidere con una massiccia campagna mediatica che ha alimentato la paura della pericolosità dei cani e delle malattie di cui venivano accusati essere portatori”. Cisternino riferisce che era stato addirittura creato un sito Internet dal dominio “l’ammazzacani” – vreditelyam.net – con consigli pratici per uccidere i randagi tramite veleni o trappole fai da te. Oggi il sito è stato chiuso dopo le proteste delle associazioni impegnate da mesi a manifestare contro la mattanza nel Paese.

Come mai non vengono usati altri mezzi, come la sterilizzazione, per risolvere il problema del randagismo? “I fondi statali stanziati per sterilizzare i cani vengono rubati – spiega Cisternino – Il 13 novembre scorso l’Uefa e il ministro dell’Ambiente ucraino hanno promesso che le uccisioni sarebbero finite. Anzi, l’Uefa dice di aver donato soldi per sterilizzare i cani e costruire canili in tutto il Paese. Ma nei giorni successivi non è cambiato niente e i volontari che lavorano sul campo non hanno ricevuto nemmeno un euro”.

Intanto l’indignazione animalista monta in tutta Europa, tanto da spingere, il 24 gennaio le autorità nazionali a firmare un accordo che avrebbe dovuto istituire una commissione per risolvere il problema. L’annuncio parlava di 30 milioni di Grivnia (1 Euro = 6.3738 Grivna, ndr) – riferisce Cisternino – ma durante una manifestazione di fronte al Parlamento, il ministro dell’Ambiente ci ha detto di essere ancora lla ricerca dei soldi per sterilizzare i randagi”. Insomma, dove sono finiti i fondi stanziati dall’Uefa? Mistero.

Sta di fatto che la protesta nel Paese, e fuori, continua. Tanto da spingere gli animalisti di tutta Europa a lanciare la campagna “Boycott Euro 2012” (qui per aderire su Twitter, qui su Facebook) perché in molti cominciano a puntare il dito proprio contro il pallone e l’Uefa, accusata di prendere sotto gamba il problema. “In uno sforzo apparente di mostrare al mondo un’immagine affascinante del Paese, migliaia di animali sono stati massacrati per ordine delle autorità ucraine”, attacca Mimi Bekhechi dell’associazione People for the Ethical Treatment of Animals (Peta). “Stimiamo che circa 15-20mila cani randagi siano stati trucidati solo a Kiev in un anno”, aggiunge Louisa Schlepper, attivista di Peta Germania.

E le associazioni? Fanno quello che possono. “I volontari non hanno mezzi”, ci racconta Cisternino, e nonostante le parole dell’Uefa e del ministro all’Ambiente ucraino, nessuno aiuta i randagi”. Per fotografare l’assurdità del massacro ucraino, Cisternino ha fatto un libro, un foto reportage durato due anni e fatto di ben 180 fotografie in bianco e nero, scattate per le strade di Kiev. Si chiama “Randagi, Storie di Uomini e Animali”. “Ho cercato di mettere a confronto i randagi umani e i randagi animali per far vedere che non ci sono differenze nel momento del bisogno”.

Nel frattempo si sta mobilitando anche la comunità internazionale, e con essa la politica. L’ambasciatore italiano in persona incontrerà Cisternino per fare il punto della situazione, e addirittura una principessa tedesca, Maja von Hohenzollern, ha fatto un’importante donazione che ha permesso l’invio in Ucraina di un team di veterinari con il compito di provvedere alle sterilizzazioni dei randagi. Ma le uccisioni di cani continuano. E l’8 giugno, giorno del calcio d’inizio di Euro 2012, è sempre più vicino.

domenica 12 febbraio 2012

La crisi del Napoli: gioca coi fanti, ma lascia stare i santi(ni)

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Il presidente? Fassone? Bigon? Mazzarri? I tre tenori? La squadra?

Nooo....nulla di tutto questo, signori miei...la vera ragione della profonda crisi che almeno da novembre sta vivendo il Napoli e'...lo spostamento dei santini!!!

Questo estratto da un articolo del Mattino sembra un pesce d'aprile anticipato, ma, signori miei, mentre alcuni "critici" fin troppo zelanti fanno la critica ai tifosi critici (Raio e Auriemma in pole position), anziche' osservare le paurose crepe che si stanno aprendo da alcuni mesi a questa parte, si ha il tempo di dibattere sulla "sparizione dei santini" dalle scalette che portano dagli spogliatoi al campo del San Paolo!

Ed e' una sparizione voluta, frutto di una precisa "tattica" del Napoli che, anziche' concentrarsi sulle tattiche con cui fronteggiare in campo gli avversari, pensa a come impedire loro di avere aiuti, diciamo cosi', celesti...

Leggete e "allibitevi" con me...e poi non sorprendiamoci se in campo succedono (o meglio non succedono) certe cose!

L’occhio inesorabile delle tv è riuscito a scovare quel vuoto sulle scalette che portano al San Paolo: la scomparsa delle immagini benedette di Padre Pio, la Madonna dell’Arco, San Gennaro e il Beato Errico è stata improvvisa. Erano lì da tempo immemore. Il rito privato del bacio dei giocatori azzurri da qualche partita non è più celebrato. E se ne sono accorti tutti. Da qui la richiesta dei tifosi: rimetteteli al loro posto. E da qui la risposta di Mazzarri: «Li abbiamo solo spostati nello spogliatoio perché anche gli avversari baciavano i santini e ne traevano beneficio. Ma se ci tenete tanto li rimetteremo lì già stasera».

Avete capito dunque le "strategie" di Mazzarri e del Napoli? "Li abbiamo solo spostati nello spogliatoio perché anche gli avversari baciavano i santini e ne traevano beneficio. "

Ma siamo diventati matti o cosa ??? Io, personalmente, ho dei dubbi sulla mia fede religiosa, ma trattare in questo modo la "materia" mi sembra davvero una profonda offesa alla religione e ai sentimenti di chi crede, da un lato, e una profonda offesa allo spirito dello sport dall'altro...che significa "anche gli avversari baciavano i santini e ne traevano beneficio" ???

Sono indignato, disgustato, nauseato, da questa "battuta" e da questa mentalita': la religione ridotta a superstizione, rito scaramantico: io se fossi li' e fossi un credente bacerei il santino pregando semplicemente per l'incolumita' mia, dei miei compagni di squadra, dei miei avversari e dei tifosi che vengono a vedermi, magari perche' abbia la forza di dare il meglio che posso...non per altro, non per "ingraziarmi le sfere celesti per una vittoria"...che religione e' questa? Che Cristianesimo e' questo?

Tra l'altro si vede come la "tattica" di sottrarre i santini al bacio e all'adorazione degli avversari abbia funzionato! Una genialata, davvero, visti i "favolosi" risultati...

Temo che anche questa frase infelice sia un segnale di una profonda crisi che ormai sta stritolando il Napoli e Mazzarri, su cui abbiamo gia' cominciato a squarciare il velo di silenzio nei giorni scorsi.

Chelsea o non Chelsea, ci sono segnali molteplici e sempre piu' inquietanti di crisi rispetto per i quali non temo tanto quest'anno, quanto piuttosto per gli anni a venire...ma vi ci torneremo sopra, in dettaglio, nei prossimi giorni...

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Aggiornamento del pre-partita di Napoli-Chievo: i santini sono tornati al loro posto... calciatori e tifosi si aspettano ora qualche miracolo o qualche "favore"...io, pur se tifosissimo, mi aspetterei soltanto un po' meno stupidità...

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venerdì 10 febbraio 2012

Falllimenti di mercato: Chavez torna in prestito al San Lorenzo

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Ci era stata presentata come una scommessa...piu' che una scommessa, direi una...sconnessa!

Una manciata di minuti e un apporto quasi nullo...che senso ha avuto questa operazione di mercato? Convenienze tecniche o di altro tipo?

E poi...tornera' o e' il prologo di un addio definitivo?

In un momento come questo in cui risultati e prestazioni appaiono sempre meno convincenti, notizie come questo aumentano ancora di piu' le perplessita' sulle attuali "strategie" di mercato del Napoli e sulle scelte, quasi tutte riuscite male, fatte dopo l'addio di Pierpaolo Marino.

Le critiche fatte a suo tempo nei confronti di Marino da questo blog riguardarono (andatele pure a rileggere) alcune scelte di mercato ma soprattutto la conduzione generale e "accentratrice" del Napoli.

Da allora l'accentratore e' diventato De Laurentiis, ma, Cavani a parte, la rosa azzurra campa ancora di rendita sulle scelte fatte a suo tempo da Marino.

Quanto potra' durare una situazione del genere? La societa' ne e' consapevole? Sa che nei prossimi due anni dovra' rinnovare con qualita' questa rosa sempre piu' anziana (ancora considerata, con inopportuno luogo comune, "giovane")?

Sono molto preoccupato, molto...

giovedì 9 febbraio 2012

Coppa Italia 2012 / Semifinale di andata / Siena - Napoli 2-1 (42' Reginaldo, 66' D'Agostino, 86' aut.Pesoli)

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lo dico, mi sbilancio: se Mazzarri dovesse un giorno lasciare Napoli, io mi giocherei le palle dando fiducia ad uno come Sannino: lo seguo con attenzione, fuori e dentro al campo, da un paio d'anni e lo apprezzo sempre di più, sia per la mentalità vincente che riesce a dare anche a giocatori tecnicamente modesti, sia per le dichiarazioni fuori campo, nelle quali non accampa mai alibi o scuse, ma parla sempre di responsabilità proprie e di autostima, allenando anche così alla grande la testa dei ragazzi che allena.

Sannino è lo straordinario valore aggiunto di questo Siena, il suo grande segreto, e lo dimostra in modo lampante stasera, rinunciando alle due punte di diamante Calaiò e Destro, ma schierando lo stesso una squadra granitica in fase difensiva e insidiosa in fase offensiva con Bogdani e Reginaldo non appena spunta il minimo varco o la minima incertezza nella difesa azzurra.

Non è facile per una squadra con le caratteristiche fisiche del Napoli giocare su un terreno gelato e con questo freddo: i ritmi sono bassi, il controllo di palla problematico, gli spazi chiusi ermeticamente.

Gli azzurri riescono a sorprendere in qualche caso la difesa senese solo rubando palla un paio di volte a D'Agostino, a volte troppo compassato nel costruire il gioco senese.

Sul taccuino si alternano occasioni per entrambe le squadre, anche se non si tratta mai di occasioni troppo pericolose, ma gli azzurri confezionano la frittata al 42': tutta la difesa è schiacciata sul suo lato destro, con Aronica addirittura davanti a Campagnaro ed è tra i due che si infila Reginaldo il quale brucia in velocità Hugo, scavalca De Sanctis in uscita disperata con elegante pallonetto, riprende palla e la scaraventa in rete.

Orrore della difesa azzurra, ma, va detto, gol di tecnica sopraffina e di velocità di Reginaldo.

Il Napoli subisce il colpo e, come un pugile vacillante, subisce un paio di colpi pesanti anche ad inizio ripresa. Poi, mentre il Napoli, con l'ingresso di Lavezzi comincia a rendersi più pericoloso, arriva il gol del raddoppio senese: la difesa, nel frattempo passata a 4 con Cannavaro e Campagnaro centrali e Maggio e Zuniga esterni, è schierata malissimo su una ripartenza dei senesi e D'Agostino (66') trafigge De Sanctis da pochi passi.

Ci vogliono ben dieci minuti (punizione dal limite di Lavezzi di pochissimo a lato) per vedere i frutti della reazione azzurra. Entra anche Inler e la qualità del gioco a centrocampo aumenta notevolmente. Lavezzi e Cavani (due volte) sfiorano il gol e (follia del calcio) dove non arriva l'abilità, arriva la fortuna, favorita però anche da un ritmo incessante della manovra azzurra che accorcia il fiato e riduce la lucidità dei difensori senesi.

In fondo quindi l'autorete di Pesoli su cross del Pocho (86') ha una sua logica e restituisce in parte agli azzurri ciò che la mancanza di precisione aveva tolto loro in precedenza.

A questo punto resstano 4 minuti più 5 di recupero: il Siena sembra un pugile sull'orlo del KO, ma una respinta di Farelli su testa di Vargas (90') e una traversa di Campagnaro (95') impediscono agli azzurri una clamorosa e a quel punto anche meritata rimonta.

Insomma, non c'è da stare allegri, ma, visto il "vento contrario" che contraddistinge questo periodo grigio degli azzurri, a mio avviso si tratta di un risultato preziosissimo in vista di un ritorno, tra un mese e mezzo, nel quale si spera questo lungo letargo degli azzurri sarà passato.

***

De Sanctis: 5 - In una occasione non si intende con Cannavaro e Bogdani per poco non ne approfitta, in un'altra non coglie in tempo la difficoltà di Campagnaro e non accorcia in tempo in uscita su Reginaldo subendone un umiliante pallonetto in uscita. Incolpevole sul secondo gol.

Campagnaro: 5 - Due gravissimi errori: sul primo ce la caviamo con una punizione dal limite e un'ammonizione, sul secondo becchiamo il gol. Si riscatta nella ripresa, con recuperi importanti in difesa e un quasi-gol negli ultimi istanti di gara, con uno stacco di testa di eccezionale fattura

Cannavaro: 5 - Bogdani è un ottimo punto di riferimento, ma Paolo si addormenta in una occasione e per poco non viene beffato...ma sul gol di Reginaldo dov'era? Mal piazzato anche sul secondo gol. Cerca di metterci orgoglio per trascinare gli azzurri alla riscossa spingendosi anche un paio di volte in avanti come attaccante aggiunto

Aronica: 5,5 - Anche stasera il migliore dei centrali. Si fa cogliere però anche lui impreparato in occasione del primo gol senese (dal 57' Lavezzi: 6,5 - In ripresa, certo, ma ancora fisicamente non al meglio. Non ha ancora lo spunto in velocità e le sue idee sono spesso troppo complicate. A suo merito il cross da cui nasce l'autorete che riaccende le speranze di finale degli azzurri e, prima ancora, uno splendido tiro al volo su cross di Zuniga, una punizione dal limite fuori di poco e un tiro respinto a fatica da Farelli)

Maggio: 5,5 - Da premiare la sua dedizione in fase difensiva dove a volte appare prezioso. In avanti si affaccia un paio di volte con pericolosità in fase conclusiva. Il pallone non gli arriva, ma sono segnali incoraggianti. Quando si tratta però di alimentare il gioco offensivo sulla fascia riemergono sfiducia e fiacchezza nelle giocate.

Gargano: 7,5 - Ovunque, chiude ogni varco e rilancia l'azione. Conclude anche con un bel tiro da fuori parato dal giovane Farelli. Che vuoi chiedergli di più?

Dzemaili: 5,5 - Gira spesso a vuoto, sbagliando misura, tempi e ritmi delle giocate (il solito vizio di allungarsi troppo la palla). Per poco non beffa Farelli con una parabola su punizione dalla tre quarti sinistra, ma la cosa più bella la fa a fine primo tempo dove col Siena in ripartenza, ruba palla e serve un'occasione d'oro agli attaccanti azzurri fermati ingiustamente in fuorigioco (dal 74' Inler: 7 - Mi è piaciuto tantissimo! 20 minuti di grande qualità: non sbaglia un pallone, ne recupera di continuo, lo amministra con saggezza e con ottimo ritmo nelle giocate...forse aveva ragione il suo agente: qualcosa si è sbloccato nella sua mente e lo dimostra in campo giocando libero di testa in un contesto tatticamente e moralmente delicato per la squadra)

Zuniga: 7 - Ottimo lavoro sia in difesa che nell'alimentare in modo instancabile l'azione offensiva. E' vero che tarda a chiudere la diagonale sul raddoppio senese, ma è il più generoso e costante dei suoi nel correre e spingere il gioco sulla fascia sinistra degli azzurri, sfiancando  la difesa senese che chiude in enorme debito di ossigeno grazie alle sue continue percussioni

Hamsik: 6 - Scende sulla linea mediana a prendersi palla e cercare di dare ritmo alle ripartenze azzurre. Grida vendetta il suo bellissimo assist per Cavani pescato in fuorigioco. In flessione di lucidità nella ripresa dove cerca troppo la rifinitura anche nel traffico dell'ora di punta dove è facile smarrire il pallone

Pandev: 6 - Non in una delle sue migliori serate, a volte viene sopraffatto dalla fisicità dei difensori senesi, ma ha un paio di spunti importanti che creano insidie per la porta senese (dal 71' Vargas: 6,5 - Voto di incoraggiamento per la qualità che mette sul terreno di gioco, per un salvataggio difensivo fortunoso ma determinante al limite del fallo da ultimo uomo e per un colpo di testa che mette in seria difficoltà Farelli. Ce n'è di strada da fare, ma il ragazzo sembra davvero aver stoffa...)

Cavani: 5,5 - Ancora in cattiva serata, simboleggiata da un tiro dalla tre quarti sparato altissimo che si spegne in fallo laterale. Ancora più bruciante per il morale l'errore a colpo sicuro sull'assist di Hamsik, con pallone sparato miseramente sul corpo di Farelli...non era fuorigioco, ma l'errore resta emblematico. A inizio ripresa toglie il colpo di testa a Maggio, poi sfiora per due volte la rete: la prima volta la gioia del gol gli viene negata da un salvataggio sulla linea, la seconda volta dal palo. Speriamo passi presto...

All. Mazzarri: 5,5 - Dove sono le riserve in difesa? Dovremo stroncare dalla fatica i soliti Campagnaro-Cannavaro-Aronica? I primi due mostrano già la corda, mister...si svegli! Non mi convince neanche la sostituzione di Aronica, anzichè Campagnaro, che resta in campo ammonito. Da apprezzare invece la riproposizione di Inler che appare finalmente lucido e veloce nelle giocate

Arbitro: De Marco: 6 - Buona gestione dei falli e dei cartellini, a parte la mancata ammonizione di D'Agostino per fallo tattico al 51' su ripartenza degli azzurri . Altro errore, grave e marchiano, al 45' su segnalazione di fuorigioco di un suo collaboratore...e meno male che Cavani fallisce il colpo, per cui l'errore, pur sempre grave, diventa non decisivo