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giovedì 16 luglio 2009

I primi addestramenti tattici

Bel servizio ieri sera nella puntata di Tutti In Campo - Speciale Lindabrun, in onda tutti i giorni su Canale 9, dedicato al ritiro del Napoli.

Carlo Alvino ha piazzato un microfono a bordocampo e, per circa 10 minuti, ci ha consentito di "entrare" in pieno nei primi addestramenti tattici col pallone.

Centrocampisti (esterni compresi) e attaccanti mossi passo passo, come pedine viventi su una grande scacchiera, a provare tante volte alcuni movimenti senza palla.

Si chiariscono ulteriormente i concetti espressi da Sergio Buso nella sua intervista di qualche giorno fa, di cui abbiamo parlato nel post precedente a questo.

Innanzitutto movimenti senza palla degli esterni, per ricevere dai centrocampisti centrali palla in corsa e non da fermo:i più attenti tra di voi forse ricorderanno che una delle chiavi vincenti del Napoli che stupiva a inizio stagione scorsa era proprio la facilità con cui Gargano riusciva a pescare gli esterni in corsa con bei cambi di gioco.

La progressiva perdita di velocità dei nostri e le contromosse degli avversari partita dopo partita strangolarono questo meccanismo di gioco per cui Maggio, anziché ricevere palla in corsa riceveva palla da fermo e doveva fare miracoli per scartare i suoi avversari (uno o due) sulla sua fascia.

Dall'altro versante Mannini, essendo destro naturale, convergeva verso il centro, così come Lavezzi quando partiva da sinistra con a fianco Vitale e non gli passava mai la palla andando a creare un imbuto, anziché allargare il gioco e rendendo i servizi per le punte rari come l'acqua nel Sahara.

Donadoni vuole quindi che il centrocampista che ha la palla abbia più soluzioni di passaggio grazie ai movimenti senza palla degli esterni e delle due punte.

Uno dei risultati di questi movimenti è liberare l'esterno (destro o sinistro) per andare sulla linea di fondo e crossare. Ho visto molti cross alti, ma, a mio modesto avviso, se non ci sarà una prima punta di peso (non considero tali Lavezzi e Quagliarella), secondo me i cross dal fondo dovrebbero essere più tesi e più bassi.

Altro elemento interessante è il movimento verso la porta delle due punte sul cross dall'esterno: in un frangente con Lavezzi e Pià punte, Donadoni ha urlato chiaramente "Pocho sul primo palo e Pià sul secondo!".

Questo semplice dettaglio era una delle "piaghe" del Napoli di Reja, e non solo lo scorso anno: i movimenti delle punte in fase di conclusione della manovra offensiva erano sempre scoordinati... O tutti e due sul primo palo, o tutti e due sul secondo, o uno su un palo (primo o secondo) e l'altro disperso chissà dove.

Se vuoi segnare tanto, questa è una delle cose essenziali da fare e credo che, se ben fatti, il potenziale offensivo del Napoli possa essere sfruttato al meglio, aumentando anche, forse, le possibilità realizzative, a oggi non esaltanti, del Pocho.

Infine gli inserimenti del centrocampista (Hamsik o Datolo): il movimento delle punte verso i due pali e quello dei terzini, verso l'esterno o a rientrare, deve agevolare anche l'ingresso nella zona centrale dell'area di rigore di uno dei centrocampisti, in modo da offrire in fase conclusiva una importante alternativa realizzativa aggiuntiva rispetto a quella delle punte. Donadoni ha chiesto esplicitamente a Datolo, ad esempio, di farsi trovare in asse rispetto al dischetto del rigore, posizione quindi centrale, per sfruttare eventuali ribattute dei difensori avversari o cross radenti arretrati degli esterni.

Molto interessante! Donadoni dunque appare molto più "addestratore" (riprendendo un leit motiv caro al grande Michele Plastino) di Edy Reja...vedremo...la strada per ottenere buoni automatismi è molto lunga (si tratta di assimilare temi e ritmi di inserimento, come su uno spartito musicale) e non tutti assimilano con gli stessi tempi e la stessa bravura... ad esempio Buso ha dichiarato di essere rimasto stupito dall'intelligenza tattica di Hamsik e dalla sua capacità di applicare subito sul campo, nel modo migliore, i suggerimenti e le consegne tattiche del proprio mister...e Hamsik sarà certamente determinante per l'annata del Napoli, come lo è stata nel bene nel primo anno di serie A del Napoli e nel male lo scorso anno.

Per ora quindi tutto bene , ma, lo ribadisco: non illudiamoci e pancia a terra a lavorare, perchè anche quest'anno nessuno ci regalerà nulla e dovremo sudarci ogni punto e ogni posizione.

FORZA NAPOLI!

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