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venerdì 24 agosto 2012

Mercato azzurro: dov'e' finita la programmazione?

Ospito volentieri sul mio blog un impietoso ritratto del mercato azzurro vergato per Tuttonapoli.net da Arturo Minervini.

Qualcuno potrebbe ribattere che, mancando ancora una settimana alla chiusura del mercato, ci sarebbe ancora tempo per rimediare, ma il problema, che restera' anche se in questi 7 giorni il Napoli facesse miracoli sul mercato, e' che dopo due mercati estivi (quasi) fallimentari, nel quale sono stati spesi circa 100 milioni di Euro per ritrovarsi soltanto un vero top-player (Cavani), anche quest'anno il Napoli si riduce all'ultimo momento per (tentare di) mettere le pezze dopo una serie di affari inseguiti e mancati per tutta l'estate.

Mettiamo le cose in chiaro: qui non si pretende di acquistare Messi o altri top players obiettivamente irraggiungibili per le possibilita' attuali del Napoli.

Qualche anno fa, pero', lo stesso Napoli di De Laurentiis congelava i suoi nuovi acquisti, molti dei quali ancora oggi ossatura essenziale della squadra, tra maggio e giugno e a inizio luglio aveva il mercato gia' fatto.

Si e' obiettato che queste tempistiche finissero con l'alzare i prezzi, ma le consistenti cifre sborsate in questi ultimi anni smentiscono clamorosamente questa obiezione.

Quello che "sgomenta" e' la sensazione che ci sia una totale mancanza di idee su come puntellare con acquisti intelligenti un organico che sta invecchiando sempre di piu' nei suoi uomini-chiave e su alcune evidenti "incoerenze" nella gestione di certe situazioni.

Basta scorrere alcuni "titoli" di oggi per porsi mille interrogativi. Esempi:

  • Spunta un nome nuovo per il centrocampo. Da Catania potrebbe arrivare Biagianti: ma non si parlava di Biagianti al Napoli anche due anni fa e un anno fa?
  • Jonathan-Mesto: duello per la fascia: uno scontro tra...titani!
  • Bigon toglie Vargas dal mercato: ma come? Gargano non accetta la panchina e viene liquidato in poche ore e un "ragazzino" come Vargas, dopo le smorfie di insofferenza in terra cilena con cui chiedeva di essere ceduto, fa una ingloriosa marcia indietro dal "Bigoncino" e viene premiato? Se il Napoli non fosse nel pallone come appare in queste settimane, ma fosse una societa' minimamente autorevole, avrebbe fatto di tutto per "sbattere" Vargas al Genoa o alle altre cinque, sei societa' che lo vorrebbero in prestito, senza pieta'...il carattere di questo ragazzo appare sempre piu' "problematico".
  • Bigon sonda tre giovani sudamericani per il Napoli del futuro: a proposito! Mentre l'Udinese continua, con la sua mirabile organizzazione, a cedere pezzi pregiati e li rimpiazza alla grande grazie al suo straordinario staff di scouting, che risultati ha portato il tanto decantato staff di scouting del Napoli, che quando fu presentato due anni fa sembrava dovesse essere il miglior staff di scouting al mondo, mentre in questi due anni il Napoli ha portato qui solo conclamati brocchi (Chavez, Fideleff) o giovani di belle speranze? Queste scelte discutibili o scandalose a seconda dei casi sono dello scouting azzurro oppure di altri? E se sono scelte di altri, che vengono pagati a fare Micheli e compagni?
Posti questi "innocui" interrogativi (ma vi assicuro che sono mesi che leggendo certe notizie ogni giorno mi pongo interrogativi del genere), vi lascio alla lettura dell'articolo di Minervini e alle vostre riflessioni.

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