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lunedì 27 aprile 2009

Napoli Inter in controluce

Da ormai molto tempo a questa parte, dopo ogni partita, rifletto con sempre maggiore perplessità sulle modalità con cui la società Calcio Napoli, anche nell'era De Laurentis, gestisce i rapporti con la stampa, nazionale e locale.

E purtroppo mi tornano alla mente le parole a cui, anche ieri sera a Campania Sport, su Canale 21, ha fatto cenno Pasquale Casale sul modo "provinciale" di gestire alcuni aspetti organizzativi e alcune modalità di relazione tra la società Calcio Napoli e il pubblico.

Pensavo infatti, fino a ieri, che le "paranoie" del DG Marino nei confronti dei giornalisti fossero soprattutto mirate verso la stampa locale, ma ieri sono rimasto a dir poco sconcertato nel vedere il siparietto post-partita tra Marino e il giornalista di Sky, Alessandro Bonan.

Solite cose ridicole, che Marino non ha ancora capito che non fanno altro che indispettire i tifosi come me che se infischiano delle sue paranoie, di quelle di Baldari e/o dei suoi assistenti che riferiscono spesso cose inesatte o inesistenti: in pratica Marino contestava Bonan e i suoi ospiti in studio perché qualcuno gli aveva riferito che dopo la sua intervista prepartita rilasciata a Sky, Bonan e i suoi ospiti si sarebbero lasciati andare ad apprezzamenti poco lusinghieri sulla qualità dell'organico del Napoli di quest'anno. E se anche fosse stato vero? Qual era il problema, caro DG Marino? Bonan e gli altri sono cascati letteralmente dalle nuvole e Marino, imbarazzatissimo anche lui,prometteva non so quali indagini supplementari per capire chi aveva sbagliato...

Mamma mia, signori miei! Questo è il livello (paranoico) della comunicazione del Calcio Napoli: nessuno tocchi Marino! Per carita! E' vietato esprimere qualsivoglia diritto di critica!

E io mi domando: ma se un DG di una squadra di calcio si preoccupa così tanto di come viene criticata la sua attività, cosa debbo pensare di questioni, vicende e situazioni più serie? Se c'è così tanta pressione sui giornalisti da parte di un "semplice" dirigente di una società di calcio, che debbo pensare di vicende e situazioni ben più serie e delicate?

D'accordo il gioco dei ruoli, caro Marino, ma qui mi pare che si sia esagerato, si stia continuando a esagerare e chi ci rimette è, secondo me, solo il tifoso che si deve sorbire queste guerre che ormai, personalmente, mi hanno veramente stufato...e secondo me, come spiegherò fra un attimo, ci rimette anche la squadra.

Però Marino ieri, quasi avesse letto le mie parole di questa settimana, è venuto finalmente allo scoperto e lo ringrazio per questo: finalmente ha cominciato a (tentare di) spiegare cosa può essere successo a questa squadra tra il girone di andata e il girone di ritorno. Non voglio entrare nel merito di ciò che ha detto, ma mi sembra che abbia espresso un parere tutto sommato onesto e comunque apprezzo molto il fatto che ci abbia provato...non mancando di sottolineare come sia stato un vero marpione nel tirare fuori questi argomenti in una serata di grande soddisfazione e quindi in un momento in cui l'opinione pubblica è più ben disposta ad ascoltarti. Davvero una grande lezione di strategia di comunicazione...e lo dico davvero senza ironia,ma con sincera ammirazione!

Quello che ci tengo a dire, come ho già scritto nei giorni scorsi, è che le due cose più importanti che doveva/deve fare la società adesso sono:
  • capire cosa è successo quest'anno e perché;
  • darci spiegazioni plausibili e credibili di ciò che è successo e perché.
Mi fa piacere che la società si stia muovendo su entrambi i fronti, perché capire e dare opportune spiegazioni serve da un lato a creare le basi per evitare il più possibile gli errori commessi in passato e dall'altro rinsaldare il rapporto con una tifoseria quantomeno perplessa per ciò che è successo negli ultimi mesi.

Un altro elemento di riflessione che mi viene dalla partita di ieri è che, paradossalmente, il risultato positivo di ieri, per cui ho esultato e gioito come tutti, conferma le ragioni della crisi di quest'anno e, come ha splendidamente sottolineato Donadoni nel post-partita, deve rappresentare un elemento di riflessione imprescindibile se si vuole davvero costruire una squadra forte e di alto livello.

Donadoni ieri sera ha dato una lezione da tipica scuola Sacchi: una grande squadra deve entrare in campo sempre con grandi motivazioni, indipendentemente dall'avversario, che sia l'Inter o l'Albinoleffe. Penso che, ieri, come a me, anche a molti voi (e sicuramente a Donadoni) la vittoria sull'Inter ha portato gioia ma anche tanta rabbia: vedendo la squadra muoversi con tanta solidità tattica in campo, con tanta concentrazione, con tanto impegno, mi sono chiesto: "Ma perché, porca miseria, solo stasera?"

Se avessimo giocato con l'impegno, la concentrazione, l'attenzione tattica di ieri, come sarebbe adesso la nostra classifica? Ieri mi è sembrato di vedere il Napoli dell'anno di serie B, in cui certamente non davamo spettacolo ma riuscivamo a paralizzare spesso la squadra avversaria, a non farla giocare e alla fine c'era il Calaiò o il Sosa di turno che te la mettevano dentro.

Ecco perché dico che il risultato di ieri è la conferma della crisi di quest'anno: perché, e su questo sono d'accordo sia con Donadoni che con Marino, questa squadra, a fronte di un fisiologico, inevitabile e giustificabile calo fisico, si è lasciata andare anche mentalmente, anziché tentare di compattarsi come ieri ha fatto in campo con l'Inter.

Ed è da qui che dobbiamo ripartire per costruire la squadra dell'anno prossimo: alcuni dicono che questa squadra ha valori tecnici scadenti, altri (compreso il DG) dicono che questa è una squadra con un grande potenziale...io sono convinto che entrambi i punti di vista sono veri e falsi nello stesso tempo, perché il vero punto cruciale è capire che testa ha questa squadra, che tenuta mentale ha nei momenti difficili o quando deve giocare con le piccole.

E' qui, secondo me, quello che De Laurentis, Marino e Donadoni devono capire fino in fondo (e so che non è facile): gli altri anni il Napoli ha raccolto successi perché, nei momenti difficili (Castellammare di Stabia in C, Albinoleffe in B, Livorno lo scorso anno) ha saputo tirarsi fuori con grandi prestazioni sul piano mentale che hanno dato nuova forza a questa squadra e l'hanno lanciata verso i suoi obiettivi... Quest'anno è mancato proprio questo: piombata in un momento difficile la squadra non ha saputo offrire quel tipo di risposta, di reazione che gli altri anni l'avevano spinta in modo decisivo verso i suoi successi...eppure gli altri anni non è che ci fossero tutti fuoriclasse.

E forse la serenità mentale non è mancata solo alla squadra, ma anche alla società che forse anch'essa ha vissuto una crisi di crescita. Ecco perché mi indispettisce vedere una società "paranoica" e "nervosa" nei suoi rapporti con la stampa: dai quei "siparietti" come quello con Bonan di Sky si capisce che anche la società non è serena!

Quindi, mio caro Napoli, sii più sereno! Recupera fiducia in te e forse anche i ragazzi si sentiranno più sicuri e fiduciosi delle proprie possibilità! Magari dico cose stupide, ma ...hai visto mai?

FORZA NAPOLI!!!

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