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domenica 5 febbraio 2012

Serie A 2011-12: 22ª - Milan - Napoli 0 - 0

Alla fine si gioca ma, visto l'orribile spettacolo offerto dai 22 "protagonisti" in campo, sarebbe stato meglio rinviarla ad un periodo migliore, come io avevo sperato alla vigilia ricordando il Napoli "congelato" di Utrecht dello scorso anno.

Le menti e i muscoli sono intorpiditi e lo si nota da subito, con un errore banalissimo di controllo di palla di Antonini dopo 5 secondi di gioco.

Il Napoli riesce a schiacciare il Milan nella sua metà campo nei primi 10 minuti di gioco ma si tratta di un predominio territoriale sterile.

Poi il Milan comincia a macinare gioco, pur senza impensierire la munitissima difesa azzurra: il Napoli si difende con ordine, ma, per la pessima giornata di Maggio e di due dei tre tenori non riesce mai a rendersi davvero pericoloso.

Ci vuole un tiro improvviso da fuori, ma casuale, di Hamsik, respinto da Abbiati (18') per far sussultare i tifosi.

Cinque minuti dopo Lavezzi, solo in area, non approfitta di un liscio di Abate e, anzichè servire Cavani solo al centro, tira fiaccamente a lato.

Da quel momento quasi solo Milan in termini di occasioni, spesso nate da rinvii approssimativi ed errori quasi gratuiti degli azzurri un po' in tutte le zone del campo. Emblematica l'oocasione per Robinho all'85' al termine di una ripartenza iniziata per un banalissimo errore di controllo di palla di Lavezzi nella tre quarti avversaria (meno male che Morgan c'è!).

Nonostante tutto (o nonostante il niente), anche il Napoli ha la sua occasione d'oro al 70' quando Lavezzi riesca a fare l'unica cosa decente della sua orribile partita, ossia un cross in area a pescare solo Cavani, ma il Mator, altrettanto orribilmente la mette alta di testa graziando Amelia (subentrato per infortunio di Abbiati ad inizio ripresa).

Un punticino a San Siro contro il Milan...in fondo meglio di quanto fatto nella splendida stagione scorsa, paradossalmente, eppure torniamo a casa ancora con l'amaro in bocca, con la sensazione che con un pizzico di grinta e lucidità in più avremmo potuto compiere l'impresa e riportare un sorriso in un ambiente che appare freddo e depresso come questo gelido inverno.

***

De Sanctis: 7 - Nel primo tempo attento su due conclusioni di Seedorf e Robinho di non elevata difficoltà, trova maggiori difficoltà nella ripresa dove si supera su Ibra, su Seedorf e soprattutto su Robinho.

Campagnaro: 5,5 - Riesce a difendere con ordine, operando anche importanti diagonali difensive, specie nella ripresa, ma da un suo errore in combutta con Cannavaro spalanca la porta a Robinho

Cannavaro: 5,5 - Molto attento su Ibra e su chiunque altro passi dalle sue parti, anche lui però nella ripresa commette qualche sbavatura di troppo confezionando con Campagnaro il pasticcio che rischia di regalare il gol vittoria a Robinho

Aronica: 7 - Molto importanti un paio di diagonali difensive con cui vengono sbrogliate situazioni potenzialmente pericolosissime, appare il più in forma dei centrali. Nella ripresa la rete delle sue provocazioni raccoglie il pesce più grosso e Ibra è costretto a lasciare il campo (dall'81' Pandev: 4,5 - Chi l'ha visto?)

Maggio: 5 - Abbastanza ordinato in difesa, ma denuncia i soliti limiti attuali in fase offensiva: anche con una marcatura meno asfissiante e con qualche spazio in più denuncia poca brillantezza fisica e poca lucidità nel controllo di palla

Gargano: 6,5 - Solito commovente spirito di sacrificio a tappare tutti gli spazi

Dzemaili: 6 - Ancora una volta alterna ottime cose, specie quando riesce a rubare palla e ripartire, ma poi nei momenti cruciali nei quali c'è da indirizzare palla con intelligenza in avanti, si perde troppo spesso, sbagliando le misure e le scelte nei passaggi e nei cambi di gioco (dal 75' Inler: 5,5 - Perlomeno stavolta non fa danni clamorosi e di questi tempi è già tanto)

Zuniga: 5,5 - Impegno e applicazione difensiva, d'accordo, ma anche il colombiano appare poco lucido in avanti, sbagliando anche due cross in posizione favorevole mettendoli in bocca ad Abbiati

Lavezzi: 3 - Siamo sottozero, l'acqua diventa ghiaccio ed evidentemente anche il Pocho è fatto di acqua: come lo scorso anno ad Utrecht dove nel primo tempo fu un fantasma in campo, anche oggi il Pocho appare lento, confuso e confusionario, più un peso che una risorsa per i compagni. Evidentemente sotto zero il Pocho congela ed è incredibile che Mazzarri lo esponga fino alla fine ad una simile figuraccia. Da ricordare solo un assist non sfruttato da Cavani. Conclude la sua indecente prestazione inciampando nel ghiaccio di San Siro, perdendo palla e avviando il contropiede sul quale Robinho per poco non beffa De Sanctis

Hamsik: 5,5 - In qualche occasione addirittura sulla linea dei terzini, spesso prende palla e riparte, ha anche la forza di presentarsi pericolosamente al tiro, anche se in qualche occasione anche lui tergiversa cercando il passaggio di troppo anzichè la conclusione decisa. Cala di lucidità nella ripresa

Cavani: 4,5 - Anche lui poco lucido, peraltro ostacolato pure dalla pessima giornata di alcuni compagni che dovrebbero supportarlo meglio. Di buono ci mette un grande spirito di sacrificio in difesa e un pressing asfissiante sui difensori rossoneri che gli permette di procurarsi una palla giocabile a fine primo tempo. Un voto in meno per l'incredibile errore sotto porta su cross di Lavezzi quando, solo davanti ad Amelia, colpisce la palla con la parte alta della testa e la mette altissima sulla traversa. Poteva essere il gol della vittoria!

All. Mazzarri: 4 - Sacrifica qualcuno dei titolarissimi non in forma, dà solidità a centrocampo chiedendo ad Hamsik di abbassarsi costantemente sulla linea dei mediani e ripartire. I dispositivi difensivi azzurri funzionano discretamente, meno bene quelli in ripartenza dove si denota troppa confusione e dove il Mister dovrebbe lavorare di più. Interpreta a mio avviso malissimo la gestione della ripresa: aspetta troppo tempo ad inserire Pandev con un Lavezzi inguardabile, tiene in campo un Pocho evidentemente svuotato e solo De Sanctis salva gli azzurri a seguito di una palla persa proprio dal Pocho in modo incredibile, toglie Dzemaili, l'unico che in parte aveva costruito gioco per mettere dentro un Inler in piena crisi, infine toglie Aronica, il migliore dei suoi, anzichè Cannavaro, già ammonito. Anche le idee del mister appaiono congelate dalla temperatura di San Siro

Arbitro Rizzoli: 6,5 - Primo tempo con aribtraggio impeccabile: il Milan reclama due rigori, ma sul primo c'è un normale contatto di gioco di Campagnaro e Ibra, mentre sul secondo Gargano tocca Robinho sulla parte posteriore del ginocchio, ma il brasiliano si lancia con un plateale carpiato come fosse stato fulminato. Per il resto buona valutazione dei falli di gioco e ottimo l'utilizzo dei cartellini. Nella ripresa fa più fatica, sventolando qualche cartellino di troppo, ma gestendo con autorevolezza il "caso" Ibrahimovic, giustamente espulso per uno schiaffo ad Aronica

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