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mercoledì 14 marzo 2012

Champions 2011-12: Ottavi: Chelsea - Napoli 4-1 d.t.s. (29' Drogba, 47' Terry, 55' Inler, 75' rig. Lampard, 105' Ivanovic)



Com'è duro scrivere un commento dopo una delusione così bruciante! 

Anche se stasera eravate quasi l'ombra di voi stessi, grazie lo stesso, ragazzi! Grazie lo stesso per questa splendida e speriamo presto "ripetibile" avventura.

Purtroppo la Champions è questa: non puoi commettere tutti quegli errori sottoporta fatti dagli azzurri nei primi 20 minuti di gara senza pagarne il conto alla fine. Non puoi nemmeno competere, tu che hai giocato 8 partite di Champions contro chi, per quanto vecchio e logoro, ne ha disputate più di 100 con finali e semifinali in serie.

Il Chelsea stasera ha tirato fuori l'orgoglio, l'esperienza e la fisicità nei contrasti e nelle palle alte, il Napoli sembrava un micio che ancora deve bene rendersi conto di come catturare il topo.

Ha ragione, Mazzarri! Uno spartiacque importante nella partita è l'infortunio a Maggio, giusto un minuto prima del gol del vantaggio del Chelsea, nato proprio da un cross dal suo lato di Ramires poco pressato da un Cristian menomato...ma non basta questo a spiegare la sconfitta di stasera, caro Mister...

Nei primi 20 minuti il Napoli ha giocato la partita che i tifosi avevano sognato: ficcanti ripartenze, specie con Maggio e con le imbucate centrali degli incursori azzurri: al 10' Cech para su Hamsik, al 12' Cavani tira alto da buona posizione, al 13' sempre il Matador tira di un soffio fuori su bel tiro cross radente di Maggio, al 14' Lavezzi spara su Cech su lungolinea di Inler da metà campo, al 15' Cech para su tiro di Hamsik da fuori area e al 18' Zuniga converge dalla fascia e tira malamente alto. Sei situazioni interessanti e pericolose in appena 10 minuti...poi?

Poi il Napoli comincia a rinculare, tanto, troppo: si abbassa troppo e fa sempre più fatica, anche per la fisicità del centrocampo dei blues, con Lampard, Essien e Ramires, a ribaltare l'azione: a centrocampo si fa fatica a recuperare palloni e, quando si recuperano, si smistano con lentezza e poca precisione, mentre sulle ali gli esterni azzurri si abbassano troppo...insomma il Napoli comincia a schiacciarsi troppo e in questa situazione da un lato si esaltano i pregi degli inglesi (che possono giostrare continuamente con le palle alte) e si annullano quelli degli azzurri (le ripartenze), mettendone allo scoperto i limiti difensivi.

Il gol di Drogba quindi, frangente sfortunato a parte per l'invalidità di Maggio, arriva come logica conseguenza del cambiamento degli equilibri delle forze in campo e la squadra, con l'ingresso di Dossena, continua a mostrare le stesse difficoltà iniziate dopo i primi 20 minuti.

Stesso copione nella ripresa: sempre palloni alti in area, sempre troppo dietro, sempre troppo timorosi, tanto che De Sanctis su una innocua palla alta in area non chiede a Campagnaro di lasciargliela e Hugo la mette giustamente in angolo, senza però aver nessun avversario nei paraggi.

Dall'angolo successivo, Campagnaro e Cavani si perdono Terry e il capitano del Chelsea fa 2 a 0.

A questo punto il Napoli reagisce e la musica cambia, eccome! Su una ribattuta di Terry, Inler da fuori controlla e sfoggia il suo pezzo pregiato: tiro di controbalzo imparabile per Cech: 2 a 1!

Il Chelsea riesce a farsi pericoloso con uno straordinario lampo di classe di Drogba a cui De Sanctis oppone la più bella parata del suo ultimo poco convincente mese (65') e dopo appena 6 minuti Zuniga ha l'occasione d'oro per chiudere il discorso qualificazione: stavolte le finte di "Zuzzù Millefinte" spalancano al colombiano una voragine davanti a Cech, ma Camilo spara sul portiere del Chelsea e poi la palla sbatte sul corpo di Lavezzi.

Quattro minuti dopo (75'), Dossena fa la stessa sciocchezza che lo aveva visto uscire indenne da Parma: fallo di mano in area e stavolta è rigore, trasformato dall'infallibile Lampard: 3 a 1...stesso punteggio dell'andata e supplementari in vista.

Nel frattempo mentre Di Matteo rispolvera el nino Torres, Mazzarri si affida ai suoi "titolarissimi", forse fin troppo, quando forse servirebbe più forza da centrocampo in avanti e uno Dzemaili al posto di uno spento Hamsik potrebbe spostare qualche equilibrio per ribaltare l'inerzia del centrocampo.

Sembra che il 3 a 1 di Lampard paralizzi entrambe le squadre che si arrendono all'idea dei supplementari: qui la prima occasione è per Hamsik che al 92'  tira a volo di poco alto all'incrocio dei pali...una di quelle conclusioni che altre volte Marek ha messo dentro, ma gli azzurri sono sempre più divorati da tensione e stanchezza e l'esperienza dei blues diventa sempre più decisiva: al 100' De Sanctis (ahi, ancora lui... ma che ti succede Morgan?) buca clamorosamente un'uscita fuori area in altri tempi gestita senza troppi imbarazzi e Torres si trova la porta vuota, seppur defilato, ma conferma di essere un centravanti in piena crisi, mettendo la palla clamorosamente fuori.

Ma non puoi regalare al Chelsea troppe di queste occasioni! Proprio sullo spirare del primo supplementare, a difesa schierata, tutta dietro, il Chelsea trova un varco tra Dossena e Aronica, la palla arriva a Drogba che, defilato all'interno dell'area, sul lato destro,  supera Cannavaro e spinge un rasoterra in mezzo all'area, dove Ivanovic (!), rimasto lì dopo una precedente situazione di calcio piazzato, all'altezza del dischetto del rigore, segna un rigore in movimento: 4 a 1!

Solo a questo punto Mazzarri decide di cambiare qualcosa, ma a mio avviso ci mette del suo per concludere la frittata: anzichè irrobustire il centrocampo per meglio rifornire gli attaccanti, toglie uno spento Hamsik e mette dentro Pandev e poi toglie Aronica, inserendo Vargas e passando ad un 4-2-4.

E' vero che gli azzurri non hanno più nulla da perdere, ma il Mister commette un errore da allenatore principiante, credendo che inserendo tanti attaccanti sia più facile fare gol: invece, come succede sempre in questi casi, il centrocampo azzurro, già stanco, va in netta inferiorità numerica e non arriva più nessun pallone giocabile agli attaccanti azzurri, tanto che il taccuino delle occasioni da rete resta desolatamente vuoto...e il Chelsea riesce pure a fare...il Napoli, rubando palla in mezzo al campo e ripartendo in contropiede!

L'esperienza del Chelsea a questo punto sale in cattedra: palle recuperate, falli subiti, palloni di ricambio chiesti ai raccattapalle perchè non sufficientemente gonfi (!): le studiano davvero tutte i blues per far correre sempre di più il cronometro e non bastano nemmeno i due minuti di recupero alla fine del secondo supplementare per alimentare le ultime speranze azzurre.

L'occasione della storia è svanita e non ha senso rimpiangere i gol non fatti nella partita di andata, perchè un Napoli appena sufficiente avrebbe potuto segnare ben più di un gol questa sera ed è più qui a Londra, dove tutti i suoi uomini chiave sono mancati, che non al San Paolo, dove gli azzurri hanno dato tutto, che il Napoli ha perso la sua occasione storica.

Però ringraziamo lo stesso questi ragazzi che ci hanno portato sin qui: consoliamoli con un grande abbraccio, asciughiamo le loro lacrime che sono le nostre lacrime e incoraggiamoli come sempre, più di sempre, sin da domenica sera...il campionato non dà tempo e spazio a chi è deluso, men che mai adesso che ci samo rimessi miracolosamente ma meritatamente in corsa per la Champions del prossimo anno.

Forza ragazzi, siamo tutti con voi, stasera più che mai! 

***

De Sanctis: 5 - Non può nulla sul gol di Drogba e nemmeno su quelli di Terry e Ivanovic, ma mezzo voto in meno perchè non chiama la palla a Campagnaro costringendolo alla deviazione in angolo da cui nasce il 2 a 0. Per poco non regala anticipatamente il 4 a 1 a Torres per una clamorosa uscita a vuoto dopo 100 minuti esatti. A volte bene nell'approccio aggressivo nelle uscite alte e nelle parate a terra, come ad esempio al 5' su Sturridge. Eccezionale parata al 65' su Drogba che già l'aveva vista dentro.

Campagnaro: 4,5 - Soffre tantissimo sulle palle alte come previsto alla vigilia e perde più di un duello aereo (vedi gol di Terry). Si perde troppe volte sui palloni vaganti in area come nel caso del gol di Ivanovic, liberissimo davanti a De Sanctis

Cannavaro: 5 - Anche Paolo soffre tanto, ma a suo merito va il salvataggio a fine primo tempo sulla botta a colpo sicuro di David Luiz. Si perde anche la marcatura di Terry in occasione del 2 a 0 e per tamponare Drogba spalanca una voragine in piena area ad Ivanovic per il gol decisivo

Aronica: 5 - Mi spiace per Totò, ma, dopo il miracoloso salvataggio dell'andata, stavolta perde nettamente il duello cruciale che porta Drogba al gol del vantaggio e lascia lo spiraglio decisivo che dà il via all'azione del 4 a 1 (dal 110' Vargas: SV - Steccano i tenori, cosa puoi pretendere dal giovane "cucciolo"?)

Maggio: 6,5 - Appare uno dei più sciolti nella corsa e crea le premesse per l'occasione gol di Cavani al 13'. Poi un movimento storto su un tackle ne limita la capacità di corsa e lo costringe ad uscire  (dal 36' Dossena: 4,5 - Soffre tantissimo in fase difensiva le incursioni sulle fasce e poi il "disastro" che porta al rigore del 3 a 1 per uno stupido fallo di mano...e mica è sempre Parma, caro Andrea! Qualche buona iniziativa offensiva, ma corresponsabile dei troppi spazi concessi all'inizio dell'azione del 4 a 1)

Gargano: 5 - Ci si aspetta da lui che rubi palla e faccia riavviare velocemente l'azione, ma nel primo tempo non riesce a fare bene nè l'uno nè l'altro e sbaglia anche scelte e cambi di gioco. Un po' meglio nella ripresa quando riesce anche a trovare un tiro da fuori a qualche minuto dalla fine del secondo tempo, ma ininfluente nei supplementari

Inler: 6,5 - Primo tempo a due facce: comincia benissimo con tanti palloni recuperati e azioni avviate con precisione, poi, intorno alla mezzora, comincia a perdere lucidità, arrivando secondo sul pallone e smistando i palloni ai compagni con molta fatica e poca precisione...e la squadra comincia a soffrire seriamente. Si riprende nel secondo tempo dove combatte su ogni pallone e trova un gol strepitoso, ma con l'assetto troppo irrazionale di Mazzarri nei supplementari perde l'inerzia del centrocampo

Zuniga: 5,5 - Alterna cose buone sia in difesa, con ottime diagonali, che in avanti, dove appare uno dei più brillanti. Un paio di grossi svarioni difensivi nella ripresa per fortuna senza conseguenze. Ha l'occasione d'oro per il secondo gol al 71', ma dopo essersi liberato splendidamente con una delle sue finte, si vede ribattere il tiro da Cech

Hamsik: 4,5 - Straordinaria partita di sacrificio in fase difensiva, ma viene persa totalmente la sua dimensione di costruttore del gioco offensivo azzurro, anche perchè rifornito con scarsa qualità dai due mediani. Bellissima una sua conclusione a volo di poco alto ad inizio supplementari (dal 106' Pandev: 5 - In un assetto a quattro punte, nessuno recupera più palloni a centrocampo e Goran fa fatica ad accendersi

Lavezzi: 4,5 - Sbaglia completamente la partita della sua vita. In Inghilterra ha sempre disputato bellissime prestazioni, ma stasera appare imballato, involuto e spreca una grossa occasione su lancio verticale di Inler al 14' sparato in bocca a Cech. Non trova mai la giocata di genio, l'ispirazione, lo spunto...che peccato, ragazzo mio! Che pena vederti piangere così a fine partita!

Cavani: 4,5 - Ci si aspetta un colpo risolutore e le occasioni arrivano, ma il Matador le spreca malamente, in particolare al 12', al 13' e al 32'. Si perde anche Terry in occasione del gol del 2 a 0. Poi la partita perde qualunque senso tattico e il Matador si dibatte tra salvataggi da ultimo uomo e inutile movimento in attacco, ma manca la lucidità della manovra e, quando la squadra si schiera a quattro punte, mancano i rifornimenti

All. Mazzarri: 4,5 - Le occasioni da rete ci sono, ma non è colpa del mister se i tenori azzurri "steccano" sotto porta. A demerito del mister il fatto di non esser riuscito a caricare nella giusta misura i suoi ragazzi, di non aver lavorato a sufficienza sui meccanismi difensivi sulle palle alte e sui calci piazzati (specie dopo l'allarme premonitore col Cagliari) e sulla insensatezza tattica delle ultime due sostituzioni: con un 4-2-4 con i soli Inler e Gargano a metà campo e Vargas e Pandev in aggiunta a Lavezzi e Cavani, la squadra perde totalmente il controllo del centrocampo e non riesce più a rifornire i suoi terminali offensivi

Arbitro Brych (Germania): 5 - A tratti, specie nel finale del primo tempo, in modo più evidente nella ripresa, e in modo quasi sfacciato nei supplementari tollera un po' troppo il gioco duro, non ammonendo Essien e Inler per due falli decisamente da ammonizione e penalizzando coi cartellini più gli azzurri che i blues.

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