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martedì 7 giugno 2011

2010-2011: le pagelle di fine anno - Terza Parte - La società

Non è facile per chi osserva la società dall'esterno e non ha contatti diretti o frequentazioni dare delle valutazioni approfondite e obiettive come il mio carattere desidererebbe fare.

Però, da semplice tifoso e osservatore, ci sono alcuni elementi (e prima di tutto i risultati!) che danno comunque la misura del lavoro svolto dalla società.

Più che singole pagelle, mi manterrei su una valutazione complessiva, evidenziando alcuni punti di forza e alcune "aree di miglioramento", sperando che ciò che scriverò sia apprezzato per l'onestà e la competenza dell'approccio.

Ci sono due risultati eccezionali che sono sotto gli occhi di tutti:

  • la qualificazione in Champions League, arricchita ancora di più dal terzo posto che evita la tortura del turno preliminare e garantisce lauti compensi e ben 6 partite contro 3 squadre che saranno certamente di grande livello
  • lo storico scudetto della Berretti conquistato la scorsa settimana andando a vincere a Brescia, segnale che pur tra le grandi difficoltà logistiche e organizzative che ancora caratterizzano il settore giovanile, ci sono dirigenti, tecnici e giocatori che stanno facendo un lavoro davvero straordinario, anche se una valutazione adeguata di tutto questo lavoro si potrà avere soltanto se, quando e quanti di questi piccoli talenti riusciranno ad affermarsi in prima squadra.
E qualcosa si muove nel mondo dei giovani azzurri: dietro i tre portieri di lungo corso, scalpita il giovane talentuoso Sepe, mentre in provincia si fanno valere gli attaccanti Insigne e Ciano e nell'orbita della prima squadra Maiello dispensa i primi lampi di grande classe e personalità: curioso come sia invece mancato il giovane venuto da lontano, Dumitru, mai davvero convincente e incisivo nelle sue apparizioni, anche se tanto volenteroso. Certamente appare fondamentale riuscire a spingere il progetto di "Cantèra napoletana" per costruire un grande settore giovanile e, nel contempo, ampliare ad esso il centro sportivo di Castel Volturno, che ancora è nella sua fase progettuale.

Per quanto riguarda la qualificazione in Champions, ecco la dimostrazione lampante dei motivi per cui dico sempre che il mercato va giudicato NON sulle voci e sulle indiscrezioni e NEMMENO alla chiusura del mercato stesso, ma a fine stagione, sul campo, valutando le prestazioni e la capacità dei nuovi acquisti di inserirsi nella squadra e dello staff tecnico e societario di valorizzare gli acquisti fatti.

Ebbene, anche se ci sono state operazioni che non hanno entusiasmato ( Victor Ruiz ) o hanno nettamente deluso ( Sosa ), va confermata l'impressione che già ebbi l'estate scorsa su Cavani, su cui è inutile spendere ulteriori parole e un elemento come Yebda che, a mio avviso, pur avendo disputato una stagione più che positiva, lascia intuire ulteriori potenzialità che potrebbero essere messe sul campo il prossimo anno, valorizzando ancora di più l'acquisto della scorsa estate, sulla falsariga di ciò che è accaduto quest'anno con Zuniga che al suo secondo anno a Napoli ha disputato una stagione strepitosa.

Certo, si può sempre fare di meglio, ma lo scorso anno il Napoli si è trovato in una contingenza di mercato particolare, dovendo "ammortizzare" gli enormi investimenti fatti l'estate precedente (l'ultimo mercato di Marino con oltre 50 milioni di euro spesi) e quindi ha cercato, portandosi comunque a casa un talento eccezionale come Cavani, di rinforzare la squadra quasi a costo zero.

E certamente non a costo zero sarà il "restyling" del San Paolo, indispensabile per poter ospitare la Champions: tabelloni luminosi, bagni, spogliatoi e altre strutture necessita di interventi rapidi ed efficaci che, conoscendo le abitudini della burocrazia napoletana, quasi certamente costringeranno il Presidente a dover anticipare dei soldi per poter completare tali lavori in tempi utili.

Nell'area comunicazione le novità più rilevanti sono arrivate proprio in questi giorni con l'ingresso in società di Monica Scozzafava, fino a pochi giorni fa responsabile delle pagine sportive del Corriere del Mezzogiorno, e anche questo è un segnale di crescita, necessario alla luce degli ultimi due mesi che, con la vicenda Mazzarri, sul piano della comunicazione, non hanno offerto pagine entusiasmanti.

Importantissimi segnali vengono dal settore Marketing che, attraverso il Merchandising, ha ottenuto nell'ultimo anno risultati strabilianti che, se dovessero determinare margini di sviluppo come quelli riscontrati negli ultimi due anni, contribuirebbero a far impennare sempre di più il fatturato della società portandola sempre più vicino ai grandi club italiani ed europei.

Insomma, la società ha certamente "sofferto" in alcuni momenti e in alcune situazioni paradossalmente per la bontà stessa del suo lavoro fatto in questi anni e che ne ha determinato una crescita più veloce rispetto alle previsioni, ma considerando il contesto cittadino e nazionale, sia da un punto di vista sportivo che economico, i risultati di questa società vanno considerati eccezionali ed è la consapevolezza dell'eccellente lavoro svolto in questi anni che ci deve mantenere sereni e fiduciosi circa il lavoro che la società farà in sede di mercato.

Ci si lamenta che il Napoli non ha acquistato ancora nessuno, ma non è che le altre abbiano finora fatto meglio e attenzione a considerare l'erba del vicino sempre più verde: la Roma ancora non si capisce dove vada, la Juve si agita tanto, ma molti dimenticano che ha già sul groppone i milioni di euro da dover sganciare a Napoli e Udinese per gli acquisti fatti lo scorso anno (Motta, Pepe e Quagliarella), mentre l'Inter si "spaventa" per i 35 milioni chiesti dall'Udinese per darle Sanchez. 

Il Napoli parte da un budget di circa 35 milioni di euro che è già di per sè rispettabile e, nel caso gli dovesse arrivare qualche offerta eccezionale per un Hamsik o un Lavezzi (sui 25 milioni, per intenderci) avrebbe un autentico "tesoro" di circa 60 milioni di euro che poche squadre, anche in Europa, quest'anno potranno permettersi.

Quindi, pazienza, amici! In tre mesi di mercato può succedere di tutto e il Napoli ha già dimostrato che mentre un sacco di gente fa chiacchiere per tentare di piazzare questo o quel "bidone", la società ha le idee ben chiare e, state tranquilli, che se un Inler non arriverà al Napoli sarà soprattutto perchè il Napoli avrà voluto così.

A presto, cari lettori! Non vi commenterò tutte le voci di mercato giorno per giorno, ma ogni tanto vi scriverò alcune impressioni sui maghi, autentici e fasulli, che, come me, vedrete nel "circomercato" di quest'anno: ci sarà da ridere molto più che gli altri anni, perchè tanti, scusate la franchezza, si presenteranno "con le pezze al culo"...altro che De Laurentiis!

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