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mercoledì 26 ottobre 2011

Serie A 2011-12: 9ª - Napoli - Udinese 2-0 (20' Lavezzi, 44' Maggio)




Martedì scorso il Napoli rompe il tabù Neuer (solo 1 gol subito in stagione prima della "visita" al San Paolo), stasera fa ancora meglio rifilando al pur straordinario Handanovic (che evita un altro paio di gol) il doppio dei gol subiti finora dal portierone bianconero tra campionato e Europe League.

Il Napoli vince, convince col passare dei minuti dopo un inizio lento e quasi impacciato degli azzurri e con questa vittoria si rimette in linea di galleggiamento rispetto alle posizioni di vertice del campionato (Juve 16, Lazio e Udinese 15, Napoli e Milan 14).

Alla vigilia temevo tantissimo che l'Udinese potesse stritolare gli azzurri a metà campo imbavagliando la manovra azzurra e ripartendo in velocità con il talentino rumeno Torje e l'ormai maturo Floro Flores.

I primi minuti sembrano confermare tale timore: il Napoli parte pianissimo, senza ritmo e fatica a trovare gli spazi: Hamsik deve tirare da fuori al 14' per poter tentare di impensierire l'imbattibile Handanovic e due minuti dopo riesce pure a perforare il portiere bianconero raccogliendo di testa una punizione battuta sul lato sinistro, ma è fuorigioco e De Marco giustamente annulla.

Passano però solo 4 minuti e all'improvviso Cavani stoppa a seguire un pallone ricevuto dal Pocho intorno ai 20 metri dalla porta, alza un pallone "a palombella" in uno spazio nel quale si infila lo stesso Pocho che al volo trafigge Handanovic: ne fa pochi il Pocho, specie al San Paolo, ma anche stasera il gol è di rara bellezza!

Il vantaggio azzurro costringe l'Udinese ad avanzare almeno un po' il baricentro e gli azzurri sono abilissimi a compattare le linee di centrocampo e attacco, rendendo vana la teorica superiorità dell'Udinese a centrocampo, rubando palla e ripartendo fulmineamente per linee centrali creando quasi sempre delle situazioni di uno contro uno tra gli attaccanti azzurri e i difensori dell'Udinese.

Nel frattempo però (34' e 39') i "soliti" due miracoli di De Sanctis su Floro Flores e Asamoah (per il resto annullato per tutto il resto della partita!) e poi il raddoppio con bellissimo schema su punizione: Inler basso rasoterra sulla sinistra per Dzemaili che da ala mette un perfetto cross per la testa di Maggio.

Il 2 a 0 stordisce l'Udinese che nella ripresa tenta di aggirare più volte la munitissima fase difensiva degli  azzurri che si muovono in modo quasi perfetto tutti compatti sulle tre linee rendendo impossibile qualunque iniziativa dei friulani. E' anzi il Napoli che in tre occasioni sfiora il 3 a 0 con Lavezzi (58', para Handanovic al termine di un pregevole triangolo con Hamsik), Zuniga (81' su assist in velocità del Pocho che lo mette solo davanti ad Handanovic) e Cavani (84' che manca di un soffio un cross radente troppo forte di Dossena al termine di una bellissima ripartenza veloce).

Sento in giro molte, troppe critiche dei tifosi: è vero che anche a me dopo la partita di Cagliari sono venuti alcuni dubbi ma per stasera le ritengo davvero pretestuose: ho visto una squadra che certamente fa ancora fatica ad esprimersi con la velocità fulminante a cui eravamo abituati, ma ho visto tanti elementi che mi restituiscono una certa fiducia:
  • la compattezza non solo della difesa, ma di tutta la fase difensiva azzurra: hanno difeso tutti e dieci con grande impegno e con notevole attenzione nei movimenti difensivi
  • la crescita di alcune seconde linee azzurre che cominciano a dare un contributo importante (Dzemaili e  Santana)
  • l'intensità e la qualità della prestazione del Pocho e di Cavani
  • l'equilibrio e la capacità di integrarsi tra i due svizzeri a centrocampo, a dispetto dei commenti di molti tifosi nel dopo partita: non hanno mai smarrito il filo del gioco, rallentando e accelerando con una puntualità fino ad oggi mai vista, agevolati dal lavoro difensivo dei laterali e dei tre tenori 
  • la tranquillità con cui la squadra ha gestito il vantaggio nella ripresa, non esponendosi mai a seri pericoli e anzi creando alcune pericolose occasioni per incrementare il vantaggio
Degna di nota è anche la tenuta del terreno di gioco, che ha drenato benissimo (e senza teloni!) l'abbondantissima pioggia caduta nelle ultime 24 ore, e delle strutture interne del San Paolo: cinque anni fa, con una giornata così, avremmo avuto un terreno al limite della praticabilità e spogliatoi sotto un metro d'acqua: anche questo è un segnale importante dei progressi che questo Napoli sta "imponendo" a Napoli città.

Sorprendente appare invece il silenzio stampa di fine partita del tecnico e della squadra: non sono ancora chiari i motivi di questa decisione, mentre scrivo queste righe, visto che la società non ha fornito alcuna spiegazione in merito alla scelta di non parlare: ho la sensazione che la ragione sia grave ed extracalcistica...penso in particolare ad una situazione familiare difficile che sta vivendo uno dei componenti della rosa, di cui si è fatto cenno nei giorni scorsi...non mi esprimo per discrezione e sperando che non sia quello che penso... Nelle prossime ore sono sicuro che capiremo meglio i motivi di questa improvvisa decisione.

Intanto godiamoci questa vittoria e questa finalmente convincente prestazione degli azzurri.


***

De Sanctis: 8,5 - Intorno alla mezz'ora del primo tempo stavo notando la totale inattività di De Sanctis e mi chiedevo: "Quando arriverà il miracolo di stasera?". Meno di 5 minuti dai miei pensieri e Morgan (34') nega un gol da antologia a Floro Flores che si coordina per una mezza sforbiciata al volo dal limite dell'area che lui vede all'ultimo istante e respinge in angolo con la mano sinistra. Passano 5 minuti e un altro splendido tiro al volo dal limite di Asamoah viene sventato in angolo. Due parate da campionissimo, decisive ai fini della vittoria!

Campagnaro: 8 - In condizioni strepitose: non solo dalle sue parti non si passa ma si esibisce anche in diagonali e virtuosismi tecnici in fase difensiva e in qualche importante progressione offensiva

Cannavaro: 8 - Giocare contro l'amico Floro non è facile: ormai l'ex talentino azzurro è un maturo e straordinario attaccante di razza, come ha dimostrato la scorsa settimana contro l'Atletico Madrid (con gol al suo rientro) e questa sera con una mezza rovesciata da cineteca. Però Paolo cerca di sfruttare il suo senso dell'anticipo per isolare Floro da gioco dei bianconeri, riuscendoci con impressionante continuità per tutti i 90 minuti

Aronica: 8,5 - Chiusure da ovazione, diagonali puntuali e straordinarie, a un certo punto Torje lo deve fermare con le cattive in evidente stato (confusionale) di frustrazione: mi sono sempre arrabbiato per le troppo ingenerose critiche a Totò, ma un Aronica così non si era mai visto: è davvero al punto più alto delle sue capacità fisiche, tecniche e tattiche. Nella perfezione (quasi) assoluta di Totò, solo un errore, forse per stanchezza, negli ultimi minuti in fase di alleggerimento, ma i compagni rimediano immediatamente

Maggio: 7 - Straordinaria elevazione in occasione del gol accompagnata dal giusto tempismo per farsi trovare libero all'appuntamento. Per il resto buone progressioni offensive e preziose chiusure in fase difensive a protezione di Campagnaro e a dare densità al centrocampo azzurro e sicurezza alla linea dei centrali difensivi

Dzemaili: 7,5 - Più lo osservo con attenzione e più mi piace e non capisco proprio alcuni assurdi voti di insufficienza che ho visto e sentito per la prestazione (a mio avviso già buona) di Cagliari: stasera si riconferma dando equilibrio in mezzo al campo e un pizzico di qualità nelle incursioni offensive: è lui che va a procurarsi la punizione dal limite da cui scaturisce il 2 a 0 ed è sempre lui che esegue alla perfezione il cross (bellissimo!) per la testa di Maggio: certo a guardarlo sembra un po' sgraziato, un po' ingobbito, non ha una bella corsa, ma  Blerim si integra perfettamente col suo compagno di reparto e di nazionale migliorandone addirittura la prestazione. Degna di nota al 57' una splendida apertura profonda di 40 metri a pescare Cavani in profondità (dall'80' Zuniga: 6,5 - Sfiora un gol appena entrato, poi difende e riparte con grande continuità)

Inler: 7,5 - Vedi Dzemaili: grazie all'equilibrio sui lati offerti da Dossena e Maggio e al lavoro del suo compagno di nazionale, Gokhan finalmente sembra perfettamente a suo agio nel centrocampo azzurro, laddove alla vigilia temevo fortemente che andasse in sofferenza per l'inferiorità numerica in mezzo al campo. Invece il guerriero contrasta e filtra, smista il gioco con velocità e in più avvia perfettamente lo schema da cui scaturisce il 2 a 0

Dossena: 6,5 - Non appare brillantissimo, specie nel primo tempo, dietro la barba particolarmente lunga come forse lo sono le sue malinconie degli ultimi tempi: però il suo lavoro è sempre professionale e seppure si vede meno del solito sui cross, aiuta molto a centrocampo facilitando la vita di Aronica. Meglio nella ripresa anche se calibra male un assist per Cavani alla fine di un fulmineo contropiede avviato dal Pocho (dall' 88' Mascara: 6,5 - Gioca una manciata di secondi ma anche lui ha il tempo di tessere una bellissima manovra offensiva liberando Maggio quasi di prima sulla fascia per un pericoloso cross al centro di Cristian)

Hamsik: 7 - Stavolta gioca e osa, talvolta sbaglia (come quando nel primo tempo si fa beccare due volte in fuorigioco e un gol gli viene annullato), ma è meglio che uno del suo talento osi e sbagli piuttosto che limitarsi ai soliti passaggetti all'indietro come a Cagliari. E' anche grazie a lui che la teorica inferiorità numerica a centrocampo sul campo non si vede. Molto bello un suo triangolo al 58' con il Pocho con cui il talento argentino viene messo solo davanti ad Handanovic (dal 74' Santana: 6,5 - L'ho visto anche stavolta molto tonico: due contrasti vinti a centrocampo e una sveltezza di gambe vista per la prima volta domenica a Cagliari. Fisicamente sembra recuperato e i contrasti vinti sembrano dare ragione a Mazzarri per un eventuale saltuario impiego dell'argentino anche a centrocampo per dar fiato ai due mediani svizzeri)

Lavezzi: 8,5 - Torna il Pocho dei bei tempi e arriva un gol da cineteca (dopo ben 366 giorni di digiuno casalingo), un gol fallito di un soffio su pasticcio colossale di Handanovic e tantissime progressioni che terrorizzano la difesa udinese, in particolar Ferronetti. Due chicche anche nella ripresa: al 58' fulmineo triangolo con Hamsik e tiro sventato miracolosamente da Handanovic e all'81' libera solo verso la porta Zuniga con un assist delizioso di prima

Cavani: 7 - Non trova ancora la via della rete, ma stasera trova una posizione da rifinitore che ci svela un lato quasi inedito della immensa classe del Matador: duetta da virtuoso con il Pocho per il gol del vantaggio e si fa trovare sempre puntuale ad ispirare con qualità la manovra azzurra. In più in un paio di situazioni mostra una volta di più la sua eccezionale bravura nella fase difensiva abbassandosi sulla linea dei centrocampisti fino a completare anche una diagonale sulla linea dei centrali difensivi. Sfiora il gol nel finale su assist di Dossena: manca la palla di un soffio ma non è lui  in ritardo sulla palla, bensì Dossena a sparargliela fortissimo rendendone impossibile l'aggancio vincente. Bellissima prestazione, anche senza gol!

All. Mazzarri: 8 - Avevo il terrore che il Napoli andasse in crisi per l'inferiorità numerica a centrocampo, ma disponendo il tridente a stretto contatto con la linea mediana aiuta la nostra guardia svizzera a non andare in affanno contro i cinquecento mediani schierati da Guidolin: in questo modo i tenori ripartono infilandosi negli spazi della tre-quarti udinese mettendo in crisi i difensori e costringendoli più di una volta a pericolosi uno contro uno. Finalmente, per una volta, Mazzarri riesce a mettere tatticamente nel sacco Guidolin. Incoraggianti  e vistosi i progressi fisici di Dzemaili, Santana e Mascara che lasciano ben sperare per le prossime settimane.

Arbitro: De Marco: 8 - Solo una sbavatura dovuta all'errore di un suo collaboratore di linea che nel primo tempo vede un inesistente fallo di mano di Aronica. Per il resto un grande e precisissimo arbitraggio con oculata distribuzione dei cartellini e perfetta valutazione dei falli e dei fuorigioco. La sua presenza in campo passa quasi inosservata, mai protagonismi fini a se stessi. Insomma di gran lunga il miglior arbitraggio visto fino ad oggi, speriamo continui così!

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