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giovedì 3 maggio 2012

La corsa alla Champions: il crocevia di Bologna

Qualche mese fa era a ben 11 punti dal terzo posto, solo il mese scorso, nonostante avesse ridotto il distacco, si era avvitato in una crisi fisica e mentale che sembrava irreversibile dopo l'incredibile eliminazione ad opera del Chelsea, eppure il Napoli non solo e' riuscito a riagganciare il terzo posto ma persino a porsi in una posizione di vantaggio tale per cui la conquista di questo obiettivo dipende dagli stessi azzurri.

Vincendo le ultime due partite, il Napoli conquisterebbe il diritto a giocare i preliminari di Champions, nella seconda meta' di agosto, per giunta con il vantaggio di essere, almeno in quel turno, tra le teste di serie e quindi potendo beneficiare di un avversario sulla carta abbordabile per potersi qualificare nella successiva fase a gironi che tante soddisfazioni ci ha dato quest'anno.

Ma non bisogna vendere la pelle dell'orso prima di scuoiarlo (poverino...) ne', trapattonianamente, dire gatto senza averlo nel sacco: sulla strada della Champions ci sono due ostacoli apparentemente facili (poiche' si gioca contro due squadre che non hanno piu' obiettivi) ma che nascondono notevoli insidie.

Sul Siena ci soffermeremo la prossima settimana, ma intanto bisogna superare un ostacolo che, a differenza dello scorso anno, appare molto alto: e' vero che il Bologna ha raggiunto la salvezza, ma la squadra e' in salute, sia fisicamente che mentalmente e, sebbene rimaneggiata per le assenze di Kone, Portanova e Ramirez (autore di un gol straordinario mercoledi' scorso a Catania) puo' schierare un attaccante sempre temibile come Di Vaio e un trequartista, straordinario tiratore da lontano, come Diamanti.

Due tipi di giocatori che tradizionalmente creano molti imbarazzi alla fase difensiva azzurra che fa fatica a seguire i trequartisti avversari e gli attaccanti dallo spunto veloce.

Uno come Di Vaio costringera' la difesa azzurra (gia' di per se' rimaneggiata e schierata in modo inedito con Cannavaro a destra e Aronica centrale) a rimanere bassa per non dare la profondita' all'attaccante bolognese che gioca sempre sul filo del fuorigioco.

A questo punto o il centrocampo a sua volta dovra' abbassarsi per tenere la squadra corta e compatta (ma questo rendera' piu' faticose le ripartenze) oppure per mantenersi alto e ripartire velocemente rischiera' di lasciare spazio tra le due linee (difesa e centrocampo) nel quale potrebbe andare a nozze proprio Diamanti.

Se a cio' aggiungiamo che Mazzarri ha sempre sofferto tatticamente lo schieramento di Pioli, bravo a imbrigliare il tecnico toscano sia sulle fasce che in mezzo al campo, la partita si annunzia molto piu' complicata rispetto alla "passeggiata di salute" dello scorso anno.

In piu', scendendo in campo con l'obbligo di vincere, il Napoli, come ad esempio a Villareal e in altre occasioni simili, potrebbe essere teso e contratto e quindi far fatica a distendersi in  velocita'.

Insomma, ci sara' davvero da sudare (considerando anche l'orario del match e la stagione) e c'e' da augurarsi che sia un episodio a sbloccare subito la partita a favore degli azzurri e a creare le condizioni tattiche piu' propizie per il conseguimento del successo.

Sara' quindi fondamentale, in questo contesto alla vigilia ricco di insidie, non farsi prendere dall'entusiasmo, rimanere concentrati e determinati come nelle giornate decisive e farsi aiutare dal numeroso pubblico dei tifosi azzurri che certamente riempira' il Dall'Ara. Bastera'? Beh, se vogliamo raggiungere un traguardo cosi' importante "deve" bastare!

Forza ragazzi! In fondo per quanto di straordinario fatto quest'anno in Champions, un'altra chance nel torneo di club piu' importante del mondo ve la meritereste davvero!

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