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martedì 1 maggio 2012

Serie A 2011-12: 36ª - Napoli - Palermo 2 - 0 (16' rig. Cavani, 35' Hamsik)



Lavoro ben fatto! Il Napoli mostra di sapere perfettamente cosa chiedere a questa partita e, a parte le solite piccole difficoltà tattiche in fase difensiva nel primo tempo e il comprensibile calo fisico nella ripresa, gli azzurri addentano la partita nel modo giusto e in modo svelto e non la mollano fino alla fine.

Mutti schiera un Palermo speculare al modulo azzurro, ma la maggiore qualità della squadra azzurra emerge in quasi tutte le zone del campo, in particolare sulla tre quarti con due "giganti" come Pandev e Hamsik che sfornano delizie in serie.

E' proprio il macedone a propiziare il vantaggio azzurro (16') costringendo Milanovic ad un salvataggio su suo cross radente valutato come fallo da rigore da De Marco: il Matador, che aveva avviato l'azione per Pandev, trasforma con sicurezza spiazzando Viviano.

La partita resta comunque insidiosa per gli azzurri: dopo aver preso un incrocio dei pali con Inler al 5', gli azzurri vedono le streghe un minuto dopo con la doppia conclusione di Ilicic ed Hernandez splendidamente respinte da De Sanctis.

Se il Napoli quindi è in vantaggio lo deve anche a Morgan che deve comunque sempre rimanere sul chi va là visto che il Palermo riesce spesso a superare il centrocampo azzurro e a presentarsi minaccioso al limite dell'area azzurra

Di fatto però non crea mai veri pericoli ed è invece il Napoli, grazie alla coppia delle meraviglie Pandev-Hamsik a confezionare un raddoppio di gran classe, con difesa della palla spalle alla porta del macedone e assist no-look per na incursione classica di Marek a tagliare la difesa avversaria come il burro.

Dopo il raddoppio Cannavaro salva alla disperata su Ilicic (ma sarebbe rigore), dopodichè il tema tattico diventa quasi monotono per il resto della partita: gli azzurri dietro a tenere botta e ripartire appena possono e il Palermo con un possesso palla quasi sterile salvo pochi momenti di brivido sui quali De Sanctis si mostra sempre attento.

Il Palermo, nonostante la fatica, onora il match fino alla fine mentre gli azzurri denunciano in qualche elemento (Aronica, Fernandez, Gargano, Hamsik, Zuniga e Maggio) una notevole stanchezza ma grazie alle sostituzioni (che io avrei anticipato di una decina di munuti) si riesce a tenere duro fino alla fine.

Ora gli azzurri avranno un giorno in più per recuperare energie (e in questa fase della stagione è un vantaggio dacapitalizzare al massino) e grazie alla vittoria di stasera anche per mettere pressione sugli avversari diretti nella corsa alla Champions: speriamo che questi vantaggi diano i loro frutti tra domani e domenica.

***

De Sanctis: 7,5 - Due strepitose parate in sequenza al 6' su Ilicic e Hernandez, una su Aguirregaray al 75' e una feroce concentrazione in ogni frangente con tante uscite alte a sigillare la difesa azzurra: è tornato il pirata Morgan dei tempi migliori!

Fernandez: 6 - Primo tempo ottimo nel quale non sbaglia una mossa: gioca sempre di anticipo ed esce palla al piede a testa alta, suggerendo anche un bel pallone per Pandev. Cala però vistosamente nella ripresa con le solite sbavature e alcuni segnali di stanchezza fisica (dall'85' Britos: SV - Una manciata di minuti per tenere il vantaggio fino alla fine)

Cannavaro: 6,5 - Rischia tantissimo intervendo ai limiti del regolamento (e forse anche oltre) alla disperata su Ilicic con un tackle scivolato di altri tempi: appare comunque in ottima condizione considerando il punto della stagione a cui siamo arrivati. Manca per un soffio l'appuntamento col gol al 68' su cross di Hamsik

Aronica: 5 - Migliore in campo a Roma, peggiore in campo oggi: stanco e poco reattivo, Ilicic lo salta più volte in velocità quasi ridicolizzandolo. Unica attenuante i troppo rari aiuti offertigli da Zuniga che lasciano Totò troppe volte troppo solo. Conclude la partita da centrale.

Maggio: 6 - Inscena uno stupendo duello di grande livello agonistico con Bertolo: i due lottano uno contro l'altro con la corsa, i tackle, i duelli aerei...davvero uno splendido confronto nel quale Cristian tira fuori una apprezzabile dose di grinta: peccato che spesso non sia servito con la dovuta precisione sui suoi tagli perchè lui prova sempre gli scatti anche più difficili e profondi. Nella ripresa soffre maggiormente il suo avversario e rischia anche l'espulsione atterrandolo proprio al limite dell'area di rigore al 57'...meno male che ci pansa Mutti a togliergli l'imbarazzo togliendo Bertolo dal campo...

Gargano: 6,5 - Mentre lo guardavo in campo stasera con l'argento vivo addosso, pensavo a quanto questo ragazzo abbia dato in questi anni alla maglia azzurra! Le scorse stagioni arrivava a questo punto della stagione completamente cotto, mentre quest'anno, dopo una stagione comunque condotta a livelli molto elevati, ha ancora forza, energie ed entusiasmo per trascinare la squadra e tappare ogni buco e rendersi a fine primo tempo persino pericoloso in avanti. E' vero che qualche volta la generosità lo porta a commettere qualche errore ma Walter è davvero indispensabile. Bravo Mota!

Inler: 6,5 - Non è facile dargli un voto: se la squadra soffre nella fase difensiva purtroppo lo si deve alle sue caratteristiche che talora lo portano a rimanere un po' troppo alto rispetto alla linea della palla lasciando quindi troppo spazio alle sue spalle e creando quindi difficoltà ai propri compagni in difesa. Ma Goekhan offre anche una straordinaria fisicità nei contrasti di gioco, una pulizia nella gestione del pallone e pericolosità in avanti (incrocio dei pali al 5').

Hamsik: 7,5 - Grande continuità, grande qualità nelle giocate, un gran gol alla sua maniera, sfruttando alla grande una incursione premiata dallo stupendo assist di Pandev. Cuce il gioco in modo mai banale riuscendo a far mantenere alta la velocità della circolazione di palla (dall' 81' Dossena: SV - Negli ultimi minuti dentro per rafforzare la fase difensiva in momento di grossa difficoltà per gli azzurri)

Zuniga: 5,5 - Una grande occasione sotto porta al 30' al termine di una splendida combinazione tra Pandev e Cavani, ma anche alcune finte fini a se stesse e soprattutto un contributo difensivo insufficiente

Pandev: 8 - Propizia il rigore del vantaggio, delizia lo stadio con un sontuoso assist per l'incursione vincente di Hamsik e con altre lussuose giocate bellissime quanto utili. In più anche qualche tempestivo rientro sulla linea di centrocampo a disturbare l'avvio dell'azione palermitana (dal 76' Lavezzi: 6 - Stavolta appare più brillante rispetto al fantasma di Roma, ma si vede che fisicamente e moralmente non è al livello delle sue giornate migliori)

Cavani: 6,5 - Oltre al rigore trasformato con freddezza, un paio di giocate di notevole livello con cui rischia di mandare in porta i compagni. Fallisce al 56' un contropiede dei suoi, segno di stachezza

All. Mazzarri: 6 - Stavolta favorito dalla buona vena di alcuni dei suoi ragazzi (Fernandez, Pandev, Hamsik) ha da un lato il merito di premiare chi appare più in forma (Pandev), ma dall'altro fatica ancora a trovare la quadratura del cerchio relativo all'assetto del centrocampo che svela quelle difficoltà nella fase difensiva viste purtroppo troppo spesso durante tutta la stagione. Ci mette troppo tempo ad apportare rimedi ad una difficoltà tattica e soprattutto fisica evidente.

Arbitro De Marco: 5 - Il rigore a favore del Napoli, va detto, non risponde ai criteri con cui si stabilisce la volontarietà del fallo: il pallone sbatte prima sulla coscia di Milanovic e poi sul braccio e questo è un classico caso nel quale si considera involontario il fallo. Non penalizza invece il pesante intervento in tackle di Cannavaro su Ilicic che in genere gli arbitri (fuori dall'area di rigore) comunque considerano come fallo. E' vero che Paolo prende il pallone ma Ilicic subisce comunque un colpo pesante. Lascia qualche dubbio anche la mancata seconda ammonizione per Maggio (57'), mentre a mio avviso valuta correttamente il contrasto a fine partita tra Cavani e Migliaccio: dal replay sembra che sia più Cavani a cercare lo stinco di Migliaccio che il difensore rosanero a voler sgambettare il Matador

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