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domenica 20 maggio 2012

Coppa Italia 2012 / Finale / Juventus - Napoli 0 - 2 (63' rig. Cavani, 83' Hamsik)




Domenica 20 Maggio 2012, ore 22,59, Roma: l'arbitro Brighi sancisce la vittoria della coppa Italia per il Napoli a quasi 22 anni di distanza dall'ultima vittoria azzurra, la Supercoppa Italiana sempre contro la Juventus a Napoli nel settembre 1990.

Posso ora confessare che più di una volta, la scorsa estate, ho avuto un qualcosa a metà tra una visione e un sogno, con Paolo Cannavaro che solleva un trofeo...pensavo fosse lo scudetto, è arrivata una Coppa Italia che comunque rende la stagione azzurra contraddittoria ma importante: un campionato insufficiente rispetto alle ambizioni della vigilia, ma anche una Champions oltre ogni aspettativa e una vittoria in Coppa Italia che come ogni vittoria non è mai banale, visto che alla fine, scusate la banalità, ma vince uno solo e, ricordiamolo, il Napoli ha battuto una Juve giunta imbattuta fino a oggi!

La vittoria del Napoli è la vittoria di chi aveva più fame: la Juve, tranne dopo il vantaggio azzurro, ha giocato a ritmi molto più bassi rispetto alle sue giornate migliori: gli azzurri iniziano molto bene, concentrati, e arrivano sempre primi sul pallone.

Già dopo appena due minuti Zuniga sfiora il gol di testa su splendida iniziativa sulla fascia destra di Campagnaro e subito dopo mette al centro un cross che Cavani devia di tacco sul fondo.

La Juve non gioca, Pirlo è totalmente fuori partita e gli azzurri continuano a macinare gioco e occasioni: all'11' Lavezzi semina tutta la difesa juventina e dal limite, solo davanti a Storari, mette a lato, con Cavani e Hamsik liberi ai suoi lati.

I bianconeri cominciano a svegliarsi dopo il quarto d'ora, appena Pirlo riesce ad accendersi e al 18' Marchisio fa partire una bordata da fuori area respinta a fatica da De Sanctis.

La partita ora è più equilibrata: oltre a Pirlo salgono di più anche Estigarribia e Lichsteiner sulle fasce, ma il motore bianconero viaggia con un paio di cilindri in meno per le opache prestazioni di Marchisio e Vidal.

Ancora il Pocho accende la manovra offensiva azzurra al 28': cross tagliato in mezzo dalla destra e Hamsik, nonostante la lunghissima cresta, non riesce a impattare di testa.

A questo punto la Juve riesce ad alzare i ritmi: Borriello (38'), fino a quel momento annullato totalmente dalla difesa azzurra, si libera di Aronica e fa partire uno splendido tiro di sinistro a giro dal limite che si spegne di poco alla destra di De Sanctis.

Poi Morgan si disimpegna egregiamente nel recupero del primo tempo su punizione dal limite di Del Piero.

Il secondo tempo comincia come il primo: Juve intorpidita e azzurri insidiosi. Al 49' Dzemaili avvia una incursione delle sue, triangola con Lavezzi e si presenta in area juventina con una conclusione a metà tra un tiro e un cross.

La partita è equilibrata e sembra che nessuno riesca ad imporre la giocata decisiva, poi (62') un lampo improvviso: da una rimessa laterale lunga di Campagnaro, difesa juventina colta di sorpresa, incertezza di Caceres, Lavezzi spunta alle sue spalle e Storari gli piomba addosso: rigore! Nettissimo!

Il Matador arriva deciso sul dischetto e spiazza nettamente l'ex portiere azzurro.

Da quel momento la Juve, punta sul vivo, si scatena come mai prima: gli azzurri vengono schiacciati nella propria area e non riescono ad uscire: al 67' Pirlo pesca in area Estigarribia alle spalle di Maggio ma lo juventino mette la palla a lato; al 71' De Sanctis salva su frontale di Bonucci e poi, due minuti dopo, si salva miracolosamente su Pepe, appena entrato con Vucinic al posto di Del Piero e Lichsteiner.

La Juve è ormai molto sbilanciata: Conte, con i due nuovi ingressi, la schiera con uno spregiudicato 3-4-3 e poi fa entrare pure Quagliarella.

Ma gli spazi si intasano e i bianconeri vanno sempre più a sbattere contro un autentico muro azzurro...e da quel muro parte l'azione della vittoria: Inler recupera palla sulla sua tre quarti, parte veloce e innesca Pandev in posizione centrale, mentre ai suoi lati si allargano Cavani a sinistra e Hamsik a destra. Il macedone "sceglie" Marek che si presenta solo davanti a Storari e lo supera con uno scavetto dei suoi, glaciale come sempre.

Mancano sette minuti alla fine e la Juve si disunisce sempre di più: non bastano nemmeno i cinque minuti di recupero...gli azzurri terminano in trionfo nella metà campo juventina, metaforico simbolo dell'imbattibilità juventina violata.

E' una vittoria importante sotto molto aspetti: perchè dà un senso ad una stagione difficile da valutare, fatta di cocenti delusioni (in campionato), ma anche di serate indimenticabili (in Champions), perchè offre un riconoscimento tangibile al lavoro fatto in questi anni dalla nuova società, pur con gli errori di gioventù e quelli commessi negli ultimi due anni sul mercato, perchè indirizza al meglio anche l'organizzazione della prossima stagione nella quale il Napoli entrerà in Europa League dalla porta principale, iniziando direttamente dai gironi il prossimo 20 settembre, evitando le insidie dei turni preliminari e potendo prepararsi al meglio anche per la Supercoppa, probabilmente a Pechino...e ci andremo con la coccarda tricolore che è pur sempre il simbolo di una serata che aspettavamo da oltre venti anni.

...ed è incredibile ma proprio stasera con oltre 300 visite, dopo tre anni di vita, questo blog supera la fatidica quota delle 50.000 visite: un meraviglioso segno del destino e chissà magari cosa succederà quando arriveremo a 100.000!

***

De Sanctis: 8 - Attentissimo e concentrato: nel primo tempo due interventi impegnativi su tiri da fuori di Marchisio (18') e Del Piero (punizione nel recupero), nella ripresa eccellente su Bonucci e prodigioso e fortunato su Pepe

Campagnaro: 8 - Prestazione eccezionale: attento in fase difensiva, nella prima metà del primo tempo e in un paio di situazioni anche nella ripresa si rende protagonista di ottime incursioni fin sulla linea di fondo avversaria che creano scompiglio nella difesa juventina

Cannavaro: 6,5 - La Juve attacca molto spesso centralmente e Paolo se la cava con alterne fortune, talvolta rintuzzando, talvolta invece consentendo rimpalli e seconde palle molto pericolose dal limite

Aronica: 6,5 - Tra i centrali difensivi è quello che soffre di più e che commette più errori nel primo tempo. Letteralmente graziato dal mediocre Brighi quando al 42' rifila un calcione in area a Marchisio che sta per tirare in porta: sarebbe stato un rigore netto e giusto. Molto meglio nella ripresa quando riesce in molti casi a giocare d'anticipo specie nella fase più delicata e convulsa dell'assedio juventino. Fa scattare la solita trappola della provocazione facendo saltare il fragile sistema nervoso di Quagliarella

Maggio: 7 - Dialoga discretamente con Campagnaro nel costruire le migliori iniziative del Napoli, ma non riesce a trovare il tempo giusto per lo spunto in velocità. Eccellente , specie nella ripresa, in fase difensiva

Dzemaili: 7 - Non nella sua posizione preferita, offre una prestazione di grande dedizione e cresce vertiginosamente nella ripresa, contrando e rilanciando l'azione appena possibile

Inler: 6,5 - Il solito Inler specchio di questa contraddittoria stagione azzurra: alterna buoni contrasti a ingenuità talvolta anche imbarazzanti che creano problemi alla fase difensiva azzurra. Dai suoi piedi parte l'azione del gol del trionfo azzurro

Zuniga: 6,5 - Parte benissimo e sfiora il gol dopo appena due minuti, mettendo in grossa difficoltà Lichsteiner. Col passare del tempo però il colombiano rincula troppo (anche se completa un paio di preziose diagonali difensive) e lo juventino trova più spazio in avanti, ma senza rendersi mai davvero pericoloso

Hamsik: 7 - E' sempre un rompicapo dover giudicare Marek! A parte un colpo di testa mancato di un soffio su splendido cross di Lavezzi, totalmente nullo e fuori partita...poi però gli basta una delle sue incursioni e lo slovacco regala il gol del trionfo agli azzurri non sprecando l'occasione della vita (dall 85' Dossena: 6,5 - Una manciata di minuti, ma grande intensità e grande spirito di sacrificio nel tamponare gli ultimi tentativi degli juventini)

Lavezzi: 7,5 - Ci mette l'impegno: un cross delizioso non sfruttato da Hamsik e, soprattutto, un gol mancato all'11' che grida vendetta: il Pocho salta tutti e ingolosito dalla possibilità di chiudere in porta non serve Hamsik o Cavani ai suoi lati...è l'unico che nel primo tempo regge la manovra offensiva azzurra ed è il fattore che spezza l'equilibrio della finale con un guizzo dei suoi: per la prima volta decisivo negli appuntamenti che contano...ci voleva la gara di addio per una prestazione così decisiva? (dal 72' Pandev: 6,5 - Entra nel momento più difficile per gli azzurri, con il Napoli in vantaggio e la Juve che assalta all'arma bianca. Soffre i ritmi altissimi degli avversari ma alla prima occasione mette sui piedi di Hamsik il pallone della vittoria)

Cavani: 6 - Imbarazzante nel primo tempo: nervosissimo e non tocca palla. Troppo preoccupato per Olimpiadi e ritocco di ingaggio? Nella ripresa trasforma il rigore più importante da quando è a Napoli e grazie a questo rigore vince la classifica dei marcatori del torneo (dal 92' Britos: SV - In campo giusto per spezzare il ritmo e far rifiatare i compagni)

All. Mazzarri: 8 - Imposta la squadra con equilibrio e la presenta in buona condizione fisica. Purtroppo nel primo tempo davanti solo il Pocho regge la tensione dell'impegno e non basta la buona organizzazione strutturata a centrocampo e in difesa a far prevalere gli azzurri. Riesce però a tenere compatta e concentrata la squadra controbattendo bene nelle zone di campo maggiormente temute alla vigilia, in mezzo al campo e sulle fasce. Bene anche nelle sostituzioni, sia negli uomini che nei tempi

Arbitro Brighi: 4 - L'uomo più triste e sfigato del mondo che ci fa in una serata così bella? L'emblema della modestia e della tristezza arbitrale si distingue anche stasera per una infinita serie di errori: ferma al 10' Cavani per un fuorigioco molto dubbio (ma nel dubbio non si deve lasciare giocare, per la miseria??), non fischia un nettissimo fallo da rigore di Aronica su Marchisio, aspetta quasi a fine primo tempo per tirare fuori il primo cartellino giallo, fischia falli dove non si sono e non ne fischia dove ce ne sono, fischia un fuorigioco inesistente a Del Piero, lascia correre un contrasto in area juventina tra Caceres e Maggio...insomma il "solito" Fantozzi la cui fine carriera, prevista questa sera, non lascerà alcun rimpianto. Almeno imbrocca il rigore a favore del Napoli e l'espulsione a Quagliarella...

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