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martedì 30 marzo 2010

De Laurentiis come Della Valle?

Mi ha colpito molto un articolo siglato O.B. (presumo Oliviero Beha), pubblicato sul numero odierno de "Il Fatto Quotidiano", dedicato all'impegno di Diego Della Valle nella Fiorentina.

Temo molto, lo dico sinceramente, che parole simili un giorno possano essere scritte rispetto al nostro presidente, parole che descrivano un continuo "vorrei ma non posso", una promessa diventata soltanto in parte realtà.

Potrà il Napoli librarsi nell'empireo del calcio italiano ed europeo o, come ai tempi di Ferlaino, vivremo tante annate di "vorrei ma non posso"?

Intanto ecco l'articolo:

DELLA VALLE eterno “p i a z z at o ” viola

Oggi si chiude il bilancio 2009 della Fiorentina. E’ previsto in attivo,
e comunque si esclude la perdita. La Roma, che lotta per lo
scudetto e che dall’inizio del girone di ritorno ha preso alla Fiorentina
ben 16 punti, è invece indebitata fino al collo e ostaggio
delle banche. Quindi i tifosi gigliati hanno motivo di grande soddisfazione.
O no? Peccato che la squadra sia in ribasso e rischi
l’esclusione dall’Europa anche minore, che si preveda la cessione di
almeno un paio di pezzi pregiati (Mutu incluso), che ci sia una violenta
polemica tra il patron Diego e il tecnico del “p ro ge t t o ”, Prandelli.
E’ chiaro che Della Valle lo vuol mandare via. Adduce un suo
accordo con la Juventus. Non è vero. L’ha detto ai tifosi per addolcire
la pillola e aizzarli contro il tecnico. Che può anche essere
considerato come mentalità soltanto “un piazzato” e non un vincente.
Il punto di diatriba è questo. Che Prandelli vorrebbe provare
a diventare un vincente. E invece Della Valle come imprenditore
resta “un piazzato”. Altrimenti anche a Firenze e con la Fiorentina
avrebbe tenuto un atteggiamento diverso. Lui sa benissimo (non ha
mai risposto alle domande postegli qui in due occasioni benché si
fosse impegnato a farlo) che con la Fiorentina ci ha guadagnato
denaro, visibilità e promozione per la Tods, in Borsa e nel mondo
(cfr. il mercato giapponese con Nakata). Che monetizzando la pubblicità
diretta e indiretta con la Fiorentina è evidente che ha fatto un
affarone. Che non ha voglia non dico di perderci ma neppure di
guadagnarci di meno per far crescere ancora la squadra con Prandelli.
Così si tiene Corvino, perfetto maniscalco per i puledri giovani
che non vinceranno forse mai e chiude un occhio o tutti e due
su quello che succede nelle stalle. Della Valle con l’impianto mai
fatto di Incisa, i campini d’allenamento in ritardo, la querelle di
stampo scorsoio sulla Cittadella viola a cui tiene appesa l’ammi -
nistrazione comunale, continua a confermarsi un “piazzato”. Non
voleva misurarsi con Moratti o Galliani, lui, il Grande moralizzatore
pallonaro? Oggi ci sta dicendo senza dircelo, che invece è senza
offesa solo un Pozzo, dell’Udinese, che vende e compra giocatori
per mantenersi. Tutto bene, ma almeno via il foulard… ( O. B)

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