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martedì 19 luglio 2011

Tracce di mercato 2011 - Atto quarto: siamo al completo?

Otto acquisti, messi a disposizione del tecnico in tempo per l'inizio del ritiro di Dimaro: basterebbero già questi due elementi a far considerare straordinario l'operato della società azzurra.

Mentre i club, anche più ricchi e titolati, in Italia e in Europa, ancora devono in gran parte decidere in che direzione muoversi, il Napoli si è mosso esattamente (o quasi) nella direzione che si era prefisso e, cosa ancora più clamorosa, riuscendo a offrire al tecnico una rosa, sudamericani a parte, già abbastanza completa.

Facciamo un piccolo sforzo di memoria: quali erano le aree di miglioramento indicate unanimemente dalla critica rispetto alla struttura della rosa azzurra? Principalmente questi:

  1. un centrocampo con tanto agonismo, ma scarsa qualità nel costruire gioco
  2. una difesa bisognosa di qualche altro puntello, specie sul lato sinistro
  3. qualche alternativa in più di qualità per i tre tenori
  4. un minor distacco qualitativo tra titolari e riserve
  5. una rosa più abbondante anche da un punto di vista numerico
Punto 1: un centrocampo con tanto agonismo, ma scarsa qualità nel costruire gioco - In questo settore il rivolgimento è stato profondo: un mix di maggiore qualità e forza, con ben tre nuovi acquisti e un possibile ulteriore ingresso nel caso Gargano mostrasse l'intenzione di non accettare di essere in competizione con i nuovi arrivati. Sulla carta le caratteristiche dei nuovi dovrebbe assicurare una maggiore capacità di inventiva e verticalizzazione, specie nei frangenti tatticamente più difficili per le caratteristiche del Napoli, ossia il gioco palla a terra a difesa avversaria schierata.

Punto 2: una difesa bisognosa di qualche altro puntello, specie sul lato sinistro - Accanto ad Aronica (in partenza?) e a Ruiz (di cui si attende la valorizzazione), Britos, voluto fortemente da Mazzarri, dovrebbe assicurare quel salto di qualità auspicato lo scorso anno. Sul centro-destra il reparto sembra ben coperto con Grava, tatticamente duttilissimo a ricoprire qualsiasi ruolo difensivo e il giovane Fernandez di cui i primi giorni di ritiro sembrano rivelare una notevole duttilità tattica, come valida alternativa sul centro-destra (ecco quindi spiegata la partenza di Santacroce che altrimenti sarebbe rimasto totalmente chiuso e avrebbe quindi perso un valore nel quale il Napoli ancora crede).

Punto 3: qualche alternativa in più di qualità per i tre tenori - Passi avanti sono stati fatti anche qui, ricorrendo a Santana che il Napoli spera di recuperare ai livelli tecnico-atletici di Palermo e a un Lucarelli che si spera con la conferma saldi sul campo il debito che sente di avere nei confronti dei tifosi per la sfortunatissima stagione scorsa. Mascara è confermato, mentre Sosa dovrebbe allontanarsi in direzione Catania o Estudiantes (dove gli farebbero fare tutti i ruoli dal magazziniere al Presidente). Mazzarri ha detto chiaramente che così com'è il reparto offensivo va più che bene, mentre il Presidente da un lato ha aperto la porta a chi volesse andare via e dall'altro ha detto decisamente che non si lascerebbe trovare impreparato, anzi! Qualcuno ipotizza addirittura che negli ultimi giorni di mercato, complici i movimenti sempre più convulsi e sorprendenti che caratterizzano le ultime fasi del  mercato stesso, il Napoli potrebbe anche, pur ufficialmente al completo, lanciarsi i qualche operazione di livello clamoroso. Direi comunque che adesso tutto è prematuro sul fronte attaccanti.

Punto 4: un minor distacco qualitativo tra titolari e riserve - E' un dato oggettivo che la competizione sia aumentata fortemente sia in difesa che a centrocampo, dove credo sarà molto più difficile per Mazzarri, complici anche le difficoltà degli impegni che attendono gli azzurri, concentrarsi su un blocco di titolarissimi e uno di riserve. Le distanze sulla carta sono sottili, anche se non è da escludere che con l'andare avanti della stagione ci possano essere delle "preferenze".

Punto 5: una rosa più abbondante anche da un punto di vista numerico - Mazzarri ha sempre detto di non amare le rose abbondanti ed è chiaro che alcuni elementi attualmente in rosa (Sosa, Rinaudo, Mannini, Cigarini e Bogliacino su tutti) sono candidati ad una cessione quasi certa. Una volta ultimate queste cessioni, la rosa dovrebbe essere comunque tale da offrire più alternative valide rispetto allo scorso anno, dove, per lunghi tratti della stagione il Napoli giocò in 14-15. Resta da capire se, al termine del ritiro, completate le cessioni e avviati i primi test severi sul campo, nei primi 10 giorni di agosto, si riterrà opportuno tornare sul mercato per un altro paio di innesti.

E a tal proposito, a mio avviso, ad una prima sommaria analisi delle risorse a disposizione, ritengo che il Napoli, se farà ulteriori innesti entro il 31 agosto, si potrebbe orientare per un attaccante prolifico capace di ricoprire il ruolo sia di prima che di seconda punta e per una soluzione alternativa per il ruolo di Dossena, dato che al momento, con la cessione di Vitale al Bologna il solo Aronica (o il solito Zuniga "adattato") potrebbero dare il cambio ad Andrea in caso di necessità.

Ma su questi temi torneremo più approfonditamente quando vedremo finalmente il nuovo Napoli in campo: per ora, a parte le amichevoli di secondo piano durante il  ritiro di Dimaro, mi riferisco agli impegni del 4 e del 7 agosto al San Paolo contro Penarol e Siviglia e a quello storico del 22 al Nou Camp.

Nel frattempo, visto l'andamento della Copa America è presumibile che Lavezzi e Zuniga si riaggreghino al gruppo entro la fine della prima settimana di agosto e che invece gli uruguagi, destinati a rimanere comunque impegnati fino a fine manifestazione, una manciata di giorni prima dell'inizio del campionato, quindi in netto svantaggio di preparazione rispetto ai compagni...e di questo dovremo tenerne tutti conto, società e tifosi. 

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