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lunedì 15 agosto 2011

Tracce di mercato 2011 - Atto quinto - Ringiovanire l'attacco!

Premettiamo che gli sforzi fatti questa estate sul mercato dalla società e dal presidente sono stati davvero notevoli: ben otto nuovi acquisti a rinnovare in modo significativo il gruppo dei portiere, quello dei difensori e a quasi stravolgere il gruppo dei centrocampisti.

Acquisti razionali e molto mirati, pochi fronzoli e tanta sostanza.

In attacco invece a dispetto delle tantissime voci di arrivi e partenze abbiamo assistito ad un unico avvicendamento: quello di Ernesto Sosa con Mario Santana e la permanenza dei tre tenori.

Si tratta comunque gia' di un risultato, da un punto di visa delle dinamiche di mercato moderne, davvero notevole, se consideriamo la stima pressocche' unanime degli addetti ai lavori circa Cavani, Hamsik e Lavezzi, sia sul piano tecnico che su quello economico e le "sirene" suonate da società e procuratori: averli mantenuti, ad ingaggi contenuti, in una realtà importante ma ancora molto "giovane" a livello internazionale come Napoli rappresenta un successo che purtroppo molti tifosi non considerano con la giusta attenzione.

In teoria dunque anche il reparto offensivo sulla carta sembra rinforzato, ma sin da subito,e poi ancora di piu' dopo le prime amichevoli, nessuno, tra critica e tifosi, si e' lasciato incantare dalle parole di società e soprattutto allenatore quando hanno dichiarato fino a usare, il presidente, maniere anche sgarbate, che il reparto offensivo era da considerarsi completo.

Nelle dichiarazioni di Mazzarri infatti il tanto reclamato vice-Cavani dovrebbe essere tranquillamente il Pocho, come già accaduto in alcune occasioni lo scorso anno, con Lucarelli pronto a intervenire in seconda battuta.

Ma le idee del mister lasciano comunque molte, troppe perplessta' prima di tutto perche' Lavezzi non e' una punta che ha col gol quel rapporto cosi stretto e intenso come lo ha Cavani o lo stesso Lucarelli.

Inoltre l'idea di Mazzarri, gia' discutibile per il motivo sopra evidenziato, potrebbe risultare ancora meno convincente nel caso in cui venga a mancare (facciamo tutti corna e tocchiamo tutto il toccabile!) più di uno dei tre tenori azzurri.

Le amichevoli estive, ma non ci voleva lo scienziato del calcio per capirlo, hanno dimostrato che da un lato Lucarelli, pur dotato di classe che nessuno discute, ha bisogno ancora di molto tempo per ritrovare (e chissa se la ritroverà) la forma dei tempi migliori (e se ciò accadesse meriterebbe ampiamente un posto in questa rosa) mentre Mascara, che non ha certo l'alibi del fisico di Lucarelli e che quindi dovrebbe avere gia una forma almeno accettabile ha mostrato nulla sul piano della qualità e troppo sul piano disciplinare, esattamente il contrario di quanto il presidente ha auspicato sul comportamento che gli azzurri dovranno tenere quest'anno sui campi italiani ed europei.

Insomma, ci apprestiamo a vivere la stagone piu importante, impegnativa e masssacrante della storia del napoli, con minimo 45 partite da disputare, senza contare le partite delle nazionali che impegneranno mezza rosa azzurra, con di fatto 3 certezze e 3 incognite, una, Santana, sul piano fisico e psicologico, viste le poco brillanti stagioni precedenti a Firenze, un'altra, Lucarelli, sul piano fisico, un'altra ancora, Mascara, sul piano tecnico e comportamentale.

I conti, caro Mazzarri, non tornano e appare evidente che il presidente, allarmato anche sulle voci ricorrenti relative al tridente o forse allettato egli stesso dall'idea di cedere Lavezzi per ragioni sia tecniche sia comportamentali, si sia mosso tantissimo anche sul mercato degli attaccanti, puntando in particolare Rossi e Vucinic già da diversi mesi, sia per cautelarsi da eventuali partenze di qualche tenore, sia per rafforzare decisamente la rosa.

In effetti, parlando del Pocho, la clausola rescissoria e' solo una delle possibilita di uscita dell'argentino e nemmeno la piu probabile visto l'andamento del mercato in generale e le quotazioni correnti del Pocho.

In realta il presidente negli ultimi mesi deve aver accarezzato più volte l'idea di cederlo per trovare un attaccante piu disciplinato sia tatticamente che da un punto di vista comportamentale, visti certi atteggiamenti che sono piaciuti poco, anche a me, sia in campo che fuori.

Nessuno mi leverà mai dalla testa ad esempio, che l'ammonizione rimediata prima della partta di Palermo sia stata quasi voluta dal Pocho per allungare le proprie vacanze pasquali, come in passato ha fatto per quelle invernali.

Comportamenti troppo ricorrenti per apparire casuali! Se poi a questo aggiungi che a differenza di Cavani, squalificato ma presente nella trasferta di Bologna, l'argentino si fa beccare a Capri dal presidente su una barca mentre i compagni sono in campo a Palermo, beh... Se mi metto nei panni del presidente qualche domanda, e qualche pensiero, comincio a farmeli.

Quindi abbiamo due tenori molto affidabili sul piano tecnico e caratteriale, uno con genio ma anche molta sregolatezza, una riserva (Santana) indiscutibile sul piano tecnico ma che deve ritrovarsi, sia sul piano morale che su quello fisico, una riserva ancora tutta da recuperare sul piao fisico e una che sembra poter offrire un contributo molto limitato sul piano tecnico e che sta mostrando preoccupanti limiti caratteriali, che già prima di venire a Napoli appariva in fase calante giocando in una società ai margini della zona salvezza e che non ha mai raggiunto certi livelli in carriera.

Inoltre, voglio infierire, se i titolari rappresentano in pieno la linea di gioventù e freschezza atletica che distinge il Napoli da altre realta, il parco riserve, costruito forse con l'intenzione di non disturbare i tre tenori e di innalzare il tasso di esperienza della squadra, appare decisamente vecchio, più che esperto.

Mazzarri si e' finalmente accodato anche nelle dichiarazioni al presidente, smentendo di fatto se stesso a distanza di qualche settimana, e rimettendo egli stesso in discussione l'idea che ormai in attacco i giochi siano fatti.

E' di queste ore la notizia che il Napoli, attivissimo sul fronte Giuseppe Rossi, il quale potrebbe arrivare nelle prossime settimane, o a gennaio o a giugno del prossimo anno, abbia nel frattempo praticamente concluso l' acquisto dell'argentino del San Lorenzo, Chavez, 24 anni, extracomunitario, poco conosciuto dalle nostre parti, a sua volta una scommessa per la prossima stagione.

 

Dunque qualcosa si muove, finalmente, e speriamo, questa volta, di non dover avere rimpianti, come nei tre anni precedenti a gennaio, come Martino che per un punto perse la cappa.

Confesso che lo scorso anno, ben nascosto tra le pieghe del mio blog...e del mio cuore, sentivo a pelle un ottimismo straordinario per la stgione azzurra, ottimismo che si è concretizzato in una stagione memorabile...quest'anno lo confesso vedo ancora molte, troppe nubi, forse perchè mi rendo conto, anche riguardando certe partite dello scorso anno a mente fredda, che l'anno scorso ci è andata di lusso in tante occasioni e nel calcio, lo dico per esperienza più che trentennale, l'andare di lusso in una stagione è un qualcosa che quasi mai si ripete l'anno successivo: per questo ritengo, come tanti tifosi con cui sono in totale accordo, che il Napoli, pur avendo fatto già tanto e bene, debba fare ancora molto per l'attacco se vuole davvero valorizzare fino in fondo tutti i preziosi investimenti fatti negli altri reparti.

La fortuna lo scorso anno ci ha assistito con quasi infinito amore...e sappiamo che la dea è molto volubile e basta poco, pochissimo, per farle cambiare aria...e il presidene certe cose dovrebbe saperle molto bene!

Insomma come la giri e come la volti, i conti in attacco non tornano...e non tornano in modo quasi imbarazzante: il presidente, nonostante le dichiarazioni d facciata di qualche settimana fa , ha scoperchiato negli ultimi giorni uno scenario di evidente desiderio d rinnovare, potenziare e ringiovanire il settore offensivo con ulteriore iniezione di talento e qualità.

E' esattamente quello che serve ORA, non a gennaio, nè l'anno prossimo, per presentarsi ai nastri di partenza della prossima storica stagione azzurra con la serenità e la forza di aver fatto il massimo per rafforzare questo organico in rapporto alla severità degli impegni che lo attendono.

Altrimenti saremo sempre lì a pensare come Martino che per un punto perse la cappa  o a quel tale che per un cecio si perse tutta la minestra.

Capito, Presidente?

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