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mercoledì 23 novembre 2011

Champions 2011-12: 5a - Napoli - Manchester City 2 - 1 (17' Cavani, 33' Balotelli, 49' Cavani)




Se c'è una certezza dall'impresa storica di questa serata è che il Napoli resta in Europa comunque! Sarà Champions o Europa League lo deciderà la serata spagnola del prossimo 7 dicembre quando il Napoli dovrà fare col Villareal lo stesso risultato che farà il Manchester contro il Bayern Monaco.

Dovesse andar male il terzo posto, risultato ritenuto, ricordiamolo, miracoloso al momento del sorteggio, sarebbe comunque Europe League e quindi la storica vittoria azzurra di questa sera potrebbe indurre la società a muoversi con decisione sul mercato di gennaio.

La storia di questa serata storica si può dividere in cinque parti:

  • i primi 9 minuti dove il Napoli appare molto contratto e il City tiene palla tentando di aprirsi varchi nel munitissimo dispositivo difensivo messo in piedi da Mazzarri. In questa fase Balotelli (7') fa tremare De Sanctis mettendo di poco a lato una palla radente dallo spigolo sinistro dell'area di rigore azzurra
  • la seconda parte del match inizia simbolicamente al 9' quando una fulminea combinazione tra Hamsik e Lavezzi con Marek che mette di testa tra le braccia di Hart: in questa fase il Napoli trova la via della rete inglese più di una volta (11' Lavezzi dopo trangolazione con Cavani, 14' sempre Pocho anticipato in angolo da Lescott, 17' Inler da fuori da 30 metri con Hart che alza in angolo e 30 secondi dopo gol di Cavani di rapina sull'angolo del Pocho). Questa seconda parte del match si chiude al 19' con la trascinante cavalcata di Campagnaro che imbecca Matador che mette la palla sull'esterno della rete
  • a questo punto il Manchester cerca di prendere in mano le redini del match e stringe gli azzurri nella loro metà campo: al 20' Silva impegna De Sanctis con un tiro da fuori, gli azzurri faticano a prendere palla e ripartire e sembra di rivedere il primo tempo della partita in casa col Bayern. Da questo momento e fino alla fine del primo tempo il Napoli, che subisce il pareggio di Balotelli al 33' e trema su una bordata ravvicinatissima di Kolarov bloccata da De Sanctis, non riesce più a presentarsi pericolosamente dalle parti di Hart...i tifosi meno "giovani" temono si possa ripetere, col gol di Balotelli, l'effetto Butragueno di quel famoso Napoli- Real Madrid del settembre 1987 (esordio casalingo in coppa dei Campioni e gol dello spagnolo che infranse i sogni dei tifosi azzurri dopo un primo tempo leggendario di quel Napoli passato in vantaggio con Francini)
  • ...ma arriva la ripresa e il vento cambia all'improvviso! Manchester forse ancora con la testa negli spogliatoi e il Napoli ne approfitta subito (49') col Matador che riporta in vantaggio gli azzurri. Segue due minuti dopo un lussuoso doppio tacco di Lavezzi e Dossena che liberano al tiro Hamsik che non trova la porta. In questa fase il Napoli appare padrone del match: si ritira con ordine senza farsi schiacciare e riparte con contropiedi micidiali che per poco non generano il gol del trionfo (69' Hart salva sul Pocho, 76' palo di Hamsik dopo essersi bevuto Kolarov), poi...
  • ...poi quasi panico! Il braccino del tennista, la paura di vincere, la paura di prendere il gol che infrangerebbe i sogni di gloria, la furente reazione rabbiosa del Manchester, Mancini che manda in campo Nasri, Aguero e Johson, l'assedio a pieno organico, gli azzurri che non riescono più a uscire, De Sanctis che salva su Balotelli (78' e 85') e Aguero (86'), la palla sparata il più lontano possibile, tutti che corrono con le ultime stille di sudore disponibili, Lavezzi che difende come un terzino, si vede di tutto e il Napoli lancia davvero il cuore oltre un ostacolo che appare immenso e travolgente.
...e così arriviamo al 93' ...incredibile, ma il Manchester non passa....è finita e il Napoli si trova primo sulla linea di un traguardo che pareva irraggiungibile: ricordate cosa scrissi al momento del sorteggio? Il 25 agosto scrissi su questo blog: "...sulla carta il Napoli parte dall'ultima fila e, sebbene ciò non crei molto entusiasmo in questo momento, pur tuttavia può rappresentare il vero punto di forza da un punto di vista psicologico per tentare l'impresa eccezionale (riuscire a strappare almeno il terzo posto che vorrebbe dire poter continuare la stagione europea da febbraio 2012 in Europa League) o addirittura sovrumana (riuscendo a mettere due squadre alle proprie spalle e passare alla fase a eliminazione diretta di Champions)."

L'impresa eccezionale l'abbiamo già fatta, perchè l'Europa League è garantita...ricordiamolo adesso che andremo tutti a Villareal: gli spagnoli appaiono in totale disarmo (quasi comici i gol subiti stasera dal Bayern), ma nel calcio non si può mai dire e in Champions nessuno ti regala nulla, nemmeno se umiliato a zero punti come gli spagnoli. Il Napoli è come quel tennista che si approccia a schiacciare la palla vincente: un colpo apparentemente facile ma che con un calo di concentrazione può essere goffamente fallito...sarà questa la grande prova di maturità degli azzurri: schiacciare questa palla con autorità ...e riprendersi quanto ingiustamente perso lo scorso febbraio al Madrigal.


***

De Sanctis: 8 - Nel primo tempo mai seriamente impegnato fino al pareggio di Balotelli, favorito da una sua respinta corta su tiro di Silva, poi si riscatta pochi minuti dopo su una bomba ravvicinatissima di Kolarov tenuta miracolosamente tra i guantoni. Ripresa di fuoco con palloni che piovevano da tutte le parti, ma Morgan si è districato sempre con freddezza ...e un pizzico di fortuna che serve nelle grandi imprese. Fondamentale al 78' su Balotelli e poi in un minuto intorno all'86' su Balotelli e Aguero.

Campagnaro: 8 - Straordinario gladiatore in difesa, a passo da bersagliere in più di una occasione nel primo tempo a ribaltare l'azione con addirittura due assist per liberare al tiro Cavani.

Cannavaro: 7,5 - Sul gol dell'1 a 1 non ha colpe particolari: l'azione nasce da un innocuo cross basso dalla destra di Dzeko su cui c'è proprio Paolo in marcatura, ma ci sta che la palla possa passare da lì... per il resto un  paio di buoni cambi di gioco. Nella ripresa una sola incertezza che agevola al 78' il tiro di Balotelli che fa tremare De Sanctis, ma tanti anticipi e tackles da difensore di altri tempi che strappano applausi a scena aperta al pubblico del San Paolo. 

Aronica: 6 - Purtroppo gran parte delle responsabilità sul gol di Balotelli nascono da una sua leggerezza nel liberare il pallone innocuo crossato da Dzeko. Peccato perchè fino a quel momento aveva gestito con grinta la sua zona mettendo persino in imbarazzo Zabaleta in qualche percussione a centrocampo. Strappa la sufficienza a denti stretti con una prestazione di grande carattere nella ripresa: non sempre impeccabile nel caos dell'assalto finale ma ci mette un cuore immenso e sporca ogni pallone che passa dalle sue parti 

Maggio: 7 - Più efficace in difesa, dove non passa nessuno, che in avanti dove perde qualche duello in velocità con Kolarov e dove nel primo tempo troppo spesso deve partire quasi da fermo. Sacrificio assoluto nella ripresa in difesa, arriva stremato davanti ad Hart e non trova il tempo per chiudere l'incontro col gol del trionfo

Inler: 6,5 - Strano, vero? Al suo fianco c'è Gargano e lo svizzero appare meglio inserito nel tessuto tattico: non sempre però trova il tempo per la giocata veloce, talora ha bisogno di tre tocchi prima di liberarsi del pallone anche quando ci sarebbe un compagno libero da servire. Pregevole un suo tiro dai trenta metri alzato oltre la traversa da Hart al 17' creando così i presupposti per l'angolo vincente di Cavani. Costretto a lasciare per un risentimento muscolare al fianco (dal 59' Dzemaili: 6 - Sempre qualche sbavatura col pallone tra i piedi, ma grande generosità in un momento topico della partita e della stagione azzurra) 

Gargano: 7,5 - Importantissimo da un punto di vista tattico, oltre che dinamico: non sbaglia (quasi) nulla negli appoggi e dà fastidio agli avversari in ogni situazione dando ritmo al gioco azzurro nelle fasi migliori della serata 

Dossena: 7 - Spinge tanto e si sacrifica altrettanto in difesa: nel primo tempo da un lato appare a disagio nel gestire i palloni che gli capitano tra i piedi, dall'altro però anche i compagni faticano a coinvolgerlo nel gioco anche quando Andrea si crea gli spazi con maggiore facilità rispetto a Maggio. L'impressione è che la squadra punti molto sullo sfondamento centrale piuttosto che sull'aggiramento della difesa avversaria e ciò sacrifica il lavoro di Dossena. Nel secondo tempo appena Lavezzi finalmente decide di aprire il gioco verso di lui trova lo spazio per il cross radente e vincente per il gol vittoria di Cavani (dall'88' Fernandez: 6,5 - Entra nell'inferno e subito si fa sentire con un colpo di testa a liberare l'area di rigore dall'ennesimo cross degli inglesi: segno di grande personalità per l'eroe di Monaco)

Hamsik: 7,5 - Che peccato quel palo al termine di un'azione dove si beve Kolarov nell'uno contro uno! E che peccato non aver segnato dopo la più spettacolare azione degli azzurri, con doppio tacco Lavezzi-Dossena a liberare Marek al tiro. Grande qualità alla manovra azzurra e straordinario contributo in fase di filtro: si abbassa sulla linea dei mediani, rinfoltendo il centrocampo ma contribuendo, grazie anche al continuo recupero di palloni in fase difensiva dei suoi compagni a rilanciare velocemente l'azione

Lavezzi: 7,5 - Sfiora il gol all'11 con un belllissimo tiro dal limite dopo fulminea triangolazione con Cavani, offre il solito dinamismo e la solita determinazione però nel primo tempo senza altrettanta lucidità specie nello sfruttare (troppo poco) il lavoro senza palla di Dossena. Appena, all'inizio della ripresa, decide di attivare il suo esterno sinistro, il Napoli trova il gol della vittoria. Spreca il gol del trionfo dopo fulmineo contropiede trovando la deviazione di Hart. Straordinario spirito di sacrificio nel finale nel ripiegare e chiudere con grande determinazione sulla linea dei mediani...e oltre.

Cavani: 8 - A parte il gol di rapina e la stoccata ad inizio ripresa, una presenza costante nella manovra azzurra e, quando la squadra è sbilanciata e subisce la ripartenza degli inglesi, prezioso nel proteggere i compagni con i suoi tempestivi ripiegamenti. Il Matador è tornato e con un Matador così gli azzurri possono battere chiunque (dall'83' Pandev: 6 - Sembra in leggero progresso fisico e mentale: in un momento delicatissimo della partita riesce a incidere subendo un fallo che spezza il ritmo del Manchester e per poco non pesca Hamsik al limite dell'area di rigore negli ultimi secondi)

All. Mazzarri: 8 - Una partita che si costruisce da sola? In parte è vero, ma è il segno dell'organizzazione tattica azzurra se Dzeko non riesce mai a tirare in porta e Silva più volte deve venirsi a prendere palla nella sua metà campo perchè in quella azzurra non ci sono varchi utili. Cambi importanti giocati nei momenti più delicati della partita e importante la risposta avuta da Hamsik che ha dato grande equilibrio tattico al centrocampo azzurro

Arbitro: Damir Skomina (Slovenia): 8 - Solo un neo: la mancata ammonizione di Zabaleta per fallo scomposto su Aronica che lo aveva superato in velocità al 21' e poi per fallo su Cavani all'80'.

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