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mercoledì 7 dicembre 2011

Champions 2011-12: 6a - Villareal - Napoli 0 - 2 (65' Inler, 76' Hamsik)


Statisticamente è un record eguagliato: nel 90-91 bastarono due vittorie contro il modestissimo Ujpest Dosza per passare agli ottavi quando nella neve di Mosca si scrissero le ultime tristi pagine dell'era Maradona.

Stavolta però l'impresa è di livello decisamente superiore: partendo dalla quarta fascia (!!!) siamo passati agli ottavi attraverso 6 partite durissime, contro la migliore realtà spagnola degli ultimi 10 anni dietro Real e Barcellona, il multimilionario Manchester City degli sceicchi pieno zeppo di campioni e il fortissimo Bayern candidato alla vittoria dell Champions con una finale che si giocherà proprio a Monaco, in cui gli azzurri hanno incassato una sola sconfitta, di misura, a Monaco, rischiando di strappare un incredibile pareggio partendo da uno 0 a 3.

Mancini a fine partita questa sera ha ricordato che "con 10 punti di solito si passa al secondo turno", ma stavolta no: il Napoli è riuscito a farne 11 in un girone durissimo!

Ad agosto avevo definito "sovrumana" l'impresa di passare il turno, ed è successo, al termine di una partita orribile per 65 minuti, sbloccata da un gol straordinario di Inler con un sinistro a giro da fuori area che lascia di sale un pur valido portiere come Diego Lopez.

Primo tempo di una bruttezza inenarrabile: Napoli irretito dal palleggio del Villareal, gioca sempre sotto ritmo, moscio, commette errori banali in fase di costruzione del gioco, non riesce mai a ripartire con le sue celebri accelerazioni, rischia con arzigogolati palleggi in fase difensiva, insomma uno strazio!

Per giunta da Manchester giungono notizie poco piacevoli dopo il gol di Silva che spiana la strada al Manchester contro un Bayern privo di ben nove titolari.

Il Napoli rischia addirittura di capitolare ad inizio ripresa: prima De Sanctis (47') poi Aronica (57') tengono a galla gli azzurri.

E' una partita dove contano poco tattica e tecnica, ma solo i nervi: ed è sui nervi che arriva la bomba di Inler da fuori area, praticamente tirata fuori dal nulla ed è sui nervi che si spinge la palla in rete una seconda volta, quando sembra che proprio non ne voglia sapere di entrare, grazie ad un tocco maligno di Hamsik dopo essersi impappinato una prima volta con la palla tra i piedi.

Poi 10 minuti finalmente di sapiente palleggio degli azzurri che innervosisce i gialli, fino a far loro perdere le staffe (ancora i nervi!) e buttarla in rissa, con la complicità dell'impalpabile arbitro norvegese che conferma la pessima fama della scuola scandinava dopo l'ingloriosa uscita di scena dello scandaloso Ovrebo (quello che, per dirne una, concesse al Bayern un gol con due metri di fuorigioco contro la Fiorentina).

Il Napoli ha la forza di uscirne "soltanto" con una ammonizione per lieve scorrettezza di Campagnaro dopo l'ennesimo fallo di Angel Lopez e una gomitata subita da Aronica a freddo da Gonzalo.

Aveva ragione chi alla vigilia (ad esemmpio Ivan Zazzaroni) aveva brutalmente zittito qualunque tipo di filosofeggiamento tecnico-tattico dicendo che "serve solo vincere, non importa come"... parole sacrosante, vista la prestazione di questa sera degli azzurri, che vengono a capo di una partita mentalmente difficilissima contro un avversario modestissimo, conquistando altri due record:

  • la prima vittoria di una squadra italiana a Villareal
  • la prima volta che una squadra spagnola chiude un girone di Champions a zero punti

Il Napoli stasera ha battuto il Villareal, ha (ri)battuto il Manchester, ma soprattutto ha battuto la paura di perdere sulla linea del traguardo.

E ora? 16 dicembre, sorteggio per gli ottavi a Nyon dove gli azzurri potranno pescare una tra Barcellona, Real Madrid, Benfica, Chelsea, Arsenal o Apoel Nicosia.

Prima partita il 14 febbraio al San Paolo, ritorno due settimane dopo in trasferta...aspettiamo e incrociamo le dita...magari l'avventura azzurra potrebbe riservarci ulteriori impensabili sorprese.

Ma per stasera, gridiamo tutti e soltanto "grazie Napoli!"

***

De Sanctis: 8 - Il pericolo maggiore del primo tempo lo corre per uno sciagurato retropassaggio di Campagnaro che lo costringe ad un rinvio da libero. Nella ripresa grande intervento al 47' su Hernan Perez che evita un drammatico cambio di scenario e il sigillo con una paratissima su Gonzalo al 93' in pieno caos, quando il Villareal ha già perso la testa e attacca come un toro furioso

Campagnaro: 5,5 - Inspiegabile prestazione di Hugo: primo tempo orribile, svagato, deconcentrato, sbaglia controlli e passaggi elementari, sceglie soluzioni discutibili nel gestire il pallone, quando si proietta in avanti è totalmente evanescente...e a fine primo tempo rischia di mettere nei guai De Sanctis con un molle retropassaggio. Un po' meglio nella ripresa anche se si fa ammonire ingenuamente nel convulso finale di gara

Cannavaro: 8 - Tiene bene Ruben e Nilmar. Paradossalmente gli crea più pericoli il corpulento argentino che il temuto brasiliano, evidentemente fuori forma per il recente infortunio

Aronica: 8 - Dalle sue parti De Guzman cerca di creare un po' di gioco. A parte qualche piccolo imbarazzo, Totò non soffre e a fine primo tempo riparte con una discesa che crea superiorità numerica in avanti non sfruttata dagli attaccanti azzurri. Straordinario gladiatore nella ripresa, per lunghi tratti di partita il migliore in campo con provvidenziale salvataggio al 57' su contropiede del Villareal

Maggio: 5,5 - Non trova sbocchi anche per suo demerito, visto che a volte sembra lasciarsi imbottigliare quando basterebbe qualche taglio o qualche intelligente movimento senza palla per penetrare la non invincibile difesa spagnola. Qualche raro spazio viene frustrato da interventi irregolari degli avversari.

Gargano: 7,5 - Apprezzabile per impegno, il suo correre nel primo tempo non fa la differenza, ma nella ripresa è determinante per la qualità e la tempestività dei disimpegni, senza sbagliare nulla!

Inler: 8 - Allucinante impresa quella di dargli un voto! Gioca 65' minuti di calcio inguardabile, fa fatica a farsi vedere dai compagni per impostare il gioco e quelle rare volte che ci riesce perde ingenuamente palla, sembrando fuori condizione fisicamente e mentalmente, salvandosi solo per qualche intervento in fase difensiva. Poi tira fuori dal nulla il gol più importante degli ultimi 20 anni della storia del Napoli, con un tiro da fuori area di rara bellezza: il colpo del campione nel momento più importante e più difficile a livello personale e a livello di squadra. Quel gol cambia la partita del Napoli e la sua personale prestazione: da quel momento soltanto un errore, ma tantissime giocate di qualità e freddezza, dominando il centrocampo

Zuniga: 5,5 - Corre e spinge, ma sbaglia tanto, troppo! A partire dalla clamorosa occasione del 5' del primo tempo per continuare con errori di appoggio e di scelte in fase offensiva. Meriterebbe un rigore a favore, ma l'arbitro ignora clamorosamente (dal 92' Grava: 10 - Voto alla carriera, solo per essere riuscito senza raccomandazioni, soltanto con le sue forze e la sua umiltà e caparbietà ad arrivare qui dopo una rincorsa infinita. In più ci mette testa e agonismo nel furioso assedio finale del Villareal)

Lavezzi: 7 - Nel primo tempo clamorosamente ininfluente, da 5: solo uno spunto degno del Pocho fermato appena oltre la metà campo da una strattonata di Zapata. Esattamente il negativo della sublime prestazione di sabato. Nella ripresa si scuote, crea il panico in area del Villareal, sfiora il gol prima e dopo l'1 a 0, recupera palla fin nella sua metà campo e nel finale gestisce la palla senza lasciarsi travolgere dalla rissa

Hamsik: 7,5 - Nel primo tempo e' l'unico che riesce a dare un minimo di qualità alla manovra azzurra e per poco non trova la porta con un bellissimo tiro da fuori, ma sembra predicare quasi nel deserto. Nella ripresa si giova della crescita della squadra, imbecca Inler per il passaggio che porta all'1 a 0 e poi mette il sigillo salvando i compagni da un finale da panico (dal 78' Dzemaili: 6 - Aiuta la squadra nel convulso finale dove però il clima di rissa non permette di far valere la sua qualità)

Cavani: 5 - Nessuna palla giocabile, si sente in alcune situazioni difensive con le sue consuete diagonali a proteggere il centrocampo. Stavolta non è dai suoi piedi che passa la storia (dall'82' Pandev: 6 - Non ha il tempo di rendersi pericoloso, ma entra subito nel rissoso clima del finale, andando a difendere con grande spirito di sacrificio)

All. Mazzarri: 10 - La squadra fallisce totalmente l'approccio mentale col match e lui riesce a scuoterla con un gesto un po' fortuito un po' no su Nilmar che gli vale una forse frettolosa espulsione, ma che sembra liberare in parte l'enorme peso di cui sembrano gravati quasi tutti i suoi uomini. Merita il voto massimo per l'incredibile impresa che è riuscito a realizzare

ARBITRO: Moen (Norvegia): 2 - Poco convincente la sua (non) scelta al 16' su cross di Zuniga respinto in angolo con braccio alto dal suo marcatore diretto, la sua mancata ammonizione di Perez per brutta entrata su Inler al 37' (ammonito poi un minuto dopo per trattenuta su Maggio) e la decisione di ammonire anzichè espellere Zapata per trattenuta decisiva sul Pocho che altrimenti si sarebbe involato solo dalla linea di metà campo verso la porta. Pessimo nella gestione della ripresa, dove dimentica svariate volte il cartellino per interventi duri degli spagnoli fino alla rissa finale dove Angel Lopez (graziato già in più occasioni) si prende solo un rosso. Incredibile che nè lui nè alcun altro dei suoi collaboratori scorge la vergognosa gomitata a freddo di Gonzalo su Aronica nel recupero. Da dimenticare! (...meno male che ci è andata bene...)

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