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domenica 18 dicembre 2011

Serie A 2011-12: 16ª - Napoli - Roma 1- 3 (3' aut. De Sanctis, 59' Osvaldo, 82' Hamsik, 90' Simplicio)

Servono rinforzi o serve una rivoluzione tattica? Una partita forse troppo "folle" per poter esprimere giudizi razionali a sangue freddo, ma il simbolo di una stagione dove tutto sembra andare storto in campionato.

La verità (forse)...o almeno "una" verità...è che in Europa il Napoli ha più fame e gli avversari sono meno attenti a paralizzare le fonti di gioco azzurre, mentre in Italia i balbetti tattici del Napoli (Inler è ormai un problema tanto inaspettato quanto conclamato) si sommano alla stanchezza più mentale che fisica per gli sforzi di Champions ma soprattutto alla sistematica capacità degli avversari degli azzurri di bloccare le fonti di gioco azzurro, creando superiorità numerica sia in mezzo al campo che sulle fasce e impedendo qualunque tipo di manovra agli azzurri.

Pazienza e Gargano non davano grande qualità al gioco azzurro, ma riuscivano a far passare palla dai loro piedi innescando il gioco sulle ali con cambi di gioco tempestivi e precisi. Quest'anno Inler (osservatelo stasera come "bocchegiava" in mezzo a due, tre giallorossi quelle rare volte che entrava in possesso palla) e Gargano non riescono più a fare lo stesso gioco: i centrali difensivi non li vedono, a loro volta vengono pressati e devono liberarsi velocemente della palla con stucchevoli lanci lunghi.

Se poi ci metti un Maggio che, come stasera, nei rari frangenti in cui riesce a liberarsi per il cross, sbaglia sistematicamente come un esterno di terza serie, allora diventa impossibile creare gioco.

E nonostante questo il Napoli ha segnato un gol valido, uno ingiustamente annullato, uno in fuorigioco, un palo, un paio di occasioni clamorose (vedi Hamsik nel primo tempo), ma ne ha anche subiti tre per sfortuna pari ai demeriti degli azzurri in fase difensiva, un palo e svariate occasioni, nelle quali il centrocampo azzurro, stritolato in fase di possesso palla, è stato fatto a fette sulle ripartenze fulminanti dei giallorossi.

Di certo, sfortune a parte, c'è un problema tattico evidente a centrocampo che Mazzarri e la società debbono risolvere tra la pausa natalizia e il mercato di gennaio. Un cambio di modulo? Nuovi accorgimenti tattici sui movimenti di difensori e centrocampisti? La ricostruzione fisica e morale di Inler? Un uomo di personalità ed esperienza a centrocampo?

Il Napoli scivola sempre più alla deriva del centroclassifica, in una sempre più evidente involuzione tecnico- tattica che sta cominciando ad intaccare seriamente anche il morale della squadra.

Come dovranno intervenire la società e l'allenatore per trovare la chiave di un campionato che sembrava solo il Napoli possedesse a inizio stagione e che invece si riscopre ad aver perso quasi senza accorgersene?


***

De Sanctis: 4 - Forse, Bucarest a parte, la peggior serata della sua carriera napoletana. Concentrazione non al massimo, terreno infido, malposizionamento della difesa azzurra e forse un errore di Copelli che non ravvisa il fallo laterale sul primo controllo di Lamela creano la tempesta perfetta nella quale affonda il pirata Morgan. La tempesta prosegue nel corso del primo tempo con un palo di Lamela e altre due occasioni nitide. Ripresa ancora peggiore quando la sorte sembra accanirsi su Morgan che si ritrova Osvaldo a un metro per lo 0 a 2 e poi una deviazione di Cannavaro su tiro di Simplicio che lo uccella per il definitivo 3 a 1. Chiude senza nemmeno una paratissima delle sue a conferma di una serata totalmente disgraziata.

Campagnaro: 4 - E' vero che salva un gol fatto su Lamela, ma trema in tante, troppe occasioni, complice una evidente inferiorità degli azzurri a centrocampo e una sofferenza altrettanto evidente rispetto agli scatti brucianti di Lamela. Completa il suo capolavoro al contrario facendosi bruciare da Osvaldo per il gol che decide la partita (dal 73' Dossena: 6 - Tanto impegno, qualche buon cross, ma intorno c'è tanta, troppa confusione) 

Cannavaro: 4,5 - Non trova mai le misure rispetto ai veloci scambi stretti che fanno a fette la difesa azzurra. Anche Paolo soffre la scarsa protezione dei suoi centrocampisti e affonda nella ripresa con l'emblematica e beffarda deviazione che taglia le gambe alle speranze di rimonta.

Aronica: 5 - Forse il migliore dei centrali, anche se partecipa al pasticcio iniziale con De Sanctis mancando la chiusura sul cross di Lamela. Tappa però alcune delle innumerevoli falle che si aprono nel dispositivo difensivo azzurro

Maggio: 4 - A parte un bel tiro al volo su lancio lunghissimo di Cannavaro, spreca svariate situazioni tatticamente favorevolissime con due sciagurati cross in bocca a Stekelemburg e una serie di imbarazzanti errori in fase di controllo di palla. Inesistente in fase di copertura, non riesce a creare densità a centrocampo e non protegge un Campagnaro in enorme difficoltà

Inler: 5 - Non è tutta colpa di Inler se si trova sempre sistematicamente circondato da tre romanisti quando viene in possesso di palla. Cerca di fare il possibile ma mai come stavolta appare vittima di una evidentissima inferiorità tattica e numerica a centrocampo. Di suo ci mette tanta lentezza, poca lucidità in fase di impostazione e una totale incapacità di farsi vedere dai compagni in fase di impostazione

Gargano: 5,5 - Vale in parte il discorso di Inler. In più non è colpa di Gargano se quando lui attacca in pressing i portatori di palla giallorossi fino alla tre-quarti avversaria, i suoi compagni non lo seguono col pressing "di seconda" per recuperare definitivamente la palla (dal 66' Mascara: 5 - Il solito quasi nulla: un innocuo colpo di spalla sporco su cross dalla fascia, un movimento intelligente in incrocio con Dossena, ma non pesa sulla partita) 

Zuniga: 6 - Fa tanta confusione in avanti: tira quando non deve oppure, quando deve tirare, lo fa in modo miseramente impreciso a pochi passi dalla porta. Ci mette però tanto impegno in fase di costruzione della manovra mettendo tantissimi palloni bassi in mezzo (su uno dei quali Hmasik manca clamorosamente il gol a un metro dalla porta) e copre con grande spirito di sacrificio su un sempre pericoloso Rosi

Hamsik: 6,5 - Forse il più vivo dei suoi in attacco, ma anche poco lucido. Begli assist, belle iniziative, svariati tiri in porta bloccati da Stekelemburg, un gol dei suoi, ma anche un gol fallito che grida ancora vendetta sullo 0 a 1

Lavezzi: 6,5 - Tanto impegno e un palo simbolo di tanta sfortuna. Esce per un problema muscolare, forse uno stiramento o una contrattura: stavolta trova un modo più originale per anticipare le vacanze natalizie...preferivamo il cartellino giallo... (dal 56' Pandev: 5 - Segna, ma il gol viene giustamente annullato per fuorigioco di Cavani. Per il resto sembra in involuzione atletica, su un terreno che non favorisce le sue caratteristiche fisiche che gli fanno perdere quasi tutti i duelli individuali) 

Cavani: 5,5 - Nel primo tempo totalmente inesistente, stavolta non si sente nemmeno in fase di non possesso. Rimane malinconicamente isolato dal resto della squadra e non riesce mai a farsi trovare pronto. Un po' meglio nella ripresa, quando trova un paio di spunti pericolosi ma litiga con la bandierina del guardalinee in un paio di momenti topici della partita

All. Mazzarri: 3 - Completamente sopraffatto tatticamente a centrocampo da Luis Enrique che ingabbia i centrali di centrocampo azzurri (soprattutto Inler) con pressing asfissiante che costringe gli azzurri a scavalcare sempre il centrocampo che non riesce mai a impostare un'azione pulita. I giallorossi riescono ad essere altissimi e cortissimi, creando una spaventosa densità a centrocampo nella quale si perde qualunque ipotesi di manovra degli azzurri. La Roma quindi abbassa i ritmi e accelera improvvisamente a suo piacimento facendo a fette sistematicamente la difesa azzurra. Una debacle che evidenzia come gli avversari di Mazzarri sappiano ormai come mettere in crisi i meccanismi di gioco del Napoli. Urgono novità e coraggio tattico che al momento sembrano lontani dalla mentalità del tecnico azzurro 

Arbitro Celi: 5 - Discutibile la (non) valutazione di Copelli che sembra non vedere la palla che esce su controllo di Lamela in occasione del gol. Ancora più discutibile la decisione di annullare il gol di Cavani per inesistente fallo di Maggio. Talvolta si erge a protagonista con inutili puntualizzazioni sulla posizione della palla in occasione delle punizioni azzurre, salvo non applicarsi più di tanto sul rispetto delle distanze in barriera. Ben coadiuvato in occasione del gol annullato a Pandev

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