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sabato 3 dicembre 2011

Serie A 2011-12: 14ª - Napoli - Lecce 4-2 (25' Lavezzi, 33' Cavani, 41' Dzemaili, 54' Muriel, 82' Cavani, 94' Corvia)


Stavolta nessun finale thrilling: lo scorso anno al 94' il San Paolo fu scosso da un epocale boato in occasione del gol altrettanto epocale di Cavani, stavolta, sempre al 94', un gol a partita già ampiamente finita, del leccese Corvia nel silenzio di un San Paolo ormai satollo di gol e soddisfazione.

Un risultato che, a mio avviso, è lo specchio perfetto della forza e delle debolezze che il Napoli ha messo in campo: esplosivo, atomico, inarrestabile in attacco, ma anche titubante, incerto, non sempre convincente in fase di filtro, sia per l'assetto ancora non convincente del centrocampo, su cui ci siamo già soffermati alla vigilia, sia per la prestazione dello stesso trio di centrali visto a Chievo.

Primi 20 minuti di gara, nei quali il Napoli stenta a trovare il bandolo della matassa, ben imbrigliato da un pressing asfissiante a tutto campo del Lecce che tenta anche, come dichiarato alla vigilia, di "pizzicare" gli azzurri con improvvise, ma sterili, folate offensive.

Guarda caso appena Lavezzi sale di giri, il Napoli comincia a giocare e Tomovic, sicuro nei primi minuti sul Pocho, ne perde letteralmente le tracce dal 25' in poi.

Il gol del vantaggio è una pura invenzione del Pocho: solito controllo lento di palla, quasi nella zona del corner, sulla fascia sinistra, rientro verso metà campo, superato Quadrado, poi mette il turbo su Oddo e lo pianta sul posto, infine tiro potentissimo che sorprende Benassi che accompagna il pallone in porta! Errore di Benassi a parte, gol FA-VO-LO-SO!!!

Nel frattempo anche Pandev conferma gli enormi progressi già visti in settimana contro la Juve: al 33' aggancia di tacco una palla difficile e se la porta in avanti, resiste in progressione e ha la lucidità di vedere Cavani scattare al centro della difesa leccese e lo serve con un assist che taglia in due la difesa salentina: altra roba da stropicciarsi gli occhi!

Altre due occasioni con Pandev (38') e Maggio (40') pescato solo in area da un assist eccezionale del Pocho che inciampa su Benassi e poi lo show di Dzemaili (41') con bellissima conclusione dai 20 metri.

Appena però il Napoli molla un po' di concentrazione e il Lecce si ripropone in avanti, la difesa azzurra soffre e per poco Pasquato non trova il 3 a 1 già a fine primo tempo (errore di Fernandez su Muriel, salvataggio di Fideleff), ma il gol arriva dopo 5' minuti della ripresa e sembra di rivedere l'inizio ripresa di Napoli-Juve, specie quando Fideleff (62') viene beffato da Muriel che sfiora il 3 a 2 e Dossena (74') entra scomposto su Corvia. 

Gli ingressi di Hamsik e poi di Grava danno maggior equilibrio alla squadra azzurra che, non a caso, dal 78' all'85' incendia di nuovo la  partita con tre straordinarie azioni del Pocho, due concluse dall'argentino di poco fuori e una concretizzata con uno splendido assist a Cavani.

Il 4 a 2 di Corvia arriva a partita ormai finita con squadra e tifosi ormai con la testa a Villareal.

Il Napoli dunque riparte: una rondine non fa primavera e serviranno altrettanti risltati a dare continuità al campionato azzurro, ma ora silenzio! Parla la Champions!!! 

***

De Sanctis: 6 - Nel primo tempo si fa superare solo una volta da una serpentina di Muriel e sembra gol fatto, ma lo salva Fideleff. Due gol subiti, senza colpe specifiche, nella ripresa, qualche intervento impegnativo, ma poca roba

Fernandez: 5,5 - Non convince fino in fondo: il senso del piazzamento gli permette interventi eleganti ed efficaci, ma quando i ritmi si fanno più veloci denota i suoi attuali limiti di esperienza. Si fa superare ingenuamente da Muriel a fine primo tempo quando la palla sembra già sua, ma non stringe con determinazione il colombiano sul fondo e nasce un pericolo sventato poi da Fideleff.

Aronica: 5,5 - Partita non facile per lui, in un ruolo non suo, da centrale nel ruolo di Cannavaro, complicato anche dalla prestazione non convincente in fase di filtro specialmente di Inler e da un suo errore specifico sul gol di Muriel: la differenza con Paolo è purtroppo evidente e la difesa soffre tantissimo

Fideleff: 5 - Il meno convincente dei centrali, quello più in difficoltà, alla fine del primo tempo offre la miglior cosa difensiva della serata, il salvataggio a De Sanctis battuto, sulla linea di porta, su Pasquato, con un intervento che ricorda quasi quello di Grava dello scorso anno. Troppe volte si trova il pallone tra i piedi in fase di impostazione e certo non può offrire qualità alla manovra azzurra, ma in quel caso è "colpa" dei compagni che non si liberano senza palla e merito del pressing del Lecce. Nella ripresa molto ingenuo ad aspettare il pallone su un cross dal fondo sul quale viene anticipato da Muriel (dal 75' Grava: 6 - Accolto da un'ovazione del San Paolo, si presenta in gran spolvero con una serie di anticipi e progressioni come ai bei tempi, cede solo al 94' in contrasto aereo con Corvia che porta al secondo gol ormai inutile del Lecce)

Maggio: 6 - In queste ultime settimane appare in leggero appannamento: spinge ma non sempre con la convinzione e la velocità dei giorni migliori, tanto che a volte Inler lo cerca sullo scatto e lui si ferma all'improvviso e, pescato ancora da Inler nel cuore dell'area del Lecce, cerca di servire Fernandez, anzichè tirare in porta. Poi pescato dal Pocho solo davanti a Benassi sbaglia clamorosamente! Anche in difesa non protegge sempre al meglio Fernandez

Dzemaili: 6,5 - Non convince appieno nella fase difensiva, anche se l'impegno è fuori discussione, ma troppe volte quella che dovrebbe essere una "diga svizzera" lascia troppi varchi nei quali si infilano Quadrado, Muriel e Pasquato. In fase offensiva, invece, gol a parte, appare molto convincente, dialogando con qualità con i tre tenori offensivi. Coraggioso nella conclusione da fuori in occasione del gol

Inler: 5,5 - Nella prima metà del primo tempo due gravi errori di appoggio nel cuore del centrocampo, che agevolano pericolose ripartenze del Lecce e mettono in grossa difficoltà i centrali. Trova ritmi e giocate migliori quando il Napoli riesce a sbloccare la partita e a trovare maggiori spazi (dal 66' Hamsik: 6,5 - Stavolta entra in partita con facilità e trova con naturalezza posizione in campo e dialogo con i compagni: protegge il centrocampo e rilancia sempre l'azione con pericolosità, ispirando le azioni più pericolose dell'ultima parte di partita)

Dossena: 7 - Molto più efficace di Maggio sia in fase difensiva, dove quando riesce ad allinearsi con i centrali fa sentire il suo peso, sia in fase offensiva, dove apre spazi al Pocho con movimenti intelligenti e qualche assist dal fondo dei suoi

Lavezzi: 9,5 - Mezzo voto in meno soltanto per i due gol sbagliati nella ripresa al termine di due serpentine mozzafiato. Ci vorrebbe un post soltanto per descrivere tutte le sue prodezze! Inizia in modo preoccupante, sembra imballato, lento, stanco, anticipato in almeno tre occasioni da Tomovic. Poi il motore si scalda e per il Lecce è notte fonda: un gol da stropicciarsi gli occhi, saltando Quadrado e Oddo, assist e tiri a ripetizione, diventa inafferrabile e la difesa del Lecce va in panico totale. Duetta alla grande con Pandev e Cavani, impossibile elencare tutte le giocate di pregio, gli assist, i passaggi, gli spunti, sempre con fantasia, tecnica e velocità funzionali al gioco della squadra. Stasera un campione di livello assoluto!

Pandev: 8 - Gli manca solo il gol, mancato di un nulla su azione di calcio d'angolo in un colossale mischione a mezzo metro dalla porta di Benassi, ma è come se avesse segnato. La preparazione e l'assist per il gol di Cavani sono di una bellezza tecnica sublime (dal 60' Gargano: 6 - Più dinamico di Inler in mezzo al campo, fa comunque fatica a proteggere i suoi centrali, tanto che i maggiori pericoli del Lecce anche nella ripresa provengono da percussioni centrali)

Cavani: 7,5 - All'inizio litiga col pallone, incespicando diverse volte, ma il Matador è sempre pronto: al primo appuntamento con l'area di rigore trafigge Benassi con la sua solita efficacia e nella ripresa completa l'opera, anche se è la bravura del Pocho a rendere elementare la sua chiusura in porta. Appare comunque in buona condizione.

All. Mazzarri: 6,5 - Stavolta il turnover funziona grazie al miglioramento della condizione fisica e della prestazione tattica di alcune "riserve": continua però a non convincere l'assetto del centrocampo in fase di filtro. A suo merito la resurrezione fisica, tecnica e morale di Pandev, il coraggio nel riproporre insieme Fideleff, Fernandez e Aronica (anche se l'esito ancora non convince) e il reinserimento di Grava che potrebbe dare alternative importantissime nel reparto difensivo

Arbitro Romeo: 6,5 - Forse un tantino esagerata l'ammonizione di Fideleff e l'espulsione, a quel punto veramente inutile, di Di Francesco, a partita ormai finita. Per il resto arbitra senza sbavature e non casca nell'errore in occasione del contrasto tra Aronica e Quadrado nel primo tempo e giudica regolare un contrasto tra Dossena e Corvia nella ripresa in cui sembra che l'azzurro entri un po' scomposto

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