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domenica 26 febbraio 2012

Serie A 2011-12: 25ª - Napoli - Inter 1-0 (59' Lavezzi)




Se solo guardiamo il conto dei corner (l'Inter non ne ha battuto neanche uno!) e quello delle occasioni da gol, appare quasi incomprensibile come sia stato possibile aver vinto "solo" 1 a 0. Se poi vediamo la qualità del gioco e del possesso palla, il mistero si infittisce: il Napoli ha costantemente il pallino del gioco e l'Inter appare davvero in rotta, sul piano fisico, tattico e morale.

Eppure gli ultimi 15 minuti l'incontro si trasformano quasi in uno psicodramma nel quale gli azzurri si complicano la vita, con l'espulsione di Aronica, il fallo da rigore di Zuniga su Pazzini non visto da Bergonzi e la colossale occasione che lo stesso Pazzini, pescato libero davanti a De Sanctis da un cross dalla sinistra di Nagatomo, mette a lato di un niente.

Il pareggio sarebbe stato un risultato ingiusto, ma quando ci sono statistiche di breve (sconfitte consecutive a iosa e gol che mancano dalla partita col Palermo) e lungo periodo (l'Inter non vince mai contro il Napoli di De Laurentis e Ranieri non batte mai Mazzarri) così nette, ci vuole poco a realizzare un risultato che vada contro ogni logica.

La logica direbbe 3 a 0 per il Napoli, minimo, per la mole di gioco e occasioni che gli azzurri costruiscono e per la superiorità quasi imbarazzante mostrata in lunghe fasi della partita, ma alla fine si riesce a portare a casa una vittoria striminzita.

Nel primo tempo Julio Cesar viene impegnato in svariate occasioni con deviazioni in angolo e parate (Inler al 4', Lavezzi al 17', Dzemaili, spettacolare, al 25') e quando non ci arriva il portiere nerazzurro, ci pensano i difensori (due anticipi provvidenziali su incursioni in area di Dzemaili al 7' e al 14'). In più il colpo anche stavolta di spalla appena alto di Cavani. Eppure anche il finale di primo tempo sembra l'anticipazione di ciò che vedremo nella ripresa: punizione di Snejder al 43' e palla che sfiora l'incrocio dei pali.

Da una goleada azzurra si rischia di finire il primo tempo addirittura in svantaggio!

Nella ripresa Ranieri butta dentro Cordoba e Pazzini per Forlan e Snejder, avanza sulla linea mediana i terzini Nagatomo e Faraoni e passa da un 4-3-2-1 ad un 3-5-2 per tentare di tamponare sugli esterni e ritrovare equilibrio a centrocampo.

L'equilibrio però dura poco: il Napoli decifra i cambiamenti tattici e diventa di nuovo pericoloso ritrendosi e ripartendo e alla prima occasione passa. Dzemaili ruba palla a Milito sulla tre quarti azzurra, supera la metà campo, triangola con Cavani, supera Lucio, sconcerta Stankovic con una finta, pesca il Pocho sulla sua sinistra e l'argentino, da limite, di prima, fa partire un tiro a giro che inganna Julio Cesar e si infila nell'angolino basso alla sua sinistra.

Anche dopo il gol gli azzurri continuano a creare occasioni, ma appena si avvicina la fine della partita, iniziano i primi allarmi in difesa: Pazzini (72') anticipa Aronica e la mette di poco alto.

Tra il 78' e il 79' doppia svolta: gol annullato a Campagnaro per giusto fuorigioco e, subito dopo, leggerezza di Inler che spara un passaggio orizzontale sui piedi di Aronica che perde il contatto con la palla e, bruciato da Faraoni, deve atterrarlo per evitargli di presentarsi solo davanti a De Sanctis. Espulsione!

Mazzarri  è costretto a privarsi del Pocho per mettere Britos e riequilibrare la difesa, ma a quel punto l'Inter ritrova fiducia e nel finale gli azzurri rischiano più volte di capitolare inaspettatamente: Pazzini fa rischiare l'infarto ai tifosi azzurri (88') mettendo a lato solo davanti a De Sanctis su cross laterale di Nagatomo, Zuniga atterra Pazzini (91') non visto da Bergonzi e infine Faraoni (92') tira a lato da fuori, su palla respinta affannosamente dalla difesa azzurra.

Finalmente la partita finisce e il fantasma della beffa immeritata svanisce consegnando agli azzurri un mese di febbraio iniziato malissimo e finito in trionfo.

E domenica prossima si gioca col Parma, a ora di pranzo, per iniziare un nuovo mese quasi decisivo per la stagione azzurra, nel quale si determineranno i destini europei di quest'anno, attraverso la Champions (il 14) e del prossimo, attraverso la Coppa Italia (il 21).

***

De Sanctis: 5,5 - Nell'interminabile monologo azzurro, fa da spettatore non pagante, ma a fine primo tempo rischia di subire il gol beffardo su splendida punizione a giro di Snejder che sfiora l'incrocio dei pali alla sua sinistra e nella ripresa viene graziato due volte da Pazzini e, negli ultimi secondi, da Faraoni

Campagnaro: 6 - Nonostante la vistosa fasciatura, ereditata dal martedì di Champions, appare concentrato e attento, sia in difesa che in fase di spinta. Qualche imbarazzo in più nella ripresa dove una paio di volte Pazzini rischia di beffare De Sanctis

Cannavaro: 6 - Sempre attento, innervosisce Milito tanto da costringerlo all'ammonizione a fine primo tempo. Qualche patema in più nella ripresa dove un paio di rischi di troppo mandano quasi in fumo una vittoria meritatissima

Aronica: 5,5 - Dopo aver fermato un cliente come Drogba, i clienti di questa sera sono ben poca cosa per l'Aronica di questi tempi. Paga però un attimo di deconcentrazione con un errore che gli costa una purtroppo meritata espulsione, complicando a dismisura il finale di partita

Maggio: 6 - Spinge e surclassa Nagatomo, costretto a fermarlo con le cattive. Non trova il tempo per concludere a rete in un paio di situazioni. Lascia troppo spazio a Nagatomo a fne partita e da un cross del giapponese per poco Pazzini non beffa De Sanctis

Gargano: 6,5 - Molto disciplinato e coordinato tatticamente con Inler al quale lascia spesso la cabina di regia pur non disdegnando qualche piacevole apertura verso Maggio. Nella ripresa, oltre al consueto lavoro di copertura, tenta n paio di incursioni nell'area avversaria

Inler: 6,5 - Sempre più inserito nel tessuto tattico del centrocampo azzurro, sia in fase difensiva che nella fase di costruzione del gioco, anche se non riesce a dare quei cambi di velocità nello smistamento di palla per il quale è tanto prezioso Hamsik. Ma la qualità cresce e gli equilibri di centrocampo ne beneficiano a dismisura. Mezzo voto in meno per il passaggio ad Aronica che mette in crisi il palermitano e lo costringe al fallo da espulsione

Zuniga: 6 - Bene in difesa, ma nel primo tempo appare di nuovo lento e involuto in avanti dove non riesce mai a trovare uno spunto veloce o un'idea che renda fluido il gioco. Meglio nella ripresa quando finalmente riesce a mettere qualche buon cross in mezzo e tenere palla nei momenti in cui la squadra a bisogno di rifiatare. Graziato nel finale da Bergonzi che non vede un calcione del colombiano per anticipare Pazzini che avrebbe meritato il rigore. Che rischio!

Dzemaili: 7,5 - Un bellissimo tiro da fuori all'incrocio, sventato in  angolo da Julio Cesar con eccezionale colpo di reni, tanto dinamismo sulla tre quarti, un paio di inserimenti "alla Hamsik" senza palla in area avversaria nel primo tempo, anticipato dai difensori nerazzurri. Nella ripresa trova anche colpi di qualità, onnipresente in ogni zona del campo a difendere ed attaccare e l'azione del gol della vittoria ne è la piena dimostrazione: palla rubata a Milito sulla sua trequarti, scambio con Cavani, percussione, salta Lucio e Stankovic, assist al Pocho per il gol vincente. Bellissimo! In più tiro parato da Julio Cesar e colpo di testa di poco alto (dall'89' Dossena: SV - Entra per far rifiatare la squadra e tenere palla)

Lavezzi: 7,5 - Tanti bei cross, su due dei quali per poco non pesca Dzemaili. Si produce anche in un bel tiro da fuori respinto in angolo da Julio Cesar e tantissimo impegno per portarsi sulle spalle il gioco offensivo degli azzurri. Il trionfo nella ripresa col gol vincente, un tiro di prima a giro, in controtempo, che beffa Julio Cesar e si infila nell'angolino basso alla sua sinistra: un altro gol bellissimo (dall' 82' Britos: 6,5 - Entra in un momento di difficoltà e cerca di gestire con tranquillità e sapienza il pallone)

Cavani: 6 - Solo una volta può davvero mettere in crisi la difesa nerazzurra ma per ubriacare Nagatomo ne resta ubriacato lui stesso e l'occasione sfuma. Anche stasera sfiora il gol "di spalla" su punizione del Pocho, mettendola alta di poco. Nella ripresa manca sempre un dettaglio, un'inezia per trovare il gol, ma crea sempre il panico nella stanca difesa nerazzurra...forse un po' troppo egoista

All. Mazzarri: 6,5 - L'assenza di Hamsik è pesante ai fini della fluidità, della velocità e della qualità del gioco azzurro. Assetto tattico molto quadrato ed equilibrato, a fine primo tempo sembra mancare più qualità sulla fascia sinistra, dove stenta Zuniga e sulla tre quarti, dove a volte manca la velocità e l'imprevedibilità della giocata offensiva. L'espulsione di Aronica complica maledettamente i piani tattici per il finale di partita, costringendolo a togliere il Pocho che avrebbe potuto chiudere il match con qualche ripartenza delle sue

Arbitro Bergonzi: 5 - A volte dà la sensazione di non voler apparire troppo "amico" del Napoli nei suoi fischi, tanto che grazia per ben due volte Samuel (su Dzemaili e su Lavezzi) evitando due occasioni da gol quasi sicure. Alla fine è di nuovo "amico" del Napoli non vedendo un fallo di Zuniga su Pazzini a fine partita. Giusta la valutazione del fuorigioco sul gol annullato a Campagnaro.

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