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mercoledì 16 giugno 2010

Diario mondiale - Prima puntata

Non credo a nulla di quello che ho visto finora! E' un mondiale troppo brutto per essere vero! Tatticismo esasperato, paura di perdere, forma fisica rivedibile e un pallone assolutamente ingiocabile mi stanno facendo assistere al peggior mondiale di sempre, senza alcun dubbio!

Seguo i mondiali da quando avevo i calzoni corti, da Argentina '78. Non tutti i mondiali sono stati bellissimi, ma questo, finora, è veramente, di gran lunga, il più brutto di tutti.

Complimenti innanzitutto a chi ha pensato un pallone così! Credeva di fare più spettacolo mettendo in difficoltà i portieri e procurando più gol? Un genio!

Il pallone innanzitutto è talmente leggero che i cambi di campo, dal centro verso le fasce, oppure dalla propria tre quarti in avanti, sono sistematicamente fuori misura. Clamoroso è il comportamento del pallone quando, lanciato in avanti dalla propria tre quarti, rimbalza sul terreno di gioco e da quel momento nemmeno Usain Bolt, la leggenda dei 100 metri, sarebbe in grado di recuperarlo.

Si dice che i portieri non riescono a pararlo? Piuttosto diciamo che, rasoterra o in aria, ben pochi riescono a domarne le traiettorie sistematicamente più lunghe del previsto.

Aggiungiamo poi il clima (vento forte e terreni a volte bagnati per l'umidità o la pioggia, fattori che notoriamnete allungano ulteriormente le traiettorie) e, in alcune località, l'altura (con l'aria rarefatta il pallone, già leggero, incontra ancor meno resistenza) e avremo una delle principali ragioni per cui le partite che stiamo vedendo (per chi come me ha il tempo e il coraggio di vedersele tutte!) siano così povere di ritmo e di gioco.

Costruire gioco e occasioni da gol, con questo pallone e con questo clima, è ai limiti delle possibilità umane! Peccato, perchè intorno al mondiale c'è un'atmosfera meravigliosa e a tratti commovente, in cui l'Africa sta cercando davvero di offrire il meglio di al mondo e ci sta riuscendo! Ora capisco chi si innamora dell'Africa e non vuole più abbandonarla per il resto della propria vita!

Tornando al fattore tecnico, spero che l'esigenza di vincere e una maggiore abitudine al clima e al pallone facciano crescere il tasso tecnico e spettacolare del torneo. Sarebbe un peccato che una ospitalità così straordinaria venga "ricambiata" da uno spettacolo tecnico così avvilente!

Chiudo questa prima puntata indicando alcuni protagonisti che eroicamente si sono fatti notare nel marasma generale: mi vengono in mente Elia, giovane ala sinistra olandese entrata dalla panchina, che ha letteralmente spaccato l'arcigna difesa danese, il sudafricano TSHABALALA (che oggi molti hanno scoperto per il bellissimo gol fatto al Messico e che io avevo già notato lo scorso anno in Confederation Cup), il sudafricano Modise, terzino destro di contenimento e spinta, anche lui confermatosi dopo la bellissima Confederation Cup dello scorso anno, i due coreani del sud, CHA Du Ri e la colonna del Manchester United, PARK Ji Sung, il portiere nigeriano ENYEAMA che ha evitato la goleada dell'Argentina, i tedeschi Osil, Lahm e Muller, il centravanti giapponese Honda, il difensore numero 3 della Corea del Nord, RI Jun Il (che ha guidato la difesa nordcoreana contro gli assalti di un modesto Brasile), il terzino sinistro portoghese, FABIO COENTRAO. Metto anche qualcuno dei nostri: Montolivo (che non mi ha mai convinto tutte le volte, tante, che l'ho visto giocare nel club e nella nazionale, ma che ieri sera ha disputato a mio avviso una prestazione eccezionale), Criscito (splendido per applicazione difensiva e nel rilanciare l'azione) e Pepe (sparito dopo il gol paraguagio, ma che nel secondo tempo ha messo in campo una grinta e un tono atletico mostruoso).

Dunque anche nel marasma generale qualcosa di buono si è visto...ma ripeto: non credo a nulla di quello che ho visto finora! Il mondiale è lungo e logorante, siamo appena all'inizio e molti protagonisti devono ancora capire dove si trovano e cosa stanno facendo.

Spero solo che migliori il rapporto dei protagonisti col pallone e che diminuiscano le prudenze tattiche: solo così possiamo sperare di vedere finalmente partite da non dimenticare...quelle che fanno di una partita "mondiale" un evento da ricordare per decenni, come i gol di Pelè nel '58 in Svezia, quelli di Rossi a Spagna '82 o quello di Diego contro l'Inghilterra nell'86... Insomma quei momenti che ti restano nella memoria e nel cuore finchè campi...e oltre!

Sudafrica, Ke Nako!!!

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