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mercoledì 2 giugno 2010

Le pagelle dell'anno - 4. La società

Donadoni 4

Ininfluente nelle ultime disastrose giornate dello scorso torneo, non ha saputo gestire la "guerra" in atto tra Marino e De Laurentiis e non ha capito di essere l'uomo sbagliato al posto sbagliato. Al suo posto mi sarei dimesso all'inizio di agosto, quando De Laurentis rispose in malo modo alla sua richiesta di un laterale sinistro ("Se lo compri con i suoi soldi!"), risposta che gli avrebbe dovuto far capire che c'era aria di tempesta. Impalpabile nelle prime giornate del nuovo torneo, stucchevole nelle sue dichiarazioni che, nel tentativo di essere massimamente diplomatiche, si sono rivelate penosamente al di fuori di ogni logica. Non ha aiutato nessun giocatore della rosa a migliorare tecnicamente e tatticamente. Insomma, non l'unico responsabile, ma un fallimento su tutta la linea!

Marino 5

Nelle pagelle alla fine del girone di andata gli ho dato voti differenziati per ognuna delle tante/troppe "situazioni" da lui gestite. Ritengo giusto a fine anno dare comunque un voto singolo che e' insufficiente per le critiche gia' rivoltegli alla fine della scorsa stagione e per le quali non si e' visto alcun tipo di "ravvedimento". Certamente la stagione ha dimostrato che alcune sue scelte (vedi Pazienza) nelle mani di un Allenatore (con la A maiuscola di Addestratore) come Mazzarri hanno finalmente dato giustizia alle scelte dell'ex DG. Quest'anno molti dei giocatori da lui scelti hanno finalmente mostrato il loro valore. Ma l'insufficienza vale in parte per le stesse ragioni di Donadoni (non essersi dimesso al momento opportuno, ossia quando il Presidente scelse, a torto, Donadoni) e in parte per come ha continuato a accentrare tutta la gestione societaria su di se' fino all'ultimo. De Laurentis, quando il DG e' andato via, ha parlato di "riaprire la casa e far entrare aria nuova": un'immagine che trovo di eccezionale resa per descrivere la cupezza che la gestione Marino aveva portato in tutto l'ambiente, dove tutti avevano il terrore finanche di parlare di certe cose che non andavano. E' un peccato perche', come ho scritto, a Marino va riconosciuto, nei suoi errori e nelle sue scelte vincenti, di averci messo tutto il cuore, ma non sempre in un ambito lavorativo basta il cuore, ci vogliono anche le giuste capacita' di delega e controllo che all'ex DG mancavano totalmente. Basti pensare a quali passi avanti si sono fatti nei rapporti con la stampa da quando e' cambiata la gestione societaria.

Mazzarri 9

Voto altissimo perche' ha tirato fuori la squadra da un pantano che poteva condurre al fallimento totale della stagione, come e' successo ad esempio per Lazio e Udinese. Ha rigenerato la squadra moralmente, tatticamente e tecnicamente, ha messo tutti sullo stesso piano e tutti i ragazzi hanno piu' volte e con grande sincerita' (per quanto si possa essere sinceri nel mondo del calcio) che si sono sentiti tutti considerati dal Mister. Certamente anche lui ha commesso alcuni errori, talvolta nelle sostituzioni, talvolta nell'accantonare inspiegabilmente per lunghi periodi (infortuni a parte, ovviamente) giocatori di grande disponibilita' e pregio come Denis o Bogliacino. Ci ha messo tanto a capire che Lavezzi e Quagliarella necessitavano di un punto di riferimento davanti, non ha a mio avviso gestito al meglio il passaggio di mercato a gennaio, dove giravano comunque prime punte di buon livello che, anche per 6 mesi, avrebbero potuto dare un contributo maggiore alla causa azzurra. Non ha gestito al meglio tatticamente l'evoluzione di Hamsik, spesso troppo fuori dal gioco. Si e' mantenuto troppo arroccato alla difesa a 3, anche in momenti, specie in casa, dove la pressione azzurra e la mancanza di punte avversarie, creavano inutili superiorita' numeriche nel reparto difensivo azzurro (il classico 3 contro 1), regalando un uomo a centrocampo. Si tratta di critiche che, al momento, non inficiano il giudizio eccezionale sul ttecnico toscano, ma che rappresentano spunti di riflessione molto importanti per il prossimo anno dove tutti questi aspetti dovranno essere gestiti con molta piu' attenzione a fronte di una stagione che si prospetta molto piu' complicata e difficile di questa.

Bigon 7


Professionista di eccezionale misura, educazione e competenza, mi ha conquistato per i suoi modi da gran signore. Ha gestito a mio avviso bene appena arrivato a Napoli un mercato di gennaio molto complicato, in cui, dopo anni di "regali" e' riuscito a guadagnare qualcosa, in un momento di profonda crisi economica, sui prestiti...cosa mai vista da queste parti. Ha inoltre portato a termine con decisione e sveltezza l'unica operazione di mercato concordata con presidente e area tecnica (Dossena) ad un prezzo piu' che valido (lasciando perdere che poi il giocatore abbia avuto i suoi problemi, ma qui Mazzarri con la preparazione estiva valorizzera' senz'altro l'investimento fatto a gennaio). Adesso si trova davanti un'estate di fuoco con una rosa enorme da sfoltire e giocatori di ottimo livello da aquistare, pur dovendo rispettare vincoli di ingaggio e contrattuali non da poco. E qui vedremo "il ragazzo" come se la cavera'... Io ho fiducia in lui, molta...

Stampa e comunicazione 6,5

Molto è cambiato rispetto ai tempi di Marino! Sono finiti gli "infiniti" silenzi stampa. A fine partita regolarmente si presentano a rotazione tutti i calciatori del gruppo, con un occhio di riguardo per i protagonisti di giornata. La radio ufficiale del club ospita in esclusiva quasi tutti i giorni le dichiarazioni del tecnico, di un calciatore o di esponenti della società. Sempre più numerosi gli eventi organizzati di concerto col marketing dove, sfruttando i diritti d'immagine dei calciatori della rosa, si creano occasioni di contatto con i tifosi. Certo, non siamo ancora ai livelli delle più grandi società italiane e mondiali, molti meccanismi devono essere migliorati, ma quest'anno (anche se era difficile fare peggio!) il Napoli è stato molto più presente. Memorabile la serata speciale su Sky dedicata a Lavezzi, dove il Pocho ha mostrato la sua eccezionale timidezza, ma anche una grande simpatia. Insomma, un anno di grande crescita, un anno di svolta, anche qui...

Marketing 7,5

Negli anni scorsi, forse per impazienza, forse dimenticando il contesto economico e sociale in cui ci troviamo, tradizionalmente e storicamente "ostile" a qualunque opportunità e iniziativa di marketing, criticavo la società per il "basso profilo" degli abbinamenti commerciali. Anche qui, però, come nel caso di Pazienza, devo fare autocritica: il settore è uno di quelli che, nell'ultimo anno,, ha compiuto passi avanti da gigante, sia per la qualità crescente dei partner commerciali (che, senza fare nomi, cominciano ad essere di levatura internazionale, non trascurando però l'industria manufatturiera locale), sia per la qualità e la varietà dei prodotti marchiati Calcio Napoli, sia per il consenso crescente che, nella patria del "falso", trovano articoli come maglie, tute e T-Shirt ufficiali. Anch'io, lo ammetto, che non mi faccio "incantare" troppo da queste cose, ho gradito molto, ad esempio, scrivere in questo blog con l'aiuto di un simpatico mini-mouse marchiato SSC Napoli, piuttosto che acquistare il calendario 2010 e, per la prima volta nella mia vita, pur essendo un tifoso appassionatissimo dei miei colori, provare l'emozione di tenere tra le mani, come un bambino, alla mia "veneranda" età, una maglietta ufficiale azzurra, proprio quando ad inizio anno, il nuovo stile (e il nuovo partner tecnico) mi lasciava perplesso. Proprio qualche giorno prima di scrivere queste righe ho rivisto su ESPN un Napoli-Juventus risalente a quella orribile stagione 97-98 che culminò in una vergognosa e dolorisissima retrocessione in B (la prima volta nella mia vita dopo venti anni di serie A e grandi successi): vedere quell'azzurro troppo intenso, quasi blu, e quelle "bretelle" bianche...insomma una divisa di gioco raccapricciante! Quest'anno invece la Macron ha disegnato una bella divisa, con un azzurro rispettoso della tradizione e le altre divise anche molto belle. Insomma, buone notizie da un settore che, assieme al botteghino e alle TV, deve diventare la terza fondamentale voce di ricavi per l'azienda Napoli...e con così tanti tifosi in giro per il mondo, ritengo che il mercato, nonostante la crisi mondiale, sia ancora tutto da conquistare. Intanto il Presidente ha entusiasmo, idee e progetti e ciò è fondamentale! Vedremo il prossimo anno...

De Laurentis 9

Dulcis in fundo...il Presidente! Con l'uscita di Marino è diventato il vero Direttore Generale della società, anche se tornano le voci che vogliono Fassone, l'ex Direttore Commerciale della Juventus, ora svincolato, come prossimo DG azzurro (dedicammo all'argomento un post lo scorso novembre). Il Presidente non prende il massimo di voti per un paio di "dettagli", ossia l'aver scelto Donadoni, di fatto esautorando Marino in una scelta fondamentale come quella del dopo-Reja, e l'aver aspettato molto per dare un taglio alla crisi societaria e tecnica, cambiando totalmente direzione in pochi giorni. Ha sbagliato, peccando di inesperienza, ma ha saputo rimediare con grande coraggio agli errori fatti e alla fine ha "salvato" l'annata azzurra con una qualificazione europea in linea con i programmi di crescita tecnica e societaria. E allora, anche se talvolta lasciano perplesse certe sue azioni e dichiarazioni, anche se talvolta si "avvita" nei suoi discorsi, lasciando disorientati tifosi e critica, il Presidente va elogiato e premiato per un'annata estremamente difficile....e un'altra, ancora più difficile, gli si prospetta. La società sta crescendo e più si cresce più è difficile migliorarsi, in un contesto sociale ed economico già di per difficile e reso ancora più problematico dalla tremenda crisi di questi ultimi anni...ma chissà che una realtà "sana" come appare quella del Napoli non possa trovare insospettabili opportunità da questo momento storico...Il Presidente sembra molto sveglio e attento...uno che il mondo lo osserva e lo soppesa con un occhio al cuore e uno ...al business... Forza Aurelio!!

...e forza Napoli!!!

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