Cerca nel mio blog

mercoledì 2 giugno 2010

Le pagelle dell'anno - 2. Il centrocampo

Amodio S.V.
(presenze 0, minuti giocati 0, gol fatti 0)

Non lascia traccia in campionato, a gennaio viene ceduto in prestito, senza rimpianti, al Piacenza.

Bogliacino 6,5
(presenze 18, minuti giocati 472, gol fatti 1)

Certamente impegnato meno di quanto avrebbe meritato, a volte letteralmente dimenticato in panchina, specie nel girone di ritorno, dove soltanto nelle ultime giornate torna a sfoderare la sua indubbia classe offrendo un meraviglioso assist a Quagliarella per il 2 a 0 all'Atalanta. Certamente maggiori le soddisfazioni nel girone d'andata, dove, sempre sottoutilizzato, si mostra comunque più decisivo. Merita comunque un voto alto per la eccezionale serietà e professionalità dimostrata quest'anno, nonchè negli anni precedenti.

Cigarini 5,5
(presenze 28, minuti giocati 1250, gol fatti 2)

Da anni si invocava un regista in mezzo al campo, per cui l'arrivo di Luca è stato accompagnato da una grande pressione nei suoi confronti, anche per il prezzo pagato per portarlo qui. L'arrivo di Mazzarri gli mette ulteriore pressione, perchè il nuovo tecnico vuole due uomini di corsa e sostanza in mezzo al campo (Pazienza e Gargano) e ritiene Cigarini non adatto al suo modulo, pur apprezzandone le doti tecniche. Luca cerca di fare il massimo per migliorare le sue doti dinamiche e di incontrista e mettersi in competizione con i compagni per un posto da titolare in mezzo al campo, ma non conquista mai davvero Mazzarri fino in fondo. Personalmente ho sempre avuto, e ho tutt'ora, nonostante il voto negativo, una grande stima in questo ragazzo e ritengo che il Napoli, anche mandandolo eventualmente a giocare da qualche altra parte il prossimo anno, non dovrebbe privarsene definitivamente, perchè il ragazzo ha numeri a mio avviso importanti, come testimonia il gol eccezionale (ma non casuale nella sua ancor breve carriera) contro il Milan. Onestamente però a mio avviso non merita la sufficienza, perchè non incide davvero sui destini del Napoli di quest'anno.

Datolo 6,5
(presenze 13, minuti giocati 583 gol fatti 1)

Gioca solo l'andata, poi sceglie di emigrare in Grecia per aver più spazio e per sperare di strappare una convocazione per il mondiale. Il consiglio di Maradona, però, non porta bene all'argentino che Diego ignora alla fine nelle sue convocazioni finali. Nello scorcio di campionato in maglia azzurra, finalmente mostra appieno alcune delle doti per le quali era stato trionfalmente portato in azzurro. A Torino, nella storica vittoria con la Juve, entra nel secondo tempo e con tecnica sopraffina, impeto e acume tattico trascina i compagni ad una clamorosa e storica vittoria, segnando anche un gol con opportunismo e caparbietà. Non si ripete sempre a quei livelli stratosferici, ma quando viene chiamato in causa, offre spesso qualità e classe alla manovra azzurra, mostrando un piede molto ben educato e un cross pulito. Peccato non abbia un po' più di doti dinamiche che ne farebbero un giocatore di livello assoluto, ma meriterebbe, a mio avviso, di rimanere nella rosa azzurra. Lui vorrebbe tornare e restare, forse ha capito che, anche con un po' meno spazio, potrebbe essere utile e apprezzato in azzurro.

Gargano 7
(presenze 37, minuti giocati 3217, gol fatti 0)

Coi suoi limiti è pur sempre una delle due "colonne" dell'edificio tattico azzurro, assieme a Pazienza. Utilizzato fino ad essere letteralmente "spremuto", tanto che nelle ultime 7-8 giornate ho invocato Mazzarri di dargli un po' più di riposo. Se mi avesse dato ascolto, il voto del Mota sarebbe stato più alto, ma merita comunque ogni elogio per la dedizione e lo spirito di sacrificio con cui ha sempre lottato, per la causa azzurra. Molti lo criticano perchè spreca troppi passaggi, ma le statistiche ufficiali dimostrano che pochi hanno il suo rendimento e la sua "presenza" in mezzo al campo. Certo tecnicamente e fisicamente nel mondo ce ne sono di più forti di lui, ma Walter merita il rispetto di tutti e non molti osservano che, quando è più lucido e tranquillo, riesce anche a sfoderare lanci in profondità e aperture di gioco di notevole livello. Peccato gli manchi qualche gol...

Hamsik 8
(presenze 37, minuti giocati 3455, gol fatti 12)

Difficile dare un voto a Marek. In molte partite letteralmente non lascia traccia, in altre segna gol decisivi dopo essere stato quasi spettatore non pagante, in altre ancora mostra il suo talento non solo negli inserimenti, ma nella qualità che offre al gioco...Intanto è uno dei più presenti, che vorrà dire? Nella sua nazionale gioca nel cuore del centrocampo, con Donadoni occupa più o meno la stessa posizione che usava ai tempi di Reja (terzo a sinistra di centrocampo nel 3-5-2) e in quella posizione viene esaltato nelle sue qualità di incursore segnando gol a raffica. Con Mazzarri viene portato più avanti, appena dietro la prima punta (Quagliarella o Denis): la posizione in teoria dovrebbe agevolarne le doti realizzative, ma sembra che la nuova posizione addirittura lo danneggi e ne vanifichi le doti. Pur con le incertezze dovute ala sua età e, direi, alla sua unicità, ogni tanto offre sprazzi di classe purissima (vedi gol all'Olimpico con la Lazio). Con Datolo è il protagonista assoluto della storica vittoria a Torino con la Juve. Da segnalare l'esperimento dell'ultima casalinga con l'Atalanta che sembra un vero salto nel futuro: tre punte pure davanti e lui a spartirsi il centrocampo col "cognato" Gargano, offrendo una prestazione di cui a mio avviso molti non hanno capito il valore tecnico e tattico: gioco di prima con enorme naturalezza appena poteva e rallentare i ritmi e i tempi di gioco quando le linee di passaggio erano tutte chiuse...un vero talento anche in quella occasione. Come puoi non mettere un voto alto a un giocatore che ti mostra tanta classe pura? Dannazione, se avesse più continuità!!!

Insigne
(presenze 1, minuti giocati 1 gol fatti 0)

Trequartista di belle speranza, marca il suo debutto in serie A nella vittoriosa trasferta di Livorno. Sempre nell'orbita della prima squadra quest'anno, assieme a Maiello è il segnale incoraggiante di una "Primavera" che avanza...

Maggio 7,5
(presenze 34, minuti giocati 2999, gol fatti 5)

Il gol forse più bello dell'anno, quasi tremila minuti giocati, titolare irrinunciabile sia per Donadoni che per il suo mèntore Mazzarri che lo ritrova con gioia alle sue dipendenze dopo averlo lanciato nel grande calcio. Migliorato molto in fase difensiva, offre il suo solito contributo di dinamismo e gol, rientrando prima del previsto a tempo di record da un infortunio gravissimo che ne aveva interrotto anzitempo la stagione nello scorso campionato. Torna deciso a riprendersi il Napoli e il mondiale e centra entrambi gli obiettivi (e chissà che non ce lo ritroviamo titolare in Sudafrica!). Disputa un torneo eccezionale, oscurando un a mio avviso importante giocatore come Zuniga, acquistato per creare, a mio avviso giustamente, concorrenza in un ruolo importante nel modulo azzurro e soprattutto perchè non ci si aspettava che Cristian tornasse così presto in campo. Anche lui, come Gargano, dopo aver tirato la carretta a ritmi mostruosi per gran parte del torneo, cala leggermente nel finale, ma merita un voto altissimo, anche per la sua ossessiva umiltà e dedizione al lavoro.

Maiello S.V.
(presenze 1, minuti giocati 9, gol fatti 0)

Vedi Insigne. A lui l'esordio tocca negli ultimi minuti dell'ultima di campionato a Marassi contro la Samp. Anche lui costantemente nell'orbita della prima squadra.

Pazienza 7,5
(presenze 33, minuti giocati 2516, gol fatti 2)

Il brutto anatroccolo si è trasformato in uno splendido cigno, il da me tanto odiato "dopolavorista" è diventato uno dei protagonisti assoluti del Napoli vincente e bello di quest'anno, dimostrando perchè Marino aveva voluto portarlo a Napoli lo scorso anno. Tanto di cappello, Michele e complimenti! Una stagione eccezionale, persino da "goleador", tu che hai sempre fatto fatica a vedere la porta e che quest'anno non solo hai segnato due gol, ma ne hai anche sfiorati altrettanti, approfittando di schemi "furbi" e ben congegnato dal tecnico sui calci piazzati e di un tuo tempismo nello stacco che non avevamo mai visto prima. Bravo Michele! Riconoscerti i tuoi eccezionali meriti, per me, è solo motivo di gioia, da tifoso quale sono e considerando che, per certi aspetti, amo più i giocatori umili e silenziosi che i grandi fuoriclasse. Ti meriti voti altissimi, una stima immensa per quello che hai saputo fare e per come te lo sei guadagnato con silenzio e umiltà, insomma...una vera "standing ovation", per l'altro "pilastro" dell'edificio tattico azzurro di quest'anno!
(Fine seconda parte - Continua)

Nessun commento:

Posta un commento