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sabato 21 maggio 2011

Mazzarri sulla via di Damasco...e Marek sulla via per Milano?

Beh, ammetto di essermi sbagliato e di aver pronosticato la svolta avvenuta questa mattina troppo presto, con una settimana di anticipo...ma la svolta, sembra, è avvenuta.

Chissà...sarà stato il colloquio "festaiolo" di mercoledì sera con la dolce metà del Presidente, la notizia del rinnovo di Cavani, l'allontanarsi delle "sirene" juventine e romaniste, la liberazione dallo stress per il traguardo Champions raggiunto o infine la conferma di certe garanzie di rafforzamento della squadra, fatto sta che questa mattina, nella tradizionale conferenza stampa prepartita l'allenatore azzurro, che sembrava ormai in rotta con la società, ha cominciato a spedire messaggi di pace nemmeno tanto velati: "Io sono l'allenatore del Napoli...Farò quello che devo fare...allenare al meglio la squadra che mi metterà a disposizione la società!"

E ancora: "Io sono pronto a programmare il futuro...Io sono a disposizione per allenare al meglio la squadra il prossimo anno".



E' stata allora un'allucinazione collettiva? Ci siamo sbagliati tutti? Fra qualche giorno ci sentiremo probabilmente dire che la permanenza del tecnico a Napoli non è mai stata in discussione (concetto peraltro effettivamente espresso più volte dal Presidente, anche negli ultimi giorni), ma qualcosa è successo, visto che da un lato il tecnico, non più tardi di qualche settimana fa, dichiarò "Potrei anche non esser più l'allenatore del Napoli" e dall'altro il Presidente si è mosso per preparare eventuali soluzioni alternative al tecnico di San Vincenzo (Gasperini, Reja, Ranieri).

L'unico auspicio che esprimo è che il riavvicinamento di De Laurentiis e Mazzarri sia convinto e sincero e che non lasci strascichi di rancori, dubbi e cose non dette da una parte e dall'altra: se questa stagione si prospettava (e lo è stata) difficilissima, la prossima si prospetta "epocale" nella sua complessità e durezza e richiederà la massima maturità e calma da parte dei suoi protagonisti in quei momenti difficili che sicuramente si porranno sul cammino azzurro.

L'edificio deve essere solido e tutte le crepe, piccole o grandi, che si sono aperte quest'anno devono essere individuate dai protagonisti e riparate al meglio, consolidando un edificio che, seppur ancora fragile nelle sue fondamenta, vista la giovane età della società, potrebbe essere destinato a durare nel tempo.

E mentre il tecnico pare "convertito" sulla via di Damasco che lo porterà di nuovo nelle braccia del Presidente, ecco che un altro fronte si apre, il giorno stesso della notizia dell'accordo raggiunto per il rinnovo del contratto di Cavani: il Milan sembra aver avviato una corte spietata per Marek Hamsik.

In verità si diceva lo stesso anche del Pocho, in questi giorni diventato oggetto a sua volta di voci che lo vorrebbero ambito dal Manchester City (in concorrenza con Sanchez).

Ma la vera notizia, secondo me, se fosse confermata, sarebbe l'avvicinamento di Hamsik alla "scuderia" di Mino Raiola, procuratore di grande successo da me personalmente poco amato, la cui politica relativa ai giocatori di maggior spicco da lui gestiti (vedi Ibrahimovic e Balotelli) è quella di movimentare ogni estate il mercato dei propri giocatori alternando sistematicamente un anno in cui il giocatore deve cambiare aria e un anno in cui lo stesso giocatore può rimanere ma deve farsi ritoccare, ovviamente in meglio, il contratto.

Insomma: una croce per i presidenti con cui il celeberrimo Mino ha a che fare per i giocatori che lui gestisce.

Oggi Marek dichiara che non vede l'ora di iniziare la prossima stagione con gli azzurri e di sentire finalmente la musichetta della Champions, ma nello stesso ha ribadito ciò che dice da tempo, ossia il suo desiderio, nei prossimi anni, di giocare in una squadra che lotti stabilmente per lo scudetto e per la Champions, un po' sulla linea di quanto dichiarò ai tempi di Liverpool-Napoli quando disse che un'esperienza nel campionato inglese lo avrebbe affascinato moltissimo.

Se veramente si combinasse il matrimonio Hamsik-Raiola, gli scenari futuri della carriera di Hamsik sarebbe chiari e "movimentati":

  • quest'anno permanenza a Napoli con rinnovo del contratto e ritocco dell'ingaggio e l'anno prossimo, se ancora a Napoli, rotta decisa sul Milan con ingaggio "faraonico" o su altra big europea, magari inglese
  • oppure clamoroso approdo al Milan sin da questa estate e l'estate prossima mal di pancia ad arte per un aumento dell'ingaggio
Strategia ben nota che ha fatto ricco sia Raiola, sia i giocatori da lui gestiti, ma che non ha portato dosi di grande "simpatia" da parte dei tifosi il cui identificarsi con i loro campioni è quanto di più lontano dalle continue strategie "affaristiche" del procuratore di Balotelli e Ibra.

Chiudo segnalando altre piccole gustose notizie che rappresentano il segnale di quanto questa società sta crescendo e vuole continuare a crescere:
  1. dopo la Guardia di Finanza ora si muove anche la Procura della Repubblica sulla questione degli ingressi facili al San Paolo: una storia che sembra sia fatta di biglietti falsi, biglietti veri ma di partite vecchie (come quelli invenduti di Napoli-Inter di Coppa Italia "riciclati" per il Napoli-Inter di domenica scorsa) e di steward compiacenti che, nei minuti immediatamente precedenti all'inizio delle partite, con una strategia degna di miglior causa, danno il via a scavalcamenti in massa dei tornelli che riempiono lo stadio e le tasche degli steward stessi ma non quelle della società: si attendono sviluppi nelle prossime settimane
  2. Crispino ('94), Piscopo ('93), Izzo (92) Di Donna ('93), Esperimento ('93), Gatto ('92), Colella ('92), Eligibile ('92), Guerra ('93), De Vena ('92), Simeri ('93). A disp: Esposito R. ('94), Diana ('94), Romano ('93), D'Andrea. ('93), Laezza ('93) Esposito, Schettino C. ('93) - Allenatore:Mollo: questi i protagonisti della Berretti del Napoli che oggi ha battuto il Milan per 2 a 0 (a Milano!) e ha comquistato il diritto a disputare la finale: un risultato che incoraggia la società a continuare il suo percorso di potenziamento del settore giovanile che rappresenta uno degli aspetti più qualificanti di quel progetto che il Presidente desidera realizzare per far ripercorrere al Napoli le orme del Barcellona. In bocca al lupo agli azzurrini, ricordando loro che qualsiasi vittoria possano raggiungere è solo un punto di partenza e non di arrivo e che l'importante non è vincere oggi, ma crescere nelle gambe e soprattutto nella testa come i più celebrati dei loro predecessori hanno fatto fino a raggiungere, come i fratelli Cannavaro, le vette più alte del calcio italiano e mondiale.
Dimenticavo! Domani sera c'è Juve-Napoli! Che soddisfazione dedicarci solo due righe e affrontare i bianconeri con le "seconde linee": l'ennesimo segno di una stagione davvero strepitosa e indimenticabile!




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