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lunedì 17 agosto 2009

Coppa Italia: Napoli - Salernitana 3-0


Troppo deboli i granata per poter costituire un test attendibile sulla qualità degli azzurri, ma a sei giorni dall'inizio del campionato ci sono elementi di riflessione comunque interessanti da approfondire.

Il secondo gol, ad esempio, a prescindere dalle manchevolezze di una comunque discretamente attenta retroguardia avversaria, rappresenta un saggio di come il Napoli dovrebbe attaccare nelle partite casalinghe con gli spazi chiusi: fraseggi di prima, scambi stretti, triangolazioni fulminee per aprire spazi e voragini in cui gli opportunisti come Hamsik, Lavezzi, Maggio e Quagliarella possano infilarsi e far male alle difese avversarie.

Interessante (e ben spiegato da Donadoni a fine partita) anche il modo con cui si sta cercando di sfruttare al meglio le caratteristiche di Datolo in un ruolo certamente non suo come il quinto esterno a sinistra nel 3-5-2.

Donadoni ha chiarito quali devono gli automatismi difensivi a copertura dell'argentino ex-Boca: per non "stroncarlo" in recuperi difensivi troppo profondi, in pratica il centrale di sinistra (questa sera Aronica) lo va a coprire quasi fosse un terzino destro di una difesa a quattro, mettendosi quasi alle sue spalle e facendo, come ha detto il tecnico, "scivolare" la difesa verso sinistra.

Ovviamente questo meccanismo richiede, quando avanza l'argentino, che l'esterno di destra (stasera prima Maggio e poi un altrettanto eccellente Campagnaro) rimanga quasi sulla linea dei centrali, mentre gli altri due centrali si spostano anch'essi leggermente verso sinistra assecondando il movimento del centrale di sinistra.

Bisognerà valutare la precisione e l'efficacia di questi delicati movimenti difensivi contro avversari più impegnativi, ma sono d'accordo col tecnico nel cercare di valorizzare la qualità di Datolo che (confermo quello che ho scritto dalla partita col West Ham in poi) non solo sembra un giocatore rinato rispetto allo scorso anno, ma con la sua presenza, innalza il tasso tecnico della manovra offensiva azzurra e, lo ribadisco, pur essendo sulla carta un doppione di Hamsik, in realtà spesso dialoga in modo pregevole col ceco, tenendolo più nel vivo della manovra e dando alla manovra di attacco più opzioni utili.

Segnalo un dettaglio su cui Donadoni deve lavorare: ad inizio partita, quando Datolo ha cercato il fondo per il cross ed è stato raddoppiato, nessun compagno si è avvicinato per aiutarlo a scaricare la palla...mi sembra che questa squadra, in alcuni suoi elementi, abbia ancora un po' la tendenza a non aiutarsi reciprocamente nei momenti di difficoltà...voglio vedere compagni che si aiutano...sempre...in quel momento sarò veramente tranquillo che la squadra potrà ottenere grandi risultati...ci sono ancora alcuni giocatori (vero Blasi?) che giocano ancora un po' troppo pensando a e non ai compagni. Per fortuna ci sono anche esempi da leader veri come Quagliarella che oggi ha persino sacrificato il suo umanissimo desiderio di bagnare l'esordio ufficiale al San Paolo con un gol lasciando a Datolo l'occasione (miseramente fallita) di trasformare un rigore che lo stesso argentino si era mirabilmente procurato con splendido tunnel.

Ho visto un De Sanctis che ancora in qualche occasione tende a stare un po' troppo sulla linea di porta sulle palle alte (e in quei casi, primo tempo, angolo per la Salernitana e salvataggio di Maggio, sono arrivati grandi pericoli per la porta azzurra), ma qualche uscita in più si è vista, oltre che un bel calcio di rinvio a pescare Lavezzi in contropiede...e questo potrebbe essere un tema tattico interessante. Punto molto su questi dettagli perchè il Napoli ha meno saltatori dello scorso anno e meno centimetri e quindi un portiere che tende a uscire e occupare l'area piccola può fare la differenza in positivo. Speriamo che il Napoli non soffra troppo sulle palle alte, specie sui calci piazzati.

Ho visto un grandissimo Campagnaro, strepitoso, autorevole, spesso uscire dalla difesa da centrale palla al piede e testa alta, senza sprecare il pallone e creando superiorità numerica a centrocampo. Cannavaro discreto, Aronica un po' appannato, Gargano grintoso ma ordinato e, in alcune fasi, persino ottimo distributore del gioco con cambi di campo precisi, Bogliacino il solito commovente esempio di connubio tra qualità e quantità sostituendo degnissimamente il febbricitante Cigarini, Maggio in grande spolvero e i due attaccanti sempre più nel vivo della manovra con un Quagliarella che, anche se non segna, fa sentire il peso della sua strepitosa classe e umiltà...altro che Zalayeta! Quest'anno lì davanti è tutta un'altra musica!!!

Bravo Hoffer che dimostra di essere un attaccante di razza, uno di quelli che ha il gol nel sangue...credo che quest'anno sarà una vera rivelazione del torneo e rischia di soffiare il posto a Denis nelle gerarchie in attacco.

Insomma un bell'allenamento di metà agosto contro una squadra purtroppo priva dei suoi migliori elementi (Merino e Di Napoli) e che ha giocato con grande dignità la sua partita, specie nel primo tempo, demoralizzandosi poi nella ripresa.

Prossimo appuntamento di coppa, tra novembre e dicembre col Cittadella, ancora al San Paolo e, televisivamente parlando, ancora su Conto TV.

E fra sei giorni comincia il campionato! Forza Napoli!!!

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