Cerca nel mio blog

martedì 4 agosto 2009

Luci, ombre...e incognite!

A differenza degli ultimi mesi della scorsa stagione,ho preferito parlare poco e ascoltare e osservare il più possibile.

Questo periodo dell'anno è cruciale per la stagione che sta per iniziare, ma chi come me osserva dall'esterno non ha elementi talmente numerosi da giustificare quell'intensità di pensieri e riflessioni che hanno contraddistinto la seconda parte della scorsa stagione.

Chi parla ora, seguendo le frenetiche danze del mercato, rischia di scrivere sulla sabbia così che basta la prima mareggiata per spazzare via quello che sembrava scritto sul marmo.

Ritengo però ormai tempo di fare un primo bilancio del mercato e del periodo di preparazione del Napoli, cercando di individuare (o indovinare, meglio!) gli elementi che ad oggi appaiono positivi, quelli che destano perplessità e quelli sui quali davvero solo gli incoscienti possono pensare di pronunciarsi adesso, con una squadra che ancora non ha affrontato alcun serio impegno di campo e che quindi è tutta da scoprire.

LE LUCI
  • Il mercato in entrata, indubbiamente: sia per l'impegno economico e personale profuso da De Laurentis (che lo stesso Marino più di un mese ha candidamente ammesso che non si sarebbe mai aspettato in queste dimensioni), sia per la scelta coraggiosa di molti acquisti. Ciò che ho criticato severamente lo scorso anno quel mercato " carne pesce" in cui, tirando le somme, si spese molto per non avere giocatori di prospettiva (coerenti col progetto) giocatori di adeguata esperienza. Quest'anno si è fatta una scelta forte, tecnicamente e moralmente (Quagliarella) e molte scelte interessanti di prospettiva, giovani certamente validi sulla carta. Abbiamo inoltre assistito ad una escalation negli investimenti sui cartellini e (finalmente!!!) un progressivo aumento del tetto ingaggi che fa ben sperare per i prossimi anni, specie quando il Napoli si affaccerà sul palcoscenico europeo e potrà quindi, con le maggiori entrate previste, diventare competitivo a livello di ingaggi per una fascia ancora più prestigiosa di giocatori. Il modello imprenditoriale è chiaro: investire, ottenere palcoscenici e ritorni economici importanti, allargare i mercati in cui far conoscere il marchio Napoli e quindi puntare a giocatori anche di prestigio internazionale.

  • L'impegno del Presidente: De Laurentis è ormai attivamente coinvolto nella gestione del Napoli, molto più da vicino di prima. A mio avviso, pur con gli amabili difetti del personaggio, è un elemento positivo, perché responsabilizza tutta la società e nel contempo solleva da molte fatiche (ormai improponibili per il livello raggiunto dalla società) il direttore Marino, che, col potenziamento in atto delle strutture societarie, potrà lavorare finalmente più di qualità e meno di quantità, togliendosi di dosso incombenze organizzative minime diventate ormai imbarazzanti per una società che punta ad una dimensione europea.

  • Marino: nessuno è perfetto...ma sono d'accordo quando il Direttore dice che solo chi non opera non sbaglia. Credo da questo blog di aver scritto critiche intellettualmente oneste e giuste...è tutto scritto: non ho mai scritto che Marino se ne dovesse andare, ma che certamente dovesse cambiare registro su alcuni aspetti della gestione del mercato e che avesse toppato di brutto alcune scelte dello scorso anno. Avevo anche scritto che questo mercato avrebbe rivelato la qualità del rapporto De Laurentis-Marino e le risposte ci sono state. Anche se non condivido sempre l'operato del Direttore, mi fa piacere, per il bene del Napoli, osservare che ci sia armonia e fruttuosa collaborazione col Presidente e con Donadoni. Posso anche non condividere alcune scelte, ma a me interessa che la società sia solida e questo mercato mi ha rassicurato.

  • Il potenziamento della società: nuovo team manager, prossimamente un nuovo responsabile dell'area giovanile e non solo. Anche questo è un segnale positivo e incoraggiante...come ho scritto più volte, certamente banale, ma senza una società con una struttura agile ma ben organizzata, una squadra non può andare molto lontano. Bravo Presidente!

  • L'immagine della società: la festa di presentazione sulla nave Concordia la considero nel contempo una "luce" e un'ombra. Rimandando a dopo cosa non mi ha convinto, ciò che mi ha convinto di questa presentazione è la voglia di dare visibilità ad una società troppo soffocata al momento sui media dalla solita triade Inter-Juve-Milan e dare altrettanta visibilità agli sponsor, debbo dire sempre più importanti, che man mano stanno affiancando il Napoli...anche se a qualcuno potrà non piacere, De Laurentis sta cercando di proporre in modo diverso e più moderno il marchio Napoli, oggi in Italia, domani in Europa e questo deve necessariamente passare per eventi che siano "appealing", cioè attraenti per i mass media che, specie quelli sportivi, sono oggi troppo piegati sulla triade lasciando pochissimi spazi di visibilità agli altri...e De Laurentis ha capito che il suo progetto, per crescere, ha bisogno di attrarre visibilità...credo che alla lunga il Presidente avrà ragione, ma dovrà faticare da un lato a farsi ancora più spazio tra le TV e dall'altro a tenere buoni quei tifosi che non capiscono e in alcuni casi detestano il modo in cui la società si sta proponendo...

LE OMBRE


  • L'immagine della società: credo che la società cominci ad avere seri problemi di immagine verso una parte della tifoseria, per varie e concomitanti ragioni e su questo punto credo che De Laurentis, Marino e tutta l'area comunicazione dovrebbero tenere gli occhi bene aperti: d'accordo lo stadio virtuale, ma i 10 euro di Napoli-Espanol su Sky sono sale su ferite non nuove, aperte da silenzi spampa incomprensibili e interminabili, dal "confino" di Catel Volturno, dagli atteggiamenti non certo amichevoli avuti verso quegli eroici tifosi saliti fino a Lindabrunn semplicemente per salutare la squadra... Molti, me compreso, hanno la percezione che i tifosi "diano fastidio" o facciano addirittura paura...a volte quasi una caccia alle streghe di medievale memoria, quando bastava un sospetto per fare di una donna un bel falò notturno... sento quasi una sorta di "fobia" della società verso l'ambiente. Capisco che Napoli non è facile, capisco che qua e là c'è sempre il rischio che tenti di infilarsi qualche opportunista...ma anche qui la società deve crescere e tanto! Deve essere capace di isolare gli opportunisti senza penalizzare i tifosi come me che vorrebbero semplicemente guardare la faccia o sentire la voce dei ragazzi che vediamo in campo la domenica, non perchè dicano chissà quali perle di saggezza (anzi a volte lasciamo perdere...) ma perchè diventano parte dei nostri affetti, come lo sono stati, per i meno giovani, i nostri piccoli e grandi idoli del passato. In questo anche la festa della Concordia è stata una splendida occasione perduta: poteva anche starci la presentazione come fatta ieri, ma preceduta o seguita da un momento di abbraccio collettivo con la città, magari (perchè no?) nella vicina e sfruttatissima Piazza Plebiscito. E poi lo vogliamo migliorare questo benedetto rapporto con la stampa?
  • Il mercato in uscita: manca ancora quasi un mese alla fine del mercato. Il mercato di quest'anno, da valutare comunque positivamente, potrebbe diventare eccezionale se il Napoli riuscisse a sfoltire un po' la rosa, specie a centrocampo dove ho l'impressione che la società non abbia comprato quanto avrebbe voluto perchè ha ancora troppi giocatori sotto contratto. Va detto che il Napoli è in eccellente compagnia: in Italia e in Europa tantissime squadre (basti pensare al Real) hanno giocatori in esubero e la crisi economica certo non agevola chi deve vendere. Penso che non sarebbe dispiaciuto al Napoli privarsi dei vari Amodio, Pazienza, Motervino, Dalla Bona (fuori rosa ma ancora sotto contratto) per andare a pescare qualcuno di nuovo e (con tutto il rispetto) di più adeguato agli obiettivi di quest'anno. Farò immensi complimenti a Marino se riuscirà a fare qualcosa su questo fronte, ma prometto che non lo criticherò più di tanto se non ci riuscirà perchè non vorrei essere davvero nei suoi panni...l'ultima settimana ci dirà molto su questo aspetto, perchè molti affari potrebbero concludersi verso fine mercato.
  • Il rapporto con Lavezzi: in un mondo dove c'è tanta ipocrisia non trovo però ipocrita l'abbraccio del Presidente al Pocho... Ha dichiarato (e gli credo) che per lui il Pocho è come un figlio che va punito, per il suo bene, ma anche perdonato e amato...e lui credo che lo ami davvero e abbia davvero sofferto nel dover fare la parte del "cattivo". Io spero che il Pocho capisca la lezione e maturi perchè ha solo da guadagnarne e tantissimo! E, some ho scritto, se ho capito come è fatto Aurelio, se Lavezzi mette la testa a posto e fa quello che tutti desideriamo e ci aspettiamo altro che ritocco d'ingaggio! Gli regala una villa con tanto di servitù in livrea!!! Molte delle fortune del Napoli passeranno dal Pocho...speriamo bene!
  • La nuova maglia: vista dal sito non mi entusiasma...o sono diventato daltonico o non mi sembra il solito azzurro Napoli e poi ci vedo sopra troppe cose, troppi loghi, troppi disegni...mi lascia molto perplesso...ma voglio aspettare l'esordio per esprimere un parere definitivo. A me la maglia dello scorso anno piaceva molto... vediamo la prova del campo cosa ci dirà...

LE INCOGNITE

  • Donadoni: sta lavorando con grande serietà, ma deve ancora dimostrare qui a Napoli cosa può valere. Sta addestrando la squadra, per quel poco che ho potuto vedere dagli allenamenti austriaci, con grande scrupolo e attenzione e speriamo finalmente di vedere in campo una squadra che, a prescindere dal modulo (che inizialmente dovrebbe essere ancora il 3-5-2-) sappia come muoversi in campo col pallone e senza, facendoci dimenticare quel pessimo sapore di improvvisazione tattica che troppo spesso accompagnava le esibizioni del Napoli di Reja.
  • L'amalgama: l'impianto della squadra è stato profondamente rinnovato. Molti si esaltano per il mercato del Napoli... Io sono della scuola di quelli che dicono che puoi spendere miliardi al mercato, ma c'è una cosa che non potrai mai comprare.... l'amalgama... quella che nel basket chiamano la "chimica di squadra"... quel fattore per cui gli elementi della squadra legano talmente bene che il rendimento della squadra è maggiore della somma del rendimento dei giocatori che la compongono. E l'amalgama è frutto di tutto quello che è mancato dall'inizio del 2009 nel Napoli: una società che si fa rispettare dai giocatori, i giocatori che si sacrificano per aiutarsi, meccanismi di gioco, movimenti e posizioni che esaltino le qualità di ogni giocatore, evitare che ci siano giocatori fuori ruolo, vite da atleti professionisti e così via. Se questi fattori funzioneranno, penso che il Napoli possa ottenere grandi risultati pur avendo sulla carta qualche lacuna (esterno sinistro, centrocampo leggero, assenza di una punta da 20-25 gol)...ma quando si parla di amalgama è davvero impossibile e stupido fare pronostici...bisogna aspettare il campo!

In conclusione...

...quest'anno vedo la Juve più vicina all'Inter, che rimane comunque favorita d'obbligo.

Stabile la Roma (ma anche quest'anno tutto dipenderà dalla condizione fisica di Totti che quando c'è trasforma la squadra) che però ricordiamolo è partita come lo scorso anno il Napoli...quindi potrebbe fare una grande prima parte di stagione e avere difficoltà sulle lunghe distanze.

Indebolite Fiorentina e Milan che potrebbero aprire scenari di competizione per uno o due posti di Champions laddove dovessero fallire la stagione ad un gruppo di squadre tra cui Palermo, Udinese, Napoli, Lazio, Cagliari, Sampdoria e Genoa che potrebbero trovarsi a lottare per un posto in Europa (e hai visto mai che per qualcuna di queste non si aprano le porte della Champions???).

Non male Atalanta e Parma (che potrebbe essere una rivelazione).

Vedo malissimo il Bologna, non benissimo il Bari (bisogna vedere anche il passaggio di proprietà se avverrà e come), bene il Catania, non male il Chievo che alla fine fa sempre il suo e il Siena. Il Livorno dovrà sudare per salvarsi, ma potrebbe proporre uomini molto interessanti (Tavano e Diamanti su tutti).

Il Napoli in Europa? Fa bene Aurelio a pretenderlo, perchè sa che il suo progetto diventerà davvero quello che lui e tutti noi sogniamo quando potremo stabilmente giocare in Europa... Il bello (e il brutto) del calcio è che, a differenza delle aziende, investire non significa automaticamente vincere... Due più due nel calcio raramente fa quattro...e questo De Laurentis deve saperlo...però, per quello che ha investito Aurelio, il Napoli e Donadoni hanno il dovere di crederci e lottare fino in fondo...

FORZA NAPOLI!!!

Nessun commento:

Posta un commento