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domenica 30 maggio 2010

Le pagelle dell'anno - 1. La difesa

Finalmente tiriamo un po' di somme. Le attesissime pagelle di fine anno...promossi, rimandati e ...bocciati, in un'annata comunque da ricordare!

De Sanctis 7,5
(presenze 38, minuti giocati 3663, gol subiti 43)

Inizio con qualche incertezza (vedi col Genoa a Marassi), ha avuto un rendimento complessivamente eccezionale, con qualche piccolo passaggio a vuoto, specie nel fondamentale dell'uscita alta. Ha preso qualche gol di troppo nell'area piccola, quella per definizione del portiere, non trovando sempre il tempo giusto per l'uscita alta, ma ha avuto grande reattività sempre tra i pali e nelle uscite basse sulle verticalizzazioni avversarie. Comunque una colonna di questa squadra, tecnicamente e moralmente.

Gianello e Iezzo S.V.

Nessuna presenza per entrambi in campionato, Gennaro si è visto in Coppa Italia, non dando la sensazione di reattività eccezionale degli anni passati, specie nella sconfitta a Torino con la Juve. Comunque due grandi professionisti, felici di far parte del gruppo e che hanno fatto spogliatoio.

Aronica 6,5
(presenze 26, minuti giocati 2207, gol fatti 0)

Terzo centrale a sinistra, centrale puro di difesa, quarto esterno sinistro di centrocampo. Proprio in quest'ultima posizione, a lui sulla carta meno congeniale, grazie a Mazzarri, ha reso al meglio diventando quell'equilibratore tattico un po' come lo era Savini nel 3-5-2 di Reja. Insomma, non un gran nome, ma un tassello tattico preziosissimo, proprio in quella posizione di campo, dove in un paio di occasioni (esempio a Torino) sfiora anche il gol d'autore e da dove offre l'assist per il gol eccezionale di Maggio a Livorno. A volte qualche svarione di troppo da difensore nei tre centrali, si porta comunque a casa un'annata da ricordare.

Campagnaro 7
(presenze 28, minuti giocati 2507, gol fatti 1)

Un po' di problemi fisici nella prima parte della stagione, lo staff sanitario azzurro trova i giusti rimedi per farlo rendere con continuità nella seconda parte. Offre un grande contributo agonistico non disgiunto da doti tecniche che ne denunciano l'origine di attaccante, di cui però si porta appresso anche alcune carenze che nel ruolo di difensore si pagano, quali perdersi l'uomo nella propria zona o non chiudere efficacemente alcune diagonali. Errori che costano gol anche importanti, come in casa col Parma. Personalmente lo vedrei alla grande avanzato nella zona mediana, dove potrebbe far valere ancora meglio le sue doti tecniche e agonistiche e la sua eccezionale progressione e mascherare le suddette lacune difensive. Comunque un grande acquisto! Giustamente idolo del San Paolo.

Cannavaro 9
(presenze 33, minuti giocati 3103, gol fatti 1)

Il vero Cannavaro quest'anno è stato lui! Un'annata eccezionale, forse irripetibile, per la quale avrebbe meritato ampiamente la chance mondiale. Anche nei momenti di crisi nera, in questo blog è stato criticato ma ampiamente difeso. Argomentavo che non vedevo (e non vedo) tanti "fenomeni" in Italia meglio di lui. Una volta corretti un paio di errori tattici e mentali, Paolo è diventato davvero un numero 1 nel suo ruolo. Attento, preciso, implacabile, sempre sull'uomo, raddoppiando sul compagno in difficoltà (ecco una delle novità tattiche di Mazzarri che ne ha esaltato le doti) e uscendo trionfalmente palla al piede. Tenendo il confronto anche con avversari molto più veloci di lui, evitando di affondare tackles o abboccare alle loro finte. Ma ha anche perfezionato l'arte del lancio lungo a saltare il centrocampo, spesso con successo, ricordando a tratti in questo fondamentale il grande Rudy Krol. Il tutto accompagnato da numeri eccezionali in fatto di presenze e minuti giocati. L'arrivo di Mazzarri lo ha rigenerato e si è integrato splendidamente con Grava, un altro segreto del suo successo, quell'uomo veloce a fianco che Paolo non ha mai avuto negli anni scorsi. Insomma un'annata da raccontare ai nipotini!

Contini 5
(presenze 13, minuti giocati 1201, gol fatti 0)

Resta quanto scritto su di lui a metà stagione, essendo stato ceduto a gennaio al Real Saragozza, dove, a parte la serata allucinante vissuta contro Messi (che credo non dimenticherà mai più) si è ben distinto. In azzurro invece, lui che, nei due anni precedenti ha giocato su livelli eccezionali, ha vissuto una stagione totalmente negativa, inizialmente coinvolto nel marasma Donadoni e poi emarginato sempre più da Mazzarri che non lo ha considerato il suo ideale di centrale di sinistra. Persa la fiducia, si è avvitato in prestazioni sempre più scadenti (vedi il "regalo" a Giovinco per il parziale 2 a 0 nella serata magica di Torino), nervose e fallose. Un vero peccato!

Dossena 5
(presenze 8, minuti giocati 286, gol fatti 0)

Solo nelle ultime due, tre giornate ha fatto intravedere le sue potenzialità che tutti gli riconoscevano, raggiungendo quasi la sufficienza. E' arrivato completamente fuori forma e la sua ripresa fisica è stata ostacolata da un numero incredibile di piccoli e grandi infortuni, a volte dovuti a pura sfortuna, altre volte alla carente condizione atletica. Comunque un patrimonio tecnico da recuperare a ogni costo, anche in ottica nazionale, visto il ricambio che ci sarà comunque dopo il mondiale. Se l'anno prossimo esplodesse, il Napoli si ritroverebbe un rinforzo eccezionale!

Grava 8,5
(presenze 24, minuti giocati 2033, gol fatti 0)

Lo scorso anno molti fecero commenti sarcastici al rinnovo del contratto di Gianluca. Io gli dedicai un post "celebrativo" riconoscendone la serietà umana e anche le doti tecniche tanto misconosciute, ma finalmente riconosciute da Mazzarri. Per me la sorpresa è che uno come Gianluca, che, pochi lo ricordano, a livello giovanile ha maturato presenze in tutte le nazionali, sia esploso così tardi a questi livelli. A me Gianluca è sempre piaciuto, anche quando i grandi supercompetenti ridevano di lui e quest'anno lui (ed io) ci siamo presi finalmente tutte le soddisfazioni possibili! Gianluca ha dimostrato duttilità tattica (ma lo aveva dimostrato anche negli anni scorsi ricoprendo con profitto tutti i ruoli possibili e immaginabili), doti di marcatore sull'uomo che ricordano i grandi difensori a uomo del passato, mettendo la museruola a grandissimi campioni e trascinando sempre la squadra nei momenti dove c'era da tirar fuori il coltello. Contribuisce alle fortune della difesa e di Cannavaro in particolare, si merita la chance europea del prossimo anno.

Rinaudo 6,5
(presenze 20, minuti giocati 1256, gol fatti 1)

Anche per lui la sua miglior stagione. Mazzarri lo ha fatto sentire importante e lui lo ha ripagato con prestazioni sempre attente, non solo da centrale puro, ma anche da centrale esterno, specie a sinistra. Pochi errori difensivi, buon tocco di palla anche con qualche propensione a costruire a far ripartire la manovra, con la "chicca" dell'assist a Denis per il gol dell'1 a 2 al San Paolo che fa partire l'ennesima rimonta azzurra.

Rullo S.V.
(presenze 1, minuti giocati 20, gol fatti 0)

Anche quest'anno non pervenuto. Solo una comparsata nell'ultima presenza casalinga, un autentico mistero del calcio per un esterno nato come talento nella Damiano Promotion di Carmine Tascone (una delle migliori squadre giovanili non solo napoletane, ma italiane) e poi nel Lecce dove ha vinto tutto a livello giovanile e ha disputato un paio di grandi annate in serie A. Erminio si è perso del tutto?

Santacroce S.V.
(presenze 4, minuti giocati 326, gol fatti 0)

Un banale infortunio ad inizio stagione si trasforma in un calvario di continue ricadute. Torna in campo nella fase finale della stagione, mostrando incoraggianti segnali di ripresa. Va tirato di nuovo su fisicamente e va curato tatticamente. Contiamo su Mazzarri sperando di rivedere le parabole vincenti di Cannavaro e Grava. Se sarà così (ma molto dipendere anche dalla "testa" del ragazzo!), l'anno prossimo avremo uno strepitoso rinforzo per il prossimo anno.

Zuniga 6
(presenze 22, minuti giocati 1471, gol fatti 0)

Ho sempre avuto grande fiducia in lui, l'ho sempre dichiarato, mi sono sbilanciato, l'ho criticato ma anche aspettato con grande pazienza e fiducia e mi fa piacere che il pubblico si sia accorto di lui nella fase finale della stagione. Un anno molto difficile per lui: inizia con un fastidioso infortunio al piede che gli fa saltare gran parte della preparazione estiva e lo fa essere sistematicamente indietro rispetto ai compagni. Poi trova il miracoloso recupero di Maggio che non gli concede quello spazio che si prevedeva avrebbe trovato nel suo ruolo naturale almeno fino a novembre. Poi arriva Mazzarri che evidentemente ne vede le doti e vuole convincerlo a metterle al servizio della squadra giocando a sinistra, dove non ha mai giocato in vita sua. Quando sembra sul punti di smarrirsi del tutto, diventa sempre più presente, prima offrendo prestazioni sempre migliori a sinistra, dove sfrutta la possibilità di convergere e tirare in porta, oltre che offrire cross sempre migliori, e poi, nelle ultime giornate, sfruttando lo spazio lasciato da Maggio, si fa rivedere nel ruolo naturale, convincendo sempre di più. A mio avviso un elemento che l'anno prossimo sarà molto prezioso!

(Fine prima parte - Continua)

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