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lunedì 5 luglio 2010

5 Luglio - Anniversari

1982 (era un lunedi' anche allora): Italia - Brasile 3 a 2.

Ore 17.10 circa, collegamento in diretta dal Sarrià di Barcellona, telecronista Nando Martellini in una fornace ribollente di emozioni, che non avevo mai visto così torrida in vita mia...roba forte, per un bambinetto dodicenne di buona famiglia! Ricordo che fino a qualche giorno prima avevo seguito il mondiale nella tranquillita' del Cardarelli, dove ero stato "confinato" per 15 giorni, godendomi però tutte le partite della prima fase con un mini televisore in bianco e nero,e che quella era la prima partita importante degli azzurri che seguivo dopo il mio ritorno a casa...e rimasi estasiato dal frastuono infernale di tutto il Vomero al primo gol di Rossi che ruppe il tipico silenzio sonnolento dei lunghi pomeriggi estivi.
Il resto è storia, di più! Leggenda!



1984: Maradona sbarca a Napoli

Oggi forse un giocatore che fa due palleggi in mezzo ad un campo per presentarsi ai suoi tifosi e' uno spettacolo piu' usuale tanto da diventare in molti casi un'occasione di business (vedi le faraoniche presentazioni di Kaka' e Cristiano Ronaldo a Madrid lo scorso anno). Nel 1984, in Italia, ma forse nel mondo, era qualcosa di unico e molto spesso "unico" e' sinonimo di Napoli, nel bene e nel male. Ripescando negli archivi di quel giorno (che meraviglia Internet!) ho trovato un breve filmato, che non avevo mai visto, dove Diego, prima dell'arrivo dei tifosi, assaggia il San Paolo e lo "battezza" con una punizione tirata in gol....dagli spogliatoi! Pazzesco!!

Anche qui una leggenda che comincia!





2007: Il Napoli acquista Lavezzi

Qui forse non siamo nella leggenda, ma l'arrivo di un argentino un po' "loco" come lui ha risvegliato i cuori da troppo tempo addormentati da anni di indicibili torture e bidoni "travestiti" da giocatori. Eppure quando sbarcò, con Hamsik, a Catelvolturno, due semisconosciuti, fu accolto dalle vigorose e sdegnate proteste di alcuni tifosi: "Ma chi è 'sta ggente!!! Ma c'amma faaa!! Arò Iamm!!!". Questi erano i commenti più gentili verso i due spauriti nuovi acquisti catapultati in una realtà per loro nuovo e subito molto dura. Poi...dopo tanta ironia sui suoi chili di troppo, il Pocho cominciò a far capire di che pasta era fatto entrando nella ripresa in una calda serata agostana di Coppa Italia e bombardando con tre splendidi gol la rete del malcapitato Pisa. Il sottoscritto ha criticato molto il Pocho lo scorso anno, per affetto e per rabbia, come quello di un fratello maggiore verso il fratello più piccolo che sta bruciando un grande talento, ma che è felice che il ragazzo sia cresciuto e stia diventando un uomo forte e serio. Forse il Pocho non sarà una leggenda come quel pomeriggio del Sarrià o quel giorno di Diego al San Paolo, ma lui è nei nostri cuori con quella sua timidezza che però ha trascinato la rinascita dei colori azzurri ....e dei nostri sogni di grandezza. Grazie Pocho! Napoli ti ama!


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