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venerdì 27 agosto 2010

Europa League 2010-11: Elfsborg - Napoli 0-2


Alla fine il tanto temuto sintetico in terra svedese esalta le doti della squadra più tecnica e la stella azzurra brilla dopo lustri di umilianti delusioni nei cieli d'Europa.

Il Napoli domina e raccoglie in abbondanza quei frutti copiosamente seminati nella partita di andata.

Gli svedesi tentano di spaventare gli azzurri, ma bastano un paio di accelerazioni nella seconda metà del primo tempo per mettere decisamente in chiaro chi è il più forte della serie...e dal profondo nord, la stella più azzurra di tutte è quella del matador, Edinson Cavani, che torna a mostrare le meraviglie già offerte al mondo durante la recente kermesse sudafricana in maglia uruguaiana.

Stavolta si muove e finalizza come una prima punta, nel ruolo per il quale ha dichiarato di essere venuto qui a Napoli per mostrare il suo valore e gli bastano due palloni giocabili al termine di due splendide manovre fulminanti in velocità per stendere la modestissima e volenterosa compagine svedese.

Ma Cavani è solo la ciliegina, anzi la ciliegiona, di una torta preparata sapientemente dal mister Mazzarri che è riuscita a tenere la squadra al riparo dalle clamorose (e stavolta vere!) voci riguardanti il passaggio di Quagliarella, tanto scontato quanto improvviso alla Juve.

E se, anche alla luce della prestazione di stasera, Cavani si può considerare uno dei più importanti colpi in entrata del Napoli, la cessione improvvisa di Fabio rappresenta un "colpo" nel vero senso della parola per il morale dei tifosi, che, come me, si sentono amareggiati, traditi, tristi, per una storia finita forse troppo presto perchè mai, forse, davvero iniziata.

Francamente, nonostante l'aumentata concorrenza in attacco, avrei scommesso in un grande campionato di Fabio in maglia azzurra, molto migliore di quello pur a tratti positivo, dello scorso anno. Bisognerà capire a quale livello si è rotto l'idillio tra Fabio e il Napoli, anche perchè, ne sono convinto, in una situazione in cui si fosse sentito sereno, Fabio non avrebbe mai avallato questa decisione.

Se lo ha fatto è perchè evidentemente si è rotto qualcosa in termini di fiducia tra lui e l'ambiente azzurro (il tecnico? la società? il presidente?)...cercheremo di capirne qualcosa in più nei prossimi giorni e, direi, a mercato concluso, visto che questi giorni, pur sempre in un contesto di grande crisi, i movimenti, anche importanti, si stanno susseguendo a ritmo forsennato e i colpi sembrano diventare sempre più importanti e clamorosi.

Tornando alla partita, dunque, l'assenza di Quagliarella non ha tolto una virgola alla feroce determinazione degli azzurri a chiudere il conto. Lascio alle pagelle alcune riflessioni tattiche relative ai singoli...mi va invece qui di evidenziare lo straordinario equilibrio, l'affiatamento, la compattezza impressionante che questa squadra ha raggiunto, pur non avendo offerto la continuità di gioco mostrata sette giorni fa.

Ma la squadra ha mostrato quel cinismo e quell'esperienza mancate sia due anni fa, contro il Benfica, quando la qualificazione ai gironi fu mancata per un soffio, sia nella stessa partita di andata, dominata in lungo e in largo ma non chiusa in termini di punteggio.

Stavolta gli enormi spazi concessi dagli svedesi sono stati sfruttati al massimo e presto la partita non ha più avuto storia.

Dunque si approda alla fase a gironi, dove il Napoli si misurerà con tre avversarie presumibilmente molto forti e dove, fino al 15 dicembre prossimo, avrà ben sei occasioni per fare una esperienza che sarà preziosissima, a mio avviso, negli anni a venire, sia tecnicamente, sia tatticamente, sia organizzativamente, cioè per la crescita di esperienza della stessa società azzurra, in vista di traguardi internazionali speriamo sempre più ambiziosi e prestigiosi.

Certo non sarà facile e il passaggio del turno, stavolta, sarebbe davvero un'impresa eccezionale, però visto il recente curriculum azzurro in Europa e i presumibili fortissimi avversari che gli azzurri dovranno affrontare, c'è da sorridere non tanto per le possibilità di andare avanti nella competizione, quanto piuttosto di potersela giocare senza avere molto da perdere, stavolta, e di goderci tre serate indimenticabili (speriamo!) sugli spalti, magari finalmente gremiti, del San Paolo! E poi, visto che siamo in ballo...proviamo a ballare, no? Hai visto mai??

Forza Napoli!!!

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