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domenica 29 agosto 2010

Serie A 2010-11: 1ª - Fiorentina-Napoli 1-1


Un pareggio che personalmente avrei sottoscritto alla vigilia e che, vista la stanchezza, alcune amnesie e la discutbile gestione del match da parte di Mazzarri, rappresenta quasi un successo.

Gli azzurri partono bene sull'abbrivio positivo del giovedì europeo e passano addirittura in vantaggio con un (non)gol di Cavani, tengono discretamente il campo per tutto il primo tempo di fronte ad una Fiorentina rabbiosa ma poco lucida e organizzata.

Già nel primo tempo però si denota qualche scricchiolìo: Mazzarri preferisce Campagnaro a Grava per credo un paio di condivisibili ragioni, cioè far rifiatare Grava e dare al roccioso argentino la possibilità di mettere minuti nelle game e riacquistare il ritmo partita.

Ma la presenza di Campagnaro e l'assenza di Grava determinano una continua sofferenza della difesa azzurra, sia dal lato di Campagnaro , dove imperversa un Vargas pur appesantito e in evidente ritardo di condizione, sia dello stesso Cannavaro che, già dovendosela vedere con un cliente terribile come Gilardino, si trova in quella situazione nella quale sistematicamente va in sofferenza nella quale non viene supportato dal più rapido compagno di reparto e deve lui essere pronto a tappare i buchi, mestiere che proprio non si addice al buon Paolo.

Se nel primo tempo queste "magagne" vengono mascherate dal disagio dei viola e dal tono ancora sufficiente degli azzurri, nel secondo, complice la stanchezza fisica e mentale, emerge in modo evidente.

E qui Mazzarri ha lasciato andare troppo le cose in campo, intervenendo troppo tardi (prima sostituzione addirittura all'81'!) per raddrizzare una rotta chiaramente sbagliata.

Già prima dell'espulsione di Blasi erano chiaramente evidenti alcuni punti deboli:

  • dal lato di Campagnaro (che Mazzarri avrebbe dovuto sostituire con Grava già intorno al 60'),
  • in mezzo al campo dove notavo un filtro non sufficiente della cerniera Gargano-Blasi (grande rilevanza ha avuto l'assenza di Pazienza) e dove avrei tolto il romano di Civitavecchia già ammonito ben prima della sua fatale ma del tutto imprevedibile espulsione,
  • infine avvicendando prima un Lavezzi in evidente crisi di fiato già all'inizio del secondo tempo, complice una sua sempre più spiccata evoluzione verso un giocatore totale che non fa più solo la fase offensiva ma, in modo sempre più consistente, anche quella difensiva.
Molto discutibili, dunque, le scelte del mister in corso d'opera, che hanno rischiato di compromettere un risultato, il pareggio esterno, che comunque, nonostante amnesie e stanchezze varie, gli azzurri avevano ampiamente alla loro portata.

Certo non si poteva pretendere che gli azzurri potessero ripetersi sui livelli di coppa e quest'anno, in campionato, dovremo avere molta pazienza perchè serate come questa ce ne potrebbero essere molte e gli azzurri dovranno essere bravi a portar via risultati anche poco meritati.

Il campo, stasera, ha comunque dimostrato che i rinforzi, dato il doppio impegno e la durezza dei due tornei, saranno quantomai preziosi e bisognerà approfittare della sosta per aiutare i nuovi che stanno arrivando ad inserirsi nel mosaico tattico di Mazzarri, anche perchè, come si è visto oggi, il Bari è squadra temibile e il Napoli dovrà dimostrare che questo organico in casa potrà fare meglio dello scorso anno.

E ora godiamoci questi ultimi due giorni di mercato, al termine dei quali, su questo blog, troverete valutazioni e commenti sui movimenti in entrata e in uscita.

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