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mercoledì 14 settembre 2011

Champions 2011-12: 1a - Manchester City - Napoli 1-1 (69' Cavani, 74' Kolarov)

A un certo punto della ripresa mi viene un flashback in cui rivedo le immegini di quelle psicodrammatiche serate dell'Inter manciniana di Champions: quante ne ho viste di quella Inter e mi è sembrato a un certo punto di rivedere in questo Manchester quella Inter.

Partenza imperiosa, arrogante, travolgente dei Citizens, che alternando fioretto e cannonate mette davvero a durissima prova la tenuta difensiva di un Napoli comprensibilmente terrorizzato dall'esordio storico in Champions.

In realtà però a fronte di un turbinio tempestoso e continuo, nel primo tempo il tabellino evidenzia tre grandi occasioni per il Manchester (13' Dzeko che sfiora il palo alla destra di De Sanctis con terrificante diagonale dalla sinistra del portiere, 34' traversa di Toure e 40' tiro di Kolarov su De Sanctis) e una, enorme, per il Pocho che mette a sedere con splendide finte i lenti difensori inglesi e mira la traversa.

Il colpo del Pocho (18') spezza in due il primo tempo: il dominio del Manchester si interrompe per quasi un quarto d'ora (fino alla successiva traversa di Toure che rianima gli inglesi) e il Napoli riesce a manovrare con notevole disinvoltura anticipando temi tecnico- tattici che diverranno quasi constanti nel secondo tempo.

L'intervallo infatti, dopo gli ultimi minuti del primo tempo con gli inglesi di nuovo all'arrembaggio, sembra addormentare gli avversari del Napoli che, sin dal primo minuto appare molto più determinato ed efficace in fase di rilancio della manovra: a sorpresa gli inglesi non riescono a generare alcun pericolo fino al gol di Cavani (69'), mentre gli azzurri producono occasioni in serie (in particolare 49' e 66' Hamsik).

Il Manchester sembra quella Inter manciniana vista tante volte in Champions negli anni scorsi: ci vuole l'ingresso di Johnson e Tevez per ravvivare un po' la manovra inglese ma non più di tanto, tant'è che alla fine solo una eccellente punizione a giro di Kolarov evita il dramma inaspettato dagli inglesi alla vigilia.

Ulltimi minuti di grande tensione ma senza correre grossi pericoli e un punto da raccontare ai posteri. Nel frattempo arriva la notizia della vittoria del Bayern a Villareal per 2 a 0 che forse comincia a delineare già un primo piccolo cambiamento nei rapporti di forza nel girone.

Con questi risultati il Napoli è secondo e in vantaggio sull'avversario sulla carta più abbordabile del girone, vantaggio da tesaurizzare nei prossimi turni a partire proprio dal prossimo 27 settembre dove ospiteremo proprio gli spagnoli, un'occasione importante per dare seguito all'eccezionale impresa di questa sera.

  ***


De Sanctis: 6,5 - Trema spesso con palle avvelenate che sfiorano pali e traverse, ma nel primo tempo è attento su una insidiosa punizione di Kolarov che si stava avviando in porta e cerca di catturare tutte le palle alte che girano dalle sue parti...e quanti giramenti di palle! L'ex laziale però lo beffa su punizione, lasciandolo di sasso. Si riscatta 5 minuti dopo su Johnson.

Campagnaro: 7,5 - Dalle sue parti tantissimi pericoli, ma Hugo lotta e combatte con grande grinta ed efficacia e un paio di volte esce palla al piede con la solidità del mediano britannico. Splendido!

Cannavaro: 7 - Nel primo tempo grandissima sofferenza, specie con Dzeko, come previsto alla vigilia, qualche volta anche in affanno. Straordinaria prestazione nella ripresa dove, ammonito, riesce a contenere Dzeko fino a farlo uscire dal campo senza poter mettere la firma nel tabellino.

Aronica: 7 - Stesso discorso di Cannavaro: primo tempo difficile, ma ripresa strepitosa, gladiatoria, condotta con grande mestiere (vedi contrasto in area su Aguero nel finale).

Maggio: 7 - Nel primo tempo vista l'aggressività dei Citizens, appare difficile spingere come al solito. Partita di grande sacrificio difensivo. Nella ripresa aggiunge molta più spinta fino al capolavoro del gol di Cavani, frutto di un recupero proprio di Cristian nella sua trequarti completata con una strepitosa ripartenza coast to coast.

Inler: 7 - Qualche sbavatura in fase di appoggio, qualche affanno in fase di contenimento, ma uno straordinario spirito di sacrificio nel fare filtro davanti alla difesa e nel diventare quasi un centrale difensivo aggiunto.

Gargano: 8 - Non gioca da tempo e nel primo tempo si nota, ma meno di quanto si potesse temere alla vigilia. Comunque combatte e lotta, con modestia ed estrema umiltà. Nella ripresa sale in cattedra, aumentando il suo rendimento a ritmi vertiginosi, simboleggiando lo spirito battagliero che permette agli azzurri di portar via un punto storico da Manchester.

Zuniga: 8,5 - Notevolissima partita in fase difensiva, nel primo tempo trova maggiori spazi e migliori tempi di gioco di Maggio partecipando al rilancio della manovra in quasi tutte le (rare) iniziative offensive azzurre, mentre nella ripresa si sacrifica maggiormente e chiude con eccezionale puntualità ogni varco difensivo. Da notare che in due delle occasioni più pericolose degli azzurri (traversa di Lavezzi e tiro di Hamsik salvato sulla linea) c'è il suo zampino sotto forma di assist.

Lavezzi: 7 - Crea qualche scompiglio e al 18' addirittura il panico con una stupenda finta a far sedere l'avversario e palla piazzata giusto sulla traversa...che ancora trema. Quell'azione spaventa il City e permette agli azzurri di giocare con maggior autorevolezza per una decina di minuti. Combatte, lotta e riparte ma un affaticamento muscolare, speriamo nulla di peggio, suggerisce a Mazzarri di salvaguardarlo (dal 57' Dzemaili: 6 - Impatto iniziale sulla partita da 8, recupera mille palloni e gestisce un paio di contropiedi pericolosissimi. Poi dopo il gol azzurro comincia a smarrirsi inspiegabilmente: perde palloni e contrasti, tira in porta quando non deve, appare insomma "sfasato" rispetto alle esigenze del match)

Hamsik: 7,5 - Nel primo tempo si vede poco in avanti, ma gioca una splendida partita di sacrificio difensivo sul centro-destra, davanti a Maggio e Campagnaro e ogni tanto riesce a riaprire il gioco azzurro con bei cambi di gioco. Nella ripresa cresce vertiginosamente anche in fase offensiva e la musica è sublime: sfiora il gol in più occasioni, al 49', con salvataggio miracoloso sulla linea di Kompany, al 66' e al 71'. Mezzo voto in meno perchè non salta sulla punizione vincente di Kolarov che gli passa proprio sopra il ciuffo (dall'89' Santana: SV - Non ha il tempo di entrare in partita ma anche in quei pochi frangenti appare troppo "leggero" per una partita fatta per sciabolatori).

Cavani: 7 - Anche per lui tanta corsa e sacrificio difensivo, ma quasi nullo in avanti. Va detto anche poco servito, tant'è che nell'unica occasione in cui viene servito decentemente mette a frutto con spietata precisione (dall' 83' Pandev: SV - Solo uno spiraglio su clamoroso pasticcio tra Kompany e Hart, ma purtroppo si allunga il pallone che potrebbe valere la vittoria)

All. Mazzarri: 9 - Mezzo voto in più per la nettamente migliore organizzazione difensiva sui calci piazzati, testimonianza di un lavoro certosino fatto in questi ultimi giorni. Gli automatismi difensivi tra difesa e centrocampo funzionano in modo straordinario specie nella ripresa quando deve proteggere i troppi ammoniti in difesa. Approfitta dell'affaticamento del Pocho per buttar dentro Dzemaili che crea un eccezionale equilibrio a centrocampo, chiudendo ogni varco per la manovra inglese.

Arbitro: Eriksson (Svezia): 6 - Fischia solo i contatti molto seri, mentre sorvola su alcuni contrasti che magari un arbitro italiano o "latino" fischierebbe, apparendo forse troppo casalingo. Gli ammoniti sono tanti, specie dal lato azzurro, ma tutto sommato i cartellini sono distribuiti in modo corretto. E' chiaro che risulti penalizzato il Napoli che conduce una partita di grande contenimento.

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