Cerca nel mio blog

venerdì 11 dicembre 2009

In nome della continuità...

Quello di domani rappresenta a mio avviso uno dei "picchi" più alti di quello che io considero il vero ciclo "terribile", ossia gli scontri diretti con le squadre "medie" e "piccole" di questo equilibratissimo campionato di serie A.

A Cagliari si gioca il "derby Macron", visto che anche i rossoblù di Allegri hanno lo stesso sponsor tecnico degli azzurri di Mazzarri.

Stavolta, devo dire, a differenza della scorsa settimana, dove tanti erano convinti di fare un sol boccone del Bari e io mi sentivo molto solo nel segnalare i pericoli di quell'impegno, questa settimana mi sento in buona compagnia, essendo tutti noi memori dei ripetuti schiaffi subiti al Sant'Elia prima e dopo il fallimento.

L'ultima nostra vittoria risale al campionato 1994-95, dopodiché schiaffi, amarezze brucianti e poche briciole in un campo diventato ancora più rovente dopo i lavori di ristrutturazione di qualche anno fa che hanno portato l'eliminazione della pista di atletica e le tribune a ridosso del campo.

Come ho evidenziato nel commento post-partita col Bari, il Napoli, da quando è arrivato Mazzarri, ha guadagnato su tutte le sue attuali concorrenti dirette in classifica, Cagliari compreso, ma proprio con i rossoblù di Cellino il nostro saldo attivo di punti è il meno rilevante con uno striminzito +1 che testimonia come, nello stesso periodo in cui il Napoli ha costruito un ciclo di risultati importante, il Cagliari ha seguito praticamente lo stesso passo, nonostante la sconfitta inopinata di domenica scorsa a Palermo.

Un avversario, dunque, che anche nelle cifre appare assolutamente temibile. Le nostre speranze si affidano da un lato all'assenza di una loro pedina pedina fondamentale come Daniele Conti (e questo valga come complimento ad un avversario che ci ha fatto sempre dannare e che molti tifosi, me compreso, avrebbero gradito veder vestire la maglia del Napoli), dall'altro alla fiducia di un miglioramento della tenuta mentale della squadra che ha saputo gestire egregiamente una partita già difficile in partenza come quella col Bari, complicatasi ulteriormente per le due "prodezze" di Barreto e Ranocchia.

Il Napoli che vince col Bari e che per oltre un'ora di gioco domina in casa della rivelazione Parma, salvata dal poco cinismo degli azzurri e da "sappiamo chi", è una squadra che, se riuscirà ad offrire prestazioni di quel livello tecnico, tattico, fisico e mentale potrebbe regalarci davvero una bella soddisfazione.

Tre nomi su tutti da tenere sotto controllo, non soltanto domani, ma, chissà, anche per il futuro, saranno senz'altro Cossu, già esploso lo scorso anno, Matri, sempre più continuo e in gol da ben sei turni consecutivi (!!!) e Nenè, dotato di un tiro dalla distanza micidiale, di grande opportunismo sotto porta e che potrebbe far "ammattire" i nostri difensori.

Spero che Mazzarri sappia gestire bene le varie fasi di gioco, in particolare ruotando bene i tre attaccanti (Quagliarella, Lavezzi e, inizialmente in panca, Denis) che probabilmente non giocheranno tutti insieme dall'inizio ma che potrebbero essere anche stavolta determinanti anche partendo dalla panchina.

...e poi c'è Hamsik...non segna dalla magica serata di Torino...non è da lui...

Forza Napoli!!

Nessun commento:

Posta un commento