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giovedì 3 dicembre 2009

Presidente, attenzione ai Trefoloni!

Sono preoccupato! Cosa succederà dopo le esternazioni presidenziali seguiti al disastro arbitrale di Parma? La guerra di comunicati avviata dalla Federcalcio in risposta al Presidente nasconde intenzioni bellicose, oppure, dietro la facciata delle dichiarazioni a propria tutela, il "Palazzo" vorrà in qualche modo avere il dovuto riguardo verso il Presidente del Napoli?


Riguardo che io intendo, sia ben chiaro, non come "risarcimento di torti subiti" (che, come ogni errore di compensazione, sarebbe l'origine di altri errori, per giunta in qualche modo intenzionali, verso altri protagonisti del campionato), come "favoritismi" dovuti "perchè noi siamo il Napoli".

Chi mi conosce sa anche della mia poca attitudine alla faziosità o alla antisportività: se leggete il commento al pur disastroso arbitraggio di Trefoloni (come in occasioni analoghe), ho sempre cercato di puntare la mia attenzione, criticando non solo gli errori arbitrali, ma anche quei comportamenti della mia squadra del cuore che hanno concorso a determinarli.

Nel caso di domenica scorsa, ad esempio, ho criticato l'atteggiamento troppo rinunciatario degli azzurri nel secondo tempo in fase difensiva e poco cinico in fase offensiva: fossimo stati più cinici e più pronti a ribaltare l'azione, Trefoloni ci avrebbe fatto un baffo!

Il problema di domenica, a differenza di altre volte, è che se un arbitro combina disastri da ambo le parti (come era uso fare ad esempio il "mitico" Ayroldi), capisci che o è in giornata storta (può capitare, pazienza!) o, se recidivo, è semplicemente un incapace.

Ma nessuno, specie dopo le "pastette" che abbiamo conosciuto negli ultimi (e direi anche penultimi...e forse anche terzultimi) decenni, ci può togliere il dubbio che certi "errori a senso unico" siano semplici errori...e basta.

Se sbagli in buonafede, sbagli da entrambe le parti: quello che ha indignato me e molti altri è la sensazione di aver vissuto un arbitraggio con "errori a senso unico" e questo non mi piace affatto!

Certo, è giusto che le cose si dicano se si hanno le prove, ma questa frase si diceva anche quando certi personaggi manovravano i campionati recenti e tutti a ripetere il solito ritornello: "Ma se non si crede nella buonafede degli arbitri, allora!". Ed è questo, a mio avviso, il meccanismo che ci frega, un po' come quando si dice che noi napoletani siamo malati di vittimismo, che non è "elegante" lamentarsi...peccato che molti di quelli che parlano, si facciano i loro "affari" come e meglio di noi, all'insegna del ben noto "chiagni e fotti!".

Ora basta, signori miei! Sono stufo di essere trattato come quello che porta l'anello al naso! Però una cosa è che certe cose le dica io da tifoso, un'altra è che le insinui il Presidente!

Spero che De Laurentis sappia bene a che gioco sta giocando e quali sono i rischi che sta correndo: non dico che non debba parlare, che debba tacere e sopportare in silenzio. Riteno però che debba essere meno "plateale" in questo campo e usare tutta la diplomazia possibile, ripeto, non per avere "favori" o "risarcimenti", ma semplicemente per avere professionisti veri, all'altezza della situazione e degli onorari che prendono dalla Federazione.

Il calcio, lo sport, sono come la vita, meglio, peggio...e, come nella vita, possono esserci professionisti migliori o peggiori e, purtroppo, onesti e anche disonesti.

La disonestà è connaturata all'essere umano e, quindi, inevitabile: quello che si può fare è combatterla quando si assiste a situazioni o comportamenti poco chiari...e se io vedo qualcosa di poco chiaro, ho diritto, come cittadino e come "cliente" di un prodotto che pago (e non poco) ad avere un prodotto "pulito" e non "sporco" o "taroccato".

Spero solo che il Presidente abbia fatto bene i suoi conti e non subisca conseguenze negative per vie ortodosse e meno ortodosse per le sue uscite di questi giorni.

Intanto le prime mosse ufficiali del Palazzo sono il comunicato dell'AIA che rivendica la sua "fanciullesca e virginale" pulizia etica nel gestire un giocattolo che di etica in alcuni suoi protagonisti non ne ha poi così tanta e l'invito a comparire rivolto al Presidente dal procuratore federale Palazzi, che vuole comprendere (speriamo con la dovuta attenzione e onestà intellettuale) il senso delle esternazioni presidenziali.

Signori miei, è inutile che ci prendiamo in giro! La disonestà c'è dappertutto,ma, come in ogni altro contesto, gli unici antidoti alla disonestà sono "gli occhi bene aperti" di tutti (tifosi compresi) e meccanismi che assicurino vantaggi e premi a chi lavora onestamente e con merito.

E speriamo bene che il desiderio di giustizia del nostro Presidente non porti "reazioni" diciamo così...negative nel prosieguo del campionato...

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