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giovedì 3 dicembre 2009

Solo perchè si chiama BARI!

Solo perchè si chiama Bari, non dobbiamo sottovalutare il nostro prossimo avversario. Solo perchè si chiama Bari, non dobbiamo pensare che vinceremo "di goleada". Solo perchè si chiama Bari, non dobbiamo immaginarci una passeggiata di salute.

Poi, magari, sapete com'è il calcio, no? Segniamo tre gol nei primi venti minuti, come Totti ha fatto due domeniche fa, proprio contro i pugliesi, e...amen! Tutti a casa esultanti! Tutto può essere, certo, ma, almeno per ora, non dobbiamo pensare di aver già vinto, solo perchè il nostro prossimo avversario si chiama Bari.

Se Mazzarri mi leggesse, lo inviterei caldamente, se già non lo sta facendo, a condividere coi suoi ragazzi alcune cifre che (dopo ormai più di un terzo di campionato) hanno un loro significato.

Leggo dal sito ufficiale della Lega:
  • il Bari ha la migliore difesa del campionato assieme all'Inter (11 gol subiti, di cui 4 nelle ultime due partite, 3 a Roma e 1 in casa col Siena)...il Napoli ne ha subiti 19;

  • il Bari è terzo nella percentuale di passaggi riusciti (dietro a Inter e Milan prima della Juve)...il Napoli è settimo. Questa statistica non è banale, perchè chi ha visto Inter Bari o Milan Bari ha ben chiaro negli occhi come la ragnatela di passaggi ben riusciti e il totale controllo di palla, anche sotto pressione, del pacchetto difensivo, portiere Gillet compreso, abbia mandato in tilt, in casa loro, le due milanesi, che hanno collezionato due figuracce che ricorderanno per un pezzo;

  • il Bari è terzo anche nel possesso palla (in media 26'48" a partita, dietro ai 29'00" del Milan e ai 27'27" dell'Inter)...il Napoli è soltanto nono, assieme al Cagliari. E' una squadra quindi che sa tenere il possesso palla a lungo e, vista la percentuale dei passaggi riusciti, in modo efficace e preciso;

  • le due statistiche precedenti si accompagnano ad un numero di palloni giocati che è notevolissimo: il Bari è quarto dietro Milan, Inter e Juve...quindi significa tanti passaggi, precisi, che addormentano partita e avversari.
Insomma, sulla carta il peggior avversario che una squadra come il Napoli, che già fa tanta fatica a costruire gioco in casa, possa trovarsi di fronte, specie dopo lo squallido 0 a 0 con la Lazio che tutti ancora abbiamo negli occhi.

Dunque si prospetta un vero "rompicapo": io un po' conosco questa squadra, ma chi la conosce meglio e la vede tutte le settimane, oltre ai pregi evidenti dalle statistiche, sottolinea:
  • la bravura di un portiere come Gillet, sia tra i pali che nel gioco con i piedi;
  • la qualità dei due giovanissimi centrali (Rannocchia e Minucci, il primo a me già noto da qualche anno come grande promessa del nostro calcio, e che entrambi sono i veri costruttori del gioco barese, anche se un po' lenti in fase difensiva quando vengono attaccati);
  • la spinta degli esterni difensivi (Masiello a destra e Parisi, quello che quando il Napoli era in C sembrava in procinto di passare in azzurro, a sinistra e che a Messina tirava punizioni spettacolari);
  • la sicurezza dei mediani, Donati, grande ritorno nel nostro campionato, utilissimo, e Almiron (per non parlare della rivelazione Rivas!);
  • la forza e la velocità dei due esterni alti, Koman e Alvarez, che rendono il modulo del Bari in fase offensiva un vero 4-2-4.
Solo in attacco la squadra non concretizza quanto costruisce: solo 14 reti realizzate e tante, tantissime sbagliate (nelle due trasferte di San Siro, il Bari avrebbe potuto vincere se avesse avuto più cinismo sotto porta).

Insomma, una classifica assolutamente strameritata, addirittura con qualche rimpianto, viste le occasioni perdute, ma anche una fase, che ha contraddistinto le ultime già citate due partite, in cui il Bari sembra leggermente involuto, come ha raccontato oggi a Radio Marte un giornalista che segue i galletti ogni domenica.

Comunque un vero capolavoro tecnico-tattico firmato Ventura...sì, proprio lui! Il primo, vituperato e sfortunato allenatore del Napoli di De Laurentiis, che, dopo quella avventura, è rinato a Pisa, facendo disputare, con una squadra altrettanto poco accreditata e neopromossa in serie B, un eccezionale campionato in cui, a parte un calo finale che ha compromesso una clamorosa promozione in serie A, i toscani si sono distinti per la splendida qualità del loro gioco e, anche allora, una propensione a grandi risultati in trasferta.

Dunque, attenzione signori miei! Attenzione, ragazzi! Attenzione Mister! Ci sarà da soffrire domenica...poi magari va tutto bene e sarò il primo a gioirne! Ma, mi raccomando! Pazienza nel costruire gioco, concentrazione massima per sfruttare ogni minimo errore dei pugliesi e sostegno dagli spalti agli azzurri fino a fine partita!

E se superiamo questo ostacolo, non consideriamo di aver battuto una "semplice" provinciale, ma una squadra, con tanti giovani dal futuro luminoso (speriamo di vederne qualcuno presto a Napoli), che, assieme al Cagliari, si può definire senza dubbio la vera rivelazione di questo campionato.

E, se anche il calcio, come ho accennato qualche giorno fa in un altro mio post, è un gioco "analogico", spesso allergico alle cifre, le cifre che vi ho presentato credo siano molto significative!

Forza Napoli!

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