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sabato 19 settembre 2009

A proposito di Udinese!!!

Dimenticavo: mi ha colpito tantissimo ascoltare a Marte Sport Live il DG dell'Udinese Gasparin, il quale ha rivelato l'ennesima impressionante segnale di forza organizzativa di questa società da cui il Napoli dovrebbe prendere solo esempio.

Marino non è riuscito a rinnovare come si sarebbe dovuto la rosa con acquisti e cessioni adeguate: l'Udinese, con la sua politica veramente prospettica e con una eccezionale organizzazione societaria è riuscita a concludere nell'ultimo mercato, tra entrate e uscite, ben 83!!! dico ottantatrè trattative di mercato!!!

Considerando che il mercato è durato ufficialmente 60 giorni, si tratta di quasi 1,5 trattative concluse al giorno.

Anche se profano, comprendo bene la differenza tra il target di giocatori trattati in entrata e uscita dal Napoli e quelli trattati dall'Udinese.

Nella società azzurra si cerca di acquisire giocatori di prospettiva ma già un minimo affermati in serie A, mentre l'Udinese gira per il mondo a caccia di adolescenti o illustri sconosciuti da crescere e far maturare tra settore giovanile, squadre satelliti e prima squadra.

In uscita poi il Napoli ha giocatori "incollocabili" causa livello tecnico e ingaggi troppo elevati (problema dovuto, devo ammetterlo, anche alle dinamiche di crescita di questa società che in pochi anni ha dovuto via via competere dalla C alla A). L'Udinese invece piazza i suoi gioielli nelle grandi squadre monetizzando gli investimenti effettuati sui giovani degli anni precedenti e reivenstendo i profitti in ulteriori acquisizioni di giovani per gli anni a venire.

La critica e i tifosi parlano con superficiale sufficienza, quasi disprezzo di realtà come l'Udinese! E' vero: Napoli è una piazza diversa da Udine e ha ambizioni diverse, ma bisogna fare tanto di cappello all'organizzazione della società guidata dalla splendida famiglia Pozzo (competenti di calcio a differenza del nostro Presidente) e bisognerebbe imparare tanto da loro, a cominciare dall'organizzare un vero staff dirigenziale e di osservatori che possa consentire al Napoli di acquisire giocatori davvero di prospettiva.

E' vero che i fenomeni non nascono ogni giorno, ma solo con una organizzazione di quel livello puoi sperare, come è successo al Barcellona (e non stiamo parlando di Udinese!!!) di trovarsi in casa un fenomeno come Messi!

Certo capisco che ci vuole il suo tempo: spero che nel frattempo la società aumenti la sua attenzione sul settore giovanile e che presto i giovani talenti che stanno crescendo (penso all'attaccante Insigne che sta facendo grandi cose nella Primavera) possano innervare la rosa del Napoli di autentico talento.

Ma se vogliamo crescere, impariamo a rispettare chi lavora bene come l'Udinese, il Chievo, l'Atalanta... anche se puntiamo in alto e i nostri termini di paragone dovranno essere ben altri, impariamo a rispettare e a capire meglio come funzionano questi autentici capolavori di organizzazione calcistica e manageriale in cui ogni euro investito produce frutti in termini di competenza e risultati sul campo, non da oggi, ma da anni!

Poi, se vogliamo cominciare a pensare di confrontarci con le grandi d'Europa, al senso di organizzazione e competenza di quelle "piccole" società italiane che ho citato, dobbiamo aggiungere dei fattori (marketing, proprietà dello stadio, ecc.) che l'attuale sistema-paese italiano oggettivamente non agevola e sui quali credo che il Napoli stia già lavorando, ma debba fare molto di più...senza nulla a pretendere da parte mia...so che ci vuole tempo e che il Napoli dovrà sudare sangue...ma credo che la compagine societaria necessiti di ulteriori rinforzi sia quantitativamente che in termini di competenza calcistica.

Speriamo bene!

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