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domenica 7 febbraio 2010

(Di) Natale fa male al Napoli

Credevamo di averla fatta franca...e invece no! La maledizione (Di) Natale colpisce ancora, stavolta ad inizio febbraio.

Stavolta l'asticella dell'imbattibilità era posta troppo in alto per questo Napoli, che pure si è eroicamente e stoicamente battuto per uscire indenne da un Friuli dove ha trovato una insolitamente feroce Udinese e un (solitamente) feroce arbitraggio, stavolta del barlettano D'Amato.

Perchè abbiamo perso allora? Solo per colpa dell'arbitro? Certo, ma su questo torno con un post a parte.

Intanto, per quanto falsata dall'arbitro, analizziamo due aspetti a mio avviso importanti per la sconfitta: il primo è l'impatto mentale difficile del Napoli con la partita (lo ha detto anche Mazzarri a Canale 9 pochi minuti dopo che ho scritto queste righe!!!). L'Udinese aggredisce subito gli azzurri, che, a differenza del solito, non riescono a superare la metà campo. In quelle situazioni i difensori vanno sotto stress e diventa facile lavorare di braccia in area di rigore. Io trovo quel rigore molto dubbio, ma Maggio è stato troppo ingenuo...braccia troppo larghe per non "ingolosire" un arbitro se vogliamo pensar bene "mediocre".

Il secondo aspetto è, a mio avviso, il cambio di Denis. Premetto che nel momento in cui Mazzarri lo ha tolto mi sono trovato d'accordo con lui, eppure (andatevi a rivedere il film della partita) con l'uscita del Tanque, il Napoli per circa 20 minuti non è più riuscito ad uscire dalla sua metà campo! Difesa quindi molto sotto pressione, con una fatica fisica e mentale pagata poi negli ultimi minuti di gioco.

E poi la traversa di Quagliarella! Appena ho rivisto l'azione ho notato un impatto quasi "molle", come se Fabio avesse già per dato "dentro" quel pallone ancora prima di colpirlo di testa...come se fosse andato troppo sicuro di segnare sullo splendido cross di Denis.

Insomma, tra "scelleratezze arbitrali" e demeriti azzurri, l'asticella odierna dell'imbattibilità era davvero troppo alta per questa squadra. D'altra parte quando non perdi da quattro mesi, non prendi gol da un mese e mezzo, è chiaro che non puoi pretendere che il cielo sia sempre azzurro e basta qualche nuvola in più che subito vien giù la pioggia.

Tra gli azzurri (oggi "rossi"), eccezionale partita di Gargano, che ha cercato di sopperire all'inferiorità numerica con commovente dedizione, ottima partita di De Sanctis che ha tenuto in piedi la squadra con le sue parate e le sue uscite fino al 90'.

La difesa ha tenuto anche oggi discretamente, ma ha subito molta più pressione rispetto alle ultime partite e quindi alla lunga, anche per l'inferiorità numerica, ha pagato il conto nel caotico finale. A mio avviso però la minor tenuta difensiva non si deve al rendimento dei due mediani, sempre notevole, ma alle difficoltà sulle fasce (Dossena un passo indietro rispetto a domenica scorsa ma è importante che abbia messo 90 minuti nelle gambe) e soprattutto alla poca pericolosità offensiva delle due punte e di Hamsik. E qui secondo me che troviamo un'altra chiave di lettura della sconfitta: una difesa molto insicura come quella udinese andava aggredita con più continuità e tenuta sotto allarme costante, ma oggi, sebbene gli azzurri abbiano prodotto comunque alcune occasioni, non si sono visti molti di quegli svarioni difensivi che hanno contraddistinto il campionato attuale dell'Udinese.

E poi, infine, la qualità: tra i due attacchi ha vinto quello che ha mostrato una qualità di gran lunga superiore. A parti invertite, con un Di Natale nel Napoli, probabilmente non ci sarebbero stati episodi, pali o arbitri che tengano e il Napoli avrebbe vinto.

E qui ci ricolleghiamo ai temi del mercato appena concluso: bene aver preso Dossena, buona la campagna delle cessioni, ma in attacco mancava e manca tuttora un certo tipo di qualità offensiva che non può essere mantenuta dai soli Lavezzi e Quagliarella, a cui manca troppo la continuità.

Io continuo ad avere timore che, a prescindere dalle presunte o reali congiure arbitrali, il tessuto della squadra sia abbastanza solido ma mancante di quel pizzico di qualità alla Di Natale che le permetterebbe di puntare con tranquillità alla zona Champions.

Così com'è dovrà sudarsela e , come si vede dalla classifica di oggi, tenere alla larga una concorrenza numerosa e agguerritissima... e ci sono da temere cali atletici, infortuni e squalifiche che, per carità, capitano anche alle altre squadre.

Il Napoli dovrà tener duro in questi due mesi, dove avrà molti scontri con le grandi, quasi tutti in casa, per poi approfittare di un calendario che, nelle ultime 8/10 giornate, in coincidenza con l'arrivo della bella stagione che spesso rigenera molti dei nostri beniamini, sarà a noi molto più favorevole mentre le nostre dirette concorrenti si affronteranno tra loro.

Intanto vediamo di smaltire presto la vacanza Di Natale fuori stagione: domenica sera ci aspetta l'Inter nella magica notte di San Valentino...sperando che il campionato si innamori di nuovo del Napoli!

Comunque grazie ragazzi, per tutto quello che avete fatto in questi ultimi mesi: ci avete restituito l'orgoglio di essere tifosi del Napoli!

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