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martedì 2 febbraio 2010

Il nuovo San Paolo per gli Europei 2016?

Appena compiuti 50 anni, ecco che sembra cominciare a muoversi qualcosa sul fronte dello Stadio.

Oggi leggo sul sito del Mattino che "almeno sulla carta, il nuovo stadio San Paolo prende una forma in linea con i prerequisiti minimi per potere ospitare gli incontri di calcio di Euro 2016. Avrà 60mila posti, non avrà la pista di atletica ma una nuova copertura, ospiterà solo partite di calcio, con gli spalti a ridosso dei giocatori. Il Napoli continuerà a giocare al San Paolo in costanza dei lavori di ristrutturazione. Il sindaco e l’assessore allo Sport Ponticelli hanno spedito il progetto alla Figc, che ha dato l’ok e che entro due settimane lo girerà alla Uefa, cui spetta l’ultima parola. Oggi la discussione in consiglio comunale. Bisognerà trovare - e non sarà facile - 80 milioni di euro per la ristrutturazione dell’impianto."

Campeggia anche un'immagine che dovrebbe dare l'idea molto chiara di come potrebbe essere il "nuovo" San Paolo.


Il prossimo passo, come riporta il numero odierno del Mattino in edicola oggi, dovrebbe avvenire in Parlamento: "Si chiama legge Crimi ed è la legge per «la costruzione e ristrutturazione dei nuovi stadi in funzione della candidatura dell’Italia a ospitare gli Europei di calcio del 2016». La chiave - l’unica - per mettere in campo capitali privati, quelli dei presidenti delle squadre di calcio delle città interessate a Euro 2016 e far scattare il project financing. Per Aurelio De Laurentiis, se la legge venisse approvata in Senato, ci sarebbe la possibilità di sfruttare l’impianto di Fuorigrotta e soprattutto i diritti di superficie ovvero gli spazi sopra e sotto suolo da utilizzare per le cosiddette attività «collaterali» per mettere in piedi impianti multifunzionali. Nella sostanza bar, alberghi, ristoranti, cinema, museo e chi più ne ha più ne metta. «Le opere - si legge nel testo della legge - sono dichiarate di preminente interesse nazionale, di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza» godranno dunque di una corsia preferenziale. «Soggetto proponente - si legge ancora - è la società sportiva fruitrice prevalente dello stadio, nonché i soggetti privati o pubblici che, al fine di effettuare investimenti sullo stadio, stipulino un accordo con la medesima società sportiva a qualsiasi titolo, per una durata di almeno venti anni, e, comunque, proporzionata al periodo necessario ad ammortizzare gli investimenti effettuati. La stipulazione dell’accordo con la società sportiva è condizione necessaria per l’attivazione dell’accordo di programma»"

Speriamo che leggi, burocrazia e i "soliti" interessi e varianti in corso d'opera non ci restituiscano un secondo "obbrobrio" dopo la deturpazione di quel bellissimo stadio scoperto che era il San Paolo prima dei mondiali del '90.

Ma noi cercheremo di vigilare, nei limiti delle nostre possibilità!




1 commento:

  1. Ad un paio d'anni di distanza si può dire che era solamente la solita fuffa in salsa italiana.
    PS: l'immagine che "campeggiava" in quei giorni è in realtà uno stadio che esiste per davvero da qualche altra parte del globo, più precisamente a Monaco di Baviera. Fra l'altro è anche un tantinello famoso. Giusto un tantinello.

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