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martedì 9 febbraio 2010

Il "peso" nel Palazzo

Sono d'accordo con Corbo: il peso politico nel Palazzo si costruisce anche evitando situazioni di tensione estrema da parte dei dirigenti della società azzurra, come accaduto domenica a Bigon.

Per carità: può benissimo essere che, come dice il Direttore Sportivo azzurro, non siano state usate parole grosse e/o parolacce, fatto sta che, sottolinea opportunamente Corbo, se l'allenatore e i giocatori, presi dall'adrenalina dell'evento, pur se non giustificabili, posso essere comprensibili nelle loro eventuali esplosioni d'ira, lo stesso non può dirsi per chi ricopre un ruolo di dirigente, come Bigon.

In una situazione già compromessa, forse sarebbe stato opportuno un contegno più prudente e diplomatico, lasciando la rabbia all'allenatore, ai giocatori e, nei limiti della civilità, ai tifosi.

Sono d'accordo con Corbo che la crescita di una società, che in questo porta anche crescita e punti in classifica alla squadra, deve passare per atteggiamenti più diplomatici e accorti.

Sul tema della classe arbitrale e degli "intrighi di palazzo" voglio condividere con voi anche alcune righe di un altro giornalista da me stimato e rispettato quale Oliviero Beha che quest'oggi, sul "Fatto Quotidiano", commenta i (mis)fatti di domenica chiosando che "a proposito di arbitri, fa effetto che il presidente dell’Aia, la loro associazione che ben si guarda dal garantirsi l’autonomia da Federazione e Lega (chi li paga, altrimenti?) alla faccia di Montesquieu e della separazione dei poteri e di Berlusconi, Alfano, Violante e soci, questo tal Marcello Nicchi dicevo sostenga che l’impor tantesiano gli errori “in buona fede”, mentre “i sospetti sono intollerabili”. La faccenda sa molto di presa per i fondelli generalizzata. Le stesse cose si dicono nel calcio da prima di Moggi, durante Moggi, e come leggete dopo Moggi. Il punto è: chi misura la buona
fede in luogo del sospetto?
Perché si sbaglia sempre a favore del potere del momento e poi si compensa sempre a spese di chi potere non ha? E se nell’ultima domenica palesemente la metà degli arbitri di A è stata insufficiente oppure disastrosa, perché debbo pensare che siano solo “fischietti che sbagliano”? E’ quasi offensivo, per loro… Non è più serio che sbaglino apposta, per ragioni recondite (?!?), quali artigiani o artisti addirittura del fischio, come direbbe un Roland Barthes redivivo in “Miti d’oggi” a proposito della recita del catch? Sempre di autenticità e inquinamento intrecciati si tratta… E siccome la vicenda più corposa e politicamente pesante sugli arbitri e la loro eventuale buona o cattiva fede è quella che ci ha precipitato in Calciopoli, vi ricordo che oggi a Napoli in Tribunale deporrà il capo delle indagini dei carabinieri dell’epoca, cioè cinque anni fa, cioè l’allora maggiore e oggi colonnello Auricchio. In dicembre non potè testimoniare perché la
moglie aveva appena partorito, adesso dovrebbe farcela. E molte sono le cose in attesa di
chiarimento, a partire dall’autenticità e dall’inquinamento delle intercettazioni telefoniche,
e dalla loro trascelta: questa sì, questa no, questa sì, questa no… e via così. E ovviamente
tutto ciò dovrebbe servire non a sposare tesi di partenza, sulla colpevolezza di Moggi & company o sulla loro innocenza, bensì informazioni di arrivo che personalmente sospetto di sapere da poco meno di quarant’anni. Il calcio è inquinato nelle sue falde più profonde, e disinquinarlo sarebbe come disinquinare il paese. Magari…"

E in questo "quadretto idilliaco" tratteggiato con la grazia di una mazza ferrata tirata in mezzo ai denti, chiudo con una delirante dichiarazione di Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio di serie A che lascia intendere, in puro diplomatichese calcistico che gli arbitri dovrebbero in qualche modo rendere conto anche ai club (!!!).

E con quali criteri??? Con quali garanzie di equanimità??? E se non c'è unanimità tra i club nella loro valutazione??? Chi prevale??? I soliti noti???

E poi mi parlano di sudditanza psicologica! Ma qui siamo ormai alla schiavitù psicologica, altro che!!!

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