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domenica 3 ottobre 2010

Le pagelle di Napoli Roma

De Sanctis: 7 - Nervoso e apprensivo, forse ancora scosso dalla serata-frullatore di Bucarest, talvolta incerto nei suoi rinvii veloci, fa però sentire la sua presenza sia nel primo tempo, chiudendo prima su un colpo di testa di Borriello, deviando con un colpo di reni sulla traiettoria sporcata da un suo compagno e poi su Menez che taglia in due la difesa azzurra, e sia nella ripresa, quando si lancia su tutto e tutti per sigillare la sua porta.

Campagnaro: 6,5 - Defilato sul centro destra, stavolta  non commette errori clamorosi e, anzi, da una sua incursione offensiva, nasce il 2 a 0 del trionfo azzurro. Poco impegnato dalla evanescente manovra offensiva giallorossa, cerca di dar manforte ai compagni della difesa, chiudendo e raddoppiando.

Cannavaro: 7 - Fa a sportellate con Borriello, mantenendo la promessa anticipatagli via sms alla vigilia ("Venite a perdere!"). Qualche volta il centravanti giallorosso riesce a trovare qualche spiraglio buono ma alla distanza Paolo domina il duello. Iniezione di fiducia dopo gli infortuni fisici e psicologici delle ultime due settimane, il doppio riposo (Cesena e Bucarest) gli ha fatto benissimo!

Aronica: 6,5 - Come sempre... dove non arriva con le buone, si fa valere con le cattive.. Prezioso "spazzatutto" nei momenti più confusi e delicati, quando ancora gli azzurri faticano ad "addentare" il match. Nel primo tempo ottima diagonale su Borriello che sta per calciare verso De Sanctis.

Maggio: 6 - Alterna buone iniziative offensive e buone chiusure difensive a momenti di black-out. Non è al massimo, ma quando sembra spegnersi, ricresce nel finale, approfittando anche del calo dei giallorossi.

Dossena: 7,5 - Un perno sempre più importante, una certezza, quasi un leader in certi momenti, un giocatore di livello assoluto. Spinge e osa sulla fascia, si presenta al tiro con coraggio anche se non sempre con precisione, infine corona la sua sontuosa prestazione con l'assist d'oro per Hamsik che spacca finalmente la partita. Monumentale!

Pazienza: 6 - Partita molto complicata per Michele: i 5 del centrocampo romanista creano inferiorità azzurra in mezzo al campo, il mediano pugliese appare meno brillante del solito, penalizzato da un'ammonizione ridicola nella prima mezz'ora per un falletto su Totti, nemmeno preciso come al solito nei cambi di fronte, sembra davvero in giornata no. Poi, verso la fine dell'incontro, approfittando anche del calo giallorosso, ritrova freddezza e lucidità e il centrocampo azzurro, rinforzato anche dall'ingresso di Yebda, ritrova il suo metronomo.

Gargano: 5,5 - Troppo stanco, da fondo alle sue energie ma oggi è troppo confuso e confusionario, in una situazione di inferiorità numerica in quella zona di campo. Sbaglia due calci piazzati "appetitosi" come nelle sue peggiori giornate. Mazzarri giustamente gli dà fiato, dopo essere stato uno dei perni irrinunciabili di queste ultime settimane.

Hamsik: 8 - Stavolta pare davvero "la particella di Dio", come lo chiama Auriemma nelle sue migliori giornate. Una continuità e una qualità di gioco celestiali, ritrova quella capacità di "affettare" le difese avversarie come nelle sue migliori giornate, suggerendo calcio e proponendosi per la conclusione. Si presenta puntuale nel momento cruciale del match sull'invito sontuoso di Dossena, aiuta la squadra a riconquistare palla e ripartire per alleggerire il forcing giallorosso. Sublime!



Lavezzi: 8 - Stavolta si può dire che il Pocho "dà il sangue" per questa squadra, costretto a uscire per farsi rimarginare un taglio sul viso. Lotta, combatte, sembra sfinito da un tour de force che stroncherebbe un cavallo, ma poi, quando gli avversari cominciano a calare, diventa assoluto padrone del match, sfiancando la Roma sulla fascia sinistra, distruggendola a martellate di corsa e qualità...e sfiora anche il gol su punizione. Cosa chiedergli di più? Il gol? Magari la prossima volta...stavolta non serve...

Cavani: 6,5 - Si ritrova a scavallare un paio di volte solo verso Lobont e il San Paolo sogna il gol in solitaria che stenda la Roma...ma Lobont non cede. Non ha molte occasioni e i compagni a volte faticano a servirlo sui suoi geniali tagli in profondità. Risente un po' della fatica ma mostra anche oggi di avere una resistenza fisica mostruosa. Manda in confusione i centrali giallorossi sull'azione del 2 a 0.

Yebda: 7 - Entra negli ultimi venti minuti e abbina tecnica e grinta, rubando palloni e (stavolta) mostrando finalmente personalità nella costruzione del gioco, come ad esempio nella splendida verticalizzazione che libera Campagnaro per il cross che diventa il 2 a o del trionfo. Se va avanti così rischia di prendersi di prepotenza il posto di titolare, finalmente un'alternativa affidabile ai due "indispensabilii" Gargano-Pazienza.

Sosa: SV - Entra negli ultimi 30 secondi, giusto per spingere gli azzurri sotto lo striscione del traguardo.

Zuniga: 6 - Negli ultimi minuti al posto di Dossena, stringe le fila e chiude i varchi, stavolta senza fronzoli.

Mazzarri: 8 - Settimana complicatissima, iniziata dopo la batosta interna col Chievo. Gestisce forze e risorse finalmente attingendo a tutta la rosa, alternandola sapientemente nei tre impegni della settimana, in modo da riuscire a schierare nella partita più difficile, ossia oggi, la formazione teoricamente più forte in condizioni fisiche e psicologiche più che accettabili. Stavolta gestisce sapientemente anche tempi e uomini per i cambi. Quando c'è da criticare, qui lo si critica, sempre pronti però a riconoscergli meriti quando indovina scelte, moduli e gestione della partita.

Tagliavento: 4 - In netta involuzione rispetto all'arbitro autorevole visto nel finale della scorsa stagione! Cerca di fare di tutto per essere protagonista: più che un arbitro, un sovrintendente alle antichità, un custode da museo. Totti, più che un giocatore, è ormai un monumento che nessuno deve nemmeno sfiorare, manco dovesse giocare sotto una teca antiproiettile, e quando qualcuno osa avvicinarsi, lui è sempre lì a sventolare cartellini ridicoli. Peccato che poi la sua terna, troppo impegnata a tutelare il monumento, fischi un fuorigioco a Dossena che parte tre metri dietro. Il colmo è un'ammonizione a Lavezzi che parte da posizione regolare per respingere una punizione di seconda dove Totti (ancora lui!) si addormenta prima di calciare. Tra l'altro non vede nemmeno un gesto di reazione di Totti (sempre lui!) verso Pazienza che avrebbe meritato come minimo l'ammonizione. Io sono il primo ad ammirare i giocatori di talento, e Totti in particolare, di cui adoro il genio calcistico, ma è scandaloso quando un giocatore, per quanto talentuoso, condizioni l'arbitro con i suoi continui atteggiamenti lamentosi.

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