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sabato 2 ottobre 2010

Steaua Napoli: l'arbitro, il pallone, il turnover

Alla vigilia dell'attesissima Napoli-Roma, vorrei tornare un attimo su tre aspetti a mio avviso importanti collegati alla serata di Bucarest e che saranno senz'altro importanti anche nel prosieguo di un torneo che speriamo ancora molto lungo e ricco di soddisfazioni per i colori azzurri.

1. L'arbitro


In un momento in cui in Italia si denuncia, a torto o a ragione, la presenza di una classe arbitrale modesta e di una crisi di vocazioni, se guardiamo all'Europa non sempre troviamo un'erba molto più verde della nostra che ci appare gramigna o sterpaglia. Se ripenso a quel panzone norvegese di cui non voglio fare il nome, quello che assomiglia fisicamente un po' al comico Maurizio Crozza, quello che l'anno scorso buttò fuori dalla Champions la Fiorentina e che negli anni precedenti ne ha combinate di cotte e di crude ogni volta che ha arbitrato una squadra italiana (nazionale o di club), quasi mi commuove la bravura e soprattutto il coraggio dell'arbitro polacco di giovedì sera, specie se consideriamo l'ambiente, fuori e dentro lo stadio, violento che hanno trovato squadra e tifosi azzurri.

In queste condizioni è umano per un arbitro cercare di non scontentare troppo i tifosi di casa perchè questo significa, in certi contesti, riuscire a portare la pellaccia sana e salva a casa...e non è poco!

Eppure l'arbitro polacco Marcin Borski ha dato prova di competenza, coraggio e incredibile freddezza nel gestire una partita iniziata apparentemente sul velluto, con il 3 a 0 per i padroni di casa, ma che dalla mezz'ora in poi, con la sacrosanta espulsione del greco Kapetanos, è diventata sempre più rovente man mano che gli azzurri tornavano, gol su gol, in gara e i rumeni dello Steaua si rinchiudevano sempre di più adottando ogni forma di ostruzionismo possibile e immaginabile.

Ecco le sue parole (nella traduzione della redazione di Tuttonapoli.net) rilasciate alla tv rumena  che ha trasmesso l'incontro in diretta, registrando tra l'altro un eccezionale record di ascolti secondo solo, di poco, alla recente finale mondiale:


Mr. Borski, in Romania sono infastiditi...
(Ride) Immagino che tu voglia parlare del match di giovedì..


In particolare dell'ultimo minuto. Perché ha aggiunto 3.57 di recupero?
Abbiamo fatto bene! Abbiamo rivisto la partita e non ho nulla da rimproverarmi. Ho aggiunto tre minuti a causa dei problemi del portiere. Lo Steaua è stato sfortunato, ha preso gol proprio nel momento finale della gara.


Cosa è successo dopo il match?
Credo che la gente abbia perso la calma, hanno reagito molto male. Ma alla fine le stesse persone sono venute negli spogliatoi a chiedere scusa dopo venti minuti. 


Cosa ha scritto nella relazione dopo la partita? Lo Steaua può essere penalizzato?
Ho riportato due piccoli incidenti, ma anche che dopo le stesse persone mi hanno chiesto scusa. Ho fatto il mio dovere, l'osservatorio Uefa si è congratulato con me dopo la partita.


Il recupero c'era tutto e anzi, secondo i miei calcoli, si sarebbe potuto giocare, se Cavani non avesse segnato, almeno fino al 52' e 30", ossia circa 35 secondi dopo la segnatura di Cavani. Ciò perchè l'arbitro aveva stabilito 4 minuti di recupero all'inizio dei quali il portiere polacco si è accasciato per terra per l'ennesima sceneggiata. Il giocatore è rimasto a terra esattamente 3 minuti, al termine dei quali l'arbitro ha correttamente riavviato il cronometro per giocare i 4 minuti di recupero (quindi dal 48' al 52', momento in cui Cavani ha segnato). Ma molti hanno opportunisticamente dimenticato che, durante il recupero, Lacatus ha fatto pure una sostituzione che comporta in campo internazionale l'automatica estensione del recupero di altri 30 secondi. L'arbitro ha quindi gestito, a differenza di quanto fanno e avrebbero fatto la maggioranza dei suoi colleghi, a cominciare dal panzone norvegese, in modo impeccabile una fase in cui il Napoli avrebbe potuto essere facilmente danneggiato da un atteggiamento arbitrale più facilone come purtroppo ne ho visti centinaia nei 30 e passa anni che seguo questo gioco.

Quindi onore a Marcin Borski, al quale avrei riservato lo stesso trattamento e lo stesso voto a parti invertite, perchè il tifo è una cosa, ma la correttezza e la giustizia, per me, vengono prima di tutto...in un mondo che, in generale, di correttezza e giustizia ne ha come l'acqua nel deserto.

2. Il pallone


Vi ricordate quella schifezza immonda del Jabulani? Il pallone più ridicolo e immondo che si sia mai visto sui campi di calcio. Se lo colorassero di rosso sarebbe un elegantissimo...Super Santos, quel pallone con cui io e milioni di bambini abbiamo giocato negli ultimi quattro decenni.

Questo pallone che ha reso letteralmente inguardabili molte delle partite del mondiale, tra decine di passaggi sbagliati, colossali errori dei portieri, gol da circo e via andare.

Ebbene l'Uefa, giusto per rendersi ancora più ridicola e vergognosa, non contenta delle schifezze viste in Sudafrica, dovendo evidentemente onorare contratti miliardari col produttore di questa offesa al calcio, ha pensato bene di "adottare" questo "meraviglioso" oggetto per le partite dell'Europe Leaugue. Lo sapevate? Credo non molti... Ebbene questo pallone che già aveva creato imbarazzi durante l'esordio casalingo con l'Utrecht ha dato il meglio (il peggio) di sè giovedì sera a Bucarest.

E' vero che De Sanctis sbaglia completamente l'approccio dell'uscita sul secondo gol, ma è anche vero che l'ultima cosa a cui il rumeno Tanase pensava nel momento in cui ha calciato quel pallone è che la sua traiettoria potesse essere tanto lunga da diventare un beffardo e spettacolare pallonetto. L'approccio iniziale di De Sanctis, proiettato verso il centro dell'area di rigore, non è sbagliato di per sè, anzi! L'errore di Morgan è che, forse ingannato anche dalle luci, ha capito tardi la portata effettiva della traiettoria e la sua "colpa" è che lui questo pallone, essendo stato in Sudafrica, dovrebbe conoscerlo molto bene!

Anche il terzo gol è frutto indiretto dello Jabulani: il cross dalla fascia sembra indirizzato verso il centro dell'area di porta azzurra, ma, grazie alla sua leggerezza, la traiettoria si allunga si allunga in modo spropositato ben oltre il secondo palo tagliando fuori De Sanctis e favorendo la rete di Kapetanos, anche se, pallone o non pallone, l'errore di Santacroce c'è comunque ed è un errore grave perchè comunque si perde l'uomo.

Lo stesso Jabulani, però, ha anche il merito di aver esaltato le qualità balistiche di Hamsik la cui realizzazione, anche in questo caso, è favorita dalla traiettoria pazzesca che questi palloni prendono se calciati da una certa distanza in un certo modo...quindi, in fondo, qualcosa di quello che il Jabulani ci ha tolto ad inizio partita, ci ha restituito strada facendo.

Mi ci sono soffermato,sul "fattore Jabulani" non per offrire alibi agli errori azzurri, ma solo per aiutare i meno attenti a comprendere meglio certe strane dinamiche di alcuni gol, con errori altrimenti difficilmente spiegabili e comprensibili.

3. Il turnover


I più attenti e fedeli lettori di questo blog sanno quanto ultimamente ho criticato Mazzarri per le scelte sempre ristrette sugli stessi uomini e per la a mio avviso discutibile gestione delle sostituzioni durante le gare sia negli uomini, che nei ruoli, che nei tempi.

A Bucarest però Mazzarri ha schierato una formazione che, sebbene abbia inizialmente fatto una indegna figuraccia, è più o meno la formazione che avrei schierato anche io per cercare di mettere minuti nelle gambe di uomini che non giocavano da troppo tempo e che non potevano continuare a non giocare.

Magari il mister avrebbe potuto cominciare a schierane qualcuno (in particolare Vitale e Santacroce) anche qualche volta in più nelle precedenti partite (zero presenze Vitale e una Santacroce, prima di Bucarest). Ma comunque il turnover andava fatto assolutamente, come ho spiegato nelle pagelle di giovedì sera, per allargare la base di scelta dei giocatori nel prosieguo della stagione che, dopo la sosta, presenterà un altro ciclo terribile di 3 settimane con ben due incontri con i reds di Liverpool e con la quasi totalità delle partite da giocare in trasferta, girando per l'Italia e l'Europa.

E' chiaro che l'imbarcata iniziale è frutto di una "ruggine" di molti dei protagonisti scesi in campo nella formazione iniziale di giovedì sera e di una scarsa amalgama avendo giocato poco in assoluto e poco insieme.

Alla fine il risultato, con gli innesti tempestivi dei più forti, è stato comunque positivo ma, come ha ben spiegato il mister, per salvaguardare l'integrità e la forma fisica dei vari Lavezzi e Hamsik, è stato per loro fondamentale giocare 30-40 minuti piuttosto che tutta la partita.

Speriamo piuttosto che il mister dia altre possibilità alle "riserve" di aumentare il loro livello di competitività con i titolari e di poter giocare di più e meglio.

Intanto, anche se con due sofferti pareggi, siamo secondi e ce la possiamo ancora giocare...e questo è già un risultato più che soddisfacente!

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