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sabato 15 gennaio 2011

Non sempre è...Cavani!

Non sempre è Natale, non sempre è domenica, non sempre è Cavani, non sempre si può vincere all'ultimo secondo.

La Fiorentina parte timorosa, gli azzurri all'assalto e per i primi 10 minuti sembra di rivedere il prosieguo della partita con la Juve.

Poi i viola prendono le misure degli azzurri: sulla fascia destra De Silvestri travolge Dossena in lungo e in largo, sull'altra fascia, complice anche l'uscita di Grava, si soffre di tanto in tanto, mentre in mezzo al campo la manovra azzurra, complice anche l'assenza di Hamsik, balbetta e Pazienza e Gargano sono quasi stritolati dalla pressione del trio Donadel-D'Agostino-Montolivo.

In avanti Sosa perde sistematicamente ogni duello, per cui la squadra, a differenza di quanto avviene con Hamsik, non riesce più a risalire in avanti dove Cavani non becca palla e Lavezzi mostra ancora poca brillantezza fisica e mentale, pur non demeritando i due in fase difensiva dove cercano di chiudere tutti i varchi con impegno.

L'infortunio di Grava (si teme una lesione ai legamenti del crociato anteriore del ginocchio sinistro, che potrebbe voler dire stagione finita) costringe Mazzarri a spostare Campagnaro da sinistra a destra e mettere dentro Aronica: gli azzurri si smarriscono sempre più e la Fiorentina prende in mano le redini del gioco e del controllo di palla. E così se ne va il primo tempo. E' vero che i viola non creano pericoli, ma è anche vero che gli azzurri vengono tenuti lontanissimi dalla porta di Boruc.

Mazzarri concede altri 10 minuti, o poco più a Sosa, poi cambia tutto: dentro Yebda a dare supporto a Pazienza, avanzamento di Gargano sulla tre-quarti (lato destro) a dare vivacità al gioco azzurro e la mossa sembra rivitalizzare gli azzurri che perlomeno riconquistano il controllo del gioco.

Purtroppo però la ragnatela difensiva di Mihajlovic non lascia molti varchi e gli azzurri non riescono a sviluppare un gioco armonico sulle fasce che possa creare seri pericoli in area viola...solo qualche mischia e qualche tiro da fuori.

Si arriva alla "zona Mazzarri" e tutti sperano in un nuovo miracolo che sembra avverarsi con una mischia pericolosa davanti a Boruc di cui non approfitta Dumitru, ma poi i palleggiatori viola sono bravi a tenere la palla lontano dall'area azzurra negli ultimi due minuti del recupero.

Pareggio dunque inevitabile, la Fiorentina chiudendosi tutta indietro, specie nella ripresa e difendendosi con ordine, ha meritato di portare via un punto contro un Napoli incapace di trovare spazi contro un'avversaria che chiude tutti i varchi.

E' la serata che mostra quali potrebbero essere le difficoltà di una squadra che in teoria in casa potrebbe conquistarsi la poltrona per la Champions, ma che se non trova il modo di scardinare difese così ben chiuse come quella di stasera con la Fiorentina, rischia di balbettare molte altre volte da qui in avanti.

Ed è la serata che mostra, ancora di più, come il Napoli sia corto di alternative, in una rosa che, a livello di titolari appare importante, ma a livello di riserve molto modesta e nel girone di ritorno, lo sappiamo già dagli anni scorsi, diventa fondamentale il contributo della panchina.

Crescono dunque dubbi e domande sul mercato, sia su quello estivo, dove, Cavani a parte, sono arrivate soltanto "seconde linee" e dove appare sempre più fallimentare l'acquisto di Sosa, sia su quello invernale che certo non offre le possibilità di scelta di quello estivo.

Vista la prestazione di stasera non riesco proprio a pensare che abbiamo perso due punti, ma che ne abbiamo guadagnato uno...speriamo che i fantasmi dei gironi di ritorno degli anni scorsi restino lontani.

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