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domenica 30 gennaio 2011

Sampdoria, buio...pesto!

C'è poco o nulla da dire se una squadra dopo 48 minuti conduce 3 a 0 e, dopo meno di un'ora di gioco seppellisce l'avversario sotto una montagna di gol e di gioco, riducendo gli ultimi 30  minuti di partita ad una piacevole sgambatura.

Il Napoli soffre soltanto per 10 minuti, quando gli azzurri faticano ad entrare mentalmente e tatticamente in partita e a trovare le misure su un terreno fangoso ma tutto sommato migliore di altri terreni visti quest'anno in Italia e in Europa.

Poi salgono i giri del motore azzurro: Yebda comincia a dominare il centrocampo, Dossena e soprattutto Zuniga riescono a tenersi alti e a non dare spazio alla Samp sulle fasce, Hamsik si mostra sempre più il vero regista di questa squadra cucendo senza mai perdere palla la manovra tra centrocampo e attacco e poi?

E poi il Pocho! Ferito nell'orgoglio per l'errore disgraziato in coppa Italia, reduce da un'influenza che lo ha colpito durante e dopo la partita di coppa facendolo allenare a ritmi ridotti, il Pocho è entrato in campo per sbranare la partita, distruggere gli avversari fisicamente e tecnicamente e ci è riuscito!

E' lui a sbloccare l'equilibrio, accendendo la manovra azzurra e servendo a Cavani un assist in contropiede che il Matador azzanna con rabbia, infilzando il povero Accardi a velocità doppia e insaccando l'1 a 0...un gol che mi ha ricordato il secondo gol segnato a Utrecht lo scorso autunno...

La Samp si scioglie come neve al pallido sole di Napoli e al torrido sole del gioco del Napoli che comincia a produrre occasioni su occasioni dando sempre meno spazio alle controffensive doriane. Gli azzurri sfiorano il 2 a 0 in più occasioni per cui anche il 2 a 0 alla fine del primo tempo appare un risultato strettissimo.

Per cui il 3 e il 4 a 0 sono la conseguenza di un dominio assoluto e un risultato che ha mostrato le proporzioni tra le due squadre in campo.

Il Napoli continua a correre e a produrre gioco anche sul 4 a 0 e rallenta soltanto nelgi ultimi 10 minuti di gioco dando la possibilità alla Samp di affacciarsi seppur sterilmente in avanti.

Concludo con qualche cifra (ne potrei fare tante per dimostrare l'eccezionalità di questa luminosa stagione azzurra): secondo attacco e seconda difesa del campionato, non prende gol in casa dal 21 novembre (4 a 1 al Bologna), nelle ultime 10 partite ha subito gol soltanto a Milano contro l'Inter, 23 punti fatti in casa e 20 (!!!) in trasferta (seconda solo dietro il Milan per punti fatti in trasferta).

Una squadra che unisce l'estro sudamericano alla ferocia agonistica, alla suppremazia fisica e all'organizzazione tattica che ricordo solo nel miglior Milan di Sacchi. Una squadra che dimostra quanto la forza di una squadra, se è veramente tale, è molto più della somma dei suoi elementi.

Forza Napoli...grazie azzurri! E ora andiamo a vedere le ultime ore di mercato...e mercoledì subito un esame, severo e senza il Pocho, a Verona.

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