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giovedì 6 gennaio 2011

Panettoni Motta per tutti!

L'Inter entra in campo quasi spaventata dall'impatto col campionato e con la squadra rivelazione. 

Seppure subito in vantaggio, mostra imbarazzanti balbettii in difesa dove basta una appena decente pressione nella metà campo nerazzurra per mettere in difficoltà i terzini nerazzurri. 

Il pareggio azzurro appare meritato, perchè il Napoli, pur con qualche balbettio a centrocampo (Gargano, in particolare) spinge e evidenzia le difficoltà, specie mentali, dei suoi difensori.

Quando il Napoli sembra poter prendere in mano la partita, anzichè aumentare i giri dell'impegno e dell'agonismo, comincia a perdere colpi sul lato di Maicon (con Dossena) e sulla tre quarti dove c'è sempre qualche mediano nerazzurro che di volta in volta (Thiago Motta, Stankovic e Cambiasso) si fa trovare libero di impostare e concludere.

I primi due gol sono il simbolo di questo atteggiamento tattico, laddove Thiago Motta approfitta di una dormita generale tra centrocampo (Gargano) e difesa (Campagnaro e Maggio) e Cambiasso sorprende Cannavaro su un cross che Maicon ha avuto tutto il tempo di pensare per la pigrizia assoluta di un inguardabile Dossena.

Nel secondo tempo ci si aspetterebbe il Napoli arrembante del 2010, ma un altro indigesto panettone di Motta, ancora mollemente marcato da Dossena (!), abbatte il morale e il fisico anche di quei pochi azzurri che nel primo tempo avevano combinato qualcosa.

Sulle ali dell'entusiasmo, i nerazzurri ritrovano fiducia e stavolta controllano palla con disarmante sicurezza. Solo negli ultimi minuti gli azzurri "rantolano" qualche fiacco cross in avanti con manovra involuta e totalmente priva di qualità.

Alla fine il Napoli ha perso nettamente la partita a centrocampo, dove Cambiasso, Stankovic, Thiago Motta e Zanetti hanno fatto a fette l'esiguo centrocampo azzurro dove il solo Pazienza ha retto con dignità il campo, creando i presupposti di quelle rare situazioni offensive dove gli stessi centrocampisti (badate bene, non le punte, totalmente annullate) hanno creato i pericoli e i gol nerazzurri.

abbiamo dunque visto i limiti e le differenze tra una squadra fatta di grandi giocatori seppure non tutti al meglio delle proprie possibiltà (l'Inter) e una buona squadra che quando non riesce a giocare a ritmi alti (cosa che accade spesso sui campi pesanti) diventa mediocre e prevedibilissima e dove il tecnico non ci mette nulla di suo tatticamente per provare davvero a cambiare la partita.

Speriamo ora che gli azzurri dimentichino presto questa brutta serata, digeriscano i due "panettoni" Motta e ritrovino agonismo e ferocia per domenica sera.

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